Guida al conto corrente

 Che cos’è un conto corrente?

Il conto corrente è uno strumento messo a disposizione della banche ai propri clienti, secondo la disciplina del Codice Civile italiano, attraverso il quale è possibile compiere diverse operazione di carattere economico e finanziario, come incassi, pagamenti, bonifici bancari etc., e dà la possibilità di accedere a denaro elettronico attraverso bancomat e carte di credito.

► I servizi del conto corrente bancario

Come si apre un conto corrente?

Aprire un conto corrente è un’operazione molto semplice per la quale basta recarsi in una filiale bancaria portando con sé un documento di identità in corso di validità e il proprio codice fiscale.

Alcuni istituti bancari richiedono anche altre tipologie di documentazione, che variano da banca a banca.

È necessario fare attenzione, però, perché, anche se si tratta di un’operazione molto semplice, l’apertura di un conto corrente è sempre la stipula di un contratto con un soggetto terzo che, quindi, prevede obblighi e diritti reciproci.

Negli ultimi anni sta crescendo il numero degli istituti bancari che permettono di aprire il conto corrente anche direttamente on line. Si tratta di una procedura telematica piuttosto semplice che però sarà resa effettiva solo con l’invio della documentazione richiesta e del contratto di conto corrente tramite raccomandata a.r. e dopo il primo versamento.

Come si trasferisce il conto corrente?

Nel caso il cliente non sia soddisfatto di come la banca alla quale si è affidato gestisce il suo conto corrente o nel caso si sia trovata una banca o un istituto con condizioni più favorevoli è sempre possibile cambiare conto corrente (l’operazione può avvenire anche all’interno della stessa banca nel caso si voglia cambiare tipologia di contratto o filiale).

Procedere all’operazione è, anche in questo caso, piuttosto semplice, anche se prevede due percorsi diversi in base all’operazione specifica che si sta effettuando:

1. Trasferimento del conto corrente tra due filiali della stessa banca

La banca si prenderà carico di modificare la filiale di radicamento del rapporto di conto corrente lasciando, in base alle richieste del cliente, invariati i servizi compresi, altrimenti si procede con l’estinzione del vecchio rapporto e all’apertura dell’altro presso la filiale prescelta.

2. Trasferimento del conto corrente tra due banche diverse

Il cliente può chiedere alla nuova banca alla quale vuole affidarsi di prendersi in carico di tutte le operazioni necessario al trasferimento. Sarà quindi compito dell’istituto in questione prendere contatto con la banca di provenienza e traslocare tutti i servizi e le domiciliazioni previste nel vecchio rapporto per poi effettuare l’operazione di estinzione del conto presso la vecchia banca.

Solitamente la nuova banca si prende carico anche degli oneri di trasferimento, ma non di quelli di chiusura, se previsti.

Come si chiude un conto corrente?

Come per il trasferimento, anche in caso di chiusura del conto corrente, nel caso se ne voglia aprire un altro presso un altro istituto, si può chiedere alla nuova banca di prendersi in carico del procedimento di chiusura.

Altrimenti, se è il cliente a volersene occupare, basta andare nella propria filiale e compilare il modello per la estinzione del conto corrente.

Ad oggi la chiusura di un conto corrente è un’operazione praticamente gratuita, fatta esclusione del pagamento dei costi legati non alla chiusura ma alla gestione ordinaria del conto, come ordinaria tenuta, invio dell’ultima comunicazione, pro-quota sui canoni e sulle imposte di bollo.

Anche se la delega delle pratiche di cessazione del conto corrente alla banca di destinazione è più comoda rispetto alla seconda via, i tempi di attesa per il perfezionamento della pratica sono solitamente molto più lunghi (anche fino ad un mese).

Una volta che si fa richiesta di chiusura di conto corrente è obbligatorio restituire alla banca gli strumenti finanziari ricevuti (bancomat, carta/e di credito e libretto degli assegni) o dichiarare in forma scritta di aver provveduto personalmente alla loro distruzione.

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Guida al conto corrente multiservizi

 

Mutuo a rata costante della BPA

 La Banca Popolare di Aprilia, nota per la varietà dei prodotti creditizi offerti, nel suo carnet di mutui e prestiti mette a disposizione dei clienti anche un mutuo a rata costante. Uno di quei finanziamenti dove di certo c’è soltanto l’importo del rimborso mensile mentre variano il tasso d’interesse applicato e con esso la durata del piano d’ammortamento.

►  BPA Mutuo Casa a tasso misto

Una soluzione interessante, soprattutto nel breve periodo, per coloro che hanno la necessità di approfittare della bontà dei tassi variabili ma senza subire le oscillazioni caratteristiche di questo prodotto. Soprattutto in questo momento che si prende atto dell’inversione di tendenza per l’Euribor che, dopo 14 mesi di ribassi ha ripreso a salire.

►  Il mutuo a tasso fisso della BPA

Il mutuo a rata costante della Banca Popolare di Aprilia può essere finalizzato all’acquisto dell’immobile, alla costruzione e alla ristrutturazione ma il loan to value non deve andare oltre l’80 per cento del valore dell’immobile e il piano d’ammortamento non può essere calcolato, inizialmente, come superiore ai 20 anni.

►  BPA Mutuo Casa a tasso variabile

Andando ad approfondire la questione del tasso d’interesse applicato per il finanziamento si scopre che il risparmio è maggiore se al mutuo si associa anche una polizza. Per cui il TAEG per i mutui senza polizza è del 6,034% per i mutui a 15 anni e del 6,002 per i mutui a 20 anni. Poi scende al 6,040 e al 6,060 per i mutui con polizza abbinata.

 

Tutto sui tassi d’interesse dei mutui

 Un mutuo, come possiamo immaginare, è un prestito di denaro, di una bella somma di denaro, finalizzato all’acquisto di un immobile o alla copertura delle spese di ristrutturazione. In genere la banca che eroga il mutuo, rivuole poi i soldi con gli interessi.

► I mutui al 100 per cento non esistono più

Il tasso d’interesse per definizione è il costo che il mutuatario deve pagare per rimborsare il prestito ottenuto e dipende molto spesso dall’importo erogato e dalla durata del piano d’ammortamento. Il tasso d’interesse è generalmente espresso in percentuale e in alcuni casi si compone avendo come riferimento degli indici sintetici. Per esempio il tasso d’interesse applicato ai mutui variabili è legato all’Euribor di periodo cui si somma lo spread.

► Inversione di tendenza per l’Euribor

Lo spread, è il guadagno marginale della banca sul prestito e in genere è compreso tra l’1 e il 2 per cento ma in momenti di crisi con i tassi BCE molto contenuti, le banche possono avere il desiderio di incrementare i guadagni giocando sulla stabilità dei TAEG applicati ai consumatori finali.

Il tasso d’interesse, fisso o variabile, è uno dei dubbi più consistenti degli aspiranti mutuatari. Oggi esistono numerose forme di finanziamento che vanno al di là di questa dicotomia, per esempio il tasso misto o il tasso variabile con cap, o addirittura il mutuo a rata costante. Tutti cercano di andare incontro alle esigenze mutevoli dei mutuatari.

I mutui al 100 per cento non esistono più

 In un momento storico in cui il credit crunch è la parola d’ordine del settore creditizio, è molto difficile trovare in giro dei mutui che vadano a coprire il 100 per cento delle spese sostenute dai debitori. Insomma, i mutui al 100% si può dire che non esistono più.

► Il credit crunch è più soft per il nostro paese

Resistono soltanto quelle banche che hanno un po’ di liquidità da parte e possono permettersi il lusso di guadagnare denaro correndo dei rischi maggiori rispetto agli istituti di credito tradizionali. In effetti, la parabola stessa del loan to value è discendente ed oggi le banche, anche per concedere prestiti all’80 per cento del minore tra il prezzo d’acquisto e il valore di perizia, chiedono numerose garanzie.

Garanzie che spesso si traducono nella sottoscrizione di una polizza assicurativa. Il nuovo regolamento Ivass ha disposto che tali polizze non siano obbligatorie ma in casi particolari come il mutuo al 100 per cento, diventano nella pratica necessarie.

► 2012 mutui ancora in calo

Ad un livello che potremmo definire “culturale”, tra l’altro, i mutui al 100 per cento si legano alla questione dei mutui subprimeQuesti ultimi, che hanno tanto condizionato il panorama americano, sono finanziamenti concessi anche a soggetti che di regola, non possono accedere al mercato standard. Molte banche sono fallite proprio per causa dei mutui subprime.

AIG farà causa al governo americano?

A livello di costi, i mutui al 100 per cento sono erogati a tassi mediamente “aumentati” di 0,50 punti percentuali.

BPA Mutuo Casa a tasso misto

: il mutuo casa a tasso misto.

La caratteristica essenziale di questo prodotto è sicuramente la maggiore flessibilità della rata. Come spiega la banca dalle pagine del suo sito web, è rivolto a chi vuole cogliere all’inizio i vantaggi e la sicurezza insiti nel mutuo a tasso fisso, senza però rinunciare alla possibilità di passare al tasso variabile dopo un periodo iniziale stabilito di 5 anni.

Il finanziamento può essere usato per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di un immobile ad uso residenziale e la banca, anche nel caso del tasso misto, è pronta a finanziare fino all’80 per cento del valore dell’immobile da rimborsare con un piano d’ammortamento fino a 30 anni.

I costi di questo prodotto sono elencati nel foglio illustrativo: si va dal 5,585% per i rimborsi in 15 anni al 5,541% per i rimborsi in 20 anni. Si arriva anche fino al 5,634% e al 5,598% per i mutui a 15 e 20 che comprendono anche la sottoscrizione di una polizza “Mutuo Protetto Basic”.

BPA Mutuo Casa a tasso variabile

in aumento le spese per la casa. L’istituto di credito pontino, però, tra i suoi prodotti più convincenti, annovera anche un mutuo casa a tasso variabile. 

Il finanziamento in questione consente di sfruttare tutte le opportunità del mercato, di approfittare della calma dei tassi di questo periodo, nonostante le statistiche annuncino l’inversione di tendenza per l’Euribor.

Ad ogni modo, se non avete paura dell’anno in corso e se non temete il fatto che siano in aumento le spese per la casa, allora il variabile è quello che fa al caso vostro. Il mutuo della Banca Popolare di Aprilia deve essere usato per l’acquisto, per la costruzione o anche per la ristrutturazione di un immobile ad uso residenziale.

La banca pontina è pronta a finanziare fino all’80 per cento del valore dell’immobile, da rimborsare in 30 anni, dopo aver valutato il merito creditizio e le capacità di rimborso dei richiedenti. In più è possibile abbinare al finanziamento anche delle interessanti soluzioni assicurative.

Il TAEG, per il mutuo a tasso variabile indicizzato con l’Euribor è del 6,034% per i rimborsi a 15 anni e scende al 6,002% per i rimborsi ventennali.

Il libretto Conto Compilation

 La Banca Popolare di Aprilia, l’abbiamo considerato più volte, ha una vasta gamma di prodotti creditizi che cercano di raggiungere una fetta molto ampia della popolazione assecondando esigenze e bisogni di pensionati, giovani, famiglie, lavoratori e anche piccoli, piccolissimi risparmiatori.

Per esempio il conto di base alle condizioni previste dalla Legge di Stabilità.

Il libretto Conto Compilation è una soluzione che la banca definisce giovane, fresca e frizzante, pensata per coloro che hanno un’età compresa tra 12 e 26 anni. E’ un libretto nominativo per la gestione del risparmio, sicuro, prima di tutto, ma associato anche ad una buona dose di vantaggi  e servizi esclusivi.

Il canone trimestrale da corrispondere è di appena 3 euro che danno diritto ad una serie illimitata di operazioni gratuite e alla ricezione della carta prepagata Compilation Power Card. Non stupirà se poi dal libretto, il giovane risparmiatore, opti per un conto corrente con le stesse caratteristiche: il Conto compilation.