Se dal rendimento dei titoli di stato si deduce l’affidabilità di un paese, allora possiamo dire che gli investitori non ritengono che l’Italia crolli nel breve periodo. Tanto che i Bot annuali, di cui c’è stata l’ultima emissione qualche giorno fa, hanno dei rendimenti molto bassi, ai minimi storici.
► Rendimento in calo per i BOT
Il 10 maggio il ministero del Tesoro italiano ha lanciato un’asta per i Bot annuali che vedranno la loro naturale scadenza il 14 maggio 2013. In tutto sono stati piazzati ben 7 miliardi di euro di titoli ma la cosa più evidente è stata che i tassi sono ancora una volta in calo.
Se i tassi sono in calo vuol dire che il rendimento di questi titoli di stato è ancora più basso del solito ed è anche ad un livello inferiore rispetto a quello registrato alla nascita dell’euro. Il rendimento lordo del titolo annuale è calato dallo 0,922% fino allo 0,703%, nell’arco di un mese.
► Goldman Sachs e la strategia sui titoli di stato
In realtà è da mettere nell’analisi anche la riduzione della domanda che può essere catalogata come molto debole. Tra l’ammontare dei bond richiesti e l’insieme dei bond offerti, il rapporto definito è dell’1,161. Sono stati immessi sul mercato Bot flessibili con scadenza a 319 giorni a un tasso dello 0,393% per un totale di 3 miliardi di euro.