Carte di credito in co-branding

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 Il termine ‘carte di credito co-branding’ è teso all’identificazione di quegli strumenti di pagamento erogati da una banca o da una finanziaria, in collaborazione con un partner commerciale dotato di un proprio sistema di distribuzione e di un marchio affermato e riconosciuto in uno specifico settore.

Le carte di credito co-branded hanno una duplice funzione:

– permettono all’emittente di ampliare il numero dei clienti;

– rappresentano per il partner un efficace mezzo di marketing per la fidelizzazione degli utenti.

Tali carte possono essere sia classiche che revolving: mentre con le classiche la spesa effettuata è addebitata sul conto corrente collegato nella mensilità successiva, con le seconde si ha accesso a dei veri e propri servizi di finanziamento, mediante i quali, è possibile dilazionare a rate il saldo di fine mese.

Quali sono i vantaggi?

Il titolare, in genere, usufruisce di molti vantaggi:

Sconti sul merchandising;

Programmi di fidelizzazione, come ad esempio quelli che prevedono l’accumulo punti per vincere premi;

Sovvenzioni con il partner dell’azienda che sponsorizza il prodotto;

Commissioni e tassi vantaggiosi.

Esempi di carte co-branding

 

Tra le più diffuse sul mercato, evidenziamo quelle emesse in collaborazione con le società calcistiche. Si tratta di carte che, oltre a garantire le agevolazioni sopra elencate, sono prodotte con un design accattivante e, solitamente, sono erogate in edizione limitata, così da aumentare l’appeal sul mercato.

Altro esempio di carte cobranding, sono quelle erogate in collaborazione con famosi marchi commerciali: una delle più diffuse è quella Euronics, che offre particolari agevolazioni sugli acquisti nei negozi collegati a questa catena. In particolare, consente di ottenere tassi agevolati sulla spesa effettuata in tali esercizi commerciali.

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