Come calcolare il costo di un prestito

 I prestiti e i finanziamenti, se non fosse per le innumerevoli garanzie richieste dagli enti erogatori, sarebbero degli strumenti all’ordine del giorno. La stessa Banca d’Italia ha annotato un aumento dell’indebitamento delle famiglie nel periodo di crisi. Eppure moltissimi italiani, scoraggiati dalla burocrazia, si affidato ai canali meno leciti per ottenere denaro in prestito. A spaventare questi cittadini sono soprattutto i costi dei prestiti e dei mutui.

Il funzionamento dei prestiti salute e bellezza

Sotto questo aspetto, però, c’è una novità da mettere in agenda, contenuta nel Bollettino di agosto della BCE dove si parla di “Trasmissione della politica monetaria ai tassi bancari al dettaglio nell’area dell’euro e in un periodo di frammentazione finanziaria”. Nel documento in questione si osserva che la frammentazione finanziaria che caratterizza il Vecchio Continente, dove non esiste una sola forma di prestito, è alla base della difficoltà di stabilire un tasso d’interesse univoco per i prestiti o per i mutui. Di fatto anche gli stimoli monetari, per quanto insistenti, rischiano di essere polverizzati.

Tutte le spese da considerare per i mutui

Oltre alla frammentazione finanziaria, però, è necessario anche tenere conto della riduzione dei consumi degli italiani e capire che se i prezzi non sono univoci, molto dipende anche dalla flessione della richiesta. Il potere d’acquisto dei cittadini lavoratori e pensionati si è ridotto parecchio.

La stabilizzazione finanziaria dovrà tenere conto anche della necessità d’intervenire sul tessuto sociale per alleviare le differenze.

Prestiti agevolati per gli studenti

 Ancora poche settimane e ricomincia la scuola, ripartono i test d’ammissione all’università e la corsa all’acquisto dei libri di testo. Un periodo molto proficuo per mercatini e librerie ma molto doloroso per le famiglie che hanno a che fare con il caro scuola e con il caro università. Per queste tipologie di contribuenti sono segnalate le iniziative di prestito agevolato per gli studenti.

I giovani credono nel lavoro in Italia

La promozione che abbiamo preso in esame è quella della Banca Popolare di Vicenza, ma sicuramente ce ne sono altre in circolazione. L’istituto di credito veneto, infatti, ha lanciato di recente l’Operazione Studenti 2013-2014 che sarà valida fino alla fine dell’anno, fino al 31 dicembre 2013.

In cosa consiste l’iniziativa? Si tratta di una promozione riservata ai clienti della banca che hanno già attivato presso la Banca Popolare di Vicenza un conto corrente, oppure una domiciliazione delle utenze, oppure ancora l’accredito dello stipendio.

Cos’è il bonus mobilità per gli studenti

La banca, a tutti questi clienti, ha deciso di accordare un prestito fino a 2000 euro, valido per l’acquisto di materiale didattico. I soldi possono essere inoltre usati per il pagamento delle quote d’iscrizione scolastica, oppure per l’abbonamento ai servizi pubblici. L’Operazione studenti, a partire dall’anno 2013-2014, sarà aperta anche agli studenti universitari e post universitari, grazie ad una serie di accordi presi con gli Atenei italiani. Le spese finanziate, in questo caso, hanno un tetto diverso, fissato a 16 mila euro.

Prestiti online anche per protestati e disoccupati

 I prestiti sono uno strumento molto richiesto dai cittadini soprattutto in un periodo di crisi ma gli enti erogatori e le banche hanno delle difficoltà ad individuare i buoni pagatori. In genere i disoccupati e i protestati non fanno parte dell’insieme.

Bankitalia parla dei finanziamenti in calo

Tramite i prestiti online, invece, si apre una seconda chance per queste persone. In rete, infatti, è possibile trovare delle offerte di prestiti anche per chi non ha un lavoro o in passato è finito nell’albo dei cattivi pagatori. La crisi economica non dà certo una mano a queste persone che hanno bisogno di contanti senza offrire troppe garanzie.

Il possesso della busta paga, in realtà, spalanca le porte del prestito, consente anche di saltare le rate, cambiare gli importi delle rate e, nel caso in cui si abbia una disponibilità importante di contanti, estinguere anche il debito in modo anticipato e senza pagare penali.

Microcredito per disoccupati dalla Toscana

Il discorso che sembra generico, si può estendere a tutte le categorie di contribuenti, anche ai protestati e ai disoccupati. E’ fondamentale, però, pagare un tasso d’interesse maggiore e qualche spesa d’istruttoria in più. I prestiti online, così facendo, stanno riequilibrando il sistema bancario offrendo una chance alle famiglie in difficoltà.

Tutta la pratica, in genere, si risolve in poco più di 24-48 ore.

Per Bankitalia i finanziamenti calano del 3%

 Bankitalia ha recentemente pubblicato i dati relativi all’ andamento del mercato finanziario italiano nel mese di giugno 2013. Al centro dell’ analisi dell’ istituto soprattutto le ultime rilevazioni in merito a prestiti e finanziamenti.

Microcredito per disoccupati dalla Toscana

 Quale istituto di credito sarebbe così folle da concedere un prestito ad un disoccupato che non ha ancora percepito alcuna indennità? La risposta è scontata. Eppure, c’è una Regione che vuole dare credito alle persone che hanno ormai perso la speranza di ottenere un finanziamento.

Caricamento e importi della nuova social card

Si tratta della Regione Toscana. I lavoratori che risiedono in questa zona e che ultimamente hanno perso il lavoro, possono ottenere un piccolo prestito, un microcredito, fino a 3 mila euro da rimborsare in 36 mesi a tasso zero. Un’agevolazione che nasce dalla volontà dell’Amministrazione regionale di sostituirsi al debitore nel pagamento degli interessi.

Un modo molto interessante per far sì che chi è stato già colpito dalla crisi economica, abbia comunque un’opportunità. Secondo la Regione Toscana, infatti, ci sono almeno 20 mila lavoratori che, pur avendo avuto accesso agli ammortizzatori sociali per via della mutata condizione lavorativa, non hanno nella pratica ottenuto alcun indennizzo in euro. Almeno per il momento.

Più ore di cassa integrazione nel primo semestre 2013

 

Il Governatore toscano ha già siglato un accordo con le maggiori sigle sindacali per trovare anche altri strumenti di sostegno alle famiglie. Ha pensato, ad esempio, di reintrodurre il bonus bebè per il 2013, il 2014 e il 2015.

La medicina in prestito è in aumento

 Secondo un recente studio del settore dei prestiti, sono in aumento i cittadini che chiedono finanziamenti per pagarsi le cure mediche e l’assistenza medica personale, ma sono in aumento anche coloro che si rivolgono a finanziarie e istituti di credito per rateizzare gli interventi di chirurgia estetica.

In aumento i prestiti legati a matrimoni e vacanze

Questo trend è stato immediatamente ribattezzato microcredito sanitario visto che molti cittadini chiedono di rateizzare anche piccolissime spese sanitarie per interventi che non posso più posticipare. Per esempio sono tanti gli italiani che si rivolgono a banche e finanziarie per rendere sopportabili le spese per il dentista o gli esami da fare nelle strutture private.

Questa tendenza è agevolata dai ritardi endemici della sanità pubblica. Le lunghe liste di attesa, spesso, non sono rassicuranti e i cittadini preferiscono andare dal privato e poi pagare a rate. Secondo la ricerca sono tanti anche coloro che si pagano con un prestito l’assistenza della badante o dell’infermiere privato che porta sollievo, cure e compagnie  a parenti anziani.

In calo i prestiti per auto e moto

Il dato che non convince riguarda invece i prestiti richiesti per gli interventi estetici, ritenuti dall’opinione pubblica, non del tutto “urgenti e necessari”. L’Eurispes spiega che ci sono 9 milioni di italiani che in questo momento non riescono ad accedere alle prestazioni sanitarie essenziali e il 23% chiede un prestito.