Deutsche Bank tra i migliori variabili di giugno

 Chi intende comprare casa nel mese in corso, farà bene a dare una spulciata al sito della Deutsche Bank, nella sezione dedicata ai prodotti a tasso variabile. Il mutuo a tasso variabile di questa banca tedesca operante nel nostro paese è uno dei migliori del momento.

Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

Considerando le richieste di mutuo d’importo pari a 140 mila euro e un tasso variabile indicizzato con l’Euribor e rimborsato in 25 anni, Deutsche Bank è addirittura il primo istituto di credito in classifica. Il TAEG proposto è del 3,20 per cento. Il tasso di partenza è del 3,06 per cento ed è la somma tra l’Euribor a 3 mesi e lo spread applicato dalla banca del 2,85%. Da considerare nelle spese anche i costi iniziali di 1090 euro. Non sono previste delle spese ricorrenti.

Deutsche Bank è il miglior mutuo variabile

Il mutuo pratico a tasso variabile, tra i vantaggi, presenta anche l’erogazione dell’importo richiesto all’atto di mutuo e la gratuità dell’assicurazione obbligatoria per scoppio e incendio. Analizzando nel dettaglio la scheda riassuntiva del prodotto offerta da Mutuisupermarket, scopriamo che nelle spese sostenute dall’aspirante mutuatario deve essere inserita l’imposta sostitutiva che è minimo di 350 euro, infatti è pari allo 0,25% dell’importo erogato per la prima casa e sale al 2 per cento dell’importo erogato per chi acquista la seconda casa.

Tasso del mutuo: meglio fisso o variabile?

 Di questi tempi le banche sono piuttosto restie a concedere mutui ai loro clienti. Un problema del quale si sta occupando il Governo proprio in questi giorni al fine di sbloccare la situazione e permettere all’economia di ripartire.

► Btp-Bund come incidono sui tassi dei mutui?

A volte, comunque, i mutui vengono concessi. In questo caso, è meglio scegliere tra un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile?

In questo periodo l’opzione migliore è quella del tasso variabile, che, dato che i tassi vengono continuamente rivalutati al ribasso, potrebbe portare ad un risparmio sul tasso fisso di circa il 2%.

Gli italiani non sono, però, molto predisposti a scegliere i mutui a tasso variabile, in quanto rimane sempre la paura di trovarsi a pagare delle rate altissime a causa di un aumento degli stessi. Una soluzione per risparmiare sulle rate del mutuo potrebbe essere quella di scegliere un mutuo a tasso variabile e utilizzare la differenza della rata che si pagherebbe con un tasso fisso per aderire ad un altro strumento di risparmio.

In questo modo, nel caso in cui la rata a tasso fisso dovesse improvvisamente aumentare, si avrebbe a disposizione un piccolo capitale con il quale far fronte all’eventuale spesa.

Un’altra soluzione per coloro che non vogliono scegliere un mutuo a tasso variabile è quella di optare per un mutuo a tasso fisso con Irs rinnovabile (Interest Rate wap, una sorta di accordo sul valore dei tassi di interesse dei flussi di capitale).

► Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

Sottoscrivere ad un mutuo a tasso fisso con Irs rinnovabile vuol dire che l’interesse sul mutuo è calcolato per un periodo inferiore a quello della durata del mutuo stesso e quindi, proprio per questo motivo, sicuramente più basso del tasso di interesse fisso.

Questo è un consiglio che vale soprattutto per i mutui concessi dalle banche italiane che prevedono un piano di ammortamento con rate via via più basse con il passare del tempo.

Il mutuo a tasso fisso con Irs rinnovabile prevede che l’Irs venga rivalutato dopo cinque anni e al momento della sua rivalutazione il nuovo tasso Irs potrebbe essere più alto di quello fissato in precedenza.

E se il mutuo è stato già acceso? Come si può fare per risparmiare sulle rate?

Se avete già stipulato un contratto di mutuo, che sia a tasso fisso o variabile, potete sempre ricorrere alla rinegoziazione del mutuo. Grazie a questa possibilità si possono rivedere i termini del mutuo con la banca che lo ha concesso o, nel caso si sia trovata una banca che ha delle condizioni più vantaggiose, optare per il trasferimento del proprio debito su questa con la possibilità anche di poter variare l’importo delle rate e quindi la durata dl mutuo stesso.

Contrazione del credito in Italia: le proposte dell’Unione Europea

 Se andate in banca a chiedere un mutuo la risposta che vi sentirete dare dalla maggior parte degli istituti è no. Dato il momento di crisi, infatti, le banche non hanno molta fiducia nella possibilità dei cittadini di restituire quanto concesso e utilizzano i loro capitali per investire in prodotti più redditizi del credito alle famiglie.

► In quali regioni si ottiene facilmente un mutuo

Ma senza credito l’economia, in modo particolare il settore edile e quello immobiliare, non può ripartire e di questo problema si è occupata anche l’Unione Europea.

L’UE ha stilato delle regole che l’Italia dovrà discutere nei prossimi mesi per rendere più accessibile il credito agli italiani.

Le misure europee per il rendere il credito più accessibile alle famiglie e alle aziende europee.

Per dare la possibilità agli italiani di avere un quadro generale dell’offerta bancaria ed essere consapevoli di cosa significhi accendere un mutuo e le responsabilità che ne derivano gli istituti bancari dovranno fornire informazioni più dettagliate sui costi e rischi dell’indebitamento.

Inoltre, l’Unione Europea vorrebbe che in Italia fossero approvati gli standard europei standard europei per la valutazione della solvibilità del credito e, sempre in fatto di standardizzazioni, anche le stime immobiliari dovranno essere in linea con il financial stability board.

► Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

Infine, l’UE chiede all’Italia di provvedere alla formulazione di una norma che dia la possibilità al cliente di recedere dal contratto di mutuo fino a sette giorni dopo la firma dello stesso. Allo stesso modo, sempre per tutelare i consumatori, questi non dovrebbero, come accade adesso, essere costretti all’acquisto abbinato di prodotti finanziari insieme al mutuo.

Gli strumenti per i mutui pensati dal Governo

 Il settore creditizio resta ancora inaccessibile per un gran numero di famiglie e imprese. Un recente rapporto della Banca d’Italia, infatti, ha dimostrato che nonostante il differenziale tra BTp e Bund si mantenga da settimane sotto i 300 punti base, tuttavia un altro spread, quello applicato dalle banche ai mutui, non accenna a decrescere.

Btp-Bund come incidono sui tassi dei mutui?

E’ una situazione alla quale trovare una soluzione. Oggi la via d’uscita sembra essere indicata proprio dal governo che sta per varare degli aiuti per agevolare i finanziamenti che le banche erogano a chi deve acquista delle abitazioni. Siamo di fronte al cosiddetto “decreto del fare” che già alla fine di questa settimana dovrebbe vedere la luce.

In quali regioni si ottiene facilmente un mutuo

A quel punto si darà il via alle cosiddette obbligazioni garantite su proposta dell’ABI e dell’ANCE. Si tratta di strumenti finanziari volti a far ripartire il settore dei mutui. Il problema è tutto nelle statistiche che racconto del calo del 50 per cento dei finanziamenti concessi alle famiglie che vogliono comprare casa.

Il governo ha intenzione di mettere sul piatto della bilancia circa 10 miliardi di euro per far sì che le banche mettano a disposizione dei potenziali acquirenti, dei prodotti che rispettano gli standard del mercato anziché incidere al rialzo. In programma anche l’attivazione di una serie di garanzie sui finanziamenti erogati.

Btp-Bund come incidono sui tassi dei mutui?

 Il differenziale che c’è tra i nostri BTp e i Bunde tedeschi influisce sicuramente sullo spread che a cascata va ad influire anche sulle rate dei mutui accesi dalle famiglie e dalle imprese. Il problema è che se cambia questo spread non c’è un cambio altrettanto forte dei tassi per via di un altro spread, quello applicato dagli istituti di credito, che stenta ad abbassarsi.

In quali regioni si ottiene facilmente un mutuo

La Banca d’Italia, di recente, ha portato a termine uno studio relativo ai tassi d’interesse e alla situazione del credito in Italia e poi ha messo questo documento nelle mani della Banca Centrale Europea per far presente quello che realmente accade in Italia. I dati riportati nel documento sono riferiti all’aprile del 2013 e presentano un confronto con il mese precedente.

Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

Il dato immediatamente evidente è quello relativo allo spread tra BTp e Bund che ormai viaggia sereno sotto i 300 punti, da quando l’Italia ha raggiunto un equilibrio post elettorale. Lo spread stabile sotto la soglia indicata incide sull’Euribor e sull’IRS ma se si confrontano i dati di aprile con quelli di marzo si scopre che c’è stato un aumento dei tassi sui mutui dal 3,90 al 3,95 per cento.

Non dovrebbe essere confermata questa tendenza nel mese di maggio che invece presenta dei messaggi positivi. Il problema però resta: lo spread applicato dagli istituti di credito stenta a decrescere.

In quali regioni si ottiene facilmente un mutuo

 Ci sono dei mestieri che oliano i meccanismi del credito, delle previsioni che consentono di accedere con maggiore facilità ai mutui messi a disposizione dalle banche. C’è però da valutare anche una variabile geografica: ci sono infatti delle regioni dove è più facile ottenere un mutuo.

BCC in promozione con il variabile con CAP

L’analisi che stiamo per riportare è stata condotta dal CRIF che ha analizzato i prestiti e i mutui in circolazioni individuando le regioni in cui è più semplice entrare in contatto con la banca. I dati usati nelle elaborazioni riguardano il 2012 e il confronto per stabilire la classifica è stato fatto considerando i dati dell’anno prima, quindi del 2011.

La conclusione è che i mutui più semplici da ottenere sono quelli erogati in tre regioni d’Italia: la Valle D’Aosta, il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. In queste regioni, tra l’altro, nel 2012 la battuta d’arresto nella concessione dei mutui è stata attenuata con rapporto al resto dello Stivale e infatti i mutui erogati sono diminuiti del 30 per cento.

Poste Italiane ha mutui convenienti a giugno

Ci sono poi delle regioni in cui l’erogazione dei mutui è stata minore ma la flessione è stata inferiore alla soglia del 40 per cento. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. In coda ci sono invece le regioni la cui situazione può essere considerata preoccupante: Calabria, Campania, Puglia e Marche. Quest’ultima regione, dal punto di vista creditizio, è considerata la maglia nera d’Italia.

 

 

Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

 Supermoney, come periodicamente accade, ha fatto un censimento dei migliori mutui in circolazione a tasso fisso e variabile, affidandosi alle offerte presenti in rete.

Una ricerca che contribuisce al chiarimento della situazione dei tassi d’interesse sul mercato, nonché effettua una panoramica attendibile del settore creditizio. Se si considerano i mutui presenti sul mercato si scopre che nel giro di pochi mesi i tassi d’interesse hanno raggiunto livelli molto alti.

Non siamo ancora nella fase in cui un certo tasso applicato dall’istituto di credito “X” è da considerare grave, ma di certo il mercato immobiliare si è un po’ bloccato.

BCC in promozione con il variabile con CAP

L’ancora di salvataggio è fornita dagli indici europei cui si legano i prodotti delle nostre banche. Per esempio Euribor e Eurirs che definiscono rispettivamente il TAEG dei mutui variabili e dei fissi, sono sempre sommati allo spread delle banche. Quest’ultimo indicatore è cresciuto in modo esponenziale, mentre i tassi europei si sono abbassati sempre di più.

Mutuo S.O.S. a tasso variabile con la BCC

Entriamo nel vivo della ricognizione di Supermoney e vediamo il podio dei mutui a tasso variabile. Il miglior prodotto in circolazione è offerto da Webank che propone un TAEG al 3,18%. Non si allontanano molto Deutsche Bank e BNL il cui tasso variabile d’ingresso è del 3,22 per cento. Per il comparto fisso la migliore proposta è sempre Webank con un TAEG al 5,09%. A seguire BNL con il tasso al 5,52% e poi ancora Intesa Sanpaolo con il TAEG al 5,72%.