Sono diminuite le partite Iva tra quelle che sono state aperte nel 2013 in confronto all’anno precedente. Ma dicembre ha messo in evidenza una leggera inversione di tendenza. Nello specifico, nel 2013 sono state aperte circa 527 mila nuove partite Iva.
Se rapportate al 2012 si tiene in evidenza un leggero decremento (-4,4%). I dati provengono direttamente dal Mef. Il dicastero di via XX settembre ha reso noto che nel 2013 era iniziato in maniera negativa: nei primi tre mesi (in confronto al 2012) sono stati fatti registrare cali sempre più elevati: -3% a gennaio, -9% a febbraio fino al -17% a marzo. Successivamente un piccolo, ma oscillante, balzo in avanti, tra incremento e riduzione. Nello specifico, a dicembre sono state aperte 24.899 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente c’è da registrare un aumento del 2,9%.
Tenendo in considerazione la distribuzione per natura giuridica occorre rilevare che nel 2013 circa i tre quarti delle aperture sono riferiti alle persone fisiche (-5,9% in confronto al 2012). Intanto, le società di capitali sono state le uniche che hanno fatto registrare un aumento in confronto all’anno precedente (+7,1%), arrivando a toccare il 18,5% del totale. In conclusione, le società di persone si configurano come il 6,7%, con una diminuzione di oltre il quindici per cento. L’aumento delle società di capitali è causato dalla possibilità, inserita dalla recente normativa, per i soggetti “under 35” di iniziare società a responsabilità limitata semplificata (Srls) anche con solo un euro di capitale sociale e società a responsabilità limitata a capitale ridotto.
In relazione alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,8% è stato fatto registrare al Nord, il 23% al Centro e circa il 34% al Sud ed Isole; il confronto con il 2012 fa registrare che solo la Provincia Autonoma di Trento non ha avuto un calo di aperture (+3%). Il rimanente del Paese mette in evidenza una contrazione piuttosto uniforme, con picchi di oltre il 7% in Liguria, Calabria e Sicilia. La classificazione per settore produttivo segnala che il commercio prosegue a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (il 24,4% del totale).