Bankitalia ha diffuso i dati relativi all’andamento dei prestiti nel mese di gennaio 2013 e le cifre non attestano ancora segnali positivi per l’economia italiana, in particolare nel rapporto tra gli istituti di credito e il settore produttivo e quello delle famiglie italiane.
> I prestiti in Italia sono più costosi
Secondo questi dati, infatti, nel mese di gennaio 2013 i prestiti al settore privato hanno visto una riduzione su base annua pari all’1,6%, mentre quelli alle famiglie hanno invece fatto registrare, sempre su base annua, un calo dello 0,6%. Chiudono il quadro i dati relativi ai prestiti concessi a società finanziarie che sempre su base annua fanno registrare una flessione del 2,8%.
L’intero settore dei prestiti quindi si trova ancora interessato da un calo generale rispetto anche al relativo mese di dicembre 2012.
> Anche i mutui costano di più nello Stivale
Accanto alla diminuzione dei prestiti, però, rimangono abbastanza stabili i tassi dei mutui, che rimangono invariati al 3,92% per quanto riguarda i finanziamenti erogati alle famiglie. Sale invece il tasso relativo all’erogazione di credito al consumo che si porta ad una percentuale del 9,59%.
Diminuiscono invece gli interessi sui soldi messi a conto corrente, ovvero gli interessi passivi sui depositi che arrivano a toccare la percentuale dell’1,17% perdendo altri punti percentuale rispetto la situazione che si poteva osservare nel mese di dicembre 2012 (1,25%).