Guida al credito agevolato: microcredito e Social lending

 Prestiti e mutui sono sempre più difficili da ottenere, soprattutto perché le banche e i vari istituti che normalmente li concedono non hanno fiducia nelle possibilità di restituzione degli stessi da parte di chi li richiede. Per questo chiedono sempre maggiori garanzie, che però le famiglie e le imprese non possono dare.

Per ovviare a questo problema e ottenere il prestito di cui si ha bisogno si può ricorrere al microcredito o al social lending.

Il microcredito

Il microcredito è riservato a piccole imprese che stanno nascendo, a realtà a forte rischio finanziario, persone e famiglie in difficoltà o a persone che non possono accedere ai prestiti per problemi con la giustizia.

Il microcredito prevede che enti, fondazioni e istituzioni si propongono come garanti attraverso degli appositi bandi.

Il Social lending

Ricorrendo al social lending si bypassano banche ed istituti finanziari. Gli unici interlocutori sono i privati che si finanziano tra loro attraverso la regolamentazione della sola Banca d’Italia, che vigila, attraverso apposite piattaforme, che i tassi ai quali vengono concessi i prestiti siano davvero agevolati – solitamente sono di circa due punti inferiori a quelli applicati dalle banche – e che, soprattutto, non si sconfini nell’usura.

A chi richiede un prestito tramite social lending viene assegnato un rating, una sorta di scala di affidabilità, e se il credito non viene restituito la Banca d’Italia provvede al recupero crediti.

Le principali forme di credito alternativo

I prestiti d’onore 

I prestiti con cessione del quinto e i prestiti senza busta paga

I prestiti INPDAP e il Fondo di Credito Nuovi Nati

Il microcredito e il Social lending

 

Guida al credito agevolato: prestiti INPDAP e Fondo di credito Nuovi Nati

 Le banche non si fidano a concedere mutui e prestiti alle famiglie e alle imprese italiane. Anche se il Governo spesso raccomanda agli istituti di allentare la morsa del credit crunch,  questi sono più propensi ad investire le loro risorse in strumenti finanziari più sicuri e redditizi.

Ci sono dei prestiti che vengono concessi a determinate categorie di persone a delle condizioni molto vantaggiose: gli iscritti all’Inpdap e le famiglie che hanno appena avuto un bambino.

I prestiti INPDAP

L’INPDAP – Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica – concede agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dei prestiti a tasso agevolato per coloro che si trovano in condizioni di necessità improvvisa.

Questa tipologia di prestiti può essere rimborsata in 12, 24, 36 o 48 rate.

Il Fondo di credito Nuovi Nati

Il Fondo di credito Nuovi Nati è stato istituito nel 2009 dall’Abi e ha lo scopo di dare un sostegno alle famiglie al momento dell’arrivo di un figlio. Questo prestito ammonta ad un massimo di 5000 euro ed è concesso da banche ed istituti finanziari che hanno aderito al Fondo.

A i prestiti per i nuovi nati è applicato un tasso Taeg con percentuale massima del 50% del tasso effettivo globale medio applicato nel periodo di riferimento.

Il prestito può essere rimborsato in 5 anni – la durata può essere variabile e viene stabilita al momento della sottoscrizione del contratto – o in un’unica soluzione.

Le principali forme di credito alternativo

I prestiti d’onore 

I prestiti con cessione del quinto e i prestiti senza busta paga

I prestiti INPDAP e il Fondo di Credito Nuovi Nati

Il microcredito e il Social lending

Guida al credito agevolato: prestiti con cessione del quinto e prestiti senza busta paga

 In questo periodo la maggior parte degli italiani si trova in una situazione di disagio economico che, sempre più spesso, porta a non avere a disposizione il denaro liquido necessario per l’acquisto dei principali beni durevoli.

A creare altri problemi ci sono le liste dei cattivi pagatori, nelle quali sono iscritti coloro che non rispettano le eventuali scadenze, e, naturalmente, la mancanza di un lavoro fisso da portare come garanzia. Ma ci sono delle soluzione per accedere al credito anche in queste situazioni e sono i prestiti con la cessione del quinto e i prestiti dedicati a chi non ha una busta paga.

I prestiti con cessione del quinto

Cessione del quinto vuol dire che coloro ai quali viene concesso questo tipo di prestito si troveranno la busta paga o la pensione mensile – il prestito con cessione del quinto, infatti, è accessibile a dipendenti pubblici, privati e pensionati – decurtata di un quinto del suo valore direttamente alla fonte.

Per ottenere questo tipo di prestito, quindi, non è necessario portare alcuna garanzia, è sufficiente la busta paga o la pensione. Inoltre, proprio per questo motivo, questi prestiti sono concessi anche a coloro che risultano essere cattivi pagatori.

I prestiti senza busta paga

Se non si ha un lavoro fisso con una busta paga mensile è molto difficile ottenere un prestito. In questo caso, per avere la fiducia delle banche, si deve ricorrere ad altri mezzi come la fideiussione, la firma di un garante, o la dimostrazione della presenza di altre forme di rendita come un affitto percepito su immobile di proprietà.

Le principali forme di credito alternativo

I prestiti d’onore 

I prestiti con cessione del quinto e i prestiti senza busta paga

I prestiti INPDAP e il Fondo di Credito Nuovi Nati

Il microcredito e il Social lending

Guida al credito agevolato

 In una situazione economica come quella che stiamo vivendo la necessità di liquidi per gli ulteriori a quelli che arrivano dallo stipendio è una condizione molto comune. Ma, allo stesso tempo, sempre a causa della crisi economica, sia le banche che tutti gli altri istituti di credito, non sono molto propensi a concedere mutui e prestiti, né alle aziende né alle famiglie.

Oltre a questo, va segnalato anche il fatto che i tassi di interesse che le banche e i vari istituti applicano sui pochi prestiti che concedono sono molto alti e, quindi, la loro restituzione diviene un vero salasso e può rendersi più complicata del previsto.

È un problema che il Governo italiano e l’Unione Europea stanno tentando di risolvere, ma, nel frattempo, come si può fare per ottenere un prestito?

Le alternative alla richiesta di mutui e finanziamenti alle banche e agli istituti di credito ci sono, ma spesso sono poco conosciute. Ecco qui una breve guida alle principali forme di credito agevolato alle quali possono accedere sia le famiglie che le imprese che ne hanno la necessità.

Le principali forme di credito alternativo

I prestiti d’onore 

I prestiti con cessione del quinto e i prestiti senza busta paga

I prestiti INPDAP e il Fondo di Credito Nuovi Nati

Il microcredito e il Social lending

Guida al credito agevolato: prestiti d’onore

 Se le banche non concedono mutui e prestiti e le finanziarie hanno tassi di restituzione troppo alti che impediscono alle famiglie e alle imprese di poter provvedere alla loro restituzione, come si può fare ad avere accesso al denaro liquido del quale si necessita? Tra le principali forme di credito alternativo, e agevolato, ci sono i prestiti d’onore.

I prestiti d’onore

I prestiti d’onore sono stati introdotti in Italia per la prima volta nel 1996 con la legge n. 608 e aggiornati grazie al decreto legislativo n. 185 del 2000.

I loro principali destinatari sono coloro che vogliono fare impresa attraverso l’apertura di un’attività in proprio o con l’adesione ad un franchise. Ad erogarli è  Invitalia – l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa.

La caratteristica principale di questi prestiti è che la somma che viene erogata dall’Agenzia dovrà essere restituita dal creditore solo per il 40% e con un tasso di interesse agevolato. La restante parte, il 60%, viene concessa a fondo perduto.

I prestiti d’onore concessi da Invitalia sono riservati prevalentemente a lavoratori autonomi, microimprese, attività in franchising e ai giovani che vogliano intraprendere percorsi di formazione universitaria o professionale.

Le principali forme di credito alternativo

I prestiti d’onore 

I prestiti con cessione del quinto e i prestiti senza busta paga

I prestiti INPDAP e il Fondo di Credito Nuovi Nati

Il microcredito e il Social lending

Ottenere un prestito senza busta paga

 Oggi, anche sul fronte dei prestiti, i tempi stanno cambiando e se prima senza busta paga, da una finanziaria non si otteneva niente, adesso tutto è cambiato e l’assenza della “garanzia lavorativa” non è discriminante per l’individuazione di un buon debitore.

Caratteristiche e vantaggi della cessione del quinto

La busta paga, indice di un buon lavoro, è sicuramente una discriminante di successo nell’accesso al credito ma oggi è anche vero che i lavori a tempo indeterminato sono una chimera, sono una normalità cui pochissimi eletti hanno accesso. Il mercato del lavoro è diventato molto flessibile e le finanziarie si stanno adeguando.

Caratteristiche prestiti personali

Oggi esistono quindi delle alternative al prestito con busta paga. Una di queste è la presentazione di documenti che attestino altri tipi di reddito, per esempio una rendita legata alla proprietà di un immobile. Un ragazzo che abbia ereditato una casa e l’abbia affittata, può dimostrare con un regolare contratto d’affitto, di avere un’entrata fissa.

Esistono poi altre garanzie, tra cui la fideiussione bancaria che è un documento con cui la banca si fa praticamente garante della capacità di credito di chi richiede un prestito. La cambiale, l’ipoteca e il pegno sono ulteriori forme di garanzia usate per dimostrare di poter pagare la somma richiesta a rate.

Prestiti online sempre meno accessibili

 Più di una volta abbiamo detto che le migliori offerte per mutui, prestiti e assicurazioni, si possono trovare online ed è proprio così visto che tantissime compagnie assicurative e tante banche, azzerando le spese d’istruttoria della pratica tramite l’erogazione online del finanziamento, possono diminuire i costi di quest’ultimo.

Una recente indagine dimostra però che i costi accessori e gli interessi elevati dei finanziamenti, in questo particolare momento storico ed economico, finiscono per essere proibitivi e frenare in qualche modo lo sviluppo dell’economia nazionale.

Il prestito della Speranza della Caritas

I prestiti alle famiglie e alle imprese, dunque, siano essi chiesti online o in filiale, dimostrano che i richiedenti hanno sempre meno le credenziali creditizie necessarie per sbloccare la pratica. Questa mancanza, in genere, è evidente già nella fase istruttoria dove si evince che tra interessi e costi accessori, il prestito può diventare inaccessibile, oppure, alla lunga, la stessa rata calcolata, può risultare impossibile da pagare.

I prestiti più convenienti per le ristrutturazioni

Il Comitas, che racchiude le microimprese, cerca di tutelare le piccole realtà imprenditoriali oliando i meccanismi creditizi, quindi stipulando delle convenzioni con le banche e le finanziarie. Il Comitas si batte poi per l’azzeramento delle commissioni sul massimo scoperto, si scaglia contro l’anatocismo bancario e contro le pratiche commerciali scorrette, insomma tutto ciò che rende inaccessibile un finanziamento.

I prestiti vacanza studio esistono ancora

 Chiedere un prestito per l’acquisto di una macchina o di un computer è senz’altro una delle richieste più comuni per le finanziarie che gestiscono l’erogazione dei fondi in questione, ma ci sono anche altri prestiti molto interessanti, ad esempio quelli per le vacanze studio.

In pratica i giovani che vogliono ampliare il loro bagaglio formativo, possono chiedere prestiti fino a 30 mila euro per finanziarsi i viaggi di studio che, in termini temporali durano dalle due settimane fino ad un mese. I prestiti per le vacanze studio, quindi, sono ancora accessibili.

Assicurarsi prima di andare in America

E’ chiaro che i richiedenti devono dimostrare di avere un obiettivo preciso, ad esempio imparare una lingua stando all’estero. Facciamo il caso comune dei ragazzi o dei lavoratori che vogliono impegnare le vacanze o le ferie per approfondire la conoscenza della lingua inglese a Londra.

Vyp Travel per vacanze sicure

Un viaggio nella capitale inglese può costare dai 1500 ai 3000 euro sulla base del corso richiesto e della durata della vacanza. Mediamente si tratta di studi intensivi di due settimane. Per determinare il costo della vacanza e quindi chiedere un prestito adeguato, è necessario far rientrare nei costi sia le spese per il viaggio di andata e ritorno, sia il trasferimento fino alla destinazione finale, il corso di lingua o il soggiorno in una famiglia e infine l’assicurazione o il pagamento dell’accompagnatore.

Il prestito della Speranza della Caritas

 L’indebitamento è un problema molto diffuso nel nostro paese e in Europa e per questo le banche cercano sempre nuove strategie per andare incontro alle famiglie che hanno qualche difficoltà economica. L’ultima proposta, quella di un prestito su misura, è offerta dalla Caritas.

I prestiti d’onore servono davvero?

In pratica questo ente offre la possibilità di eliminare tutti i debiti a carico delle famiglie, facendo uso di uno strumento che è “tradizionale”, accessibile e a buon mercato. I prestiti delle banche e delle finanziarie sono spesso esosi, la Caritas, dunque, offre un’alternativa.

La proposta è quella di un microcredito per le famiglie che hanno una condizione economica difficile. Ad erogare il fondo è la Conferenza episcopale italiana che ha previsto nell’ufficio Caritas anche uno sportello per i prestiti. Ma quali sono i requisiti da rispettare per accedere al Prestito della Speranza?

I prestiti in Italia sono più costosi

La destinazione di questo finanziamento è l’acquisto di beni e servizi, ma anche il pagamento delle bollette e delle spese fisse che non sono sopportabili dalle famiglie. Per accedere al fondo è necessario essere disoccupati o cassaintegrati, o comunque avere un solo reddito per soddisfare le esigenze di spesa di tutte le famiglie.

Con questi requisiti si possono ottenere prestiti dai 6 mila ai 25 mila euro, da restituire in 60 mesi a tasso agevolato.