Parmalat ha specificato di non aver presentato nessuna istanza di annullamento in relazione alla causa in corso presso Corte d’Appello di Bologna, che vede al centro l’acquisto di Lactalis American Group.
La società, dunque, si difende con un comunicato rilasciato alla stampa:
In riferimento a quanto dichiarato dal Procuratore di Parma Gerardo Laguardia, e riportato da alcuni organi di informazione, Parmalat precisa di non avere depositato alcuna istanza di annullamento. La Società precisa altresì di non essere parte in causa nel procedimento.
Questo il ‘sunto’ della nota diffusa dal gruppo agroalimentare. Stando a quanto si evince, nessuno degli ormai ex consiglieri di amministrazione parti in causa nel procedimento ha depositato istanze di annullamento. Assiem alle motivazioni sarebbe venuta a mancare la materia del contendere. Dinanzi alle dimissioni dei consiglieri di maggioranza di Parmalat Gabriella Chersicla, Francesco Gatti, Yvon Guerin, Marco Jesi, Daniel Jaouen, Marco Reboa, Antonio Sala, Franco Tato’ e Riccardo Zingales (9 su 11), secondo la stessa fonte, anche la materia del contendere appare “idealmente” cessata non lo e’ “formalmente”.
Nonostante ciò, con le dimissioni, il cda è di fatto decaduto e la prossima assemblea degli azionisti sara’ chiamata a nominarne un altro. La procura di Parma, nell’ambito del procedimento aperto davanti al tribunale ducale ex articolo 2409, ovvero per il sospetto di irregolarita’ nella gestione di una azienda, aveva chiesto l’azzeramento del cda di Parmalat. Il tribunale di Parma nel novembre scorso ha respinto questa richiesta e la procura ha presentato appello a Bologna contro tale decisione. Al momento e’ fissata una seconda udienza per il 9 maggio prossimo per continuare la discussione tra le parti.