Inizio di settimana in salita per le borse europee, in attesa di un’agenda fitta di impegni.
Tengono banco le votazioni in Francia e in Andalusia (Spagna). Votazioni che dovrebbero restituire fiducia ai mercati: non c’è stato – infatti – il temuto sfondamento del Front National e di Podemos, mentre nell’Esagono è tornato a vincere, a sorpresa, l’ex presidente Nicolas Sarkozy che potrebbe adesso puntare a un clamoroso ritorno all’Eliseo nel 2017.
L’attesa delle Borse è indirizzata in particolar modo all’intervento che questo pomeriggio Mario Draghi terrà al Parlamento Europeo: il presidente della Bce parlerà del Quantitative easing che sta inondando di liquidità il mercato, ma è probabile che si concentri anche sulla situazione greca. Proprio questa sera, infatti, è in agenda un faccia a faccia tra il cancelliere tedesco Angela Merkel ed il premier greco Alexis Tsipras?. La settimana scorsa Barclays avvertiva che in Grecia, se la fuga dei capitali proseguisse, con l’impeto degli ultimi giorni, si potrebbe arrivare a una qualche forma di controllo dei capitali e dei conti correnti. Tsipras ha già avvertito la Germania che senza aiuti sarà impossibile pagare i debiti. Dal fronte macroeconomico si attendono i dati sulla fiducia al consumo nell’Eurozona e quelli sulla vendita di case negli Stati Uniti.
Questione valute: euro è in calo nei confronti del dollaro a 1,077. Nel contempo lo spread tra Btp e Bund tedeschi è stabile poco sotto quota 105 punti base con i titoli italiani che rendono l’1,22%. A Milano Piazza Affari cede lo 0,6% in linea con Londra che arretra dello 0,3%, mentre Francoforte cede l’1,3% e Parigi lo 0,9%. Sotto i riflettori c’è Pirelli: ieri è stato firmato l’accordo fra Camfin e Cncr (China National Tire & Rubber, controllata di ChemChina) che diventerà l’azionista di riferimento dell’azienda attiva nel settore degli pneumatici.