Il conto Business10

 Tercas offre ai suoi clienti anche numerosi conti correnti. Uno molto interessante è il conto Business10, si tratta di un contratto tra la banca e il cliente che deve custodire i risparmi e gestirli secondo alcuni servizi, quindi facendo versamenti, prelievi e pagamenti nei limiti del saldo disponibile.

Mutuo ipotecario Tercas a tasso fisso

Il conto corrente è un prodotto considerato da Tercas molto sicuro e il rischio principale in questo “contratto” è quello corso dalla banca che potrebbe non essere in grado di rimborsare il correntista qualora quest’ultimo decida di chiudere il conto. Per questo ci sono delle soluzioni assicurative ad hoc che la banca adotta per mettersi al sicuro.

Mutuo “Europa” a tasso variabile

Il conto Business10 è collegato anche al Fido disponibile per chi mette al sicuro i suoi risparmi. L’ISC è del 18,97 per cento. Il canone mensile proposto è di 10 euro e non devono essere sostenute spese per l’apertura del conto, così come gratuito è il conteggio degli interessi e delle competenze. Il numero delle operazioni gratuite ogni trimestre è parti a zero. Pagando 15 euro si può ottenere anche il rilascio di una carta Bancomat.

Zero anche i costi per l’internet banking che, qualora dovesse sfociare nel trading, allora comporterebbe una spesa aggiuntiva di 2,5 euro.

I migliori mutui a tasso variabile a 15 anni

 Immaginate di essere i classici mutuatari che vogliono accendere un mutuo a tasso variabile senza sottostare alle oscillazioni del mercato. Probabilmente v’indirizzerete verso soluzioni di medio e breve termine, per esempio un mutuo da rimborsare in 15 anni.

Abbiamo già visto insieme I migliori mutui del mese di aprile,  I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni, I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni e I migliori mutui a tasso variabile a 25 anni, adesso passiamo in rassegna le proposte da rimborsare in 15 anni.

Il predominio di Webank, in questo caso, viene meno grazie alla convenienza della proposta di BNL che offre un variabile a 15 anni al 3,14 per cento. I vantaggi di questa soluzione sono nell’ampia rete di filiali della banca, nel tasso scontato fino al 30 aprile e nell’assenza di spese per l’incasso delle rate.

Al secondo posto Webank che offre invece un tasso al 3,30 per cento con le sempreverdi assenze di spese per istruttoria, perizia, assicurazione e conto corrente.

Molto concorrenziale sui mutui variabili a 15 anni anche Cariparma con un tasso al 3,30 per cento e l’erogazione dell’importo richiesto all’atto di mutuo. Nel caso di Cariparma, però, non mancano spese d’istruttoria e perizia, rispettivamente di 1000 e 300 euro.

I migliori mutui a tasso variabile a 25 anni

 Abbiamo già visto insieme i migliori mutui del mese di aprile,  i migliori mutui a tasso fisso a 30 anni e I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni. Adesso è arrivato il momento di occuparci dei mutui a tasso variabile, di quelli che devono essere rimborsati in 20 e 30 anni. Iniziamo da questa seconda fascia, premettendo che ci sceglie d’accendere un mutuo a tasso variabile, in genere, privilegia piani d’ammortamento più contenuti.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

Ad ogni modo se desiderate aprire un mutuo a tasso variabile da rimborsare in 25 anni, la proposta più conveniente è quella di Webank che propone un mutuo a tasso variabile al 3,28 per cento con i vantaggi espliciti dell’assenza di spese per l’istruttoria, per la perizia, per l’assicurazione e per il conto corrente.

Al secondo posto con l’esclusiva online della proposta, con il tasso promozionale senza una scadenza chiara e con l’erogazione dell’importo richiesto all’atto, si piazza Cariparma. Il suo tasso variabile d’ingresso è del 3,33 per cento e prevede il pagamento delle spese d’istruttoria di 1000 euro e delle spese di perizia di 300 euro.

Che Banca è al terzo posto con un TAEG del 3,38 per cento l’esclusività online, il tasso promozionale e l’erogazione all’atto.

I migliori mutui a tasso fisso a 20 anni

 I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni li abbiamo già considerati. Adesso immaginiamo di aver di fronte un mutuatario che vuole si pianificare le spese domestiche ma che al tempo stesso sente la necessità di non andare troppo per le lunghe.

Immaginiamo quindi di avere di fronte una persona che intende accendere un mutuo a tasso fisso ventennale per l’acquisto della prima casa. La prima proposta da valutare, anche in questo caso, è quella di Webank che offre un tasso fisso al 5,23 per cento con l’assenza di spese per l’assicurazione, per il conto corrente, per l’istruttoria e per la perizia. L’offerta in questione è valida fino al 30 aprile anche se sappiamo che Webank è sempre la migliore proposta del momento da un anno a questa parte.

 Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Al secondo posto tra i mutui a tasso fisso a 20 anni, c’è la proposta di Cariparma con il Gran Mutuo Casa Semplice che tra i vantaggi enucleati ha l’esclusività online, la rata sempre fissa e l’erogazione all’atto dell’importo richiesto. Non siamo però a conoscenza della scadenza dell’offerta.

Al terzo posto torna la proposta di BNL che vale fino al 30 aprile e propone il mutuo spensierato con un TAEG al 5,74 per cento, il tasso scontato, l’assenza di spese per l’incasso rata e la possibilità di contare su un’ampia rete di filiali.

I migliori mutui a tasso fisso a 30 anni

 Secondo quanto riportato da Mutuisupermarket, i migliori mutui a tasso fisso e variabile presentano tutti un TAEG in calo rispetto alle rilevazioni precedenti. Ma qualora si avessero le idee chiare sul prodotto da acquistare, qual è la scelta migliore?

Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Per esempio, immaginate di avere un profilo da mutuatari molto classico e ben definito: persone che hanno l’esigenza di pianificare il più a lungo possibile le spese domestiche. Sicuramente vi butterete su un tasso fisso, magari un mutuo da rimborsare in 30 anni.

Il TAEG medio per questi prodotti è del 5,40%, ma quali sono le banche più convenienti? Sicuramente Webank è al primo posto ed ha un’offerta valida fino al 30 aprile. Il TAEG è al 5,40 per cento e i vantaggi di questo prodotto sono nell’assenza di spese, nell’assicurazione gratuita e nella gratuità del conto corrente.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

Al secondo posto c’è CheBanca con un mutuo al 5,78% che comporta, tra i vantaggi, l’erogazione dell’importo richiesto all’atto, la rata fissa e l’assenza di penali. Poi c’è l’offerta di BNL che vale fino al 30 aprile e prevede un TAEG al 5,91 per cento. In questo caso i vantaggi sono nel tasso scontato, nell’assenza di spese per l’incasso rata e nell’ampia rete di filiali.

 

I migliori mutui del mese di aprile

 Nel mese di aprile, secondo la ricognizione di Mutuionline, si registra una riduzione del tasso fisso, variabile sulla base della durata del piano d’ammortamento, e un aumento invece poco consistente dei mutui a tasso variabile.

Il fisso della Banca Popolare di Bergamo

Partiamo dai tassi fissi. Le migliori proposte di aprile prevedono un calo generalizzato dei tassi. Si va dal -0,68 per cento dei mutui a tasso fisso rimborsati in 25 anni fino al -0,22 per cento dei mutui a tasso fisso rimborsati in 10 anni. In calo anche gli Indici sintetici di costo che variano dal 4,64% al 5,40 per cento, sulla base della durata del rimborso.

Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

Per quanto riguarda i tassi variabili, nonostante l’immobilismo della BCE, si può notare un aumento del tasso proposto dalle banche dello 0,01%. Per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile della durata di 20 anni c’è da gioire visto che si parla di una riduzione del tasso dello 0,08%. Mentre per quanto riguarda l’ISC degli altri mutui a tasso variabile, si può parlare soltanto di aumento dei tassi, soprattutto per i piani di rimborso più lunghi: 30, 35 e 40 anni.

In generale i tassi variabili vanno da un minimo del 2,87% per i mutui a 15 anni fino ad un massimo del 3,06% per le durate più elevate.

 

I migliori prestiti di aprile

 Come ogni mese, a livello medio e tendenziale, è possibile indicare i tassi medi applicati dalle finanziarie ai prestiti. In questo articolo prenderemo in esame i migliori tassi di aprile per i prestiti in base alla durata del piano di rimborso. Gli esempi sono fatti considerando i prestiti per l’acquisto dell’auto nuova e i prestiti personali per la ristrutturazione della casa.

Attenti alle compagnie assicurative false

Nel primo caso il TAEG oscilla dal 7,22 al 7,32 per cento, in base al piano d’ammortamento scelto. Minore è il tempo considerato dal consumatore per il rimborso, più alto sarà il tasso applicato al finanziamento. Per esempio, il TAEG per un prestito da rimborsare in 12 mesi sarà del 7,32 per cento, mentre per un prestito da rimborsare in 48 mesi, il TAEG scende fino al 7,22 per cento. Da notare che il TAN è sempre lo stesso ed equivale a 6,95%. Cambia invece il TAEG che decresce al 7,28 per cento per i finanziamenti a 18 mesi, arriva al 7,26% per i finanziamenti a 24 mesi, oppure al 7,24 per quelli a 36 mesi e via dicendo fino al 7,22% per i rimborsi a 60, 72 e 84 mesi.

Il prestito personale di Cofidis

Per quanto riguarda la ristrutturazione il discorso è molto simile: i tassi finiti, il TAEG, oscilla dal 7,23% dei piani di rimborso di 60, 72, 96 e 120 mesi, fino al 7,32% per i piani di rimborso minimi, vale a dire quelli annuali in 12 rate.

Nuove regole per le commissioni sulle carte di credito?

 A Bruxelles, ma anche all’interno dei diversi paese dell’Unione, si sta discutendo sulle nuove normative per la carta di credito, al fine di renderne più agevole l’utilizzo e incoraggiar, così, l’utilizzo di metodi di pagamento alternativi al contante. La prima mossa che si sta studiando è quella del taglio delle commissioni interbancarie.Si tratterebbe di un grande vantaggio per i cittadini ma, come insegna l’esperienza della Spagna, se la normativa non sarà ben elaborata rischia di rivelarsi l’ennesimo salasso per coloro che utilizzeranno questo metodo di pagamento.► Tutte le differenze tra le carte di credito

Le commissioni che i consumatori pagano adesso per l’utilizzo delle carte di credito sono quelle relative all’esercente che effettua la vendita, ossia le commissioni che la banca dell’esercente paga alla banca di colui che ha acquistato. A Bruxelles stanno lavorando per far abbassare l’ammontare di queste commissioni, con l’obiettivo che questo risparmio dell’esercente si trasformi anche in un risparmio per il consumatore.

Ma questo meccanismo così semplice si potrebbe trasformare in aumento delle spese per i consumatori: le banche potrebbero compensare i minori introiti derivanti dalle commissioni con un aumento del costo dei prodotti finanziari. La conseguenza, oltre al maggior esborso per i cittadini, sarebbe il ritorno all’uso del contante, ossia proprio quello che si cerca di evitare.