Sette buoni motivi per stipulare un’assicurazione di viaggio

Quando arriva il momento di programmare le ferie estive, mai tanto attese e meritate come quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria che ci ha costretto a rivedere le nostre abitudini, dobbiamo fare mente locale su tutta una serie di aspetti chiave. Ogni cosa deve andare per il verso giusto, visto che questi giorni di quiete ci appartengono e ci serviranno per ricaricare finalmente le pile. Sempre più spesso si sente dunque parlare dell’importanza e dell’utilità di stipulare un’assicurazione di viaggio, in modo da far fronte nel migliore dei modi agli inconvenienti che – purtroppo – restano sempre in agguato.

La comparazione online consente di trovare offerte vantaggiose

Ecco spiegato il motivo per cui, prima di partire, sarà utile ricorrere alla polizza che consentirà di muoversi con più disinvoltura e godere al massimo l’esperienza della vacanza. Dal momento che questo settore è in forte espansione e che è possibile trovare moltissime offerte diverse, la cosa migliore da fare sarà consultare per esempio le polizze viaggio su Assicurazione.it. In questo modo, mettere a confronto le diverse opzioni sarà semplice e ogni step potrà essere concluso con pochi clic. C’è chi è portato a credere che una simile precauzione possa essere inutile e magari incrocia le dita perché tutto vada per il verso giusto. La realtà è che si sono molti buoni motivi per optare per un’assicurazione di viaggio, vediamone insieme almeno sette.

Le spese sanitarie e la tutela in caso di cancellazione

Stipulare una polizza viaggi consente di andare in vacanza con un surplus di tranquillità e di vivere senza preoccupazioni e picchi di stress qualsiasi momento. Per prima cosa quando ci si trova all’estero le spese sanitarie, eventualmente da sostenere, possono essere davvero molto alte. E non solo in America, come spesso viene ricordato dalle cronache, visto che anche in molti Paesi esotici sono dotati prevalentemente di strutture private e costose. L’assicurazione di viaggio mette al riparo proprio da queste spese. Inoltre, nel caso in cui per motivi diversi si dovesse rendere necessaria la cancellazione della prenotazione, si potrà essere tutelati nei confronti di eventuali penali.

Bagagli persi o danneggiati e ritardi dei mezzi di trasporto

Nel caso in cui il bagaglio che avete deciso di portare con voi dovesse risultare danneggiato, magari essere rubato oppure andare perduto si potrà ottenere grazie alla polizza viaggi la restituzione del denaro corrispondente al suo valore. In più, si potranno ottenere velocemente per non andare in difficoltà tutti quei beni di prima necessità di cui si possa aver bisogno nell’immediato. Anche nel caso in cui si dovessero subire ritardi da parte dei mezzi di trasporto si potrà ricevere la giusta assistenza tecnica, ottenendo rimborsi ad hoc.

Incidenti alla guida, acquisto di farmaci e contatti con il personale medico

Quando si viaggia bisogna sempre prestare un surplus di attenzione ad ogni gesto, specie se per esempio ci si mette alla guida di un mezzo. Ecco perché nel caso in cui si dovesse finire per provocare un incidente in via del tutto accidentale durante la permanenza all’estero l’assicurazione si potrà occupare di risarcire i relativi danni.

Nel caso in cui poi si debbano assumere dei farmaci e non si sia in grado di reperirli poiché nel Paese straniero essi hanno nomi differenti, potrà intervenire ancora una volta l’assistenza tecnica legata all’assicurazione supportando la persona nell’acquisto. Così come in presenza di personale medico che non parli inglese si potrà usufruire di un interprete o di un corrispondente locale in grado di facilitare la comunicazione.

Perché stipulare una polizza sanitaria

Le assicurazioni sanitarie sono nate per coprire tutte le spese relative alla salute di chi le stipula. Vanno quindi a coprire la malattia, che è definita come l’alterazione dello stato di salute non derivante da un infortunio.

La malattia ha, per forza di cose, delle caratteristiche diverse dall’infortunio, ed è considerata come una alterazione della salute provocata da cause interne all’organismo. Vediamo allora cosa è l’assicurazione sanitaria, cosa copre e come funziona.

Cosa è l’assicurazione sanitaria

Le polizze sanitarie sono un tipo di assicurazione non obbligatoria che permette di far ricorso ad una prestazione medica privata senza spendere cifre esorbitanti. Questo tipo di polizza è ampiamente diffusa nei paesi dove non esiste un sistema di assistenza sanitaria statale come ad esempio negli Stati uniti, ma negli ultimi anni sta prendendo piede anche in Italia a causa dei purtroppo numerosi disservizi del Sistema Sanitario Nazionale italiano che si traducono in cure mediche non sempre adeguate e lunghe code d’attesa.

Proprio per questo sono in aumento i soggetti che decidono di affidarsi a cure mediche private, che però hanno dei costi esosi. Ed è qui che l’assicurazione sanitaria si rivela utile.

Cosa copre l’assicurazione sanitaria

Vi sono diversi tipi di assicurazione sanitaria, ed ognuna ha diverse coperture che possono adattarsi ad ogni tipo di esigenza, con eventuali estensioni a familiari e dipendenti.

Le garanzie e coperture più diffuse sono:

  • Indennitarie, servono a garantire all’assicurato una certa somma per ogni giorno di ricovero e, all’occorrenza, anche per la convalescenza una volta uscito dall’ospedale. È inoltre previsto un indennizzo per le ingessature causate dalla frattura di ossa e per eventuali mancati guadagni che derivano dal non aver potuto lavorare in quanto convalescente o ricoverato.
  • A rimborso, pensate per risarcire il beneficiario, in toto o in parte (a seconda di quanto stabilito nel contratto), le spese mediche che sono state sostenute per malattia o per incidente. Queste spese possono essere anticipate dall’assicurato, che verrà in seguito rimborsato, oppure possono essere direttamente addebitate alla compagnia assicurativa.
  • Invalidità permanente, è una garanzia che assegna un indennizzo economico relativo al grado di invalidità che deve superare almeno il 26%.

Quindi, le assicurazioni sanitarie danno copertura per spese di degenza, ricovero, fisioterapia, cure, riabilitazione, acquisto di medicinali durante la fase di ricovero e accertamenti diagnostici per malattia o infortunio.

Le assicurazioni sanitarie invece non coprono interventi estetici, aborti volontari che non siano a fini terapeutici, cure dal dietologo, correzione di difetti fisici, malattie come l’Aids, patologie psichiche o infortuni derivanti dall’abuso di alcolici o sostanze psicotrope.

Qualche compagnia assicurativa copre anche le cure dentarie, ma esiste una polizza dedicata a queste cure.

Chi dovrebbe sottoscrivere un’assicurazione sanitaria

Nel nostro paese le spese mediche sono garantite dalla legge, ma noi tutti sappiamo quanto sia difficile accedervi, specialmente per quanto riguarda i denti, la fisioterapia, l’oculistica e via dicendo. Senza dimenticare che, anche con le prestazioni garantite dallo Stato, che comunque vanno pagate, i tempi di attesa sono biblici.

Ecco quindi che l’assicurazione sanitaria interviene per fornire cure private, veloci ed eseguite da professionisti ottenendo un rimborso totale o parziale dei costi.

Cos’è e a cosa serve l’Assicurazione Donazione

 A cosa serve l’assicurazione donazione.
Ricevere una donazione o ereditare un bene è da sempre considerata una fortuna, tuttavia, se qualcosa non va nel verso giusto, c’è il rischio concreto di dover restituire quanto ricevuto o di dover risarcire eventuali eredi che decidono di rivendicarne la proprietà.
Questo vuol dire che, qualora si ricevesse in donazione un immobile, prima di affrontare le spese relative alla sua ristrutturazione o prima di procedere alla sua vendita, è opportuno verificare che tutto sia in regola e non ci sia il rischio di dover restituire in futuro quanto ottenuto.
Tale controllo può però richiedere un tempo drammaticamente lungo.
Prima che la burocrazia faccia il suo corso possono trascorrere anni e, bloccare un patrimonio consistente per tutto il tempo necessario, può rappresentare un problema serio.
Chi infatti è considerato il proprietario di un immobile ha la responsabilità fiscale di versare le imposte dovute e le responsabilità previste dalle normative per quel che riguarda le opere di manutenzione e messa in sicurezza dello stesso.
Ecco perché l’assicurazione donazione è considerata uno strumento prezioso per utilizzare fin da subito ciò che è stato donato e mettersi al riparo dai possibili rischi.

Quando è necessaria l’assicurazione donazione
L’assicurazione donazione è necessaria quando si pensa che ci siano soggetti che possano tentare di rivalere la loro proprietà parziale o totale sul bene donato.
Ci sono diversi casi in cui ciò può avvenire. Un tipico esempio è rappresentato da un immobile che viene donato e del quale i legittimi eredi rivendicano poi la proprietà.
Occorre infatti sapere che, nel nostro ordinamento giuridico, non sempre è possibile lasciare il proprio patrimonio a chi si desidera. Chi esprime le ultime volontà deve tenere conto delle leggi vigenti e ricordare che, in caso di morte, il coniuge e i figli hanno diritto ad una parte del patrimonio lasciato dal defunto a prescindere dalle sue decisioni (secondo la cosiddetta quota di legittima).
Qualora si ricevesse in donazione un immobile e gli eredi di diritto si rivalessero su di esso partirebbe un iter burocratico a valle del quale potrebbe accadere di dover restitutore l’intero immobile o comunque di dover risarcire con il proprio patrimonio gli eredi.
In casi come questo stipulare una polizza assicurativa può senza dubbio convenire.

Che cosa copre l’assicurazione donazione?
Il bisogno di stipulare un’assicurazione donazione nasce dall’idea che un soggetto, possa far valere i suoi diritti sul bene donato. Qualora il suo diritto venisse riconosciuto, il beneficiario della donazione dovrà consegnare l’immobile o, in alternativa, versare un risarcimento economico.
Se ad esempio chi si rivale sull’immbile aveva diritto ad una parte pari al 50% dello stesso potrà essere soddisfatto mediante il risarcimento di un importo pari al valore della metà dell’immobile stesso.
Per chi ha stipulato un’assicurazione donazione il versamento di questo importo sarà a carico della compagnia assicurativa.

Ma a chi è rivoltal’assicurazione donazione? Chi può stipularla?
Questo tipo di polizza può essere sottoscritta da 4 soggetti:
– chi dona il bene,
– colui che riceve la donazione,
– chi decide di acquistare un bene donato,
– l’istituto di credito che concede in prestito una somma per l’acquisto dell’immobile.
É importante sottolineare che tutti i soggetti citati possono essere considerati ‘a rischio’.
Se infatti per chi dona il bene l’assicurazione è importante per far sì che le sue volontà siano rispettate, per gli altri è fondamentale al fine di non dover risarcire eventuali aventi diritto.
Bisogna infatti precisare che, secondo la legge italiana, chi vanta dei diritti su un immobile può rivalersi su chi ha ricevuto il bene in donazione, ma se questi non fosse in grado di restituire il bene o di risarcirlo sarà chi ha comprato l’immobile a dover rispondere.
Ecco perché l’assicurazione è indispensabile anche per chi acquista un bene donato.

Quali sono i costi medi di un’assicurazione donazione?
Naturalmente i costi variano in funzione del valore del bene assicurato e possono dipendere da una moltitudine di altri fattori per cui fornire delle cifre è piuttosto difficile.
In maniera molto orientativa si può dire che mediamente un’assicurazione donazione prevede un premio pari al 3-4 per mille del valore del bene assicurato.
Salvo diversi accordi il premio viene versato in un’unica soluzione. L’importo assicurato sarà quello del valore commerciale del bene donato. Tra le condizioni della polizza può essere stabilito che tale valore venga rivalutato nel tempo.

Quanto dura una polizza donazione
La durata di questa polizza è pensata per proteggere chi la stipula fin quando sussiste il rischio che qualcuno rivendichi i beni donati. Per questo motivo ha una durata che copre i tempi di prescrizione entro cui eventuali aventi diritto possano richiedere la restituzione di quanto donato.

Il lavoro dell’assicuratore: in cosa consiste, difficoltà e soddisfazioni

 L’Assicuratore è un lavoro di cui pochi parlano. Insomma quando ai bambini si chiede “Cosa vuoi fare da grande” raramente la risposta è quella. Tuttavia l’Assicuratore è un lavoro di tutto rispetto, non solo utile perché orientarsi nel mondo delle polizze (spesso obbligatorie) da soli è un’impresa epica, ma anche un lavoro che da soddisfazioni a chi intraprende seriamente questo percorso.

Per diventare assicuratore ovviamente non ci vuole la laurea e non c’è una scuola specifica, ma è anche vero che oggi, viste le centinaia di diverse proposte sul mercato, le leggi e le tecnologie, c’è molto da sapere, ed in alcuni casi è opportuno frequentare dei corsi specifici perché per diventare agente assicurativo a tutti gli effetti bisogna superare un esame sia scritto che orale presso ISVAP (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, oggi diventato ISVASS) ed essere poi iscritti al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi.

Alcune università, come quelle telematiche, offrono corsi professionali per assicuratori che aiutano chi vuole essere sicuro di superare l’esame ed iniziare a lavorare con le basi giuste.

L’Assicuratore è di fatto un consulente che orienta il cliente nella scelta della polizza più appropriata. Ci sono due tipi di assicuratore, quello propriamente detto che lavora per una Compagnia specifica e quindi viene pagato (con stipendio e commissioni) da questa ed il broker assicurativo, un “freelance” che rivende polizze di diverse società, fornendo al cliente il servizio di ricerca dell’assicurazione perfetta.

Una delle prerogativa di chi lavora in questo campo è quella di doversi aggiornare continuamente sia su quello che c’è sul mercato assicurativo sia sulle novità legislative. Polizze RCA, assicurazioni sulla vita, assicurazioni mediche, assicurazioni per lavoratori, polizze su beni mobili ed immobili ecc… Un settore che continuamente si evolve e cresce con un panorama vastissimo.

E come abbiamo già detto il quadro legislativo varia: quali sono le assicurazioni obbligatorie per le attività commerciali?Agricole? Industriali? E le assicurazioni per sismi e calamità naturali di altro tipo di cui si parla tanto oggi come funzionano? Quali sono i diritti e doveri del cliente che stipula una polizza?

Tutte queste domande hanno risposte che possono essere modificate e cambiare in breve tempo a causa di una legge, di una nuova tecnologia (per esempio la scatola nera nelle macchine o le telecamere che riprendono l’attività di guida e che si stanno diffondendo negli Stati Uniti d’America) o anche di cambiamenti nel mercato (ad esempio i siti internet che offrono polizze a prezzi più bassi perché ovviamente il processo automatizzato d’acquisto non richiede di pagare un consulente).

Proprio a questo proposito va detto che nonostante i siti internet per la ricerca di assicurazioni a buon prezzo hanno preso una parte importante del mercato, il lavoro di assicuratore è richiesto più che mai visto che comunque la maggioranza dei clienti ha bisogno di qualcuno che li aiuti nella scelta e soprattutto che li segua a lungo termine quando, come abbiamo già detto, c’è qualche novità o cambiamento.

Per questo motivo il lavoro di assicuratore è un lavoro che da molte soddisfazioni sul piano umano, permettendo all’agente di lavorare continuamente a contatto con persone nuove e dando l’opportunità di essere non solo un semplice venditore, ma qualcuno che possa consigliare nel modo giusto e possa fare luce su diversi dubbi.

Assicurazione con tutela legale: fa breccia in Italia la polizza contro le “grane” di tutti i giorni

Fatture insolute, adempimenti burocratici senza fine, controversie civili e amministrative e annullamento di contratti commerciali. L’elenco delle “grane” legali è davvero lungo per i professionisti e le piccole e medie imprese italiane. Tanto che fare business, per molti, è diventato sempre più una strada tortuosa e piena di ostacoli.

Questo è uno dei motivi per cui sta iniziando a farsi largo anche in Italia l’assicurazione con tutela legale, uno strumento – già ampiamente radicato in altri paesi europei – che con una copertura assicurativa garantisce privati e piccole imprese da contenziosi e altri eventi spiacevoli.

Sottoscrivendo assicurazioni mirate – ci sono polizze pensate ad hoc per conducenti di tir, altre per commercianti e piccole industrie del comparto edile e artigianale – le imprese possono tutelarsi da rischi più grandi.

Foto da qualitalyexpo.com

Raccapezzarsi tra i contenziosi è affare di ogni giorno nelle aziende nostrane, anche in quelle più virtuose. Lo dicono i numeri: quelli diffusi da una nota organizzazione internazionale specializzata in tutela legale evidenziano come negli ultimi due anni il 20% degli imprenditori italiani – quindi uno su cinque – abbia avuto controversie per la disdetta di almeno un contratto commerciale, mentre il 70% ha dichiarato di faticare ad incassare i compensi che gli spettano.

Sono il 40%, invece, le imprese che hanno sborsato almeno 1000 euro in spese legali.

In molti casi, soprattutto per quanto riguarda le realtà più piccole e meno strutturate, affrontare un contenzioso significa mettere a rischio l’operatività aziendale. Secondo una ricerca di Unioncamere, le controversie legali incidono intorno all’1% sul fatturato aziendale.

La giustizia, purtroppo, non aiuta. Le tempistiche a rallentatore del comparto civile sono scoraggianti: in media ci vuole un anno e mezzo per arrivare ad una sentenza di primo grado, tre anni e tre mesi, invece, per risolvere definitivamente la causa.

Per sopravvivere in questa selva di problemi, le piccole imprese si attrezzano. Alcune, per prevenire, mettono sotto contratto consulenti legali. Ma non tutte possono permetterselo. Altre si iniziano a rifugiarsi nell’assicurazione con tutela legale, una soluzione ancora poco conosciuta in Italia nonostante nel resto d’Europa abbia già spopolato: nel Belpaese solo l’1% dei privati sfrutta questo tipo di polizza, mentre in Germania è stata sottoscritta da una famiglia su tre e in Austria da una su due.

A fronte di questi dati ‘curiosi’, non sorprende che il trend si stia invertendo e che questo tipo di assicurazione stia iniziando a far breccia anche qui, considerato che i servizi che offre permettono, ad un buon rapporto qualità-prezzo, di tutelarsi dalle ‘grane’ – anche da quelle imprevedibili – che possono capitare nella vita di tutti i giorni e che rischiano di mettere in ginocchio una famiglia o una piccola azienda.

Come si sceglie l’assicurazione vita

Mettere il proprio futuro al riparo dagli imprevisti è possibile sottoscrivendo una polizza che copre l’assicurato in caso di decesso o invalidità. Alcune polizze vita possono essere devolute a favore della famiglia con un obiettivo previdenziale e di sostegno economico. Ma quale prodotto assicurativo bisogna scegliere?

Gli errori degli italiani alla guida

Il dato relativo all’imprudenza degli automobilisti italiani è emerso di recente dal Rapporto Aci Istat 2014 ed confermato da un interessante report curato dal Centro Studi e Documentazioni di Direct Line, una delle principali compagnie di assicurazioni auto online, che ha deciso questa volta di puntare i riflettori sui comportamenti pericolosi che i guidatori del nostro Paese adottano su strada.

Crescono le Polizze Vita

La raccolta complessiva dei premi delle compagnie assicurative nazionali, e delle rappresentanze per l’Italia di compagnie extra europee, nel 2015 è stata pari a 147 miliardi, con una crescita del 2,5% sull’anno precedente.

Il rapporto degli italiani con la rottamazione dell’auto

Il 60% degli italiani, nel corso della propria carriera automobilistica, ha demolito almeno un veicolo. Lo ha spiegato bene una ricerca del Centro Studi e Documentazione Direct Line che è una delle compagnie più famose sul versante delle assicurazioni.