Sospendere le rate del mutuo: i requisiti e le condizioni

 A partire dallo scorso 27 aprile, per tutti coloro che desiderano sospendere per un periodo di tempo le rate del proprio mutuo per l’ acquisto della prima casa c’è una nuova possibilità. E’ quella di beneficiare delle agevolazioni offerte dal cosiddetto Fondo di solidarietà, che va in aiuto dei redditi bassi e dei nuclei familiari più deboli.

Chi usa la carta di credito in Italia

 Che cos’è No Cash Trip? A questa domanda abbiamo risposto presentando il progetto di un viaggio in giro per lo Stivale con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini all’abbandono del contante e all’uso esclusivo della moneta elettronica nella vita quotidiana. Eni entra nel gioco No Cash Trip proponendo due soluzioni: una carta di credito prepagata e una tradizionale sia da usare per i pagamenti, sia per l’accumulo dei punti da spendere nei distributori di carburante o in altri esercizi commerciali convenzionati.

Per capire l’importanza del progetto è bene analizzare quanti pagamenti, nel nostro paese, avvengono tramite carta di credito. Una ricerca ad hoc condotta dalla Banca d’Italia, dimostra che nel nostro paese soltanto 8 pagamenti su 100 sono gestiti tramite carta di credito o bancomat. Per tutti gli altri pagamenti va di moda il contante.

L’uso del denaro elettronico, quindi, in Italia è ancora visto con grande scetticismo e siamo ben al di sotto della media europea. Gli altri stati membri dell’UE, mediamente, usano carta e bancomat per 20 pagamenti su 100. Un piccolo miglioramento rispetto agli anni passati c’è stato ma la strada è ancora molto lunga. Per il momento, infatti, annualmente un italiano usa la carta di credito per 24,5 operazioni.

convertendo i punti accumulati in altri tipi di premi. La carta è accettata sia nel circuito MasterCard, sia nel circuito CartaSi. Esiste però un massimale di spesa annua fissato a 2500 o  12500 euro.

Eni entra nel gioco No Cash Trip

 Che cos’è No Cash Trip l’abbiamo già visto: si tratta di un viaggio organizzato in tutta Italia dove i protagonisti hanno a disposizione per i pagamenti soltanto la moneta elettronica. Una forma originale si sensibilizzazione del pubblico tricolore all’abbandono del contante.

In quello che ormai tutti conoscono come il No Cash Trip, entra anche la nuova carta di credito You&Eni, presentata proprio dalla compagnia petrolifera in questione. Il viaggio serve a sensibilizzare tutti sull’uso della moneta elettronica per tutti i tipi di pagamenti e quelli del carburante vogliono assumere una rilevanza fondamentale.

Qualche informazione sulla nuova social card

Con l’occasione, quindi, Eni ha proposto due soluzioni: la carta di credito You& Eni prepaid che è appunto una prepagata e poi la carta di credito You&Eni credit che è una carta di credito tradizionale.

Tra le caratteristiche della prepaid c’è la possibilità di usarla sia per i pagamenti sia come carta fedeltà senza l’apertura collegata dei un conto corrente. Tutto si può gestire tramite la carta sia sfruttando i punti per fare il pieno, sia convertendo i punti accumulati in altri tipi di premi. La carta è accettata sia nel circuito MasterCard, sia nel circuito CartaSi. Esiste però un massimale di spesa annua fissato a 2500 o  12500 euro.

 

Che cos’è No Cash Trip

 Oggi moltissimi giovani girano il mondo senza avere sempre a disposizione gli spicci necessari per i piccoli pagamenti. Anche per una questione di controllo delle spese sono stati incentivati negli anni gli acquisti con carta di credito e bancomat, ma è davvero possibile pagare sempre e ovunque nel nostro paese senza mettere le mani ai contanti a disposizione nel portafoglio?

Si vende casa ma con lo sconto

La risposta che a questa domanda ha dato un gruppo di blogger è positiva e infatti sono partiti in giro per la Penisola con il No Cash Trip, un viaggio per sensibilizzare i cittadini all’uso della moneta digitale al posto del contante.

Il progetto è stato sponsorizzato da MasterCard, in compartecipazione con Eni (entrambi main sponsor), insieme a Samsung e Citroen. I viaggiatori che fanno parte del programma possono spostarsi da una città all’altra usando soltanto la macchina per i trasferimenti, uno smartphone per le comunicazioni e per la documentazione del viaggio, più una carta di credito per i pagamenti eliminando contanti e monete.

Come cambia il conto di base

Il presupposto da cui parte questo progetto è che ci sarà presto una riconversione monetaria, dal contante al digitale, con una serie di benefici per i cittadini e per chi si occupa della gestione del risparmio, infatti scenderebbero i costi di gestione e ci sarebbe un progressivo azzeramento della contraffazione delle monete.

Tutti i pagamenti diventerebbero tracciabili con vantaggi anche per il monitoraggio della tassazione.

 

Una carta di credito di American Express

 Se pensate ad un brand di carte di credito, è probabile che tra i primi loghi riaffiori alla mente quello di American Express, una società che ha sede a New York e che si occupa di servizi finanziari oltre ad operare nel mondo dei viaggi.

Una proposta molto interessante di American Express è la Carta Verde che serve per il pagamento di tutti i tipi di acquisti. Si tratta di una carta di credito che offre un servizio di base a livello gratuito per il primo anno. Poi si dovranno corrispondere ben 75 euro all’anno. Per la richiesta di una carta supplementare è necessario pagare 36 euro anche per il primo anno.

American Express della Popolare di Sondrio

Sono comprese nel prezzo della carta, anche le assicurazioni, 5 nello specifico: Protezione d’Acquisto, Protezione in caso di uso illecito della carta, Predisposizione gratuita della carta sostitutiva, Assicurazione inconvenienti e infortuni di viaggio e Global Assist 24 ore su 24 per le consulenze mediche e legali d’emergenza quando si viaggia all’estero.

American Express licenzia i dipendenti

Chi sottoscrive una carta American Express è iscritto anche al programma fedeltà Membership Rewards. Tramite l’adesione a questo programma ogni euro di spesa effettuato con la carta si trasforma in un punto e dopo averli accumulati in buona quantità è possibile trasformarli in un premio, per esempio un viaggio, un aggeggio tecnologico, o tanto altro ancora.

Caricamento e importi della nuova social card

 Qualche informazione sulla nuova social card l’abbiamo già fornita spiegando che la sperimentazione è partita soltanto in 12 città e che sono cambiati anche i requisiti per ottenerla rispetto al passato.

Adesso entriamo nel merito di questi requisiti e spieghiamo come si carica e come farne richiesta. La nuova social card può essere caricata di 231 euro al mese per le famiglie composte da 2 persone. L’importo sale a 281 euro per le famiglie di 3 persone e arriva a 331 euro per le famiglie di 4 persone. I nuclei ancora più numerosi possono caricare la carta fino ad un massimo di 404 euro.

Guida alla Social Card 2013

Il contributo può essere caricato a scadenza bimestrale tramite una richiesta al Comune e bisogna ricordare che ne possono beneficiar sia i cittadini italiani, sia i cittadini extracomunitari che hanno un permesso di soggiorno regolare nel nostro paese.

Per ottenere la nuova social card è necessario rispettare anche dei limiti di reddito: il reddito ISEE non deve superare i 3000 euro e il valore dell’abitazione, se se ne possiede una, non deve superare i 30 mila euro ai fini dell’IMU. In più è necessario versare in una condizione di estremo disagio, essere disoccupati, ad esempio ed avere dei figli con età inferiore a 3 anni.

Qualche informazione sulla nuova social card

 Parte la sperimentazione della nuova social card che comporta una serie di requisiti diversi rispetto al passato. La sperimentazione, in termini temporali, è inizia a gennaio del 2013 e in questo momento non è disponibile ovunque.

Possono richiedere la nuova social card soltanto coloro che abitano nelle 12 città scelte per la sperimentazione: Milano, Torino, Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Genova, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Catania. In un secondo momento dovrebbe estendersi la sperimentazione al resto dello Stivale.

Guida alla Social Card 2013

La nuova carta acquisti è considerata e pensata come ammortizzatore sociale e infatti serve a garantire alle famiglie con redditi bassi e in difficoltà economiche, i consumi di base. La prima social card che è stata approvata nel 2008, era pensata anche per una clientela diversa: si potevano caricare sulla carta 40 euro al mese per tutti coloro che avevano superato i 65 anni e per le famiglie con un ISEE inferiore a 6000 euro e figli con età inferiore a 3 anni.

► Al via la sperimentazione per la Social Card 2013

La nuova social card, invece ha un valore diverso in base alla composizione del nucleo famigliare: all’aumentare dei componenti, cresce il credito passando dai 231 euro mensili per le famiglie di 2 persone fino ai 331 euro per le famiglie di 4 persone.

. A garanzia della richiesta occorre presentare la certificazione di un reddito da lavoro o da pensione. La quantità di prestito ottenibile dipende dalla capacità di rimborso ma in genere i prestiti riescono a coprire l’intero costo della vacanza e sono ammortizzabili in un periodo variabile da 1 a 10 anni.

 

Il prestito per chi deve andare in vacanza

 Ormai si chiede un prestito per qualsiasi cosa, per esempio per pagare tutte le spese sostenute in un mese. Chi ha dei debiti non troppo consistenti, usa la carta di credito per i pagamenti in modo da dilazionare il più possibile il pagamento fatto in un determinato periodo.

I nuovi tassi per la cessione del quinto

In generale, però, ci sono anche persone che chiedono un prestito per lo svago, magari per andare in vacanza, perché la destinazione scelta, disponibile soltanto in un certo periodo, comporta una spesa molto consistente.

Se si rientra nel secondo insieme, il consiglio che danno gli esperti è di rivolgersi alla banca. Gli istituti di credito riescono ad offrire prestiti a tassi interessanti a chi ha bisogno di cifre che non eccedono i 4000 euro.

I prestiti vacanza studio esistono ancora

Insomma, se lavorando tutto l’anno pensate di esservi meritati una vacanza, ma non sapete proprio come pagarla, il prestito è una soluzione ottima per salvare capra e cavoli.

I prestiti vacanza comportano l’accredito della somma richiesta direttamente sul conto corrente del richiedente. A garanzia della richiesta occorre presentare la certificazione di un reddito da lavoro o da pensione. La quantità di prestito ottenibile dipende dalla capacità di rimborso ma in genere i prestiti riescono a coprire l’intero costo della vacanza e sono ammortizzabili in un periodo variabile da 1 a 10 anni.

I nuovi tassi per la cessione del quinto

 Sono stati definiti dall’Inps i nuovi tassi d’interesse da applicare alla cessione del quinto della pensione, una forma di prestito particolarmente gettonata da chi ha un assegno pensionistico e in virtù del versamento costante dell’ente previdenziale riesce ad offrire garanzie importanti ai creditori.

La cessione del quinto su Poste Italiane

I prestiti con la cessione del quinto, tanto per riepilogare, consistono nella richiesta di un finanziamento che sia poi ammortizzato nel tempo tramite la cessione di un quinto dello stipendio o della pensione. Un recente decreto, pubblicato il 24 giugno scorso, ha indicato quali sono i tassi effettivi e globali medi da applicare a questo prestito.

Ottenere un prestito senza busta paga

La sigla per questi tassi è TEGM e sono stati definiti quelli validi dal primo luglio fino al 30 settembre 2013. I tassi sono stati modificati per gli importi che sono al di sotto dei 5000 euro: il TEGM è pari all11,58 per cento e il tasso d’usura corrispondente è del 18,47 per cento ed è considerato in calo rispetto al trimestre precedente.

Per quanto riguarda gli importi superiori a 5000 euro, il TEGM definito è dell’11,64 per cento con il tasso della soglia d’usura che è sceso fino al 18,55 per cento. I tassi di soglia sono modificati anche in base all’età del richiedente. 

Ancora aumenti per le assicurazioni

 Tutti i cittadini consumatori, in vita loro, hanno stipulato almeno un contratto di assicurazione. Poco frequenti, se non come strumenti d’investimento, i contratti per le polizze vita, mentre sono fondamentali quelle per l’RC auto.

Gli effetti della liberalizzazione

In pratica, vista la diffusione massiccia delle autovetture è molto improbabile che una famiglia non possegga una macchina e almeno una volta abbia sottoscritto una polizza assicurativa. Peccato che l’ultima ricognizione del settore abbia confermato che fare un contratto di RC auto sia diventato troppo esoso.

A dirlo, tra l’altro, non sono le singole compagnie assicurative con i loro osservatori ma l’Ivass in persona che ha parlato di aumento dei costi dell’RC auto. In questo incremento sono particolarmente penalizzate le donne, soprattutto se neopatentate e i centauri. Avere una moto, quindi, consente di risparmiare tempo e denaro per il carburante ma non per la polizza .

Il risparmio per i viaggi parte da internet

I premi delle polizze, da un anno all’altro, sono cresciuti anche di 400 euro. Il caso emblematico, riportato anche da Supermoney, è quello di una donna patentata di Venezia che nel 2013 ha ricevuto la richiesta di un pagamento dell’assicurazione di 2600 euro quando, meno di un anno fa aveva rinnovato la stessa assicurazione con meno di 1200 euro.

In termini percentuali l’aumento dei costi delle assicurazioni è stato del 20 per cento.