Nel mondo delle assicurazioni esistono oggi numerosi prodotti finanziari che consentono di proteggere integralmente cose e persone, a partire, cioè, dalla persona fisica dell’assicurato – sottoscrittore, per finire con i beni contenuti all’interno della sua casa.
Assicurazioni
L’assicurazione auto Genialloyd – Le garanzie gratuite
Alcuni post pubblicati in precedenza ci ha dato la possibilità di illustrare le caratteristiche principali della assicurazione auto per la responsabilità civile proposta da Genialloyd, società del gruppo assicurativo Allianz e di metterne in luce alcuni tipici vantaggi, in modo tale da aiutare i consumatori a compiere la propria scelta in fatto di polizza RCA in maniera più consapevole.
L’assicurazione auto Genialloyd – Le caratteristiche
Il mercato delle assicurazioni è oggi molto diversificato ed estremamente competitivo. Per cui può a volte risultare difficile per i consumatori scegliere il prodotto finanziario più conveniente e adatto alle proprie esigenze. Sia che ci si trovi davanti alla scelta di sottoscrivere una polizza vita, sia che si trovi davanti alla necessità di sottoscrivere una assicurazione auto, la decisione da prendere può non risultare così intuitiva e immediata.
Come ridurre la multa in caso di polizza auto scaduta
Al giorno d’oggi è davvero complicato mantenere economicamente un’automobile; tra le spese riguardanti la vettura, senza ombra di dubbio quella dell’assicurazione auto si configura come la spesa che maggiormente incide sul proprietario.
L’articolo 170-bis del Codice della Strada ha eliminato il tacito rinnovo delle polizze di assicurazione auto. L’assicurato, all’atto della stipula del contratto, deve essere cosciente del fatto che la polizza abbia solo durata annuale. Al termine dell’annualità l’assicurazione auto non verrà più rinnovata automaticamente. Ecco, dunque, come procedere passo dopo passo:
Rinnovo Rc auto
Vi sono soltanto quindici giorni di tolleranza per l’automobilista che possiede l’assicurazione auto scaduta. Al termine di questo periodo, se non si è stipulato un nuovo contratto di assicurazione Rc auto, l’auto non può viaggiare su strada
Multe per chi viaggia con la polizza auto scaduta (o per chi abbandona per strada auto prive di polizza)
Le sanzioni, ex articolo 193 del Codice della strada a cui si va incontro, viaggiando senza copertura assicurativa, sono il pagamento di una multa variabile tra 687,75 e 2.754,15 euro. Questa sanzione è pagata dall’automobilista anche nei 15 giorni di tolleranza, pertanto nel caso che l’assicurazione auto con polizza annuale sia scaduta.
Come ridurre la multa
Due sono le possibilità per farsi ridurre la multa quando si è andati incontro ad una sanzione ingente come quella suddetta:
La sanzione può essere abbassata del 30% se il rinnovo dell’assicurazione auto, che è scaduta, viene fatto entro cinque giorni.
La seconda possibilità che si ha è quella di demolire la vettura, sempre entro cinque giorni, per non dover pagare la sanzione.
La riduzione del 30% della multa è avvalorata da una nota della polizia municipale di Torino, che prevede che l’automobilista, che non rinnova la propria assicurazione auto scaduta, sarà soggetto al pagamento della multa.
Come pagare meno la RC Auto
RC Auto. L’Italia vanta un record negativo: presenta le tariffe più care d’Europa. Gli automobilisti italiani pagano il doppio rispetto a Francia e Portogallo, nonché l’ottanta per cento in più rispetto alla Germania. Un trend destinato al rialzo, malgrado le assicurazioni abbiano fatto sapere che le polizze sono in calo. Al momento, però, la situazione è difficoltosa dal punto di vista economico e non rimane che correre ai ripari in tutti i modi.
D’altro canto, lasciare la propria auto per strada senza che essa sia coperta da assicurazione comporta ingenti multe.
Esistono dei metodi per pagare di meno l’assicurazione auto? La risposta è si. Vi sono diversi metodi per versare meno quando si trattal’assicurazione della propria autovettura. Metodi che naturalmente non implicano che si debba sfociare nella più totale illegalità. In primo luogo è necessario confrontare periodicamente le diverse offerte delle varie compagnie assicurative, mediante i comparatori per assicurazioni auto che sono presenti online.
Le differenze tra le varie compagnie possono essere ampissime, anche del 20-30% all’interno di una stessa provincia, quindi è bene tenere sempre gli occhi aperti e le orecchie aperte
E’ opportuno, inoltre, fare attenzione anche alle diverse tipologie di assicurazioni auto. Le tipologie sono assicurazione a chilometraggio, temporanea, giornaliera, bonus malus. Si tratta dunque di molte tipologie e tutto sta nello scegliere quella più adeguata per le proprie esigenze e le proprie abitudini. Dunque, è possibile risparmiare una considerevole quantità di denaro.
In conclusione, per pagare meno l’RC Auto è necessario tenersi informati e soprattutto non avere paura di cambiare, nel caso si trovi una compagnia o una polizza che ci permetta di risparmiare e di non dover versare cifre insostenibili per la propria polizza RC Auto.
Perché l’assicurazione auto in Italia costa di più
Uno dei crucci degli italiani porta il nome di RC Auto. Le polizze per assicurare l’automobile in Italia sono le più costose d’Europa. Basta fare un confrontro tra le tariffe assicurative italiane e le tariffe assicurative francesi o portoghesi per constatare le differenze. In media, gli italiani pagano il doppio rispetto ai francesi e ai portoghesi. Come se non bastasse, pagano l’ottanta per cento in più di quanto si paga in Germania per una normale polizza sulla propria vettura.
Costi
I costi delle RC Auto in Italia sono altissimi. Stando all’Aci, la spesa media di un italiano in un anno per la propria assicurazione auto si attesta intorno ai 740 euro, contro i 350 di Francia e Portogallo e i soli 200 euro di spesa in Germania. Come succede in altri settori, anche in quello delle polizze auto il Belpaese versa in condizioni economicamente gravose in confronto al resto d’Europa. Ma perché succede questo?
Perché l’assicurazione auto in Italia costa di più?
Viene spontaneo domandarsi perché le RC Auto siano così care nel nostro paese. L’assicurazione auto è una sorta di “tassa” per l’automobilista e quindi il suo importo è strettamente dipendente da diversi fattori, tra i quali l’evasione fiscale.
Uno studio condotto da Sirio Tardella, direttore del centro Unrae (Unione Nazionale dei Rappresentanti di Autoveicoli Esteri), ha valutato che in Italia siano addirittura 4 milioni i veicoli che transitano regolarmente senza una valida assicurazione auto. Ancora più inquietante è la stima fatta sul bollo auto: qui sono risultati 7 milioni i veicoli non in regola, con una perdita per lo Stato stimabile in circa 1 miliardo di euro.
Proprio come accade per le altre tasse, quindi, l’alto prezzo delle nostre assicurazioni auto è dovuto soprattutto a tutti quegli automobilisti che non pagano l’importo dovuto.
Le due tipologie di polizze vita
Stipulare una polizza sulla vita. Conviene? Non conviene? Questa è una di quelle domande che tutti si pongono almeno una volta. I media offrono la loro opinione, gli amici anche. Spesso, però, è difficile trovare la risposta giusta dal momento che l’utilità di una polizza vita è da molti considerata dubbia. Perché? Perché non si sa molto di questi prodotti.
Polizze vita: le due tipologie principali
La polizza sulla vita, in primo luogo, si distingue in due tipologie principali:
Tipologia che si perfeziona in caso di morte dell’assicurato
L’assicurato stipula un contratto con una compagnia. Il contratto contempla che l’assicurato paghi una determinata somma di denaro periodicamente e la compagnia, in caso di morte dell’assicurato, si impegna a restituire, con una parte di interessi, il denaro versato agli eredi indicati dall’asssicurato stesso in fase di contratto o nelle successive modifiche. Tale polizza è particolarmente indicata per quei genitori che vogliono assicurare la sopravvivenza economica delle proprie famiglie in caso di un loro decesso anticipato.
Tipologia che si perfeziona mentre l’assicurato è ancora in vita
Guida alle assicurazioni professionali
Uno degli argomenti che maggiormente tengono banco è quello riguardante l’obbligo, per le categorie soggette, all’assicurazione professionale. In merito a quest’assicurazione possono essere lette moltissime notizie, con successive smentite. C’è chi parla di una proroga nel 2014 che si è rivelata fasulla. I professionisti in obbligo hanno avuto la conferma, che dovranno stipulare detta polizza obbligatoriamente, dal 15 agosto 2013.
L’assicurazione professionale è una polizza di responsabilità civile che tutti i professionisti iscritti all’albo, quali architetti, ingegneri, notai e liberi professionisti in genere, dovranno stipulare per essere in regola con le disposizioni di legge.
Qualsiasi professionista che presti la sua opera a terzi, sarà quindi in dovere di consegnare al cliente tutti gli estremi dell’assicurazione professionale.
Esclusi
I grandi esclusi dall’obbligo assicurativo, per il momento, sono gli avvocati e i professionisti appartenenti al settore della sanità. Per i primi si attende il Ministero di Giustizia che, a breve, dovrebbe stabilire le condizioni e i massimali di risarcimento; nel secondo caso, riferito quindi a medici, farmacisti e tutti i professionisti operanti nella sanità, il Decreto Fare ha concesso una proroga. Per questi ultimi, dunque, l’obbligo di stipulare la polizza di responsabilità civile, slitta all’agosto del prossimo anno.
Questo tipo di copertura assicurativa è stato reso obbligatorio per dar modo a chi subisce un danno, di avere un giusto risarcimento. Purtroppo non sempre chi commette un errore a danno di una terza persona, ha la possibilità finanziaria di risarcire detto danno, quindi si è giunti alla conclusione che fosse il caso di dar modo, a chi arreca un disagio grave, di poter rifondere il malcapitato tramite una polizza assicurativa.
Moltissimi professionisti hanno, da tempo, stipulato una polizza professionale privata, ma è altrettanto vero che, purtroppo, non sempre se abbiamo la possibilità di scegliere, optiamo per la scelta più saggia. A questo proposito ci ha pensato la legislatura che, per una volta, si è messa dalla parte del più debole.
Non solo chi subisce il danno però ricava un beneficio da questo Decreto Legge, infatti, anche i professionisti potranno usufruire di un vantaggio, non dovendo, in caso di danni, risarcire personalmente la parte lesa.
Microchip antifrode per le assicurazioni auto
Ed ecco che la rivoluzione digitale investe il settore delle assicurazioni auto. Entro il prossimo anno sarà infatti possibile introdurre l’assicurazione digitale che consentirà una verifica più precisa nei confronti del sempre più dilagante fenomeno delle frodi assicurative, in particolare nel settore delle assicurazioni auto.
La dematerializzazione del classico tagliando assicurativo, come contemplato anche dal Decreto Legge n. 1 del 24 gennaio 2012, consentirà il collegamento dell’assicurazione mediante una banca dati telematica, limitando notevolmente la possibilità, da parte dei conducenti, di far circolare su strada veicoli sprovvisti di copertura assicurativa.
Ecco, nel dettaglio, come cambieranno le cose. Quando sarà sottoscritto il contratto tra il cliente e la sua assicurazione, il cliente avrà in consegna una scheda dotata di microchip, dove saranno inseriti tutti i dati riguardanti il mezzo, l’assicurato e tutti i dati inerenti alla polizza, quale data di validità e scadenza. In allegato alla scheda sarà rilasciato al cliente un device per la lettura dello stesso microchip.
La scheda contenente il microchip dovrà successivamente essere installata in un’apposita “scatola nera“, a bordo del mezzo assicurato, che a sua volta sarà connessa alla C.O. dell’assicurazione. In questo modo tutti i controlli sull’assicurazione potranno essere effettuati in qualsiasi momento e per qualsiasi necessità.
I controlli sulla scheda potranno altresì essere effettuati anche dalle forze dell’ordine e, mentre per autovelox e varchi, il controllo ci sarà esclusivamente all’avvenuta violazione del codice, in un normale controllo “Tutor” la scheda potrà essere visionata in qualsiasi momento.
Sicuramente vi saranno degli “aggiustamenti” in corso d’opera ma questa rivoluzione permetterebbe davvero una sicurezza maggiore, tanto nei confronti delle compagnie assicurative quanto per i conducenti che, in caso di incidente, non si troverebbero più a doversi vedere rifiutato il pagamento dei danni subiti perché l’antagonista non è assicurato. Spesso coloro i quali viaggiano senza assicurazione non subiscono nessun tipo di rappresaglia economica perché, con un pizzico di astuzia, risultano essere nullatenenti.
Purtroppo sempre più persone, per svariati motivi, immettono sulle strade veicoli non assicurati e il numero degli incidenti senza risoluzione economica per la vittima, sta salendo esponenzialmente.
Tra le novità apportate da questo sistema, vi è la concreta possibilità di ottenere un notevole risparmio sulle polizze; le compagnie assicurative vedendosi abbassare gli oneri, conseguenzialmente potrebbero ridurre i costi all’utente finale.
Il Decreto Liberalizzazioni ha decisamente apportato una buona novità per gli automobilisti, tanto in termini di costi, quanto in termini di sicurezza.