I migliori prestiti per l’acquisto auto

 Come per l’acquisto di una casa, quando non si hanno a disposizione abbastanza risparmi, anche nel comprare un’automobile, occorre chiedere un prestito. Senza considerare che il mercato dell’auto è in crisi, rendiamoci conto che un’automobile, oggi come oggi, è praticamente indispensabile, per recarsi a lavoro o per i piccoli spostamenti.

 I prestiti migliori per chi compra un’auto nuova

Per questo è bene conoscere sempre quali sono i migliori prestiti a disposizione per chi decide di “motorizzarsi”. Il finanziamento auto, tra l’altro, secondo le statistiche è il prestito più diffuso tra gli italiani. In genere è stipulato tra dal venditore con la finanziaria. E’ il venditore ad occuparsi dell’invio dei documenti, della richiesta e di tutto il necessario.

 Le migliori offerte di prestiti

La pratica è così semplice e ben gestita che 6 italiani su 10, quando comprano un’auto, decidono di farlo tramite un prestito. Quali sono allora le proposte più interessanti? Al primo posto, secondo Supermoney, c’è la proposta di Findomestic che offre prestiti con Tan all’11,5 per cento e TAEG all’11,78, quindi con pochissime spese aggiuntive. I soldi erogati possono essere usati per comprare auto nuove o vetture usate.

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Al secondo posto si piazza il Prestito generico a tasso fisso della Banca Popolare di Novara con un TAEG del 12,79 per cento e poi arriva il Prestito Avvera di Credem con il TAEG al 13,21%. Presto altre ricognizioni del sett0re.

Per i protestati poche chance

 I mutui assicurati ancora vincenti soprattutto in un periodo di crisi in cui è sempre più complicato offrire le garanzie giuste alla banca per ottenere un finanziamento. Sul fronte dei prestiti invece, qual è la situazione? Il grande cambiamento in atto riguarda le tipologie di prestito maggiormente gettonate che assecondano l’esigenza della banche di avere garanzie.

La cessione del quinto dello stipendio, il prestito cambializzato e il prestito delega servono all’istituto di credito per tutelarsi dai mancati rimborsi. In realtà sono anche un’assicurazione per i debitori che, in effetti, hanno meno possibilità di finire nell’elenco dei cattivi pagatori.

 Caratteristiche e vantaggi della cessione del quinto

Essere segnalati alla centrale dei rischi per il mancato pagamento di una rata, infatti, rende praticamente impossibile ottenere una seconda chance.

Entrando nel merito delle tipologie di credito sicure consideriamo che la cessione del quinto, riservata a pensionati o a dipendenti del settore pubblico e privato, offre prestiti commisurati alla rata che si può pagare, che è appunto un quinto dello stipendio o della pensione.

 Come funziona la cessione del quinto

Il prestito delega è molto simile alla cessione del quinto perché anche in questo caso è l’azienda che deve occuparsi del pagamento della rata. Il prestito cambializzato, invece, è quello in cui la rata è pagata tramite delle cambiali ai soggett i protestati.

I mutui assicurati ancora vincenti

 Sembra un paradosso ma spendere soldi per un’assicurazione, oltre ai costi del mutuo, dà alla banca la garanzia che siete dei debitori credibili. Immaginate di essere davanti alla scelta dell’istituto di credito e di aver trovato il finanziamento che fa al caso vostro.

 Un’assicurazione obbligatoria per la casa

La banca, calcolata la vostra capacità di rimborso, valuta di non avere le garanzie giuste rispetto al rimborso del finanziamento che sta per erogare. Sappiamo che si può diventare credibili di fronte alle banche con un lavoro fisso e un po’ di risparmi in tasca. Altrimenti? L’alternativa è nella sottoscrizione di una polizza che aumenta il peso delle rate mensili ma funge come la firma di un garante.

Se c’è una spesa in più, in questo caso, le banche sono disposte a chiudere un occhio. In passato chiudevano entrambi gli occhi se l’assicurazione era sottoscritta con la compagnia di riferimento della banca, poi ci ha pensato l’Ivass a mettere ordine nel marasma obbligando le banche ad offrire più di un preventivo e obbligando le banche, al tempo stesso, a non chiedere “obbligatoriamente” la stipula di un’assicurazione.

 L’Ivass al posto dell’Isvap

Secondo gli analisti, in un periodo di crisi come quello attuale, i prestiti e i mutui “garantiti” sono la meta cui tendere, così da evitare, per imprevisti spiacevoli, d’indebitarsi ancora di più.

Si può diventare credibili di fronte alle banche

 Le previsioni contrastanti sul settore immobiliare e il fatto che ci siano ancora polemiche sui prezzi delle case, fa pensare che nel 2013, la stretta creditizia dell’anno appena trascorso, si riproduca tale e quale.

Gli esperti ribadiscono che – stato del mercato a parte – ottenere un mutuo è sempre più complicato per cui, nei fatti, occorre avere alcuni requisiti che rendono il cittadino credibile agli occhi degli istituti d i credito. Acquistare un’abitazione, infatti, è più semplice se oltre a rispettare i criteri imposti dalla banca quanto a capacità di rimborso, si hanno anche altre garanzie.

Secondo un’analisi del gruppo Tecnocasa, queste garanzie sono nella stabilità del lavoro e nel gruzzolo di risparmi. Con un contratto a tempo indeterminato e un bel po’ di liquidità sul conto corrente, le porte sui prestiti sono spalancate. Sembra una tautologia ma è quel che deriva da un’analisi molto stringente del 2012.

► Mutui: l’effetto stringente della crisi

I consumatori che più facilmente hanno ottenuto un prestito sono quelli che hanno potuto vantare un posto di lavoro fisso, in un nucleo famigliare dove i portatori di reddito sono più d’uno e i risparmi sono abbastanza per sostenere una quota dell’investimento immobiliare.

Il 2013, a questo punto, non sembra molto diverso dall’anno passato anche se le strategie relative al mercato creditizio, adottate a livello internazionale, possono avere un peso.

Tasse sui mutui per il 45% del valore della casa

 Nell’operazione di compravendita di un immobile è fondamentale conoscere tutti i costi aggiunti rispetto al prezzo della casa comprata. Per esempio le imposte da corrispondere al fisco, l’onorario da versare all’intermediatore, il costo del mutuo, quindi gli interessi dell’eventuale finanziamento acceso.

 Le imposte immobiliari rimpinguano le casse dello Stato

Alla fine dei giochi, secondo un’inchiesta del Sole 24 Ore, il 45 per cento circa del valore dell’immobile acquistato, è praticamente “restituito” all’Erario sotto forma di tasse. Proviamo a spiegare la faccenda.

Il peso del fisco sulle abitazioni è ingente: il 45 per cento del prezzo degli immobili va a finire nelle mani dello Stato visto che in 30 anni, con le tasse versate, il proprietario di una casa riesce quasi a ri-comprare nuovamente l’immobile. Mediamente, in un anno, vanno via tra i 2800 e i 3800 euro d’imposte che si traducono, dopo 30 anni, in un patrimonio di 114 mila euro.

Il discorso è valido soprattutto per i proprietari di una casa che vogliano fare tutto “in regola” senza versamenti di somme in nero ma contando esclusivamente sui propri risparmi. Oggi, in più, le tasse sulla casa sono cambiate e sono aumentate. Dall’Ici si è arrivati all’Imu, dalla Tarsu alla Tares, senza contare tutta l’IVA corrisposta per il pagamento delle utente.

La Tares sarà più alta della Tarsu secondo la Cgia

Secondo la Cgia di Mestre per pagare tutte le tasse, quest’anno, i cittadini dovranno lavorare tutti un giorno in più.

Abolito tacito rinnovo RC Auto

 Le novità per quanto riguarda l‘RC auto sono arrivate grazie alle modifiche apportate all’articolo 22 del decreto 179, che prevedono che tutte le assicurazioni che hanno scadenza prevista dopo il 1 gennaio del 2013 non siano rinnovabili tacitamente.

Le polizze RCA più convenienti d’Italia

Quindi, non c’è più necessità di dare un preavviso (variabile in base al gestore e al ramo assicurativo) nel caso si voglia cambiare assicurazione allo scadere del contratto in essere e, inoltre, le modifiche prevedono la cancellazione dei quindici giorni di proroga dopo la scadenza, per adempiere al pagamento dell’assicurazione.

inoltre, come previsto dall’articolo 1899 del nuovo codice civile, le assicurazioni auto avranno una durata compresa tra la mezzanotte del giorno in cui il contratto si conclude e la mezzanotte dell’ultimo giorno di durata del contratto.

In arrivo il superbollo

Chi, oltre il termine di scadenza previsto, non abbia pagato la rata relativa all’RC auto, oltre a trovarsi immediatamente senza copertura assicurativa in caso di sinistro, è prevista una multa da 798 euro e l’immediato sequestro dell’auto.

La nuova normativa è valida anche in caso di contratto assicurativo pluriennale.

 

Intesa Sanpaolo torna competitiva con il tasso fisso

 Intesa Sanpaolo, da qualche mese, ha perso la competitività che la contraddistingueva qualche anno fa e vedere in cima alla classifica dei mutui più risparmiosi, una delle sue proposte era praticamente una chimera. Almeno fino alla scorsa settimana quando ha ripreso a guadagnare terreno.

La rata proposta per il finanziamento tipo di 140 mila euro da rimborsare in 30 anni è di 857,46 euro. Non siamo molto lontani dalla proposta di Mutuo Spensierato di BNL in offerta fino al 28 febbraio. Stavolta l’offerta dura fino alla fine di marzo e ne vediamo insieme i dettagli.

 I migliori mutui a tasso fisso stilati da Mutuisupermarket

Il TAEG, in questo caso è del 6,64% e comprende il famoso tasso finito al 6,20 per cento ma comporta il pagamento di altre spese: quelle iniziali per istruttoria, perizia e assicurazione scoppio/incendio di 1912,60 euro, quelle ricorrenti di 561 euro e poi l’imposta sostitutiva che anche qui parte da 350 euro ma poi varia in base alla finalità del finanziamento.

Come ricorda Mutuisupermarket nella presentazione del prodotto, i vantaggi sono tutti nelle opzioni aggiuntive offerte a condizioni promozionali e nell’erogazione dell’importo richiesto alla stipula del contratto di mutuo. Tutto è valido per chi inoltra le domande entro il 31 gennaio 2013, ma l’offerta sarà estesa anche alle richieste inviate fino alla fine di marzo.

Il Mutuo Spensierato di BNL in offerta fino al 28 febbraio

 L’idea della BNL è quella di aggredire il mercato dei mutui con prodotti altamente competitivi e convenienti. È molto interessante la proposta a tasso fisso che per una richiesta tipo di 140 mila euro da rimborsare in 30 anni, propone una rata mensile di 803,71 euro.

A sorpresa il miglior mutuo è quello di BNL

Il TAEG è del 5,91%, quasi due punti percentuali in più di quello proposto per lo stesso prodotto all’inizio della crisi, alla fine del 2010. Si tratta comunque di un mutuo molto competitivo. Il TAEG comprende sia il tasso del 5,60% su cui si calcolano gli interessi, sia le altre spese: quelle iniziali di 1510 euro, quelle ricorrenti di 957,60 euro e l’imposta sostitutiva che parte da 350 euro ed è pari allo 0,25% dell’importo di mutuo erogato nel caso di acquisto della prima casa ed è invece del 2 per cento se l’acquisto è quello di un secondo immobile.

L’unica possibilità a tasso fisso è surrogare con BNL

La promozione nasce all’interno dell’iniziativa Diamo credito al 2013 che ha come obiettivo quello di offrire mutui a tassi scontati rispetto alle condizioni “ordinarie” per tutte le richieste, in questo caso, inoltrate entro il 28 febbraio 2013.
I vantaggi del prodotto sono nel tasso scontato, nell’assenza di spese per l’incasso rata e nell’ampia rete di filiali a disposizione dei consumatori.

I migliori mutui a tasso fisso stilati da Mutuisupermarket

 Le piccole variazioni dell’Euribor fondamentali per gli investimenti sono soltanto un indizio del cambiamento più generale che sta interessando il panorama dei mutui e degli investimenti. Anche la ricognizione effettuata dagli intermediari come Mutuisupermarket, dimostrano che gli istituti di credito più convenienti stanno cambiando.

Prendiamo ad esempio il settore dei mutui a tasso fisso. La richiesta tipo è quella di un mutuo di 140 mila euro, da rimborsare in 30 anni, a fronte di un valore dell’immobile stimato di 220 mila euro e collocato nella provincia di Milano. Il richiedente è un trentacinquenne che ha uno stipendio netto mensile di 2000 euro e un impiego a tempo indeterminato.

 Scopri il miglior mutuo del momento

Il mutuo più conveniente è ancora quello di Webank.it che offre un TAEG al 5,55% con spese iniziali e spese ricorrenti uguali a zero. Cariparma si piazza al secondo posto con il Gran Mutuo Casa Semplice con TAEG al 5,89%.
Leggermente più consistente, bloccato al 5,91% è il TAEG del Mutuo Spensierato BNL che è in promozione di nuovo fino a 28 febbraio prossimo. Ci si può aggiudicare l’offerta con tasso scontato rivolgendosi ad una delle filiali della Banca Nazionale del Lavoro.

In promozione, questa volta fino al 31 marzo, c’è anche il Mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo che offre un TAEG al 6,64%.

Le piccole variazioni dell’Euribor fondamentali per gli investimenti

 L’Euribor è l’indice cui si vincolano la maggior parte dei mutui variabili accesi nel nostro paese per questo delle variazioni in rialzo o in ribasso dell’indice mandano in apprensione i cittadini mutuatari. Le ultime notizie, tuttavia, non sono delle migliori.

 La nuova vita dell’Euribor

Durante la settimana finanziaria già archiviata, infatti, si è notato è un buon quantitativo di denaro è tornato indietro alla BCE determinando un’ascesa dell’indice. Questo movimento è stato documentato dagli analisti di Francoforte che hanno ammesso di aver avuto una restituzione dell’Ltro superiore a quella attesa.

 Scandalo tassi Euribor ora tocca alle banche tedesche

L’influenza, di questi spostamenti di denaro si è sentita soprattutto sui tassi a breve termine che sono anche quelli più sensibili alla politica monetaria. L’Euribor a 3 mesi, e facciamo soltanto un esempio, è cresciuto dallo 0,188% allo 0,214%. Il punto di partenza è considerato un livello minimo “storico”. Le attese del mercato erano ben altre. Adesso sono state riviste tutte le stime e si pensa che entro dicembre l’Euribor a 3 mesi crescerà fino allo 0,54%, che è più del doppio di quello che si prevedeva due settimane fa.

A livello di rendimenti i titoli tedeschi a due anni sono saliti fino allo 0,28% superando i Treasury USA. Secondo gli analisti questi movimenti sono legati a due cause principali: il primo è l’atteggiamento della BCE che è molto meno espansivo rispetto alla penultima riunione e poi la progressiva riduzione della liquidità che, tempo fa, aveva determinato il quasi azzeramento dei tassi.