Deutsche Bank è il miglior mutuo variabile

 Il mutuo a tasso fisso che parla tedesco è quello proposto da Deutsche Bank che oggi è tra i più competitivi nel settore. Grazie a Mutuisupermarket che come Mutuionline recensisce i migliori mutui del momento, scopriamo che il Mutuo pratico a tasso variabile di Deutsche Bank è il miglior mutuo del periodo. 

Nella presentazione essenziale fatta di questo finanziamento si scopre che il TAEG è del 3,18% e comprende il tasso del 3,05% come somma tra Euribor a 3 mesi e spread del 2,85%, le spese iniziali di 1090 euro ma nessuna spesa ricorrente. Si tratta di un mutuo che offre gratis anche l’assicurazione scoppio e incendio e promette l’erogazione del finanziamento al momento dell’atto di mutuo.

Le banche straniere sono più convenienti

Anche in questo caso, come per il mutuo a tasso fisso della stessa banca, ci sono da sostenere le spese d’istruttoria della pratica di 700 euro e le spese per la perizia dell’immobile, 390 euro. Entrambi questi costi rientrano nelle spese iniziali.

Tra i vantaggi del mutuo a tasso fisso di Deutsche Bank ci sono dunque l’assenza di spese ricorrenti, la gratuità dell’assicurazione e l’erogazione dell’importo richiesto all’atto di mutuo. Per una richiesta di 140 mila euro da rimborsare in 30 anni, la rata iniziale prevista sarà di 594,03 euro. Il valore dell’immobile deve essere almeno di 220 mila euro.

Il mutuo a tasso fisso che parla tedesco

 Tra tutti i mutui messi a disposizione dalla banche in questo momento, si segnala tra i prodotti a tasso fisso, quello di Deutsche Bank. L’istituto di credito tedesco, infatti, riesce a fare a tutti coloro che risiedono in Italia da almeno tre anni, una proposta altamente competitiva.

Il mutuo a tasso fisso di Deutsche Bank, nella descrizione fatta da Mutuisupermarket, parte dalla simulazione di una richiesta di 140 mila euro, da rimborsare in 30 anni a fronte di un immobile del valore di 220 mila euro. Il TAEG proposto per questo prodotto è del 5,45%.

La rata dei mutui scende se sono accesi online

Il TAEG comprende sia il tasso, sia tutte le spese del mutuo. Il tasso è del 5,23 per cento ed è il risultato della somma tra l’IRS a 30 anni pari al 2,18 per cento e lo spread del mutuo del 3,05%. Da aggiungere al tasso ci sono 1090 euro di spese iniziali e 350 euro almeno di imposta sostitutiva. Le spese iniziali sono così dettagliate: 700 euro per l’istruttoria della pratica e 390 euro per la perizia dell’immobile. Assenti sia le spese per l’assicurazione scoppio e incendio, sia le spese ricorrenti.

Le banche straniere sono più convenienti

Queste caratteristiche del mutuo a tasso fisso di Deutsche Bank sono da considerarsi tra i punti forti del prodotto. rivolto a chi deve acquistare la prima o la seconda casa o a chi deve ristrutturare un immobile.

Ubi Banca e il Variabile Sempre Light scontato

 Ubi Banca, come già altre realtà creditizie, regala ai giovani l’opportunità di accedere ad una forma di finanziamento scontata. Si tratta del Mutuo Casa Giovani Coppie 2013 Tasso Variabile Sempre Light. Questo prodotto è stato di recente recensito dal portale Mutuionline.

Ubi Banca pensa ai giovani precari

Tra i vantaggi della proposta ci sono le condizioni promozionali che adesso andiamo a descrivere più nel dettaglio e lo spread decrescente applicato dall’istituto di credito. I destinatari di questo mutuo sono i giovani che non hanno ancora compiuto 40 anni e che hanno un lavoro atipico oppure a tempo determinato.

L’obiettivo del mutuo in questione è fare in modo che anche questo tipo di lavoratori possano accedere ad un finanziamento conveniente per l’acquisto della prima casa. Il tasso applicato al mutuo è un variabile e rispetto all’importo finanziabile si precisa che si può ottenere fino all’80 per cento del valore di perizia dell’immobile fino ad un massimo di 500 mila euro.

La BCE e i tassi d’interesse sui mutui

Il mutuo deve poi essere rimborsato in un periodo che varia dai 5 ai 35 anni. Il tasso variabile è indicizzato con l’Euribor 360 a 1 mese media mensile cui si deve aggiungere lo spread del 3%. Ogni cinque anni, a partire dal quinto anno, questo spread scende di 5 punti, quindi dello 0,05%.

Spensierati con BNL fino al 31 luglio

 BNL ha messo in campo numerose offerte per il 2013 con la campagna Diamo credito al 2013. Periodicamente ci sono delle proposte a tempo che gli utenti interessati a risparmiare sul mutuo senza condividere la casa, dovrebbero tenere in considerazione.

L’ultima in ordine cronologico riguarda il mutuo Spensierato a tasso fisso che è in promozione fino al 31 luglio 2013. Si tratta di una delle proposte migliori del momento per una richiesta di mutuo d’importo pari a 140 mila euro, per una casa che ne vale almeno 220 mila e che deve essere rimborsato in 30 anni.

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Per questa simulazione la rata prevista è di 790,52 euro visto che il TAEG è pari al 5,75 per cento. Il tasso di partenza, infatti, è pari al 5,45 per cento, cui bisogna aggiungere le spese iniziali di 1510 euro che comprendono 1260 euro per l’istruttoria della pratica e 250 euro per la perizia dell’immobile. Vanno poi aggiunti al computo dei costi del mutuo, anche le spese ricorrenti di 957,60 euro e l’imposta sostitutiva di 350 euro.

Le migliori offerte di mutuo fino a giugno

La promozione, come abbiamo annunciato, rientra nella campagna Diamo credito al 2013 e in questo caso offre un tasso scontato sulle richieste di mutuo inviate entro il 31 luglio 2013 o erogate entro la stessa data.

Il tipo di tasso applicato al finanziamento è un fisso ed è necessario che il finanziamento sia pari almeno a 50 mila euro.

Risparmia sul mutuo condividendo la casa

 I metodi per risparmiare sul mutuo sono numerosi, uno di questi, suggerito da numerosi portali che si occupano di mediazione creditizia, è lo sharing dell’appartamento. Di norma chi acquista una casa pagandola con il sudore della fronte, non è disposto poi a condividerla, eppure per il risparmio si fa questo ed altro.

Risparmiare, infatti, in tempo di crisi, è sicuramente un imperativo e considerando che il mutuo rappresenta la spesa più consistente per la famiglia, è necessario partire da questo elemento. Condividere la casa consente di dividere i conti, ma comporta anche la creazione di nuovi nuclei famigliari, la modifica del proprio stile di vita e il mantenimento di rapporti nuovi.

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Questo trend è stato ben descritto dall’analisi di Easystanza che si occupa di annunci di appartamenti in condivisione. Tra i suoi utenti, il 32,8 per cento delle coppie ha dichiarato di condividere l’appartamento principale. Nella maggior parte dei casi si tratta di lavoratori, il 54,6%, poi ci sono gli studenti che rappresentano il 25,7 per cento della popolazione e infine ci sono disoccupati e pensionati che rappresentano il 13,1 e il 4,9 per cento del campione.

Come si usa lo stipendio degli italiani

La scelta di condividere la casa, che nasce soltanto dal bisogno di risparmio, era molto utilizzata negli anni Settanta, ecco perché molti lo considerano un passo “indietro”.

Scegliere il miglior conto per i giovani

 I giovani che sono alla ricerca di un conto corrente, cercheranno sicuramente la soluzione che maggiormente consente loro di gestire i risparmi senza spendere troppi soldi. In pratica tutti sono alla ricerca della famosa soluzione zero spese.

Gli istituti di credito offrono molte soluzioni per i ventenni che vogliono imparare a gestire i risparmi ma che si trovano a loro agio con la gestione online del conto. Supermoney fa una simulazione per una ricerca di conto corrente effettuata da un giovane di 26 anni che risiede a Milano, che ha circa 2500 euro da versare sul conto e che vuole avere l’accredito del primo stipendio proprio su quel conto.

Come scoprire l’usura nel conto corrente

Una delle soluzioni più vantaggiose è sicuramente quella offerta da Webank che offre un conto a zero spese e zero costi futuri con un tasso passivo che è del 5,50 per cento e non prevede spese per le operazioni allo sportello né per le operazioni online.

Il CC di ING Direct e i vantaggi

Una seconda soluzione interessante è quella offerta da YouBanking che non prevede spese governative, non sono previste spese allo sportello e non ci sono costi per le operazioni fatte via internet. Il tasso d’interesse passivo, in questo caso, sale fino al 9 per cento.

Molto interessante, ma soltanto medaglia di bronzo, il Nuovo conto Pratico Web della BNL che non prevede costi annui e non ha alcuna spesa. In questo caso le operazioni sono gratuite e il tasso d’interesse passivo è fino al 15,09%.

Ubi Banca pensa ai giovani precari

 Il mercato del lavoro attuale, in questo momento, è molto bloccato e chi ha un lavoro precario ha numerose difficoltà nella vita di tutti giorni e nell’accensione dei mutui. Le banche, però, hanno sempre bisogno di garanzie per l’erogazione dei mutui, oppure devono mettere in campo delle promozioni ad hoc.

Una di queste è promossa di recente da Ubi Banca che nel presentare i suoi mutui offre un trattamento di favore ai giovani precari che non hanno ancora compiuto 40 anni. Gli istituti di credito che hanno attuato delle strategie simili sono numerosi.

Come sospendere le rate del mutuo

Ubi Banca ha lanciato la campagna “Mutuo casa giovani coppie 2013” per le giovani coppie di precari che vogliono acquistare casa con contratti agevolati nonostante non abbiano un lavoro a tempo indeterminato. Per accedere a questo programma è necessario però rispettare dei requisiti.

Prima di tutto occorre che entrambi i membri della coppia non abbiano ancora compiuto 40 anni. in più è necessario che al momento della richiesta abbiano dei contratti di lavoro atipici oppure a tempo determinato, ma stipulati da almeno 18 mesi.

Il variabile Sempre Light della Popolare di Bergamo

Il mutuo che possono ottenere va a coprire fino all’80 per cento del valore di perizia dell’immobile e il prestito non deve superare i 500 mila euro. La rata, infine, non deve essere superiore al 35 per cento del reddito dei richiedenti. I tre mutui a disposizione dei precari sono quello a tasso fisso, quello Sempre Light a tasto variabile, e il mutuo a tasso misto Prefix.

Il prestito della Speranza della Caritas

 L’indebitamento è un problema molto diffuso nel nostro paese e in Europa e per questo le banche cercano sempre nuove strategie per andare incontro alle famiglie che hanno qualche difficoltà economica. L’ultima proposta, quella di un prestito su misura, è offerta dalla Caritas.

I prestiti d’onore servono davvero?

In pratica questo ente offre la possibilità di eliminare tutti i debiti a carico delle famiglie, facendo uso di uno strumento che è “tradizionale”, accessibile e a buon mercato. I prestiti delle banche e delle finanziarie sono spesso esosi, la Caritas, dunque, offre un’alternativa.

La proposta è quella di un microcredito per le famiglie che hanno una condizione economica difficile. Ad erogare il fondo è la Conferenza episcopale italiana che ha previsto nell’ufficio Caritas anche uno sportello per i prestiti. Ma quali sono i requisiti da rispettare per accedere al Prestito della Speranza?

I prestiti in Italia sono più costosi

La destinazione di questo finanziamento è l’acquisto di beni e servizi, ma anche il pagamento delle bollette e delle spese fisse che non sono sopportabili dalle famiglie. Per accedere al fondo è necessario essere disoccupati o cassaintegrati, o comunque avere un solo reddito per soddisfare le esigenze di spesa di tutte le famiglie.

Con questi requisiti si possono ottenere prestiti dai 6 mila ai 25 mila euro, da restituire in 60 mesi a tasso agevolato.

Aumentano gli importi dei mutui

 Con i mutui è stato toccato il fondo, nel senso che le banche hanno deciso per via della crisi di restringere l’accesso alle linee di credito e di erogare sempre meno soldi. Adesso, però, sembra che ci siano i presupposti per un’inversione di tendenza.

Anche i mutui costano di più nello Stivale

A dirlo è un’indagine dell’ufficio studi di Mutui.it che ha spiegato come l’erogato medio delle banche sia di 122 mila euro e sia in crescita di ben 4,5 punti percentuali rispetto allo scorso semestre. Per riportare questi dati è stato necessario analizzare le richieste di mutuo registrate da alcuni portali e in particolare da Mutui.it e da Facile.it nel periodo che va da ottobre del 2012 fino ad aprile del 2013.

Molti gli immobili invenduti

Le richieste sono praticamente stazionarie ma gli aspiranti mutuatari chiedono più soldi e anche l’importo delle erogazioni è cresciuto. In pratica il gap che esiste tra la somma richiesta dai consumatori e i soldi che effettivamente sono erogati dalle famiglie, è passato dall’11 all’8 per cento.

Anche la percentuale di fondi che erogano le banche rispetto al valore dell’immobile, quello che in gergo è chiamato loan to value, è cresciuto dal 50 al 52 per cento. Un incremento lieve che esprime la timidezza dei consumatori che non vogliono trovarsi con rate da pagare, superiori per importo, a quello che effettivamente possono pagare.