Anno nero per i prestiti auto/moto

 Molto spesso si fa una differenza basilare tra mutui e prestiti: i mutui sono richiesti per l’acquisto di una casa o per spese importanti come la ristrutturazione di un immobile, mentre i prestiti sono finalizzati a piccoli acquisti ad esempio quello dell’auto o della moto.

Le evoluzioni del mercato dell’auto

Ragionando in questi termini si arriva a dire che il 2012 è stato un anno davvero duro per il mercato degli scooter e delle moto. La considerazione parte dall’analisi del panorama dei prestiti. Il mercato delle moto, da anni, è inserito in un trend negativo che si è acutizzato l’anno scorso.

Basta prendere i dati dello scorso dicembre per comprendere che le immatricolazioni, rispetto al 2011, sono in calo del 29,8 per cento. 

Il caro polizza spiegato da CercAssicurazioni

Se poi si entra nel dettaglio dei vari segmenti di mercato, come ha fatto PrestitiSupermarket, si scopre che il comparto moto è quello che ha sofferto meno di tutti, in fondo, visto che il calo delle immatricolazioni è stato soltanto del 14,6 per cento, mentre per gli scooter la flessione è stata del 36,2 per cento. Se poi si va a finire ai cosiddetti cinquantini, allora si scopre un baratro del -40,5% di immatricolazioni.

Le cause della situazione sono da rintracciare soprattutto nell’incremento della disoccupazione nelle fasce più giovani della popolazione che sono anche quelle maggiormente interessate a questo tipo di acquisti.

Il bonus IRPEF sulle ristrutturazioni “solari”

 Le spese per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa sembrano essere ripartite. Gli italiani o almeno quelli che aspirano a coronare il sogno di un tetto sulla testa, sono maggiormente disponibili, dopo le feste, a spendere un po’ dei loro risparmi, ma sempre con un occhio di riguardo ai bonus fiscali.

Insomma, l’italiano è attento al risparmio energetico e per esempio si dedica all‘installazione dei pannelli solari, se ha la possibilità di risparmiare qualcosa sugli interventi che fa alla sua abitazione. In questo, il governo, dà una grossa mano ai cittadini.

Ad esempio l’istallazione degli impianti fotovoltaici, nel nostro paese, può essere scaricata al 50 o al 36 per cento come le altre spese considerate utili a coprire i costi di ristrutturazione edilizia. Quindi, anche i prestiti richiesti, devono tener conto del fatto che saranno in parte “rimborsati”. 

L’Agenzia delle Entrate ha precisato però che gli incentivi legati al Quinto Conto Energia non sono cumulabili con gli sconti sull’Irpef. Secondo molti analisti, i consumatori, ottengono maggiori vantaggi economici se chiedono la detrazione, piuttosto che se chiedono gli incentivi del Conto Energia. Anche perché questi soldi sono in esaurimento: secondo i dati governativi sono stati superati addirittura i 6,5 miliardi di euro.

Bozza modello IRAP/2013 pronta online

Nel richiedere gli incentivi e nel calcolare i prestiti, gli esperti ricordano di applicare il principio di cassa alle spese.

Principio di cassa anche per gli amministratori

Scopri il miglior mutuo del momento

 Ogni giorno, sia MutuiSupermarket, sia MutuiOnline, delineano i migliori mutui del momento, i finanziamenti che nel panorama italiano possono essere considerati delle vere opportunità, in relazione al tasso applicato dalle banche per tutte le tipologie di finanziamento.

La garanzia contro gli incendi è fondamentale nell’acquisto di una casa

Oggi vogliamo riportare la stima dei migliori mutui di MutuiSupermarket. Per quanto riguarda l’acquisto di una casa, se l’intenzione dei mutuatari è quella di approfittare della condizione del momento e scegliere un tasso variabile, allora la banca più conveniente è WeBank che offre un variabile con TAEG al 3,28 per cento. Lo stesso TAEG applicato da ING Direct che potremmo definire prima a pari merito. Al terzo posto c’è la BNL con il TAEG del mutuo a tasso variabile al 3,51%.

I buoni consigli per aspiranti mutuatari

Se invece nelle intenzioni dei mutuatari c’è la sottoscrizione di un mutuo a tasso fisso, allora le opportunità migliori sono nell’ordine: quella di WeBank con TAEG al 5,55%, quella di Cariparma con TAEG al 5,89% e poi quella della BNL con TAEG al 6,38%.

Per i mutuatari che vogliono avere “due piedi in una sola staffa” e assicurarsi un mutuo a tasso variabile con cap, allora le opportunità migliori arrivano da WeBank, CheBanca! e BNL che prevedono un TAEG del 3,80% nel primo caso e del 3,91% negli altri due.

Una scheda delle opportunità descritte si può scovare su MutuiSupermarket.

Dov’è più semplice ottenere un mutuo

il mutuo può essere nullo se finanzia più dell’80 per cento del valore dell’immobile.

Oggi, come in un report sulla crisi del mercato immobiliare, s’individua la stretta creditizia come caratterizzante del panorama bancario italiano ed europeo, dove è molto difficile per una banca superare il loan to value dell’80 per cento, anzi, le banche offrono sempre meno opportunità di finanziamento. Trascurando per un attimo la nullità dei mutui, cerchiamo di capire insieme: dov’è più facile accendere un mutuo in Italia.

Un’indagine del CRIF ha dimostrato che rispetto all’anno precedente, i mutui più “semplici” da ottenere sono quelli delle banche situate in Valle d’Aosta o in Friuli Venezia Giulia. Considerando numerose variabili, infatti, si scopre che è più semplice rispetto alla media nazionale.

Pignoramenti record nel 2012

In Veneto e in Trentino Alto Adige, ad esempio, i prestiti finalizzati sono cresciuti del 7 per cento in un anno e tra le regioni “in crescita” ci sono anche altre 8 realtà locali. Al contrario, diminuiscono dell’8 per cento i mutui erogati in Toscana e la maglia nera sul fronte dei prestiti personali restano le Marche. Sul fronte mutui è più difficile ottenerli al sud che a nord Italia.

Il mutuo può essere nullo

 Un contratto di mutuo può essere considerato nullo nel momento in cui il finanziamento erogato dalla banca è superiore all’80 per cento del valore dell’immobile. Il senso di questa disposizione è contenuto in una sentenza del Tribunale di Venezia ma affonda le radici in un malcostume finanziario.

Tetto al tasso con Bipiemme

Negli anni, le banche, sono state molto permissive con gli aspiranti mutuatari, concedendo loro mutui in grado di coprire per intero le spese d’acquisto di un immobile. Soltanto a fronte di una difficoltà generalizzata nei rimborsi, ci si è resi conto che occorrevano i piedi piombo.

Rogita a tasso misto con Deutsche Bank

Così, per maggiore tutela delle banche creditrici e dei mutuatari stessi, è stato definito che l’importo del mutuo non doveva mai superare l’80 per cento del valore dell’immobile e poteva andare più in là soltanto a patto di fornire ulteriori garanzie. Il pronunciamento del Tribunale di Venezia arriva a definire nullo il mutuo che finanzia più dell’80 per cento del valore dell’immobile.

Il fatto da cui scaturisce la sentenza è quello di un mutuatario che ha acquistato un immobile importante, stimato 13 milioni di euro, chiedendo un mutuo di 7,5 milioni di euro che rappresentavano il 58% del totale. Il mutuatario, insolvente, ha richiesto l’intervento dei periti che hanno ritoccato le stime sull’immobile considerandolo del valore di 9,2 milioni di euro. A quel punto il mutuo concesso, di 7,5 milioni, era pari all’82% del valore dell’immobile e quindi se ne poteva stabilire la nullità.

Che novità con il conto corrente Youbanking

 Indipendentemente dalla vostra età anagrafica, se avete bisogno di un conto corrente per accreditare lo stipendio e non avete la necessità di fare un po’ di scoperto, sappiate che le offerte a disposizione dal mondo creditizio sono diverse.

Abbiamo che le condizioni del conto corrente CheBanca! scoprendo che sono soluzioni niente male.

Adesso prediamo in esame la proposta del Gruppo Banco Popolare e del suo conto corrente Youbanking. Tra i vantaggi enucleati da Confrontaconti.it si evince che non ci sono bolli sul conto corrente o sul portafoglio titoli, che tutti i bonifici tramite Web Europa sono gratuiti e che sottoscrivendo questo prodotto è possibile vincere iPad e buoni benzina.

Contocorrente Youbanking della BP di Lodi

Il concorso a premi fa sicuramente gola ma sono i costi generali del conto a dover essere messi sotto la lente d’ingrandimento. Il tasso annuo del creditore infatti è dello 0,01%, la ritenuta fiscale è sempre al 20%, mentre il tasso annuo del debitore è formato dalla somma tra Euribor a 1 mese e 4%. La capitalizzazione degli interessi è trimestrale e per lo scoperto le spese sono fino a 2 per cento sull’importo dell’affidamento concordato.

L’imposta di collo è gratuita fino al 30 giugno 2015 e gratis, per ora, è anche il canone annuo del conto. Scopri i dettagli del prodotto sul sito dell’istituto di credito o sulla scheda proposta da Confrontaconti.it

Il conto corrente Arancio conviene sempre

 Lo dice anche la pubblicità! La convenienza del Conto Corrente Arancio si misura sulla base delle caratteristiche del prodotto che riduce all’osso i costi, un po’ come provano a fare altre banche nella volontà d’essere competitive sul piano nazionale. Parliamo ad esempio di CheBanca! e del conto Dolomiti Direkt.

Le condizioni del conto corrente CheBanca!

Le caratteristiche del conto corrente Dolomiti Direkt

I vantaggi di Conto Corrente Arancio sono nell’assenza di spese e nelle carte di credito offerte a zero canone. Interessi e costi fissi prevedono che il tasso annuo del creditore sia dello 0,00%, che si operi una ritenuta fiscale del 20 per cento, che il tasso annuo del debitore sia del 7 per cento, che ci sia una capitalizzazione trimestrale degli interessi e nessuna spesa per lo scoperto. In più è a carico della banca l’imposta di bollo e ci si può vantare dell’assenza del canone annuo del conto e delle carte.

La convenienza è anche nei costi delle singole operazioni visto che l’accredito dello stipendio, la ricezione di un bonifico, oppure il versamento diretto in filiale, non prevedono spese. I prelievi sono sempre gratuiti sia in contanti, in tutti gli ATM in Italia e all’estero. Gratis anche i pagamenti con bancomat e assegni.

Sei sei incuriosito da questa banca scopri anche il prestito Arancio.

Le caratteristiche del conto corrente Dolomiti Direkt

 I risparmiatori, in un momento di crisi, sono sempre alla ricerca di un’occasione di risparmio, anche sui prodotti creditizi semplici come lo sono i conti correnti.

Abbiamo già visto le condizioni del conto corrente CheBanca!. Adesso è arrivato il momento di prendere in esame anche le offerte concorrenziali a questa.

Per esempio il Conto Dolomiti della Cassa di risparmio di Bolzano che, secondo ConfrontaConti.it ha come vantaggio la gratuità del canone, ma entriamo subito nel vivo considerando le principali condizioni economiche del prodotto.

In primo luogo bisogna ribadire che il tasso annuo creditore è dello 0,0% e il tasso annuo debitore è invece costruito come la somma tra l’Euribor a 6 mesi e il 10%. La capitalizzazione degli interessi è trimestrale, la ritenuta fiscale è al 20 per cento e non sono previste spese in caso si scoperto.

Conto Dolomiti a zero spese

Riguardo i costi fissi c’è da prendere atto della gratuità del canone annuo del conto. L’imposta di bollo, pari a 34,20 euro, non deve essere pagata se la giacenza media del conto non supera i 5000 euro.

Si contano sulle dita di una mano tutti i servizi “a pagamento”: il pagamento con assegno ad esempio (1,5 euro), il bonifico in filiale (3 euro), l’elenco dei movimenti in filiale (1,5 euro) e la carta di credito (12 euro). Il resto è tutto gratis.

Le condizioni del conto corrente CheBanca!

 CheBanca! è uno degli istituti di credito che ha strutturato la campagna più aggressiva per il reperimento di nuovi clienti e in effetti alcuni dei suoi prodotti, oltre ad essere ben promossi, sono anche convenienti. Su ConfrontaConti.it  è uno dei migliori prodotti per chi ha bisogno di un conto per accreditare lo stipendio senza necessità di fare uno scoperto.

I vantaggi elencati sono nella gratuità dei prelievi bancomat, nella disponibilità degli operatori delle filiali, a disposizione fino alle 19 e il sabato mattina.

Risparmia sul mutuo, collega i conti!

CheBanca! offre il conto corrente su misura ed è un istituto di credito recente ma è già presente in 36 delle 110 province italiane e garantisce sia sui depositi, sia sugli accessi online, gestiti in sicurezza attraverso codici identificativi personali e matrici di codici. L’unica nota forse negativa è rappresentata dal fatto che le spese sono variabili, anche se esiste un’ammortizzazione degli stessi tramite la remunerazione che può arrivare dal capitale.

Entriamo nel dettaglio delle condizioni economiche del conto: nessun tasso annuo creditore, la ritenuta fiscale al 20 per cento, la capitalizzazione trimestrale degli interessi e le spese di scoperto non previste, in più il tasso annuo del debitore da calcolare come la somma tra tasso BCE e il 5,50%.

I costi fissi sono i 12 euro del canone annuo conto, l’imposta di bollo di 34,20 euro, da non corrispondere se la giacenza media non supera i 5000 euro, nessun costo per la carta bancomat e 12 euro da pagare per la carta di credito.

Chiedi la carta di credito a CheBanca!

Molte le operazioni gratuite, dai prelievi alla ricezione dei bonifici, dai versamenti in filiale ai pagamenti tramite bancomat in Italia.

Un prodotto da scoprire.

L’ABI conferma il calo dei tassi dei mutui

anche i prestiti sono in calo come i mutui. Una flessione che è stata ben documentata anche dall’ABI che rileva il calo dal 3,83% di novembre al 3,70% di dicembre.

E’ sempre l’ABI ha ribadire che comunque il dinamismo dei finanziamenti per l’acquisto degli immobili è praticamente un ricordo ingiallito visto che c’è stata una contrazione molto importante delle compravendite, il settore creditizio è diventato più rischioso e le banche stesse hanno fatto i conti con una carenza di raccolta a medio e lungo termine.

I dati di Bankitalia sugli investimenti

Insomma il panorama dei prestiti immobiliari si è appiattito e non resta che completare il quadro fornito dall’ABI con una panoramica sulle cosiddette sofferenze lorde. Rispetto al mese di novembre c’è stato un aumento che le ha portate a quota 121,8 miliardi nell’ultimo mese dell’anno.

Cala sempre di più la fiducia degli italiani

A livello annuo si constata un incremento delle sofferenze lorde del 16,8 per cento e si prende atto anche dell’incremento annuo del rapporto tra sofferenze nette ed impieghi totali che è passato dal 3,12% del mese di ottobre al 3,23% del mese di novembre, niente a che vedere con il 2,62% del mese di novembre del 2011.