Sono molti gli italiani alle prese con le beghe lavorative e sono molti anche quelli che per sfuggire alla crisi decidono di mettersi in proprio di avviare o di rilevare un’attività. La burocrazia va loro incontro snellendo le procedure per l’apertura di un negozio. Ecco cosa c’è da sapere a riguardo.
A partire dal 2015 chi vuole aprire un negozio ha la vita meno complicata che in passato. Ci sono state delle semplificazioni burocratiche che potrebbero portare ad un incremento delle attività commerciali e ad una conseguente modifica del tessuto economico del nostro Paese. Senza andare troppo per le lunghe introduciamo la novità più consistente rispetto all’apertura di un negozio.
È stato abolito l’obbligo di dichiarazione riguardo il rispetto delle specifiche tecniche per l’attività, ad esempio in tema di sicurezza, rispetto delle prescrizioni urbanistiche, rispetto delle prescrizioni edilizie.
Abolire l’obbligo di dichiarazione non vuol dire che i negozi, i ristoranti, i bar e le altre attività commerciali non abbiano più norme da rispettare, ma vuol dire che sarà sufficiente fornire dove richiesto un’autodichiarazione della sussistenza del requisiti professionali e morali rispetto all’attività svolta.
> Come si rileva un’attività commerciale?
Sembrerebbe che avendo a disposizione un locale, anche di piccole dimensioni, sia possibile avviare un’attività in modo automatico. Non è così perché resta l’obbligo di chiedere un’autorizzazione specifica per l’apertura di attività commerciali in aree sottoposte a tutela come i centri storici di alcune città ed è stato introdotto un nuovo obbligo burocratico.
I nuovi commercianti dovranno infatti comunicare la riduzione o l’aumento delle superfici di vendita di attività già esistenti. Questo serve per consolidare i dati ottenuti dal Governo nel confronto con gli enti locali per l’individuazione dei nodi da sciogliere e snellire, stimolando gli investimenti.
L’imprenditore che vuole inserirsi nel settore commerciale deve inoltre verificare i requisiti richiesti per l’attività dalla Camera del Commercio territorialmente competente e dalla ASL. I costi e la durata dell’operazione variano da Regione a Regione.