Credito casa arredamento Findomestic

 PrestitiSupermarket è un sito internet che propone una serie di paragoni tra le soluzioni creditizie più adatte ad un certo tipo di richiesta. La domanda effettuata è quella di un prestito da 10 mila euro, da rimborsare in 10 anni, al fine di completare l’acquisto di oggetti d’arredamento. La domanda di prestito è fatta da un dipendente pubblico di Milano che ha 30 anni e lavora da gennaio 2005 con un contratto a tempo indeterminato.

La fiducia degli italiani sta peggiorando

Sulla base di tutte queste variabili, il prodotto migliore è offerto da Findomestic che tra i suoi vantaggi, oltre all’assenza di spese accessorie, ha la possibilità di gestire l’intero processo online e la facoltà di estendere il piano di rimborso fino a 84 mesi.

Osservatorio Findomestic su casa e arredamento

Tanto per elencare tutti gli elementi più importanti, ricordiamo che Findomestic Credito Casa e Arredamento offre un Tasso all’8,95% con zero spese iniziali e zero imposte. Il TAEG, infatti, non si allontana molto dal punto di partenza ed è del 9,33 per cento.

I destinatari del finanziamento sono i lavoratori dipendenti e i pensionati con un reddito dimostrabile che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 75 anni. La finalità ammessa per la richiesta del finanziamento è quella dell’acquisto dell’arredamento per il quale, l’importo massimo consentito è di 60 mila euro.

Il mutuo PreFix della Banca Carime conviene davvero?

 Il Mutuo PreFix della Banca Carime è un mutuo variabile ma non troppo. Questo il sottotitolo scelto dall’istituto di credito che fa parte del gruppo UBI Banca. Il mutuo PreFix ha un preciso target di riferimento.

Si rivolge infatti a tutti coloro che vogliono approfittare di questo momento di un periodo di calma dei tassi, soprattutto i variabili indicizzati con Euribor e BCE per avere poi la certezza di non rischiare troppo il proprio denaro.

Lavorare da Ubi Banca

Il mutuo PreFix, per esempio, dà la possibilità di beneficiare della stabilità del tasso fisso e della convenienza del tasso variabile, in generale, è da considerarsi un variabile con Cap. In pratica l’utente che si affida a questo prodotto della Banca Carime, approfitta per i primi 12 mesi di un mutuo a tasso fisso e poi passa ad un variabile con Cap. Il Cap, il tetto massimo è quello definito alla stipula del contratto.

Banche in crisi si torna a parlare di esuberi

I vantaggi che la banca sottolinea nel prodotto sono diversi ma si possono riassumere in tre punti. Sicuramente è un prodotto rivolto sia chi vuole acquistare una casa, sia a chi desidera ristrutturarla, senza correre troppi rischi. Il secondo punto a favore del prodotto è il suo adattamento alle surroghe, quindi il suo rivolgersi alle persone che vogliono approdare alla Carime partendo dalla loro banca d’origine. Il terzo punto a favore è la possibilità di trasformarlo in un mutuo per liquidità con una spesa anche consistente ma pianificata nel futuro.

Conosciamo un po’ meglio l’assicurazione Motoplatinum

 Motoplatinum è un assicurazione conveniente, promossa dalle compagnie che hanno preso parte all’impresa. Il prodotto, infatti, è il risultato di un accordo tra 24hAssistance e Motociclismo insieme ad alcuni tra i principali assicuratori stranieri che si occupano del mondo delle due ruote.

Rinnovare la polizza assicurativa

Se si va a scavare nel profondo del prodotto, si scopre che si tratta della prima polizza per moto messa a punto da compagnie straniere che hanno adocchiato i centauri italiani. Chi guida in modo assennato e dimostra la sicurezza al volante, può ottenere in questo caso un premio. La prudenza diventa quindi un elemento determinante per la definizione della polizza.

Motoplatinum fa sapere di adeguarsi molto bene alla situazione meteo del nostro paese e non solo. Per esempio è risaputo che la moto non si usa tutto l’anno e quindi la compagnia ha pensato di offrire un’assicurazione che può essere sospesa nei mesi dell’anno in cui il suo utilizzo è ridotto o annullato.

La polizza moto e ciclomotori di Dialogo

La sospensione dell’assicurazione e del pagamento del premio, può essere richiesta fino a due volte l’anno senza spese aggiuntive. L’assicurato, poi, ha la massima libertà nella customizzazione del prodotto: può variare la richiesta di assistenza e tutela legale, oppure cautelarsi soltanto per i casi di infortunio.

 

Tutte le differenze tra le carte di credito

 Quando si sottoscrive un contratto per l’apertura di un conto corrente, generalmente, la banca, nei servizi di base, offre anche l’home banking e una carta di pagamento in stile bancomat. Al contrario la carta di credito è uno strumento più esclusivo che deve essere esplicitamente richiesto, infatti comporta il pagamento di un canone a parte rispetto a quello all inclusive del conto.

I servizi del conto corrente bancario

Oggi gli strumenti di pagamento elettronico si sono moltiplicati e anche le carte di pagamento hanno caratteristiche molto differenti tra loro. Per esempio si distinguono in base al costo. Le carte di debito hanno un prezzo diverso rispetto alle carte di credito. Nel primo insieme rientrano ad esempio i bancomat che consentono anche il prelievo di contanti. Le carte di debito consentono di accumulare più pagamenti in un mese, le transizioni sono registrate con la valuta del giorno del pagamento e addebitate di volta in volta, come da contratto. Con alcuni esercizi convenzionati si può anche stabile un regime di sconti.

La carta di credito, infine, è una carta che fa riferimento ad una linea di credito messe a disposizione del cliente dalla banca emittente. In genere si usa per ottenere un fido, c’è un plafond disponibile e il saldo dei pagamenti effettuati in un tempo determinato, è fatto in un sol giorno.

 

Cosa bisogna sapere delle assicurazioni che cambiano

 Il mondo creditizio è in continuo fermento, si tolgono elementi vecchi per sostituirli con nuovi che di innovativo hanno ben poco. Basta pensare che adesso nel prestito conta l’affidabilità del richiedente che è un parametro in sostituzione del vecchio albo dei buoni e dei cattivi pagatori. A parte questa premessa, in virtù di una modifica normativa, c’è stato anche l’aggiornamento del mondo delle assicurazioni.

Dal primo gennaio 2013 sono cambiate le regole che riguardano il rinnovo annuale della polizza RC auto. Mentre prima si parlava di tacito rinnovo, adesso questa pratica è stata definitivamente abbandonata. Le compagnie assicurative sono infatti tenute per legge ad informare il cliente assicurato della scadenza della polizza e del fatto che la clausola del tacito rinnovo non è più efficace.

Taglia i costi della polizza auto

L’abolizione del tacito rinnovo prevede che l’assicurato non abbia alcun legame con la compagnia assicurativa e per abbandonarla non deve nemmeno più inviare la lettera di disdetta. La compagnia, dal canto suo, prima della scadenza dell’assicurazione, deve inviare all’assicurato non solo il suo attestato di rischio, necessario per un eventuale nuovo preventivo, ma anche una proposta di rinnovo.

Rinnovare la polizza assicurativa

La normativa ha sicuramente introdotto un buon grado di liberalizzazione nel settore RC Auto, visto che adesso, anche per ottenere dei preventivi comparativi, è sufficiente fare un giro online tra i preventivatori più accreditati.

Nel prestito conta l’affidabilità del richiedente

 Nonostante sia stato messo al bando il famoso albo dei cattivi pagatori, è sempre più evidente che le banche, gli istituti di credito e le concessionarie, nell’erogazione dei fondi, hanno bisogno di una garanzia. La cosiddetta affidabilità creditizia è peculiare per identificare il buon creditore.

Sempre meno acquirenti per auto e moto

Un consumatore, in pratica, ha una specie di pagella nascosta, che viene stilata dagli istituti di credito con cui ha a che fare e che viene chiamata in casa nel momento in cui si chiede un nuovo prestito, il mutuo o l’estensione dei contratti vigenti.

In genere le banche cercano di capire se il debitore riesce ad essere puntuale nei rimborsi e se ha la disponibilità economica giusta per sostenere a lungo il prestito. Le valutazioni, in genere, prendono in considerazione un numero variabile di elementi: sicuramente il reddito del richiedente, le sue entrate mensili, ma anche le spese che già deve sostenere e il grado d’indebitamento accumulato negli anni, infine la puntualità dei rimborsi.

La fiducia degli italiani sta peggiorando

L’affidabilità creditizia è quindi associata ad un core, un punteggio che è assegnato ai soggetti e che va a sostituire il vecchio albo dei buoni e dei cattivi pagatori. La precedente situazione di un soggetto, è praticamente aggiornata e si può dire che non esistono parametri fissi, ma la variabilità dipende dalle banche e dagli enti erogatori dei fondi.

Calano i prezzi delle case e aumentano i tassi dei mutui

 L’andamento dei tassi dei mutui, rilevato dall’Abi, presenta un incremento lieve dei tassi medi applicati sui finanziamenti. Questa presa di coscienza si ha proprio adesso che i prezzi delle case sembrano in diminuzione e se i tassi si fossero abbassati o fossero rimasti stabili, si sarebbe potuto parlare chiaramente di ripresa.

Anche il mercato degli affitti subisce una battuta d’arresto

I report cui facciamo riferimento sono sostanzialmente due. Il primo è stato redatto da Knight Frank che in genere firma le consulenze per il mercato immobiliare e l’altro, invece, è firmato dall’Abi che si occupa dei mutui nel nostro paese.

Knight Frank ha spiegato che nel 2012 c’è stata una flessione importante dei prezzi delle case e si può addirittura stilare una classifica dei dieci paesi in cui i prezzi degli immobili sono diminuiti maggiormente. L’Italia rientra in questa top ten di nazioni e la sua posizione potrebbe addirittura migliorare visto che c’è stata un’accelerazione della discesa dei prezzi a partire dalla fine del 2012, con strascichi importanti anche nel 2013.

► I buoni consigli per gli aspiranti mutuatari

Insomma, potrebbe essere il momento ideale per fare affari ma il comparto creditizio non agevola la ripresa dei mutui visto che da gennaio e febbraio, come riporta l’ABI, c’è stata addirittura un’impennata dei tassi medi con il passaggio dal 3,70% al 3,76%.

Scadono a marzo offerte e moratoria

 Secondo il portale Mutuisupermarket, le sofferenze bancarie potrebbero subire un’accelerazione alla fine del mese quando oltre ad una serie di offerte molto vantaggiose per chi desidera accendere un mutuo a marzo, scadrà anche la moratoria sui finanziamenti, stabilita a gennaio.

Ipoteca, istruttoria e notaio nei contratti di mutuo

Partiamo dalla moratoria che sicuramente impensierisce un buon numero di mutuatari. Chi è in difficoltà con il pagamento delle rate, le fasce deboli della popolazione, maggiormente colpite dalla crisi, hanno avuto per ben cinque volte l’occasione di chiedere aiuto. È stato stabilito un fondo per i mutuatari che non riescono a pagare le rate a seguito di una modifica della loro situazione patrimoniale, perché ad esempio hanno perso il lavoro.

Moratoria sui mutui prolungata fino a marzo

L’accordo è stato stipulato dall’ABI e da 13 associazioni di consumatori soltanto a gennaio ma alla fine di marzo finirà anche questa opportunità e non sembrano esserci grandi speranze di approvazione di una nuova moratoria con lo stesso regolamento.

Nel mese in corso, poi, scadranno anche le offerte messe a disposizione da due banche molto importanti come Webank e Intesa Sanpaolo. Il primo dei due istituti di credito offre uno sconto dello 0,20 per cento sugli spread calcolati nel mese per i mutui a tasso fisso. Mentre per quanto riguarda Intesa Sanpaolo sono attivate delle condizioni speciali per i giovani che non hanno ancora compiuto 34 anni e che hanno un reddito definito “atipico”.

Il prestito personale Cofidis

 Un prestito personale molto interessante per questo periodo è quello offerto da Cofidis destinato ai lavoratori autonomi, ai dipendenti e ai pensionati. Si tratta di un finanziamento concesso per le spese di arredamento, ristrutturazione della casa, per l’acquisto di un’auto nuova oppure di un’auto a chilometro zero. I soldi, però, precisa la compagnia, possono essere usati anche per l’acquisto di un’auto usata.

 La fiducia degli italiani sta peggiorando

L’importante è non superare i limiti minimi e massimi del prestito che deve oscillare necessariamente tra 2000 e 15000 euro. Il tasso annuo nominale è del 6,50 per cento per i prestiti rimborsati in 12 mesi e sale man mano che si allunga il piano di rimborso. Sarà quindi del 6,55 per cento i prestiti a 18 mesi, oppure del 6,60 per cento per i prestiti a 24 mesi e del 6,65 per cento per i prestiti a 30 mesi. E via così fino al tasso del 7 per cento per i prestiti a 72 mesi.

 Osservatorio Findomestic su casa e arredamento

L’istruttoria della pratica è gratuita ma deve essere corrisposta l’imposta sostitutiva di 14,62 euro. Non ci sono spese mensili e poi bisogna pensare a spese annuali di 1,81 euro. Non è prevista la sottoscrizione di una polizza in aggiunta al finanziamento ma la finanziaria si riserva l’opportunità di chiedere la presentazione di una fideiussione bancaria.

Deve essere assicurato l’1 per cento del capitale residuo.