Conti bancari sotto la lente d’ingrandimento

 In fase di dichiarazione dei redditi il fisco potrebbe chiedere ai contribuenti, a tutti i tipi di contribuenti, di giustificare una serie di movimentazioni sul conto corrente. L’ufficio giudiziario, davanti a movimenti non giustificabili, potrebbe far partire il controllo anche se il contribuente è un lavoratore dipendente.

Il CC di ING Direct e i vantaggi

L’Amministrazione finanziaria ha tutta l’autorità per sbirciare i conti dei contribuenti alla ricerca di incongruenze nelle entrate, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto. Non solo gli autonomi infatti, saranno chiamati a giustificare le loro entrate, ma anche i lavoratori dipendenti che potrebbero arrontondare lo stipendio con dei piccoli lavoretti in nero.

A dirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza numero 8047 del 3 aprile scorso. Anche i lavoratori dipendenti, dunque, sono sottoposti alla presunzione legate d’imponiibilità prevista da due Dpr del 1972 e del 1973.

Il conto Libero DoppioZero di BancApulia

La Cassazione si era già espressa sull’argomento nel 2011 chiarendo che

“gli artt. 32 e 38 Dpr 600/1973 hanno portata generale e pertanto riguardano la rettifica delle dichiarazione dei redditi di qualsiasi contribuente, quale che sia la natura dell’attività dagli stessi svolta e dalla quale quei redditi provengono”.

La legge dice che fino a prova contraria, l’amministrazione tributaria ritiene che tutti i movimenti di uno stesso conto corrente siano imputabili all’intestatario del conto.

Qualche consiglio per ottenere il mutuo

 I mutui sono sempre più difficili da ottenere soprattutto se i richiedenti non hanno un impiego a tempo indeterminato e se il perdurare della crisi ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie. Una soluzione potrebbe essere quella di emigrare rivolgendosi a Nord, al Trentino Alto Adige o alla Lombardia dove i finanziamenti costan meno.

Prestiti in calo, che fare?

In alternativa, restando a casa propria, è necessario escogitare qualche stratagemma che consenta di oliare il rapporto con le banche e rendere più agevole la pratica di mutuo e più conveniente il finanziamento.

La prima cosa da fare, quindi, è diversificare i preventivi. Se nella propria banca d’origine la proposta non è soddisfacente, si può tornare alla carica dopo aver raccolto informazioni in giro per banche. Ci sono delle soluzioni inaspettate anche nella filiale dietro l’angolo.

Si chiede un prestito soprattutto per ristrutturare

Se conoscete un mediatore creditizio, chiedete quali sono le banche migliori del momento e provate a capire se il tasso agevolato offerto dal mediatore, si possa ottenere anche andando direttamente nella banca.

Cercate di capire, prima di recarvi in un istituto di credito, qual è il tasso che vi si addice,ricordando che in termini di convenienza il confronto è sempre vinto dal mutuo a tasso variabile.

Trasloca mutuo opzione sicura di Unicredit

 Le offerte di mutuo delle banche italiane sono fortemente sbilanciate sui mutui a tasso variabile. In genere, si cerca sempre di accendere un finanziamento per l’acquisto della prima casa ma vista al crisi perdurante, è stato riscoperto anche l’istituto della surroga.

Il conto corrente per dare agli altri

Affidandosi sempre ai “soliti” intermediari online, vengono fuori le offerte più convenienti degli istituti di credito convenzionati con il portale. Talvolta, però, sbirciando tra le pagine dei siti delle banche si ottengono delle piacevoli sorprese.

Il conto corrente Genius Club

Per esempio sembra molto appetibile la surroga proposta da Unicredit che prende il nome di Trasloca mutuo opzione sicura. Il mutuo in questione soddisfa sia i mutuatari che sono alla ricerca della convenienza di medio e lungo periodo e quindi vogliono affidarsi ad un tasso variabile, sia i mutuatari che vogliono essere certi della rata e optano per il fisso.

L’obiettivo, infatti, indipendentemente dal tasso, è quello di trasferire conto e mutuo dalla banca d’origine ad Unicredit con una piccola modifica delle condizioni. In genere si cerca il “trasloco” quando gli interessi sono troppo onerosi, oppure quando si vuole un  nuovo mutuo, oppure quando si cerca di ottenere una maggiore liquidità per fare altri investimenti.

Con l’opzione sicura è possibile surrogare con Unicredit cambiando tasso e piano d’ammortamento.

Più dei mutui contano i contanti

 Nel nostro paese la crisi del mercato immobiliare ha gettato nella paranoia anche gli istituti di credito chiamati a concedere mutui sempre più rischiosi a lavoratori precari e a famiglie con redditi molto contenuti.

Dicono sia sempre meglio comprare

Questo non vuol dire che le banche abbiano del tutto chiuso i rubinetti ma di certo hanno accettato un compromesso: più garanzie offerte dai mutuatari a fronte di un’erogazone più snella dell’importo richiesto. Un importo che nel 2012 è stato minore del 3,6 per cento rispetto al 2011.

Di tutte queste novità abbiamo già parlato spiegando che I migliori mutui li trovi al Nord. Adesso è arrivato il momento di prendere in esame un’altra novità: nel nostro paese il 60 per cento delle case è praticamente acquistato in contanti.

Le previsioni sui tassi futuri

Il ragionamento è presto fatto: se l’erogazone di mutui scende del 50 per cento e se le operazioni sono in calo del 25 per cento, questo vuol dire che moltissimi acquirenti di unità immobiliari, decidono di affidarsi ai contanti piuttosto che ai mutui, contando su una precedente vendita o magari dilapidando i risparmi di una vita. I conti correnti nostrani, infatti, sono ben forniti e gli italiani, grazie anche alla rete di protezione formata dalle famiglie d’origine, hanno un paracadute non indifferente.

I migliori mutui li trovi al Nord

 Si sa che nell’offerta dei mutui conta molto la differenziazione locale, nel senso che le amministrazioni del territorio possono offrire sconti e agevolazioni tanto che in una certa regione, acquistare casa e accendere il mutuo può risultare “assolutamente” conveniente.

Più dei mutui contano i contanti

Una recente indagine, riportata anche dal portale Idealista, conferma che ci sono almeno due regioni del nostro paese in cui accendere un mutuo è diventato semplice ed economico nonostante di base si stabilisca un rapporto “debitorio”.

Le regioni in cui è conveniente stipulare un mutuo sono il Trentino e la Lombardia. Il tutto alla luce del resoconto del settore tracciato per il 2012. Le banche, l’anno scorso, hanno chiuso i rubinetti, hanno evitato la concessione facile di mutui e hanno anche iniziato ad erogare fondi più contenuti.

Dicono sia sempre meglio comprare

L’importo medio di un mutuo erogato nel 2012 ammontava a poco più di 146 mila euro che è il 3,6 per cento in meno del 2011. E cosa sarebbe cambiato quindi in Trentino Alto Adige e in Lombardia. Innanzitutto l’importo medio ottenuto dai mutuatari è stato più alto, circa 60 mila euro in più della media nazionale. L’importo medio erogato, dunque, sarebbe stato di 210 mila euro in Trentino e di 170 mila euro i Lombardia.

Una situazione antitetica a quella del sud e delle isole. In regioni come la Sardegna e la Calabria, ad esempio, nel 2012 non si è riusciti ad ottenere, sempre in media, più di 110 mila euro.

I mutui a tasso variabile i più presenti sul mercato

 Il mercato dei mutui sta diventando sempre più complesso da analizzare visto che in un periodo di crisi, mentre si va alla ricerca del prodotto più conveniente, capita spesso di perdere di vista il trend generale.

Dicono sia sempre meglio comprare

Di fatto, secondo un’indagine del Sole 24 Ore, i tassi variabili rappresentano l’80 per cento dell’offerta degli istituti di credito nostrani. In pratica le banche, pur promuovendo nell’ultimo periodo, soprattutto i tassi fissi, in grado di comunicare un senso di maggiore stabilità ai consumatori, hanno un portafoglio sbilanciato sui tassi variabili.

Le previsioni sui tassi futuri

Questo vuol dire che in fondo sono pochi a credere che sul medio e lungo periodo i tassi fissi possano davvero diventare i prodotti più convenienti in circolazione. C’è stato di certo un abbassamento dei tassi praticati ma è anche vero che il divario tra un tasso fisso e un tasso variabile è sempre di 250 punti base.

Quindi, anche se in futuro le rate di un mutuo a tasso variabile dovessero aumentare, il rispamio che si ottiene ora è indiscusso e in futuro non è detto che ci sia un superamento tale che i consumatori siano portati ad accendere soltanto mutui a tasso fisso.

 

Le soglie antiusura del secondo trimestre

 Il ministero dell’Economia e delle Finanze si occupa di definire i tassi d’interesse, mese per mese, con le relative soglia anti usura, così come prevede la legge antiusura numero 108 del 1996 con le successive modifiche.

Per il mese di aprile sono state definite le nuove soglia antiusura trimestrali, che sono valide dal primo aprile del 2013 fino al 30 giugno del 2013 e riguardano i mutui, i prestiti, i conti correnti, i leasing e tutte le principali operazioni di credito e finanziamento.

Prestiti in calo, che fare?

Per i mutui a tasso fisso è stato indicato un tasso di usura più basso che nel primo trimestre. Si è passati infatti dal 10,78 al 10,77 per cento. Per i  mutui a tasso variabile, invece, la soglia antiusura è passata dal 9,07 fino al 9,012 per cento. Un calo più consistente che si lega probabilmente al fatto che molti cittadini preferiscono questi prodotti.

Per quanto riguarda gli acquisti a rate, invece, quindi i prestiti, nel secondo trimestre c’è stato un abbassamento della soglia antiusura. Per tutti i prestiti superiori a 5000 euro, infatti, la soglia è scesa dal 17,01 al 16,1 per cento. Il tasso per i prestiti con importi inferiori, invece, è sceso di meno passando dal 19,37 al 19,36 per cento.

Le nuove soglie di usura su mutui e prestiti

Per i conti correnti, infine c’è stato un aumento del tasso d’usura con il passaggio dal 18,15 al 18,23 per cento per le linee di credito con importi fino a 5000 euro. Mentre per gli importi superiori il tasso è passato dal 16,67% al 16,73 per cento.

Polizze da moticiclista a motociclista

 Il tema delle assicurazioni è sempre all’ordine del giorno, soprattutto se consideriamo che le polizze sono sempre più costose, probabilmente per via del fatto che i sinistri aumentano e le città sono più rischiose che in passato.

 Per le donne le assicurazioni sono più care

Per questo il consiglio è sempre quello di ottenere più preventivi prima di scegliere valuntando il fatto che per le donne le assicurazioni sono più care nonostante una sentenza della corte europea promuova la parità dei sessi.

 Assicurazioni moto in aumento

Molto interessante, quindi, l’iniziativa del Coordinamento Italiano Motociclisti, il CIM che vorrebbe introdurre un punto di svolta nelle assicurazioni per i motoveicoli. La lettera scritta del presidente del CIM, spinge per la costituzione di una polizza fatta esclusivamente per i motociclisti, un po’ come accade in Francia. Ecco uno stralcio della lettera:

“E’ quello che fin dal 1983 hanno scoperto i motociclisti francesi, ed oggi ne godono i frutti: hanno la propria assicurazione realizzata su misura che si chiama Mutuelle des Motards. Questa compagnia è ai primi posti nel settore delle due ruote offrendo polizze su misura per i motociclisti, con una copertura dell’80% degli utilizzatori.

I suoi fondi necessari a coprire i sinistri non derivano infatti da banche o da società finanziarie, bensì dalle donazioni dei soci (oltre 40.000) appartenenti alla FFMC (Federazione Francese dei Motociclisti in Collera). Alla fine degli anni ’70 i motociclisti francesi si unirono per rispondere alla politica repressiva del governo nei confronti delle due ruote ed un motore e per contrastare l’impennata dei prezzi delle assicurazioni.  In quel periodo diverse compagnie si rifiutavano di assicurare i motociclisti con meno di 25 anni o chiedevano premi equivalenti al valore della moto (vi ricorda qualcosa del presente?).”

Per le donne le assicurazioni sono più care

 Donna al volante, pericolo costante. Lo dice la tradizione popolare che sembra essere stata assorbita anche dalle polizze assicurative che propongono dei prezzi più esagerati se l’assicurata è del gentil sesso.

Dal dicembre del 2012, però, una sentenza della corte di giustizia europea, ha ribadito che le assicurazioni per le donne devono essere equiparate a quelle degli uomini al fine di raggiungere la parità dei sessi e di evitare le discriminazioni.

Attenti alle compagnie assicurative false

Questo vuol dire che nella definizione di un preventivo, il sesso non può essere più richiesto per la presentazione del saldo della polizza.

La legge parla chiaro ma le compagnie assicurative non sono convinte di questo, infatti c’è stato un aumento delle assicurazioni per il gentil sesso pari al 18 per cento. Il bello è che questa disparità è assolutamente nuova rispetto al passato, quando le donne, considerate grazie alle statistiche, le meno coinvolte nei sinistri, godevano di sconti interessanti.

Cosa bisogna sapere delle assicurazioni che cambiano

Ogi invece devono pagare anche 350 euro in più rispetto ai maschi, soprattutto se guidano da poco e soprattutto se hanno un’età inferiore ai 35 anni.

L’Università di Verona ha messo in relazione le polizze per gli uomini con le polizze per le donne ed ha notato che mentre quelle per le donne crescono del 18 per cento, quelle per gli uomini diminuiscono del 10 per cento.

E come si può dunque risparmiare in attesa dell’adeguamento alla sentenza della corte europea? Chiedendo più preventivi.

Tutti attenti alle false assicurazioni, parla l’Ivass

 L’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, l’Ivass, spiega che ci sono sempre più casi di false assicurazioni in circolazione e in commercio. Alcune false agenzie sono già state schedate e infatti esiste un elenco disponibile a tutti gli assicurati che non vogliono finire nelle mani sbagliate. L’ultima tra le false assicurazioni sgominate dall’Ivass è la “Fhata Assicurazioni SWS”. Questa compagnia non fa parte dell’elenco delle assicurazioni autorizzate per l’attività assicurativa nel nostro paese.

Attenti alle compagnie assicurative false

Il bello è che la sua intestazione è molto simile a quella di un’altra società, con sede in Italia e autorizzata a stipulare assicurazioni per la responsabilità civile auto obbligatoria: la Fata Assicurazioni Danni SPA.

Cosa bisogna sapere delle assicurazioni che cambiano

Le polizze vendute dall’agenzia truffaldina, invece, indicano anche il nome di un intermediario, Brokers Insurance Assicurazioni, che ad un’indagine più approfondita non risulta iscritto né agli elenchi degli intermediari italiani, né all’elenco degli interemediari dell’Unione Europea. L’Ivass chiede allora agli assicurati di fare attenzione affinché nelle loro polizze non compaiano i nomi della compagnia e dell’intermediario citati.

Da considerare inoltre che per le polizze assicurative c’è sempre la possibilità di controllare la compagnia emittente, attraverso gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia, disponibili sul sito dell’Ivass.