Acquisto biglietti aerei con carte di credito: a quanto ammontano le commissioni?

 Può capitare di pagare con Carta Visa, MasterCard o American Express il proprio volo aereo ed accorgersi che al momento di chiudere la transazione il prezzo complessivo dell’operazione è superiore a quello iniziale. Accade sempre più spesso sui siti delle compagnie aeree che vendono online i biglietti a causa delle commissioni che vengono applicate a sorpresa al termine della procedura per i pagamenti con le carte di credito.

Tale prassi di natura commerciale, più volte segnalata all’Antitrust, Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, non è ben digerita dal consumatore. Egli non desidera procedere con l’acquisto di un biglietto aereo con carta di credito online ad un prezzo, e poi alla fine della procedura, spesso per via del tipo di carta usata, vedere che il costo complessivo da sostenere sia diventato più elevato.

Alcune riviste di settore famose hanno evidenziato che l’applicazione di commissioni su pagamento con carta è tale da non rendere più applicabile la definizione “volo low cost”. Nell’occhio del ciclone sono finiti anche portali di vendita di biglietti aerei online popolari e meno popolari.

Citando violazioni al Codice del Consumo, ma anche alle norme che disciplinano i servizi di pagamento, le riviste suddette hanno così chiesto di sanzionare le compagnie che applicano tali commissioni a sorpresa sull’acquisto dei biglietti aerei. Questi costi, infatti, andrebbero indicati a chiare lettere all’inizio della procedura d’acquisto e non alla fine in modalità “last minute” e tutt’altro che trasparente.

Come funzionano le assicurazioni sulle carte di credito?

 Un’assicurazione sulla carta di credito si configura come uno strumento finalizzato alla protezione dalle truffe connesse ai pagamenti elettronici o ai furti di prodotti acquistati con essa. Ciò non protegge i possessori dal comportamento scorretto delle banche.

Questo ‘accenno’ è necessario considerando che alcuni giorni fa la Financial Conduct Authority (Fca) ha imposto a 13 banche britanniche il risarcimento di oltre 1,3 miliardi di sterline verso 7 milioni di clienti indotti in maniera fraudolenta a stipulare assicurazioni sulle carte di credito.

Tra le barche indagate ci sono i seguenti istituti: Barclays, Santander, Morgan Stanley e Hsbc colpevoli di non aver informato a sufficienza i clienti prima della sottoscrizione della polizza. Tuttavia, l’assicurazione tutela quantomeno i titolari delle carte dai molti ladri di denaro elettronico.

Rimborsi

L’assicurazione sulla carta di credito è davvero utile? Una polizza sulle carte di pagamento può consentire un rimborso per

– le spese abusive effettuate con carta di credito;

– servizi e beni comprati con la carta;

– furto di prodotti comprati con carta;

– scippo dei soldi prelevati con carta bancomat;

Altre clausole

Altre clausole inerenti a una polizza assicurativa sulle carte di credito possono concernere i sinistri o le condizioni che non consentono un pagamento del debito. Con la sottoscrizione di queste condizioni il titolare tutelato anche nei casi di decesso, invalidità, malattia e altri imprevisti che fanno divenire difficoltosa l’estinzione del debito come anche la perdita del lavoro.

Costo delle assicurazioni per carte di credito

 

Tali assicurazioni non costano molto e possono essere un utile investimento nello specifico per quelle carte zero spese che non implicano altri costi.

A chi potrebbero giovare?

Di certo appaiono raccomandabili per chi utilizza spesso la carta di credito ed è quindi più soggetto a truffe o frodi.

Multe per chi abbandona per strada auto prive di polizza

E’ boom dei casi di multe per coloro che abbandonano per strada la propria auto scoperta da polizza. Il fenomeno dell’abbandono delle autovetture con assicurazione scaduta si sta propagando a macchia d’olio in tutta Italia, anche per via dell’ingente crisi economica e dei costi annuali fondamentali per il mantenimento di un veicolo, ed è sempre più facile notare nelle nostre città mezzi impolverati lasciati a ‘stagnare’ a cielo aperto.

Tuttavia, tale decisione può costare cara ai proprietari “fuorilegge” di questo genere di veicoli dal momento che, in ragione all’articolo 193 del CdS, coloro i quali circolano o sostano con automobili prive di copertura assicurativa è soggetto a sanzione amministrativa e al pagamento tra gli 841 e i 3.287 euro. Una vera e propria ‘mazzata‘.

Nella maggior parte dei casi, dunque, quella di abbandonare in strada la propria vettura scoperta da assicurazione potrebbe essere una scelta non proprio azzeccata. La multa potrebbe costare di più dell’Rc Auto, a meno che i possessori non abbiano un box privato o di un’area privata e recintata in cui sostare il veicolo senza copertura assicurativa.

Diversamente, come sottolineato abbondantemente da una sentenza della Cassazione del 2008, per i mezzi privi di targa, volante o sedile per la guida non è obbligatoria l’Rc Auto ma per essi scatta l’obbligo della rottamazione. Per un veicolo nelle condizioni precedentemente elencate, se abbandonato in luogo pubblico, possono essere contestati reati maggiori come l’abbandono di rifiuti speciali e pericolosi, il commercio illegale di ricambi e l’occupazione illegale di suolo pubblico.

 

Come scoprire le assicurazioni che frodano lo Stato

 Di questi tempi è caos in Germania per quanto riguarda le polizze. Quasi un’assicurazione sanitaria su due è accusata di aver artificiosamente aggravato le informazioni mediche sui propri clienti al fine di spillare più fondi alle casse pubbliche. È quanto emerge dall’analisi di oggi del quotidiano Rheinische Post, citando un documento dell’Ufficio federale per le assicurazioni.

Stando a quanto riportato, i responsabili avrebbero scoperto casi-limite nei documenti di 59 delle 134 assicurazioni sanitarie verificate, chiedendo delucidazioni. L’assicurazione Bkk, ad esempio, dovrà chiarire come mai i casi d’infarto tra i suoi assicurati sono aumentati in un anno del 280%, a fronte di una media inferiore all’1% per le altre assicurazioni. Se si dovessero scoprire illeciti, le casse rischiano sanzioni e un taglio dei contributi dal fondo pubblico per la salute.

In Germania la legge vincola tutti i cittadini a iscriversi presso un‘assicurazione sanitaria, a scelta tra quelle pubbliche o private.

L’analisi del quotidiano tedesco non è comunque frutto di una scoperta. I precedenti ci sono e distano appena pochi giorni. Soltanto durante la scorsa settimana, infatti, alcune assicurazioni sanitarie pubbliche erano state duramente accusate successivamente ad un rapporto che le accusava di svantaggiare i pazienti più anziani e malati. In base allo stesso Ufficio federale per le assicurazioni sarebbero stati proposti aumenti ingiustificati in relazione ai premi.

In alcuni casi le assicurazioni avrebbero addirittura provato a convincere persone con malattie croniche a disdire il rapporto assicurativo e cercare altrove. L’inchiesta, se diventerà tale, getterà sicuramente ombre sull’andamento di un Paese che si è sempre contraddistinto per il suo rigore e per la sua precisione.

I vantaggi del Mobile pos

 Il mobile pos è uno strumento importato di recente dagli Stati Uniti per l’accettazione del pagamento con carte di credito in una prospettiva più innovativa e dedita totalmente al sistema mobile. Una delle società che hanno introdotto lo strumento èi Payleven, brand che ha introdotto un dispositivo chiamato “chip&pin”. Il terminale, di dimensioni abbastanza piccole, viene connesso ad uno smartphone o ad un tablet iOS o Android che tramite un applicazione effettua la parte gestionale dell’operazione di transazione.

Ne consegue che, sul touch screen del telefono il commerciante potrà inserire l’importo e i dati relativi alla transazione, con la possibilità di aggiungere anche un’immagine. Il terminale “chip&pin” invece prevede la lettura del chip della carta di credito o di debito e la digitazione da parte del cliente del proprio pin di sicurezza, mediante una tastiera numerica. La ricevuta potrà essere spedita via e-mail attraverso il telefonino oppure venire stampata attraverso una stampante bluetooth.

Vantaggi

Questo tipo di soluzione può contemplare alcuni importantissimi vantaggi. Primo su tutti, quello riguardante la sua portabilità. Tutti i lavoratori che operano in mobilità, quali ad esempio tassisti, i fotografi e in generale i freelancer, potrebbero individuare nel chip&pin il mezzo ideale al fine di accettare pagamenti via carta.

Successivamente alcuni potrebbero riscontrare in questa soluzione un maggior grado di economia in confronto alle soluzioni tradizionali. A fronte di commissioni un po’ più alte della media, il servizio offerto da Payleven non contempla tuttavia canoni fissi e l’installazione è semplice e consente di essere attivi in pochi giorni.

Il mobile pos può dunque configurarsi come un ottimo strumento, caldamente consigliato ai piccoli commercianti, per tutti quelli che pur essendo interessati ad accettare le carte di credito, hanno poi modificato idea di fronte a un investimento iniziale più impegnativo.

Accettare i pagamenti con il Mobile pos

 Lo strumento adottato dai commercianti per leggere i diversi tipi di carte di pagamento, come è noto, viene comunemente chiamato “pos”. Il termine deriva dall’inglese Point Of Sale.

Il termine all’estero solitamente assume un significato più vasto e poche volte viene accomunato in maniera diretta al dispositivo che generalmente viene chiamato mediante parole che significano “lettore di carte”, “terminale di pagamento via carta”. Il pos è noto a tutti i possessori di carte, i quali generalmente sono a conoscenza del fatto che tale tipo di servizio è offerto dalle banche: i commercianti si rivolgono a una banca o a un gruppo bancario, stipulano un contratto e il servizio viene installato. In questo modo i commercianti possono procedere con l’accettare pagamenti via carta.

Quello che invece probabilmente sfugge a molti è che la tecnologia sta facendo passi da gigante anche in questo frangente, sfruttando soprattutto la diffusione degli smartphone. Nell’ambito dei “mobile payments” stanno iniziando ad operare numerose aziende ed è da poco approdato in Europa, direttamente dagli Stati Uniti, quello che può essere definito come mobile pos”. Strumento che comporta notevoli vantaggi, soprattutto per i piccoli commercianti e per i freelancer.

Come funziona

Una delle società che hanno diffuso lo strumento porta il nome di Payleven, marchio che ha introdotto un dispositivo chiamato “chip&pin”. Il terminale, di dimensioni abbastanza ridotte, viene collegato ad uno smartphone (o tablet) iOS o Android che mediante un applicazione effettua la parte gestionale dell’operazione di transazione.

Successivamente, sul touch screen del telefono il commerciante inserirà l’importo e i dati relativi alla transazione, con la possibilità di aggiungere una foto. Il terminale “chip&pin” invece contempla la lettura del chip della carta di credito o di debito e la digitazione da parte del cliente del proprio pin di sicurezza, attraverso una tastiera numerica. La ricevuta potrà essere spedita via e-mail attraverso il telefonino oppure venire stampata attraverso una stampante bluetooth.

 

Gli incentivi per i mutui all’interno del Decreto IMU

 Il testo del tanto atteso Decreto legge che il 31 agosto scorso ha sancito la cancellazione della prima rata dell’ IMU sulle prime case contiene in realtà una serie di altri provvedimenti che riguardano da vicino gli immobili

Il costo di un conto corrente supera i 70 euro all’anno

 Una recente indagine compiuta dagli esperti della Banca d’ Italia ha fatto luce sulla situazione dei conti correnti e dei correntisti italiani. L’ analisi ha infatti riguardato il costo medio, cioè le spese, che i clienti – consumatori italiani devono affrontare ogni anno per usufruire del servizio più comune offerto dalle banche e dagli istituti di credito: quello che gli consente di depositare i propri risparmi e il proprio reddito all’ interno di un conto corrente.

Come crescono i depositi bancari degli italiani

Il dato macroscopico che gli analisti di Via Nazionale si sono trovati a rilevare è stato il fatto che in Italia, almeno nel 33% dei casi, i costi effettivi di un conto corrente superano quelli prospettati ai clienti nei fogli informativi prima dell’ adesione, costo che in genere dovrebbero aggirarsi intorno ai 70 euro.

L’home banking non è per tutti

Tutte le banche e gli Istituti di credito sono infatti tenuti ad informare preventivamente i clienti sul costo medio del prodotto finanziario che i clienti stanno per attivare prima dell’ apertura, e quest’ ultimo è in genere riportato sotto la voce di un indicatore, denominato ISCIndicatore Sintetico di Costo.

Secondo l’ analisi compiuta dalla Banca d’Italia, quindi, la maggior parte dei correntisti italiani per tenere aperto il proprio conto corrente sarebbe costretta a pagare fino al oltre 100 euro all’ anno, dal momento che il prodotto finanziario in questione non è perfettamente tarato sull’ esigenza dei consumatori, portati così ad accrescere il numero e il totale delle spese.

Le spese medie rilevate per un conto corrente ammontano infatti oggi a circa 104 euro.

 

Come funzioneranno gli incentivi ai mutui?

 Approvato di recente nell’ambito delle nuove disposizioni provenienti dal Consiglio dei Ministri, il ‘pacchetto casa‘ contempla tra le sue misure anche un intervento della Cassa Depositi e Prestiti. Intervento, quest’ultimo, atto ad alimentare il mercato dei mutui per la prima casa.

Prima che sia possibile stipulare mutui usufruendo di questo fondo, tuttavia, sarà necessario siglare un accordo tra Abi e Cassa Depositi e Prestiti. In altri termini, sarà necessario comprendere il funzionamento di tale intervento della Cassa Depositi e Prestiti. Al momento nessuno è in grado di fornire una risposta adeguata. Per tale ragione, saranno necessari dei decreti di natura attuativa, nonché tanti chiarimenti per capire come funzionerà questo aiuto di due miliardi.

Decreto attuativo

Aiuto che dovrebbe prendere forma di garanzie prestate a chi presenta difficoltà nell’ottenere accesso ad un mutuo. Secondo i principali esperti di settore, al momento la situazione è tale per cui ad una giovane coppia vengono chiesti determinati requisiti che non si hanno, ragione per la quale una siffatta misura sarebbe piuttosto importante. In conclusione, tale intervento è finalizzato a fornire nuovi ingressi al mercato. Al momento l’Italia, con particolare riferimento alle nuove coppie e a coloro che intendono stipulare un mutuo sulla prima casa, si trova allo stadio zero del problema.

Le carte di debito

 La carta di debito, meglio conosciuta sotto il nome di bancomat, viene erogata da un istituto bancario a vantaggio di un consumatore che detiene un conto corrente presso lo sportello di una delle sue filiali.

Il bancomat altro non è che una tessera magnetica che permette di prelevare denaro contante dai distributori automatici ATM (Automatic Teller Machine), nonché di avere accesso ad una vasta gamma di servizi. Tra questi occorre menzionare le ricariche telefoniche nonché la possibilità di effettuare acquisti in mancanza di liquidità presso gli esercizi convenzionati tramite il sistema POS (Point of Sale).

Cosa differenzia le carte di debito dalle carte di credito? Una carta di debito come suggerisce il nome stesso contempla la possibilità di addebito, tendenzialmente in tempo reale, di ogni transazione sul conto corrente bancario ad essa connesso.

L’addebito si verifica direttamente sul conto corrente del titolare con valuta del giorno stesso. Il suo utilizzo, sia per il prelievo di contante che per il pagamento contempla la digitazione del proprio PIN (Personal identification number).

Bancomat

Bancomat è il marchio che contraddistingue la funzione di prelievo contante nei pressi di tutti gli sportelli ATM degli istituti bancari del circuito nazionale.

Al fine di accedere al servizio di prelievo contante o a qualsiasi altro servizio erogato dallo sportello automatico occorre inserire la carta bancomat nell’apposito spazio presente nello sportello stesso e digitare il codice personale di identificazione Pin (Personal identification number). Il PIN altro non è che un codice di 5 cifre che, in modo tale da mantenerne le garanzie di sicurezza, deve assolutamente restare segreto e custodito separatamente dalla carta bancomat.

Utilizzare il servizio di prelievo contante dallo sportello automatico ATM è una prassi soggetta in alcuni casi a commissione, in base alle condizioni dell’istituto emittente la carta.