I dati che ciclicamente rilascia l’Istat sui mutui che vengono concessi in rapporto alle richieste dimostrano che le banche non hanno fiducia nei risparmiatori italiani e, stando anche ai dati rilasciati dai vari broker on line di mutui, la percentuale dei richieste di mutui accettate dalle banche si ferma al 5% del totale.
Ciò vuol dire che il 95% delle richieste di mutui non viene presa in considerazione dalle banche, lasciando i clienti senza alcuna possibilità di ottenere quel prestito necessario all’acquisto, nella maggior parte dei casi delle richieste, della prima casa.
► Guida al credito agevolato
In questo modo, non solo si impedisce agli italiani di acquistare casa, ma si mette anche un blocco effettivo alle possibilità di ripresa del mercato immobiliare e, di conseguenza, del settore edile, italiano.
C’è da dire, però, che non sempre la colpa del credit crunch è da far ricadere sulle banche, anche se lo è nella maggior parte dei casi, alcune volte, infatti, chi vorrebbe accendere un mutuo non tiene conto di alcuni particolari che potrebbero facilitare le banche a riporre fiducia nelle loro possibilità di restituzione di quanto chiedono in prestito alla banca.
Proponiamo qui una piccola guida per alzare le probabilità che la banca risponda positivamente alla vostra richiesta di mutuo.
Come scegliere la banca alla quale fare richiesta di mutuo
Ci sono tantissime banche che operano in Italia. Ma non tutte funzionano allo stesso modo e non tutte hanno gli stessi standard per le concessioni di mutui e prestiti: alcune hanno delle maglie più strette e richiedono molte più garanzie, altre, invece, proprio per andare incontro alla necessità delle famiglie hanno allentato i cordoni delle loro borse e sono più disponibili alla concessione di liquidità.
Quindi. Anche se si ha una banca di fiducia della quale si è clienti da lungo tempo, non ci si deve fermare a questa prima richiesta e al possibile rifiuto. Per aumentare le probabilità di vedere accolta la propria richiesta di mutuo è necessario fare quante più richieste di mutuo possibili, rivolgendosi a più istituti.
Grazie agli strumenti on line come MutuiOnline, Mutui.it, MutuiSupermarket, poi, si possono confrontare le offerte di mutuo fatte dalle diverse banche che operano sul territorio e scegliere quelle più convenienti o le offerte di mutuo più vicine alle proprie esigenze.
Sempre grazie a questi strumenti è anche possibile inviare la richiesta di mutuo a più istituti contemporaneamente.
► Tasso del mutuo: meglio fisso o variabile?
La rata e il reddito
Un fattore molto importante nella richiesta di un mutuo è il peso che la restituzione di quanto concesso dalla banca ha sul proprio reddito mensile.
Per aumentare le possibilità che la banca conceda il mutuo richiesto, è importante che l’ammontare della rata non sia superiore al 33% del reddito mensile dei debitori.
Nel conteggio di questa percentuale è anche importante tenere conto della presenza o meno di altre rate che si pagano mensilmente, come, ad esempio, prestiti per altri acquisti, carte revolving etc.
Per evitare che queste rate precedenti influiscano in maniera negativa sulle probabilità che la banca conceda il mutuo richiesto, si possono percorrere due strade: estinguere i debiti precedenti in un’unica soluzione (ma in questo caso è necessario fare attenzione che l’estinzione non comporti troppi oneri aggiuntivi) oppure procedere con la rinegoziazione del prestito per avere delle rate molto più basse – che influiscono meno nel conteggio della percentuale mensile – da pagare in un periodo di tempo più lungo.
Cancellazione dalle liste dei cattivi pagatori
Altro passo importante da fare prima di rivolgersi ad una banca per chiedere un mutuo, è quello di provvedere alla cancellazione del proprio nome dalla lista dei cattivi pagatori. Per farlo è necessario essersi messi in regola con tutti i pagamenti non effettuati fino a quel momento.
A seconda della gravità del debito accumulato, la posizione di cattivo pagatore presso le banche può essere sanata in un periodo che varia dai 12 ai 36 mesi.