Gli stranieri continuano a comprare in Italia

 Sembra una contraddizione ma man mano che gli italiani hanno più difficoltà nell’acquisto della casa, gli acquirenti stranieri nel nostro paese aumentano. È questa la fotografia scattata da Scenari Immobiliari.

Lo studio in questione ha infatti notato come molti stranieri siano ancora convinti d’investire bene arrivando nel nostro paese. Nel 2005, tanto per dare qualche numero, gli stranieri che hanno comprato casa in Italia sono stati circa 3000 mentre nel 2012 ci sono ben 4600 famiglie stranieri che hanno preferito il mattone tricolore. L’incremento in termini percentuali è del 53% circa.

Calano i prezzi delle case e aumentano i tassi dei mutui

Il bello è che in questi anni l’esborso economico degli investitori stranieri in Italia è aumentato passando dai classici 245 mila euro del 2005 fino a i 455 mila euro del 2012. Ma dove si acquista di più e chi è interessato alle case italiane? I principali acquirenti sono i tedeschi che rappresentano il 36% degli investitori e poi gli inglesi che si fermano a quota 18%. Le regioni preferite sono la Puglia dove si concentrano il 22 per cento degli acquisti stranieri, seguita dal Lazio (21%), dalla Toscana (16%) e dalle Marche (15%).

Non ci sarà la bolla immobiliare

Tra gli acquirenti, però sono dati in ascesa i russi che se nel 2005 rappresentavano soltanto il 2 per cento del totale, adesso si assestano intorno al 13 per cento.

Pistoia pensa alle famiglie in difficoltà col mutuo

 Il comune di Pistoia ha deciso di dare una mano a tutte le famiglie che in questo momento non sono più nelle condizioni di pagare il mutuo acceso per l’acquisto della prima casa. Una moratoria locale che sicuramente offre un respiro ancora più ampio nel panorama della crisi italiana.

Scadono a marzo offerte e moratoria

La crisi economica, in effetti, ha colpito migliaia di persone in tutto lo Stivale, cittadini che si sono ritrovati senza la disponibilità economica per pagare il mutuo dell’abitazione principale. Per loro il comune di Pistoia mette a disposizione 50 mila euro che non riusciranno a soddisfare tutte le richieste ma saranno sufficienti a dare respiro a molte persone in difficoltà.

Ipoteca, istruttoria e notaio nei contratti di mutuo

Per partecipare a questo bando è necessario che almeno un componente della famiglia sia stato colpito dalla crisi, quindi sia stato messo in cassa integrazione o in mobilità, lavori a tempo ridotto, con un contratto a tempo determinato, oppure con lavori libero professionali e atipici. Possono inoltre chiedere l’agevolazione anche le famiglie in cui una persona sia colpita da una grave malattia o da un infortunio.

I requisiti per accedere al fondo sono semplici: il reddito ISEE non deve essere superiore ai 35 mila euro, mentre il valore ISEE non deve superare i 20 mila euro. Ogni famiglia può ottenere un contributo variabile che sarà di 2000 euro per coloro che hanno un reddito fino a 10 mila euro e sarà invece di 1500 euro per chi ha un reddito compreso tra 10 mila e 20 mila euro.

Mixa il conto e ottieni il massimo rendimento

 Un conto corrente stabile e un conto deposito con un rendimento competitivo al 4 per cento. È questa l’offerta prioritaria di Bipiemme che lancia il prodotto con lo slogan di Mixa il conto.

La cessione del quinto fatta con Bipiemme

In pratica la proposta è quella di aprire un conto corrente e poi mantenere vincolata una discreta somma per un periodo variabile da 6 a 12 mesi. Per esempio 10 mila euro. Questa somma vincolata ottiene un rendimento del 4 per cento lordo annuo sulla cifra sottoposta al vincolo. Se però il cliente ha la necessità di avere prima del previsto la somma, può richiederla. Dovrà pagare però una piccola commissione pari all’1,5% dell’importo prelevato in anticipo per i giorni che separano la ricezione della somma dalla scadenza del vincolo.

Bipiemme per i lavoratori a tempo determinato

Se invece si è soddisfatti del rendimento, allora si può rinnovare il vincolo a 6 mesi con un tasso che sarà ancora più interessante perché maggiorato di 2 punti rispetto al tasso loro di vincolo ordinario. La banca offre anche la possibilità di portare i titoli alla Bipiemme ottenendo un bollo sul dossier molto remunerativo per tutto il 2013.

La promozione si attiva in filiale dove i clienti sono seguiti da un consulente finanziario ma poi grazie al servizio di internet e mobile banking, tutto è più facile e si fa da casa. Sul sito Bipiemme è disponibile anche il simulatore del rendimento annuo. nto. ra stato registrato e non riportava la data, per questo è stato giudicato inattendibile.

La cessione del quinto fatta con Bipiemme

 Il progetto Bpm per avere dividendi sembra essere ben strutturato, tanto che Andrea Bonomi che è il principale azionista dell’istituto di credito in questione, spiega che già nel 2013 la sua banca potrebbe tornare a crescere. Certo è che se i suoi prodotti creditizi non sono appetibili, gli effetti della crisi saranno ancora più forti.

Abbiamo visto insieme alcune delle offerte Bipiemme: 4 tipi di mutui con cap, Bipiemme per i lavoratori a tempo determinato ed abbiamo valutato anche che a far credito alle aziende ci pensa Bipiemme visto che le aziende in difficoltà non mancano tra i destinatari della Banca Popolare di Milano.

Adesso prendiamo in considerazione un altro grande classico dei finanziamenti: la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. I pensionati INPS, infatti, nonostante l’età, possono ottenere un finanziamento a condizioni molto vantaggiose, cedendo alla banca soltanto un quinto dell’importo della pensione.

La convenienza del prodotto è anche nella semplicità dell’erogazione, visto che una volta consegnati tutti i documenti, il contratto di lavoro o il modello OBIS/M è possibile ottenere in pochi minuti il preventivo e sottoscriverlo quasi immediatamente. La rata mensile sarà pois trattenuta direttamente dall’INPS così che il pensionato che vuole investire il suo gruzzoletto non ha molto altro cui pensare.

Con questo sistema di possono ottenere fino ad 80 mila euro da rimborsare in un periodo variabile da 24 a 120 mesi.

 

A far credito alle aziende ci pensa Bipiemme

 Bipiemme per i lavoratori a tempo determinato e 4 tipi di mutui con cap da Bipiemme sono le offerte di questa banca che abbiamo già visto insieme. Vogliamo anche parlare del credito per la riduzione dei termini di pagamento, una proposta che la banca rivolge alle imprese.

Prima di tutto cerchiamo di capire di cosa si tratta. Come spiegato sul sito Bipiemme, il Credito per la riduzione dei termini di pagamento, serve a promuovere un finanziamento rateizzato a breve termine. L’obiettivo è quello di fare in modo che le aziende abbiamo la liquidità sufficiente per far fronte a nuovi termini di pagamento applicabili a tutte le transazioni commerciali.

► Conto Welcome Aziende 2013

Si capisce quindi che l’iniziativa è rivolta a tutte le aziende che devono ottemperare al pagamento dei propri fornitori, rispettando i nuovi tempi stabiliti dalla direttiva. Cosa c’è di conveniente lo scopriamo nelle condizioni dell’offerta.

L’importo erogato non è fisso ma dipende dalla valutazione fatta durante l’istruttoria della pratica. Di certo c’è soltanto che il prestito deve essere rimborsato in un periodo variabile che va dai 19 ai 120 mesi. In massimo 10 anni il rapporto con la Bipiemme deve dirsi felicemente concluso. Il TAEG per un finanziamento a tasso fisso calcolato su 100.000 euro da restituire in 5 anni, è del 9,605% ma scende fino all’8,910 per cento per le proposte a tasso variabile.

Bipiemme per i lavoratori a tempo determinato

 La banca Bipiemme propone 4 tipi di mutui con cap e non sono i soli prodotti creditizi che l’istituto di credito vuole usare per portare a termine il progetto Bpm per avere dividendi. Tra i servizi finanziari offerti dalla banca, infatti, c’è anche un interessante prestito per i lavoratori a tempo determinato.

Si sa che offrire un mutuo a chi in questo momento non ha un contratto stabile a tempo indeterminato, è molto complesso, ma la Bipiemme sembra disposta a correre il rischio. Quali sono allora le caratteristiche del prodotto?

BPM vuole diventare una SPA

Si tratta di un prestiti per i clienti privati che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato, che sono residenti nella provincia di Milano o che in questo territorio svolgono la loro attività lavorativa. L’importo massimo del prestito è di 4000 euro che possono arrivare fino a 10000 se il cliente ha intenzione di comprare un’auto nuova oppure un’auto usata.

Il tasso applicato al finanziamento è un fisso al 6,50 per cento. La simulazione proposta sul sito Bipiemme illustra bene tassi e importo delle rate. Per un finanziamento di 5000 euro da rimborsare in 60 rate mensili, la rata sarà inferiore ai 100 euro, per l’esattezza 97,83 euro. Il TAN è del 6,50 per cento e il TAEG proposto è del 6,870%. Alla fine dei 60 mesi l’importo restituito alla banca è di 5891,55 euro.

4 tipi di mutui con cap da Bipiemme

 Il progetto Bpm per avere dividendi sembra essere stato esposto con chiarezza dall’amministratore delegato dell’azienda, Andrea Bonomi che punta già a partire dal 2013 sul rilancio della banca che si è trasformata di recente in una SpA di cui Bonomi è il principale azionista.

BPM vola in borsa dopo l’annuncio dello Statuto

Intanto però, visitando il sito della banca, è evidente la volontà di Bipiemme di attirare in questi mesi quanti più clienti possibile. Visto che il tasso variabile per i mutui resta il più appetibili in un momento di crisi, abbiamo provato a scandagliare le offerte di mutui ipotecari con cap della Banca Popolare di Milano.

Bipiemme propone ben 4 mutui variabili con cap divisi in due categorie, la standard e quella rivolta in modo più dettagliato ai giovani. Per quanto riguarda il mutuo variabile con cap standard ci sono due possibilità di tetto massimo, quello al 6% e quello al 6,50 per cento. La differenza sta nel tasso di base.

BPM vuole diventare una SPA

Il TAEG di partenza per il cap al 6%, infatti, è del 4,183%, mentre quello per il cap al 6,5% è del 4,079%. Questo vuol dire che la banca ha intenzione di premiare con un tasso di partenza più basso i mutuatari che in futuro sono disposti a rischiare di più.

I due mutui variabili con cap Giovani hanno invece il TAEG di partenza al 3,949% per il cap al 6%, oppure il TAEG al 3,845% per il cap al 6,50 per cento. ra stato registrato e non riportava la data, per questo è stato giudicato inattendibile.

Mutui e prestiti più interessanti del momento

 Ogni giorno, in base alle esigenze di spesa di un utente, è possibile fare una selezione di prestiti e mutui utilizzando i suggerimenti forniti dai siti d’intermediazione come PrestitiSupermarket, MutuiSupermarket e Supermoney.

Nella giornata di oggi abbiamo avuto la possibilità di vedere numerosi aggiornamenti relativi a prestiti e mutui. In questa seconda categoria abbiamo illustrato due proposte della Banca Carime, una a tasso variabile con cap e una a tasso misto.

Il mutuo PreFix della Banca Carime conviene davvero? Per rispondere a questa domanda siamo entrati nel merito di una serie di informazioni reperibili sul sito dell’istituto di credito in questione che offre una panoramica completa sul funzionamento del mutuo. Abbiamo provato poi ad approfondire le caratteristiche di un altro prodotto, sempre della Banca Carime, il mutuo Formula Open dove l’apertura riferita alla formula si riferisce al fatto che con scadenza biennale si può effettuare il passaggio da una formula a tasso fisso ad una formula a tasso variabile senza spese aggiuntive.

Per quanto riguarda i prestiti, invece, abbiamo simulato la richiesta di un prestito per l’acquisto degli elementi di arredamento di 10 mila euro da rimborsare in 10 anni. Le soluzioni enucleate da PrestitiSupermarket sono state due: il Credito casa arredamento Findomestic e il ProntoTuo Casa di Consel.

ProntoTuo Casa di Consel

 Per una domanda effettuata di un prestito da 10 mila euro, da rimborsare in 10 anni, al fine di completare l’acquisto di oggetti d’arredamento, una delle soluzioni migliori è ProntoTuo Casa di Consel. La domanda, come nel caso di Credito casa arredamento Findomestic è fatta da un dipendente pubblico di Milano che ha 30 anni e lavora da gennaio 2005 con un contratto a tempo indeterminato.

Osservatorio Findomestic su casa e arredamento

Il prodotto in questione prevede un limite massimo di 10 mila euro di finanziamento, con una rata conseguente di 251,03 euro da rimborsare al massimo in 48 rate. Le rate devono sommare anche spese mensili d’incasso rata di 2,65 euro.

Il tasso proposto per questo prodotto è un TAN fisso all’8,90 per cento che arriva ad un TAEG del 9,96 per cento, visto che da inserire nel computo delle spese ci sono soltanto le imposte di bollo di 14,62 euro. I vantaggi, messi in evidenza nella scheda di PrestitiSupermarket sono nell’erogazione dell’importo tramite bonifico, nella possibilità di aprire l’istruttoria da casa e nella durata dell’aggiornamento da estendere fino a 84 mesi.

Il prestito è pensato per lavoratori dipendenti, per lavoratori autonomi e per pensionati che vogliano ristrutturare casa, arredarla nuovamente, acquistare un box o un immobile, pagare le spese di rifacimento degli impianti domestici.

Credito casa arredamento Findomestic

 PrestitiSupermarket è un sito internet che propone una serie di paragoni tra le soluzioni creditizie più adatte ad un certo tipo di richiesta. La domanda effettuata è quella di un prestito da 10 mila euro, da rimborsare in 10 anni, al fine di completare l’acquisto di oggetti d’arredamento. La domanda di prestito è fatta da un dipendente pubblico di Milano che ha 30 anni e lavora da gennaio 2005 con un contratto a tempo indeterminato.

La fiducia degli italiani sta peggiorando

Sulla base di tutte queste variabili, il prodotto migliore è offerto da Findomestic che tra i suoi vantaggi, oltre all’assenza di spese accessorie, ha la possibilità di gestire l’intero processo online e la facoltà di estendere il piano di rimborso fino a 84 mesi.

Osservatorio Findomestic su casa e arredamento

Tanto per elencare tutti gli elementi più importanti, ricordiamo che Findomestic Credito Casa e Arredamento offre un Tasso all’8,95% con zero spese iniziali e zero imposte. Il TAEG, infatti, non si allontana molto dal punto di partenza ed è del 9,33 per cento.

I destinatari del finanziamento sono i lavoratori dipendenti e i pensionati con un reddito dimostrabile che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 75 anni. La finalità ammessa per la richiesta del finanziamento è quella dell’acquisto dell’arredamento per il quale, l’importo massimo consentito è di 60 mila euro.