La crisi tra Russia e Crimea ha rischiato e tuttora rischia di cambiare alcuni equilibri geopolitici. La Russia è il più grosso produttore ed esportatore di gas e l’Europa ne è dipendente. Il discorso sulle sanzioni a Mosca risente quindi di questo elemento che differenzia l’Europa e gli Stati Uniti e quindi anche la loro politica sulla vicenda.
Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha chiamato Barack Obama, segno che la questione può rientrare. C’è il nodo Crimea annessa alla Russia, ma l’importante è che la Russia non provi a prendere altre regioni dell’Ucraina.
► Obama elogia l’Italia ma chiede di più sulle spese militari
La visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama in Italia non è stata considerata da tutti come una cortesia. C’è chi ha parlato della sponsorizzazione degli F-35 e della voglia di vendere gas da parte degli Stati Uniti. L’intervento di Napolitano sui tagli si potrebbe leggere quindi in questo senso, con riferimento alle spese militari.
La cosa che sembra certa è che l’Europa ha bisogno del gas russo. La Germania ne è dipendente ed è un’economia avanzata e in crescita. Una ccordo è possibile perché un’eventuale gioco di sanzioni e sospensione di forniture di ga aprirebbe a pericolosi conflitti tra le varie posizioni.
Tornando a Obama, gli Stati Uniti non sono dipendenti dalla Russia per le energie naturali, in quanto sono autosufficienti. La loro posizione deve però considerare quella dell’Europa. Per le spese che riguardano la difesa, Obama ha parlato espressamente di stare attenti ai tagli, mentre in Italia il dibattito politico si sposta sulla necessità di utilizzare quei fondi in maniera diversa.