Le nuove soglie di usura su mutui e prestiti

 Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i tassi d’interesse effettivi globali medi e si nota un decremento pressoché costante di tutte le soglie. In base alla legge sull’usura del 1996 e le sue successive modifiche, trimestralmente sono definite le nuove soglie antiusura, quelle valide dal primo aprile al 30 giugno 2013, che sono valide per tutte le operazioni di credito e finanziamento, quindi sono valide per i mutui ma anche per i prestiti, per i conti correnti e per le operazioni di leasing.

I tassi di usura sono stati aggiornati

Pariamo dai mutui. La soglia antiusura per i mutui a tasso fisso è scesa dal 10,78 al 10,77 per cento e per i mutui a tasso variabile è passata invece dal 9,07% al 9,012%.

Tra i mutui agli stranieri boom di richieste rumene

Per i prestiti cambiano i tassi di soglia ma in generale si osserva anche in questo caso una flessione. Per esempio per i prestiti d’importo superiore ai 5000 euro c’è un passaggio dal 17,01% al 16,81 per cento mentre per i prestiti con importi inferiori a quella cifra, il calo è più contenuto e c’è un passaggio dal 19,37 al 19,36 per cento.

Per quanto riguarda i conti correnti, invece, la soglia del tasso d’usura è salita sia per i conti con depositi superiori a 5000 euro, sia per quelli inferiori a tale cifra.

Tra i mutui agli stranieri boom di richieste rumene

 Un’interessante ricerca del Crif mostra qual è il livello d’integrazione finanziaria e bancaria degli stranieri presenti in Italia partendo dalle richieste di mutui e prestiti fatte da questi cittadini presenti nel nostro paese. Molto cambia in base alla nazionalità.

La domanda di mutui crolla soprattutto al Sud

Si parte dai prestiti, sia online che tradizionali. Nel 2012, il boom di richieste è stato quello dei cittadini rumeni che hanno presentato oltre mezzo milione di domande. A seguire ci sono i cittadini albanesi e poi quelli marocchini. La comunità cinese, che è molto presente in Italia, in questa classifica scivola fino al ventesettesimo posto.

Un discorso analogo può essere fatto per quanto riguarda i mutui immobiliari. Anche in questo caso le richieste più numerose arrivano dai rumeni presenti in Italia che collezionano il 18 per cento del totale delle domande. A seguire troviamo i cittadini albanesi e poi gli svizzeri.

Mutui più facili per i giovani

Il Crif ha provato a stilare una classifica anche sulla base degli importi richiesti. Sembra che a chiedere di più siano gli olandesi che vanno a sfiorare i 60 mila euro. A seguire ci sono gli spagnoli e gli austriaci. Mentre in fondo alla classifica, con richieste che non superano i 10 mila euro, troviamo i rumeni insieme ai filippini e ai marocchini.

Il credito agrario

 Il credito agrario è una particolare forma di finanziamento, erogata anche dalla Tercas, la banca di cui in questi giorni abbiamo illustrato numerosi servizi. Abbiamo presentato della Cassa di risparmio di Teramo, sia le diverse tipologie di conto corrente, sia le diverse tipologie di finanziamenti.

Finanziamento chirografario ordinario variabile

Il credito agrario è una forma di finanziamento che si può ottenere anche accedendo ad agevolazioni tramite leggi regionali e bandi che sono emanati da diversi enti. Il contributo in conto capitale o in conto interessi, oppure ancora i fondi di terzi, possono andare a finire nel credito agrario che può essere a breve, medio e lungo termine.

Il finanziamento in questione ha la particolarità di essere chirografario o ipotecario. Le operazioni possono essere assistite da una garanzia sussidiaria, cioè dalla sottoscrizione di un’assicurazione a tutela della banca per i finanziamenti qualificati come operazioni agrarie.

Finanziamento chirografario ordinario fisso

Il finanziamento in questione è diverso da tutti gli altri finora indicati, perché è destinato alle imprese agricole, sia in forma di ditta individuale, sia in forma societaria o cooperativa. Serve sostanzialmente a coprire e finanziare gli investimenti per le attività dell’azienda.

Il tasso d’interesse per questo tipo di credito può essere sia fisso che variabile.

Per i tassi medi è utile consultare le schede informative dei vari finanziamenti Tercas.

I migliori mutui a tasso variabile a 15 anni

 Immaginate di essere i classici mutuatari che vogliono accendere un mutuo a tasso variabile senza sottostare alle oscillazioni del mercato. Probabilmente v’indirizzerete verso soluzioni di medio e breve termine, per esempio un mutuo da rimborsare in 15 anni.

Abbiamo già visto insieme I migliori mutui del mese di aprile,  I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni, I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni e I migliori mutui a tasso variabile a 25 anni, adesso passiamo in rassegna le proposte da rimborsare in 15 anni.

Il predominio di Webank, in questo caso, viene meno grazie alla convenienza della proposta di BNL che offre un variabile a 15 anni al 3,14 per cento. I vantaggi di questa soluzione sono nell’ampia rete di filiali della banca, nel tasso scontato fino al 30 aprile e nell’assenza di spese per l’incasso delle rate.

Al secondo posto Webank che offre invece un tasso al 3,30 per cento con le sempreverdi assenze di spese per istruttoria, perizia, assicurazione e conto corrente.

Molto concorrenziale sui mutui variabili a 15 anni anche Cariparma con un tasso al 3,30 per cento e l’erogazione dell’importo richiesto all’atto di mutuo. Nel caso di Cariparma, però, non mancano spese d’istruttoria e perizia, rispettivamente di 1000 e 300 euro.

I migliori mutui a tasso variabile a 25 anni

 Abbiamo già visto insieme i migliori mutui del mese di aprile,  i migliori mutui a tasso fisso a 30 anni e I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni. Adesso è arrivato il momento di occuparci dei mutui a tasso variabile, di quelli che devono essere rimborsati in 20 e 30 anni. Iniziamo da questa seconda fascia, premettendo che ci sceglie d’accendere un mutuo a tasso variabile, in genere, privilegia piani d’ammortamento più contenuti.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

Ad ogni modo se desiderate aprire un mutuo a tasso variabile da rimborsare in 25 anni, la proposta più conveniente è quella di Webank che propone un mutuo a tasso variabile al 3,28 per cento con i vantaggi espliciti dell’assenza di spese per l’istruttoria, per la perizia, per l’assicurazione e per il conto corrente.

Al secondo posto con l’esclusiva online della proposta, con il tasso promozionale senza una scadenza chiara e con l’erogazione dell’importo richiesto all’atto, si piazza Cariparma. Il suo tasso variabile d’ingresso è del 3,33 per cento e prevede il pagamento delle spese d’istruttoria di 1000 euro e delle spese di perizia di 300 euro.

Che Banca è al terzo posto con un TAEG del 3,38 per cento l’esclusività online, il tasso promozionale e l’erogazione all’atto.

I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni

 I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni li abbiamo già considerati. Adesso immaginiamo di aver di fronte un mutuatario che vuole si pianificare le spese domestiche ma che al tempo stesso sente la necessità di non andare troppo per le lunghe.

Immaginiamo quindi di avere di fronte una persona che intende accendere un mutuo a tasso fisso ventennale per l’acquisto della prima casa. La prima proposta da valutare, anche in questo caso, è quella di Webank che offre un tasso fisso al 5,23 per cento con l’assenza di spese per l’assicurazione, per il conto corrente, per l’istruttoria e per la perizia. L’offerta in questione è valida fino al 30 aprile anche se sappiamo che Webank è sempre la migliore proposta del momento da un anno a questa parte.

 Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Al secondo posto tra i mutui a tasso fisso a 20 anni, c’è la proposta di Cariparma con il Gran Mutuo Casa Semplice che tra i vantaggi enucleati ha l’esclusività online, la rata sempre fissa e l’erogazione all’atto dell’importo richiesto. Non siamo però a conoscenza della scadenza dell’offerta.

Al terzo posto torna la proposta di BNL che vale fino al 30 aprile e propone il mutuo spensierato con un TAEG al 5,74 per cento, il tasso scontato, l’assenza di spese per l’incasso rata e la possibilità di contare su un’ampia rete di filiali.

I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni

 Secondo quanto riportato da Mutuisupermarket, i migliori mutui a tasso fisso e variabile presentano tutti un TAEG in calo rispetto alle rilevazioni precedenti. Ma qualora si avessero le idee chiare sul prodotto da acquistare, qual è la scelta migliore?

Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Per esempio, immaginate di avere un profilo da mutuatari molto classico e ben definito: persone che hanno l’esigenza di pianificare il più a lungo possibile le spese domestiche. Sicuramente vi butterete su un tasso fisso, magari un mutuo da rimborsare in 30 anni.

Il TAEG medio per questi prodotti è del 5,40%, ma quali sono le banche più convenienti? Sicuramente Webank è al primo posto ed ha un’offerta valida fino al 30 aprile. Il TAEG è al 5,40 per cento e i vantaggi di questo prodotto sono nell’assenza di spese, nell’assicurazione gratuita e nella gratuità del conto corrente.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

Al secondo posto c’è CheBanca con un mutuo al 5,78% che comporta, tra i vantaggi, l’erogazione dell’importo richiesto all’atto, la rata fissa e l’assenza di penali. Poi c’è l’offerta di BNL che vale fino al 30 aprile e prevede un TAEG al 5,91 per cento. In questo caso i vantaggi sono nel tasso scontato, nell’assenza di spese per l’incasso rata e nell’ampia rete di filiali.

 

I migliori mutui del mese di aprile

 Nel mese di aprile, secondo la ricognizione di Mutuionline, si registra una riduzione del tasso fisso, variabile sulla base della durata del piano d’ammortamento, e un aumento invece poco consistente dei mutui a tasso variabile.

Il fisso della Banca Popolare di Bergamo

Partiamo dai tassi fissi. Le migliori proposte di aprile prevedono un calo generalizzato dei tassi. Si va dal -0,68 per cento dei mutui a tasso fisso rimborsati in 25 anni fino al -0,22 per cento dei mutui a tasso fisso rimborsati in 10 anni. In calo anche gli Indici sintetici di costo che variano dal 4,64% al 5,40 per cento, sulla base della durata del rimborso.

Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Per quanto riguarda i tassi variabili, nonostante l’immobilismo della BCE, si può notare un aumento del tasso proposto dalle banche dello 0,01%. Per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile della durata di 20 anni c’è da gioire visto che si parla di una riduzione del tasso dello 0,08%. Mentre per quanto riguarda l’ISC degli altri mutui a tasso variabile, si può parlare soltanto di aumento dei tassi, soprattutto per i piani di rimborso più lunghi: 30, 35 e 40 anni.

In generale i tassi variabili vanno da un minimo del 2,87% per i mutui a 15 anni fino ad un massimo del 3,06% per le durate più elevate.