Come risparmiare cambiando conto corrente

 Cambiare conto corrente conviene. Serve a risparmiare. Come? Passando da una banca all’altra e sfruttando le varie promozioni e offerte per i nuovi clienti: Bankitalia negli ultimi tempi non ha fatto altro che registrare dei cali per i costi medi dei conti correnti negli ultimi due anni. Le indagini svolte di recente presso Via Nazionale, dunque, non fanno che perorare la causa. L’autorevolezza dell’istituto porta i consumatori a porsi alcune domande cruciali. Tuttavia sempre nella stessa relazione si evidenzia come la fedeltà alla propria banca non è conveniente: le spese del conto corrente sono in aumento col passare degli anni, fino a raggiungere i 102 euro per quei conti aperto da dieci anni presso la stessa banca (13 euro in più sulla media generale).

Di contro un conto corrente aperto da un anno invece costa mediamente 64 euro, uno aperto da due anni 70 euro.

La principale ragione di queste differenze di costi medi annui per il conto corrente è principalmente connessa all’importo del canone annuo o mensile, una spesa fissa che in genere è fortemente scontata o addirittura annullata per i nuovi clienti.

Ovviamente tale discorso crolla se invece di domandare un conto corrente tradizionale si scelgie di attivare un conto on line. Quest’ultimo è un prodotto notoriamente a canone zero e, sempre sempre stando a quanto la Banca d’Italia (la quale prende in considerazione quanto effettivamente versato dai correntisti, e non le cifre dei fogli informativi delle banche), ha osservato i suoi costi diminuire: ma la scelta può comunque dipendere dalle esigenze del cliente.

 

Il governo vuole abbassare le polizze Rc Auto

Le assicurazioni auto sono un problema in Italia. L’ennesima indagine condotta dall’Ivass (l’ex Isvap) rende noto, infatti, che le tariffe delle polizze rc rimangono le più alte in Europa al punto che che la Commissione Europea è pronta ad aprire un’inchiesta come già fatto dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato.

Pare, tuttavia, che il governo Letta si stia muovendo per affrontare la situazione, ma di certo non c’è da essere molto ottimisti dato che praticamente tutti gli esecutivi di ogni maggioranza politica hanno provato negli ultimi 19 anni, cioè da quando nel 1994 venne introdotta la liberalizzazione delle assicurazioni auto, di porre riparo. Un tentativo più volte vano dal momento che i rincari sono stati del 250% per i premi di polizza, stando ai numeri diffusi da Federconsumatori e Adusbef.

Come ha dichiarato il sottosegretario Vicari “per la riforma è già attivo allo Sviluppo un tavolo di confronto. Si dovrebbe arrivare a ottobre a un decreto che potrebbe essere un collegato o viaggiare in parallelo alla Legge di Stabilità”: tra gli interventi in progetto occorre menzionare gli interventi sull’obbligatorietà della scatola nera e sull’allineamento delle tariffe rc auto in tutta Italia (per limare le abissali differenze tra Nord e Sud).

Due sono al momento le strategie per risparmiare. La prima mossa consiste nel rivolgersi a polizze on-line, così da spendere il 20% in meno. La seconda consiste nello sfruttare le promozioni rivolte ai nuovi clienti. Al momento, sotto quest’ultimo punto, sono ben tre le polizze convenienti: Direct Line, Genertel, Genialloyd.

 

Le migliori polizze assicurative per architetti

 Dal 15 agosto scorso è entrato in vigore l’obbligo di sottoscrizione di una polizza per coloro i quali sono iscritti ad Albi o Ordini professionali. Il Cna (Consiglio Nazionale Architetti) ha dunque provato a presentare le migliori offerte e ha da poco concluso le selezioni per trovare le convenzioni di assicurazione più adatte.

Le polizze assicurative trovate sono quelle proposte da Aec e Aig, agenzie rispettivamente britannica e americana, le quali offrono assicurazioni professionisti e prodotti anche nei confronti di aziende ed enti pubblici. I prodotti selezionati dal Cna sono diversi per quanto riguarda premi, clausole, franchigie e massimali ed propongono offerte che si possono adeguare alle esigenze di ogni professionista.

Ecco come orientarsi:

  • un giovane architetto che dichiara 15mila euro di fatturato e fissa il massimale a 250mila euro pagherà con Aec 185,60 euro, mentre con Aig 220 euro;
  • per un architetto che fattura 75mila euro e vuole stipulare una polizza con 1,5 milioni di euro di massimale pagherà con Aec 983 euro, con Aig 990 euro;
  • una copertura per un architetto che dichiara invece 250mila euro e un massimale di circa 1 milione di euro, Aec e Aig offrono un premio di circa 2mila euro.

I grandi studi di architettura, che sono coinvolti anche in importanti gare d’appalto pubbliche, si sono sistemati già da tempo. Di conseguenza, la riforma sulle assicurazioni professionisti concerne più che altro i nuovi iscritti e gli architetti medio-piccoli che lavorano in proprio. Il Cna ha cercato di trovare le soluzioni migliori per loro e promette che l’impegno proseguirà nei mesi a venire.

Spese, vantaggi e costi nascosti del conto corrente

 E’ sempre più importante capire come scegliere il conto corrente più adatto alle proprie esigenze. Una delle domande principali è: conviene farlo online oppure recarsi allo sportello? Le ricerche più recenti affermano che mediamente chi non usa mai internet per il conto spende 120 euro l’anno. Chi utilizza il conto online 82 euro. La tendenza, in ogni caso, è quella di ridurre il più possibile le spese.

Secondo Bankitalia, i costi medi per la gestione di un conto sono scesi per il terzo anno consecutivo. Ora si attestano mediamente a 105 euro, 4 euro in meno rispetto al 2010 e di e 8 euro in meno rispetto al 2009.
Costi nasconsti

Tuttavia, qualcosa non torna a fine anno. Le tasche dei correntisti sono comunque vuote. Ciò accade perché, malgrado la continua riduzione delle spese fisse, le spese variabili continuano a incidere e non poco. Per capire come mai è così, è opportuno fare una scomposizione della spesa. Bankitalia, nel suo ultimo rapporto, afferma che al netto delle commissioni versate sugli scoperti e i finanziamenti in conto corrente, la spesa media si aggira intorno agli 88,3 euro (2,8 in meno del 2010). Il 57,3 per cento è composto dalla parte fissa, mentre quella variabile copre il 26,2 per cento e la quota rimanente (16,5 per cento) riguarda commissioni sugli utilizzi a debito.

In altri termini, la diminuzione dei costi è dipesa dalla flessione della parte fissa (-4,3 euro) e dalle minori commissioni sugli utilizzi (-1,7 euro). Il complesso delle spese variabili, invece, è aumentato di 1,5 euro, anche per il maggior numero di operazioni effettuate in confronto all’anno precedente.

Come accendere il Fondo di Solidarierà per il mutuo sull’acquisto della prima casa

Il nuovo piano casa del Governo adottato con il decreto legge n. 102/2013 ha delegato il Ministero delle infrastrutture e trasporti per la gestione del Fondo di solidarietà con il quale è possibile accendere (o sospendere) le rate del mutuo per l’acquisto della prima casa.

Il Fondo di solidarietà offre dunque incentivi per l’accesso al credito per accendere il mutuo sull’acquisto della prima casa. Nello specifico si prevedono con il Fondo le garanzie richieste per ottenere il mutuo, dal momento che ora lo Stato assicura il 50% della quota capitale del mutuo che viene erogato. Possono fare richiesta per accesso al fondo le giovani coppie o i nuclei familiari anche mono-genitoriali con figli minori. Con le nuove disposizioni, potranno accedere al Fondo anche i giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro a tempo determinato o tempo parziale.

I requisiti da possedere per poter accedere al Fondo sono i seguenti:

  • età inferiore a 35 anni (tale requisito deve essere soddisfatto da tutti i richiedenti);
  • giovani coppie coniugate (con o senza figli) o nuclei familiari anche mono-genitoriali con figli minori
  • giovani lavoratori titolari di contratti di lavoro atipici di cui all’articolo 1 della legge 28 giugno 2012, n. 92;
  • reddito ISEE complessivo non superiore a 40 mila euro;
  • non essere proprietari di altri immobili ad uso abitativo.

Tuttavia, anche l’immobile che diventerà prima casa deve avere specifiche caratteristiche, ovvero:

  • L’immobile deve essere adibito ad abitazione principale;
  • L’immobile non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere una superficie superiore e a 95 metri quadrati;
  • L’immobile non deve avere le caratteristiche di lusso.

Il mutuo in tal caso non può essere mai superiore a 200.000 euro.

 

Come chiedere la sospensione del mutuo per l’acquisto della prima casa

 Il nuovo piano casa del Governo adottato con il decreto legge n. 102/2013 ha delegato il Ministero delle infrastrutture e trasporti per la gestione del Fondo di solidarietà con il quale sospendere le rate del mutuo per l’acquisto della prima casa e per agevolare chi deve pagare un affitto.

Sostenere le rate di un mutuo per l’acquisto della prima casa oppure pagare un canone di locazione oggi, ai tempi della crisi economica, appare sempre più complesso. Il governo Letta ha così varato, nell’ambito del decreto che ha cancellato l’Imu sulla prima casa, il D.L. n. 102/2013, attuando un nuovo “piano casa” 2013 che fornisce contributi economici e incentivi per chi sviluppa un mutuo per l’acquisto della prima casa e un canone di locazione. I contributi in questione rientrano nel cosiddetto Fondo di solidarietà che viene gestito direttamente dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture.

Partendo dal mutuo per l’acquisto della prima casa, il Fondo di solidarietà in tal caso supporta i proprietari, titolari di “mutui prima casa” nella sospensione delle rate del mutuo. E’ rivolto allora a quei proprietari in temporanea difficoltà, titolari di un mutuo non superiore a 250.000 euro e in possesso di un Isee non superiore a 30.000 euro. Oltre a queste caratteristiche economiche, per chiedere la sospensione del mutuo occorre la sussistenza di almeno uno di questi requisiti:

– perdita del rapporto di lavoro subordinato sia a tempo determinato che a tempo indeterminato;

–  perdita del rapporto di lavoro parasubordinato;

-insorgenza di condizioni di non autosufficienza ovvero handicap grave dell’intestatario o di uno dei cointestatari del contratto di mutuo.

Come fare domanda per la sospensione del mutuo sull’acquisto della prima casa

La domanda di sospensione del mutuo deve essere effettuata direttamente presso la banca che, effettuati gli adempimenti di competenza, inoltra l’istanza a Consap, la Concessionaria di servizi assicurativi pubblici che, verificati i presupposti, rilascia il nulla osta alla sospensione del pagamento delle rate del mutuo per l’acquisto della prima casa. E’ la banca poi che comunica all’interessato la sospensione dell’ammortamento del mutuo.

Come scegliere il conto corrente (Seconda parte)

 Vi sono alcune importanti domande da farsi prima di aprire un conto corrente. In primo luogo bisogna ricordare che scegliere il conto corrente non è un’operazione facile. Richiede tempo, attenzione, e volontà di adoperare dei benchmark tra le diverse offerte. Successivamente, subentrano delle esigenze di natura personale. Scegliere il conto corrente vuol dire impossessarsi di uno strumento utile ai fini delle proprie attività e della propria condizione economica. Occorre, dunque, fare in modo che abbia delle caratteristiche specifiche.

Ecco alcune domande da porsi prima di procedere con la decisione finale:

Utilizzerò il conto corrente per pagamenti ricorrenti (ad esempio: affitti, utenze, rate del mutuo, telepass)?

Il cliente può fare una precisa richiesta: richiedere che il pagamento avvenga automaticamente, riducendo dunque il tempo e l’impegno da destinare a tali tipologie di incombenze.

Potrei avere necessità di un fido?

Appare fondamentale valutare con attenzione questa esigenza. Un eventuale scoperto di conto corrente è più flessibile di altre forme di finanziamento ma è anche più costoso.

Ho bisogno di altri servizi associati al conto corrente (ad esempio. cassette di sicurezza o dossier titoli)?

Molte volte le banche offrno conti ‘a pacchetto’, che comprendono anche servizi accessori al conto corrente. La loro convenienza dipende da quanto il cliente abbia realmente bisogno di questi servizi.

Come aprire il conto corrente

Una volta riflettuto su queste domande, si è pronti per l’apertura di un conto. Per farlo occorre recarsi presso una filiale, oppure sul sito di una o più banche informandosi su servizi e costi del conto corrente. Il cliente potrà ottenere la documentazione al fine di valutare e selezionare con calma tra diverse offerte. Ciò non vuol dire impegnarsi in qualche modo con la banca.

Una volta selezionato il conto il cliente potrà aprirlo sia in banca con un documento di identità valido, sia sul sito internet della banca seguendo le istruzioni. Se la banca è disponibile ad aprire il conto si procederà con il contratto.

Come scegliere il conto corrente (Prima parte)

 Ci sono alcune domande da porsi prima di aprire il conto corrente. In primo luogo occorre sapere che scegliere il conto corrente non è un’operazione facile. Richiede tempo, attenzione, e volontà di adoperare dei confronti tra le diverse offerte. Successivamente, subentrano delle esigenze.

Aprire il conto per motivi famigliari

Quando si apre un conto utlizzato da più persone saranno molteplici le operazioni che probablmente si effettueranno ogni mese. Occorre stilare una media, chiedendosi quante operazioni si pensa di fare. Più le operazioni crescono più il costo variabile (se previsto dal contratto) aumenta.

Aprire un conto online o recarsi allo sportello

Utilizzare il conto corrente mediante internet implica generalmente costi minori per il cliente. Tuttavia, richiede anche maggiori attenzioni al fine di operare con la massima sicurezza senza andare incontro a frodi di sorta. Appare fondamentale chiedere alla banca quali cautele adottare, nonché consultare la pagina dedicata alla sicurezza sul sito internet del conto.

Uso della carta di debito per pagamenti o per prelievi?

Usare la carta di debito come strumento di pagamento dei propri acquisti (con i POS) solitamente non comporta spese per il cliente. Utilizzarla per prelevare contante allo sportello automatico implica invece delle commissioni, specialmente se i prelievi sono effettuati presso uno sportello automatico di una banca diversa da quella che ha emesso la carta.

Necessità di una carta di credito

Si ha bisogno di una carta di credito? Le carte di credito permettono di effettuare acquisti nei negozi, online, via telefono e in tutto il mondo. Acquisti che riguardano beni e servizi. Il rilascio e l’uso di una carta prevedono dei costi per il cliente. I costi riguardano il canone annuo e gli interessi (nel caso in cui venisse richiesto il pagamento rateale).

 

In calo le tariffe per l’assicurazione auto

 Una buona e una cattiva notizia in materia di polizze per i propri mezzi di trasporto. Prima la buona notizia: Le ultime statistiche parlano di un notevole miglioramento per quanto concerne la situazone delle assicurazioni sull’automobili. Le tariffe sono calate e l’equilibrio sta progredendo di giorno in giorno. Tra le polizze offerte ai due sessi vi sono divari meno pesanti. Nel contempo, le polizze offerte al nord in termini di costo sono meno distanti dalle polizze offerte al sud.

Strategie, queste, atte a migliorare una condizione non proprio rosea. Ma il miglioramento si deve anche alle nuove norme in materia di legislazione introdotte di recente. Tali misure sono state prese in quanto reputate necessarie. Occorre infatti ribadire che il controllo della situazione delle assicurazioni in Italia era sfuggito di mano agli addetti ai lavori, a seguito del continuo incremento delle polizze di auto e moto. Aumento che ha viaggiato di pari passo con l’aumento della crisi economica. Molte famiglie italiane non hanno più avuto la possibilità di versare la cifra e ciò ha di conseguenza portato al fenomeno delle vetture abbandonate in strada senza assicurazione, per le quali sono previste ingenti multe.
La cattiva notizia è che, invece, le tariffe per le polizze riguardanti l’assicurazione sulla moto sono aumentate. E non di poco. Continua, in questo comparto, a vigere il caos e a regnare un disequilibrio di fondo tra sud e nord e tra donne e uomini.

Cresce la domanda di mutui ad agosto 2013

 I primi sei mesi del 2013 avevano fatto registrare una pesante contrazione della domanda dei mutui, che in questo modo seguiva alla perfezione la contrazione delle vendite di immobili che ha colpito il settore immobiliare nello stesso periodo.