Continua ad imperversare in Italia in questi giorni la querelle relativa al caso Rai, da quando l’amministrazione della tv di stato ha richiesto il pagamento del cosiddetto canone speciale a numerose categorie di esercenti, artigiani, e liberi professionisti. La RAI, infatti, ha recentemente inviato a tutti coloro che esercitano una attività in Italia un sollecito di pagamento relativo al suddetto canone, dovuto da tutti coloro che nell’esercizio della propria attività facciano uso delle frequenze tv nazionali e detengano apparecchi atti alla loro ricezione.
> Il “canone speciale Rai”, in che cosa consiste e chi colpisce
La RAI ha infatti inviato tali solleciti di pagamento, completi di relativi bollettini, in maniera indiscriminata utilizzando gli elenchi di tutti i registrati presso le Camere di Commercio italiane, con il disagio di andare a colpire, cioè a sollecitare, anche coloro che non detengono apparecchi di questo tipo.
> Canone Rai, la proposta di farlo pagare in base al “consumo”
Immediata è stata quindi la reazione della Confesercenti e dalla Confartigianato attraverso i loro rappresentanti nazionali, i quali hanno giustamente sottolineato l’illegittimità del provvedimento. Ma da ultimo si fa sentire anche la voce dei rappresentanti dei titolari delle agenzie di viaggio, parimenti colpiti dalla richiesta del pagamento del canone speciale.
Nel caso di queste ultimi è quindi utile precisare quando deve essere pagato il canone speciale. La tassa deve essere infatti pagata se si possiede:
- sintonizzatori tv
- videoregistratori dotati di sintonizzatore tv anche se utilizzati solo per diffondere immagini registrate
- chiavette Usb con sintonizzatore tv
- decoder per la tv digitale terrestre
- ricevitori per la tv satellitare
- media player con sintonizzatore tv.