Ci sono degli strumenti come WhatsApp che oggi sono talmente utilizzati e diffusi da costituire uno strumento irrinunciabile per le aziende. In particolare in questo momento unire un tasto di share con un canale broadcast su questa chat sembra la formula vincente.
Il tasto di share su WhatsApp si crea a partire da un sito internet in cui è possibile customizzare il pulsante definendo la grandezza del tasto, il testo che deve avere e anche quello che accompagna il link da condividere. Il sistema genera un codice da aggiungere al proprio contenuto. I più esperti possono aggiungere la condivisione su WhatsApp al sito intero.
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Ma una volta ottenuta la possibilità di condividere un contenuto, magari relativo ad un prodotto o a un servizio, come condividerlo con la platea dei potenziali clienti? Il segreto è nella funzione di broadcast, usata in modo puntale e in alternativa al più comune “gruppo”.
Fare un gruppo su WhatsApp vuol dire mettere a disposizione di tutti le informazioni sui numeri delle persone che partecipano alla conversazione. E non è questo il modo migliore per farsi pubblicità. L’azienda che vuole aver successo, soprattutto sui social, deve rinunciare ad essere generalista come lo era una tv una volta, ma deve orizzontale, assorbendo le peculiarità di internet.
Con il broadcast l’azienda riesce a raggiungere tutti i clienti che l’hanno inserita nei contatti, quindi raggiunge soltanto coloro che potenzialmente hanno dichiarato di voler essere contattati. Il messaggio è inviato a tutti ma la risposta che il singolo dà, arriva soltanto all’azienda che quindi può occuparsi dei singoli clienti offrendo loro delle risposte puntuali, ad esigenze specifiche.