Il livello di dettaglio delle assicurazioni

 Ogni volta che si pensa ad un’assicurazione si cerca di scovare online o tra le compagnie maggiormente conosciute, il prodotto maggiormente ritagliato sulle nostre esigenze. Il problema è che spesso la copertura offerta dalle agenzie deve essere abbastanza generica per soddisfare le esigenze di tutti i richiedenti.

In realtà, molti consumatori si chiedono a che livello di dettaglio può arrivare una certa polizza. Per esempio, una domanda che è rimbalzata su molti siti internet che si occupano di assicurazione è se effettivamente si può coprire da infortuni e incidenti anche una sola parte del corpo.

► Gli effetti della liberalizzazione

Una richiesta non proprio usuale nel mondo comune, ma molto diffusa tra i VIP che spesso, proprio su una parte del loro corpo, costruiscono la fortuna. In generale tutte le persone che per la propria attività economica usano una parte del corpo, non vogliono che questa sia esposta ai rischi.

► L’assicurazione per chi ama sciare

L’esempio classico che si fa è quello del calciatore Ronaldo che quando era ancora “un fenomeno” stipulò una polizza sulle sue gambe. Queste polizze sono molto diffuse all’estero e in Italia sono spesso sostituite da assicurazioni sulla vita o sugli infortuni.

La conclusione è che si tratta di prodotti riservati ai ricchi. Per esempio il motociclista Valentino Rossi ha assicurato per 12 milioni di euro il propri polso.

The Walking Dead diventa una carta prepagata

 Di carte di credito strane ne abbiamo viste davvero tante in questi anni. Molto istituti di credito s’ingegnano nella ricerca di un simbolo, di una storia, di un protagonista, andando a pescare nel mondo dei cartoons, dei supereroi o delle serie tv.

L’ultima trovata, fa davvero paura: The walking dead card e il riferimento, chiaramente, è alla saga dedicata agli zombie. Anzi, la potremmo definire una carta di credito a prova di zombie. Il gioco di parole è fin troppo facile, ma quali sono le condizioni del prodotto?

 Le città più visitate di Mastercard

In primo luogo è bene specificare che si tratta di una carta di pagamento ed è stata messa in commercio soltanto negli Stati Uniti. E’ una carta prepagata ad edizione limitata che s’ispira per i disegni e i colori ai fumetti che portano la firma di Robert Kirkman.

 Evitare le truffe con le carte di credito

I disegni della carta, però, sono stati realizzati da Charlie Adlard. L’emissione, invece è il risultato di un accordo tra la società ImageComics e l’azienda americana leader nel settore delle carte di credito Visa: Card.com.

In realtà le carte prepagate in questione sono accettate sia come carte Visa, sia come carte Mastercard. Nonostante la “frivolezza” della rappresentazione, si tratta di prodotto molto sicuro, la cui sicurezza è garantita dalla Federal Deposit Insurance Corporation.

Come funziona il prestito con Quinto BancoPosta

 Come si evince dal nome, il prestito Quinto BancoPosta di Poste Italiane fa parte della tipologia di prestiti che si possono restituire attraverso la cessione del quinto della propria rendita direttamente a Poste Italiane.

► Guida al credito agevolato

Inizialmente dedicato solo ai pensionati, la possibilità di richiedere un prestito con Quinto BancoPosta è stata estesa anche ai dipendenti statali.

La durata del prestito Quinto BancoPosta varia da 3 a 10 anni e per ottenerla, come avviene solitamente con questo tipo di prestiti, non è necessario dare alcun tipo di garanzia all’istituto che concede il prestito se non il possesso di una pensione o di uno stipendio.

I tassi applicati per la restituzione del Quinto BancoPosta partono da un minimo del 6,5% annuo. Sono molto convenienti, ma questo prestito prevede delle spese accessorie che alzano il costo del prestito stesso: tra queste ci sono soprattutto le spese accessorie per l’acquisto di una polizza sulla vita, che assicura il creditore dal rischio che il debitore muoia prima della scadenza del piano di rimborso o da una eventuale perdita del posto di lavoro.

► Ottenere un prestito senza busta paga

Questi costi accessori incidono in modo rilevante sul Taeg, che così arriva anche al 9-10% annuo, che comunque rimane un tasso di rimborso inferiore a quello che generalmente viene offerto per la maggior parte dei crediti al consumo effettuati con la cessione del quinto.

Controllo dei conti correnti: i consigli per non incappare nei controlli

 Continua a spada tratta la lotta all’evasione fiscale messa in campo dal Fisco italiano. Il 24 giugno è entrato in vigore il controllo di conti correnti bancari e postali degli italiani attraverso il SID, il sistema di interscambio dei dati che permetterà di evidenziare eventuali incongruenze tra i movimento di questi e le dichiarazioni dei redditi dei cittadini.

► Al via il controllo dei conti correnti

Gli onesti cittadini non devono avere nulla da temere, il sistema è stato creato per stanare i grandi evasori ma, per essere davvero sicuri che gli occhi del Fisco non si punteranno sui nostri conti correnti, ecco qualche consiglio da seguire.

Dal momento che il SID ha lo scopo di monitorare la congruenza tra le entrate e le uscite contabili dei cittadini, il suo allarme scatterà quando le prime sono di molto inferiori alle seconde, nelle quali rientrano pagamenti con bancomat, addebiti diretti in conto, pagamenti con carte di credito e i  prelevamenti di denaro contante: per questo è opportuno tenere sotto controllo che il livello delle uscite non superi di molto il livello delle entrate.

Altro consiglio da seguire è quello di conservare la documentazione bancaria relativa ai movimenti che avvengono sui conti correnti in modo da poterla esibire in caso di chiamata da parte del fisco e dimostrare, così, la propria posizione.

C’è poi da fare particolare attenzione ad evitare transazioni di livello elevato in contanti: parliamo, ad esempio, di prestiti o donazioni ricevuti da terze persone, per le quali è sempre meglio scegliere l’accredito su conto corrente per poter dimostrare la provenienza lecita delle somme spese che sforano sulle entrate.

► Controllo conti corrente: il SID cos’è e come funziona

Per le stesse ragioni è consigliabile farsi accreditare stipendi o comunque i redditi in generale sul proprio conto, evitando di acquisirli in contanti.

BPM ti strizza il mutuo

 Strizza il Mutuo è una proposta del gruppo BIPIEMME cui gli aspiranti mutuatari possono accedere ancora per pochissimi giorni. L’offerta che stiamo per descrivere, infatti, vale fino al 28 giugno.

Strizza il Mutuo è un prodotto a tasso variabile che il Gruppo Banca Popolare di Milano promuove per qualche giorno ancora a favore di chi debba acquistare la prima o la seconda casa, oppure a favore di chi ha in mente di ristrutturare l’abitazione principale. Se la finalità del prestito richiesto è tra le tre indicate, allora Strizza il Mutuo è sicuramente un prodotto da tenere in considerazione.

Il Tasso variabile di BPM in offerta

I destinatari del finanziamento sono i giovani tra 18 e 75 anni che possono rimborsare il credito richiesto con un piano d’ammortamento che va da minimo 10 anni a massimo 30 e che è equivalente all’80 per cento del valore dell’immobile da acquistare o da ristrutturare. Il tasso e lo spread cambiano in base alla durata del rimborso.

I tempi dettati da Bipiemme

Il riferimento è sempre l’indice Euribor cui si aggiunge lo spread del 2,90 per cento per i mutui rimborsabili fino a 25 anni, oppure si aggiunge lo spread del 3 per cento per i mutui rimborsabili da 26 a 30 anni. L’aggiornamento del tasso avviene ogni mese, facendo riferimento all’Euribor arrotondato in eccesso allo 0,05 per cento.

Non mancano le spese di istruttoria, circa 400 euro, le spese d’incasso rata e le spese di perizia, anche queste variabili, ma calcolate in base all’importo richiesto.

 

E’ tornato il Gran Mutuo Cambio Scelta

 I mutui a tasso variabile sono tra i preferiti degli utenti perché, almeno in questo particolare momento storico, consentono di approfittare della crisi che tiene i tassi ai livelli minimi. In realtà un rimbalzo dei tassi è alle porte e quindi, coloro che vogliono mettersi al sicuro, prediligono addirittura il tasso misto.

L’opportunità di cambiare tasso, passando dal fisso al variabile, nel corso del piano d’ammortamento, è estremamente vantaggiosa. Tra i prodotti di questo tipo è tornato a far valere le sue caratteristiche di convenienza il Gran Mutuo Cambio Scelta di Cariparma che fa parte – a livello bancario – di uno dei gruppi stranieri più appetibili del momento, la Crédit Agricole.

Per i mutui meglio andare all’estero

Il Gran Mutuo Cambio Scelta è pensato per coloro che hanno intenzione di acquistare la primo o la seconda casa ed è un vero tasso misto. Il piano d’ammortamento si sceglie tra quelli disponibili, da 10 a 30 anni e l’importo finanziabile è sempre l’80 per cento del valore di perizia dell’immobile che viene offerto in garanzia alla banca.

In pole tra i variabili anche il prodotto Cariparma

Lo spread applicato dalla banca cambia in base al piano d’ammortamento e deve essere aggiunto inizialmente all’Euribor 3 mesi. Lo spread è del 3,60% per i mutui da 10 a 20 anni, dl 3,70% per i mutui da 21 a 25 anni e del 3,80% per i mutui da 26 a 30 anni. Ogni due anni, poi, si ha la possibilità di optare per il tasso fisso, oppure di tornare al tasso variabile. Nel caso del tasso fisso, l’indice di riferimento cui sommare gli spread indicati è l’IRS 2 anni.

Risparmiare sul conto corrente aprendone uno nuovo

 A dirlo è la Banca d’Italia che ha presentato i dati sulle spese medie che affrontano gli italiani per la gestione del loro conto corrente: nel 2012 la spesa media è stata di circa 110 euro per ogni conto (che diventano 86,9 euro di spesa al netto delle tasse).

► Chiudere il conto corrente evitando le brutte sorprese

Ma in questa cifra rientrano sia i vecchi che i nuovi conto corrente bancari e, analizzando il dettaglio delle spese, si nota come questa cifra sia data dalla media dei 99,6 euro che spendono i correntisti possessori di un conto corrente di vecchia data e dei 60,5 euro che invece spendono i correntisti che hanno adottato un conto corrente di nuova generazione.

Il consiglio dato dal capo della Vigilanza Carmelo Barbagallo al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti è, quindi, di cambiare conto corrente (non necessariamente banca) in modo da poter risparmiare fino al 40% delle spese annue di gestione. 

Barbagallo ha invitato i clienti delle banche a tenersi sempre informati sulle offerte che gli istituti fanno regolarmente per attirare nuovi clienti alle quali, però, nella maggior parte dei casi, possono aderire anche i correntisti di vecchia data (i costi maggiori sono stati registrati dai correntisti che non cambiano il profilo del loro conto corrente da più di dieci anni).

► Come scoprire l’usura nel conto corrente

In tutto questo, poi, si deve aggiungere che la legislazione in materia garantisce ai clienti che vogliono cambiare conto un trasferimento veloce e senza particolari oneri per i clienti stessi.