Bankitalia ha recentemente pubblicato due studi che gettano luce sulla situazione economica delle famiglie italiane, in particolare facendo il punto della situazione in merito a fattori di fondamentale importanza come la propensione al risparmio e il rapporto tra reddito da lavoro e consumi.
> Consumi italiani ai livelli del 2004
Da questi due studi risulta dunque chiaro che:
1) al 65% delle famiglie italiane il reddito da lavoro non basta più;
2) i consumi delle famiglie sono in genere superiori al reddito.
Sono soprattutto i nuclei familiari composti da giovani e affittuari, ma anche fasce deboli come pensionati, operai, disoccupati e lavoratori part-time a percepire, nel 65% dei casi, il proprio reddito come insufficiente a coprire i consumi mensili.
> Il peso del fisco sul risparmio
Collegato all’emergere di questi dati vi è poi uno spaccato sul tasso di risparmio delle famiglie italiane: una serie di dati in merito sono stati presentati in una ricerca condotta dalla Nielsen per Confimprese. Secondo questa ricerca una famiglia su quattro non riesce a risparmiare e una su due compra solo l’essenziale.
Il tasso complessivo di risparmio delle famiglie italiane si è comunque ridotto di molto, tra il 2008 e il 2010, passando dal 12,1% al 9,1%. Giusto per avere un termine di confronto si può pensare che i valori del 1991 raggiungevano invece il 23,8%.