Perché in Italia è difficile accedere al mutuo

 Il settore immobiliare italiano è uno dei settori economici maggiormente colpiti dai rovesci della crisi che da molto tempo sta interessando il Paese. Nel giro di pochi mesi è infatti diminuito sia il numero delle compravendite immobiliari, sia, di conseguenza, il volume d’ affari generato dai prodotti finanziari dedicati all’ acquisto di abitazioni.

Nuovi finanziamenti per il Fondo per i mutui alle giovani coppie

 Da molti mesi la casa è al centro delle attenzioni del Governo, che in questo momento è al lavoro sulla riforma complessiva del sistema di tassazione degli immobili italiani, insieme di provvedimenti e nuovo assetto normativo che coinvolgerà sia i proprietari di prima casa, sia coloro che sono proprietari di più immobili e li concedono in locazione.

Piano Casa – Le idee allo studio del governo per il rilancio del settore immobiliare

 Il mercato immobiliare italiano è in grave crisi: le banche non concedono mutui se non a fronte di ampie garanzie, ma le famiglie italiane, alle prese con la contrazione del mercato del lavoro, non ne possono dare. La situazione è ancor peggiore per i giovani, che non hanno un lavoro e, quando il lavoro, sono i contratti posti in essere che non piacciono alle banche.

Per questo il governo sta pensando ad un Piano Casa che risolva i principali problemi del settore immobiliare – credit crunch e mancanza di lavoro – con apposite garanzie a tutela dei cittadini e delle banche che dovrebbero produrre una crescita del 3-5% del mercato immobiliare, circa 2 miliardi di euro.

Sono già molti dubbi sollevati sull’effettiva efficacia di questo Piano, nonostante non abbia ancora visto la luce. Cerchiamo di capire il perché analizzando cosa dovrebbe prevedere il Piano Casa allo studio del Governo.

► Gli interventi incentivati dal Conto Termico 2013

Il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti

Nell’ultimo anno in Italia si è dimezzata la quantità di denaro concesso dalle banche: nel 2011 le banche hanno erogato prestiti per 55 miliardi di euro, nel 2012 il credito si è ridotto a soli 26 miliardi.

Per questo nel Piano Casa allo studio del Governo Letta giocherà un ruolo fondamentale la Cassa Depositi e Prestiti. Da un lato, infatti, la Cassa metterà a disposizione due miliardi di euro per l’erogazione di nuovi mutui che abbiano la finalità dell’acquisto dell’abitazione principale, per la riqualificazione energetica e per le ristrutturazioni.

Le banche, inoltre, potranno finanziare i prestiti e i mutui per l’acquisto e le ristrutturazioni con obbligazioni bancarie garantite dalla Cassa Depositi e Prestiti

Il Piano Casa potrebbe anche prevedere ulteriori di due miliardi di euro in investimenti per l’housing sociale.

► Cosa incide sull’erogazione del mutuo

Fondo di garanzia per i mutui

Il Piano Casa prevede, al momento, anche uno stanziamento di 60 milioni di euro per il Fondo di garanzia per i mutui a favore di giovani coppie, genitori soli con figli piccoli, lavoratori atipici, un provvedimento che si pone a favore soprattutto dei giovani sotto ai 35 anni che non hanno un contratto a tempo indeterminato.

Molto probabilmente verranno introdotti dei requisiti per l’accesso al Fondo Garanzia per i Mutui, come un reddito Isee inferiore ai 40 mila euro e altri che riguarderanno la tipologia dell’immobile che si vuole acquistare: il prestito potrà essere di un massimo di 200 mila euro per un immobile, non di lusso, di un massimo di 95 metri quadrati.

Il Fondo di Garanzia per i Mutui andrà anche a sostegno di chi ha già acceso un mutuo ma non può più sostenerne le rate: il Governo dovrebbe finanziare 40 milioni per il pagamento degli interessi delle rate sospese, per un massimo di 18 mesi.

Anche in questo caso saranno previsti dei criteri per l’ammissione alla Garanzia: il mutuo deve gravare più del 30% del reddito che dovrà comunque essere inferiore a 30.000 euro; l’ipoteca deve rimanere sotto i 250 mila euro. Per ottenere l’aiuto, inoltre, si dovrà dimostrare di aver perso il lavoro o l’autosufficienza necessari al pagamento delle rate del mutuo.

► Perché sarà sempre più conveniente il tasso variabile

E chi paga l’affitto?

Gli inquilini, che ogni mese, come accade a chi ha un mutuo da pagare, hanno da versare l’affitto al padrone di casa, se si trovano in difficoltà potranno usufruire di due fondi di garanzia: uno è un fondo di circa 60 milioni di euro per l’erogazione di contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione, al quale potranno accedere i cittadini con reddito annuo complessivo non superiore a due pensioni minime Inps, ma solo se il canone è maggiore del 14% reddito; il secondo fondo, per il quale si prevede di stanziare 40 milioni di euro, servirà per la copertura della morosità incolpevole, per evitare che chi ha sempre pagato regolarmente l’affitto ma non può più provvedere perché disoccupato, in mobilità o in cassa integrazione subisca lo sfratto.

CheBanca rilancia il risparmio

 C’ tempo fino al 28 agosto per approfittare di una promozione molto interessante offerta da CheBanca! L’istituto di credito in questione, infatti, sta pensando a promuovere un conto deposito molto vantaggioso, riservato ai nuovi clienti. Ecco cosa propone.

I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni

Se si è alla ricerca di una soluzione di risparmio vantaggiosa, la proposta di CheBanca! cade a pennello visto che il conto deposito “dell’ultima ora” offre dei rendimenti superiori a quelli mediamente in circolazione. Il prodotto che stiamo per presentare si chiama Conto Deposito CheBanca!

CheBanca la migliore dopo Webank

Questo prodotto propone rendimenti maggiorati per chi apre un conto fino al 28 agosto. Si parla di nuovi clienti, chiaramente, ma anche chi ha già un rapporto in essere con CheBanca! può ottenere dei tassi promozionali. Entrando nel dettaglio scopriamo che i nuovi clienti possono ottenere un tasso pari al 3,50% lordo annuo se le somme depositate sono vincolate per sei mesi.

I vecchi clienti invece potranno avere un rendimento identico a quello citato per tutte le somme che eccedono il saldo rilevato il 24 giugno 2013. Somme che dovranno comunque essere vincolate per sei mesi su un conto deposito. Il conto in questione è libero e quindi può essere svincolato in qualsiasi momento a patto di accettare tassi d’interesse ridotti.

Spread più basso per il Mutuo You

 Accendere un mutuo in estate, quest’estate, sarà molto vantaggioso perché gli istituti di credito hanno deciso di abbassare gli spread per rilanciare il mercato e per adeguarsi al calo dei costi delle case. Un prodotto in tal senso interessante è il mutuo acquisto casa del Banco Popolare che è proposto sia a tasso fisso, sia a tasso variabile.

Il mutuo a tasso variabile di Intesa Sanpaolo

Il Banco Popolare, in questo momento, tra le sue offerte di punta, ha anche il Mutuo You che è finalizzato all’acquisto della casa. Lo spread, che per essere davvero conveniente deve essere inferiore al 3 per cento, è fissato al 2,75 per cento ed è in linea con le offerte più competitive presenti sul mercato.

Lo spread bancario, tanto per essere chiari, non è da confondere con lo spread dei titoli di stato. Mentre il differenziale tra Bund e Btp è legato all’andamento e all’affidabilità dell’economia tricolore, invece lo spread delle banche rappresenta il guadagno che queste ottengono sul mutuo erogato.

Il mutuo a tasso variabile di BNL

Il finanziamento a tasso variabile è legato agli indici Euribor e BCE, mentre il finanziamento a tasso fisso è indicizzato con l’EurIRS.

Il mutuo You consente di accendere un mutuo ad un tasso finale che è al massimo del 4,75 per cento ed è dato dalla somma tra EurIRS e spread ed è comunque inferiore alla media dei tassi applicati.

Prestiti online anche per protestati e disoccupati

 I prestiti sono uno strumento molto richiesto dai cittadini soprattutto in un periodo di crisi ma gli enti erogatori e le banche hanno delle difficoltà ad individuare i buoni pagatori. In genere i disoccupati e i protestati non fanno parte dell’insieme.

Bankitalia parla dei finanziamenti in calo

Tramite i prestiti online, invece, si apre una seconda chance per queste persone. In rete, infatti, è possibile trovare delle offerte di prestiti anche per chi non ha un lavoro o in passato è finito nell’albo dei cattivi pagatori. La crisi economica non dà certo una mano a queste persone che hanno bisogno di contanti senza offrire troppe garanzie.

Il possesso della busta paga, in realtà, spalanca le porte del prestito, consente anche di saltare le rate, cambiare gli importi delle rate e, nel caso in cui si abbia una disponibilità importante di contanti, estinguere anche il debito in modo anticipato e senza pagare penali.

Microcredito per disoccupati dalla Toscana

Il discorso che sembra generico, si può estendere a tutte le categorie di contribuenti, anche ai protestati e ai disoccupati. E’ fondamentale, però, pagare un tasso d’interesse maggiore e qualche spesa d’istruttoria in più. I prestiti online, così facendo, stanno riequilibrando il sistema bancario offrendo una chance alle famiglie in difficoltà.

Tutta la pratica, in genere, si risolve in poco più di 24-48 ore.

La carta di credito per pagare le bollette

 A far partire questa rivoluzione relativa al pagamento delle tasse tramite la carta di credito ci ha pensato Lottomatica che ha deciso di dare la possibilità di pagare utenze e tasse, nei punti vendita, tramite le carte. Un modo come un altro per rateizzare il pagamento dei servizi di cui si è usufruito.

L’inghippo delle carte revolving

Chi possiede una carta di credito, da oggi, può pagare con questa sia le bollette sia le tasse, nonché pagare i contributi previdenziali. La notizia è a dir poco rivoluzionaria ed è stata annunciata da Lottomatica che gestisce un gran numero di punti vendita per il pagamento delle utenze e non solo.

Sparsi per l’Italia ci sono circa 50 mila punti vendita LIS Paga di Lottomatica Italia Servizi in cui è possibile pagare i bollettini senza limiti legati agli importi. Un discorso che è partito con riferimento alle imposte ma è valido anche per i tributi. Il pagamento può avvenire con carta di credito, carta di debito o carta prepagato a patto che siano inserite nel circuito Visa oppure in quello Mastercard.

Meno truffe per le carte di credito

Tutto è stato pensato con l’obiettivo di rendere più semplici i pagamenti dei cittadini e allo stesso tempo ampliare la clientela dei punti vendita. Al momento è già possibile pagare con contanti, bancomat e carte prepagate Lottomaticard.

L’inghippo delle carte revolving

 Meno truffe per le carte di credito dice il ministero dell’Economia spiegando i miglioramenti che hanno interessato la penisola italiana. In pratica è ancora un po’ rischioso effettuare pagamenti su internet o tramite le biglietterie online ma le altre spese negli esercizi commerciali, fatte con carte di credito, bancomat e prepagate, non sono poi così male.

Il problema, secondo alcuni analisti dell’ABI è nella tipologia di carta di credito che i correnti degli istituti di credito tricolore scelgono o sono costretti a scegliere. Ci sono infatti le carte di credito revolving che attivano un finanziamento per pagare le spese sostenute dal proprietario della carta.

Chi usa la carta di credito in Italia

Le carte revolving che in fin dei conti sono degli strumenti di pagamento rateale, come un prestito, sono in aumento, complice la crisi. In circolazione, soltanto in Italia, ce ne sono ben 3,5 milioni. Il problema è che non si capisce sempre bene il loro funzionamento, sono poco trasparenti nelle condizioni e soprattutto offrono denaro a tassi altissimi.

L’ABI consiglia quindi ai consumatori di avvicinarsi più consapevolmente a questi strumenti, considerando anche le spese d’istruttoria e le condizioni applicate dall’ente erogatore.

Mediamente il TAEG su base annua di una carta revolving è del 17,20 per cento per i prestiti fino a 5000 euro ma può arrivare anche al 25,2 per cento se gli importi sono più elevati.

Meno truffe per le carte di credito

 Finalmente si possono fare acquisti, online e nei negozi, senza problemi, usando la carta di credito. Sarà per gli strumenti di contrasto delle truffe ma i malintenzionati sono diminuiti. Lo riferisce il Ministero dell’Economia nell’ultimo rapporto: le transazioni con carta di credito che l’anno scorso sono state soggette a truffe, sono state lo 0,019% del totale, in calo del 2,8 per cento rispetto al 2011.

► Commissioni per le carte KO

Vanno molto bene paesi come la Francia, la Gran Bretagna e l’Australia mentre desta ancora qualche preoccupazione il mondo digitale nel senso che la sicurezza sui pagamenti telematici non è sempre impeccabile. I numeri forniti dal ministero dell’Economia, comunque, indicano il nostro paese come uno dei più sicuri del mondo.

Nello Stivale si può tranquillamente pagare con bancomat e carta di credito, o sfruttando le caratteristiche delle carte prepagate, senza incorrere in troppi rischi. Volendo dare qualche numero dobbiamo dire che nel 2012, i pagamenti passati al vaglio come “transazioni non riconosciute” sono stati ben 266.966 per un valore in euro di quasi 55 milioni. Nel 2011 queste transazioni erano state 284.339 per un valore complessivo di 52 milioni di duro.

La migliore carta prepagata dell’estate

Il bello è che la situazione degli altri paesi è sicuramente peggiore rispetto a quella italiana. La pericolosità, quindi, si annida nella rete, nei pagamenti su internet e su quelli che si possono completare nelle cosiddette biglietterie online.