Caldo il tema dei pagamenti INPS. Siamo arrivati in quel periodo del mese in cui ci si appresta a ricevere i consueti pagamenti da parte dell’Inps per quanto riguarda famiglie, lavoratori, pensionati e disoccupati. Ci sono i vari appuntamenti che mensilmente prevendono l’erogazione di prestazioni Inps e vediamo per quanto riguarda il mese di novembre 2024 quali sono le varie date.
Fisco
Scadenze per il pagamento del bollo auto 2024 in Italia
Anche quest’anno è importante analizzare con grande attenzione le varie scadenze per il pagamento del bollo auto 2024 in Italia. Premesso che le voci sulla cancellazione di questa misura siano del tutto false, come riportato da alcuni addetti ai lavori e fatta eccezione per specifiche categorie connesse alle auto d’epoca o al discorso, occorre farsi trovare pronti in un contesto del genere.
Sgravi fiscali nel 2024: novità e prospettive
La Legge di bilancio 2024, approvata dal Parlamento il 29 novembre 2023, ha introdotto una serie di novità in materia di sgravi fiscali. Queste misure, che si aggiungono a quelle già in vigore, hanno l’obiettivo di sostenere la ripresa economica e il potere d’acquisto dei cittadini.
Superbonus, Imprese e contenziosi: il punto di vista dell’Avv. Paolo Borrelli
I lavori di ristrutturazione con superbonus ed ecobonus rischiano di non avere una conclusione. Molte pratiche sono ferme in banca in attesa della cessione del credito e fino ad oggi non hanno avuto risposta. Inoltre se i lavori non sono completati alla scadenza dell’agevolazione, viene meno il contributo da parte dello Stato. La Confartigiano parla di 33.000 imprese a rischio per 150.000 lavoratori nella filiera delle costruzioni.
Le preoccupazioni non riguardano solo le imprese, ma anche i committenti. Tra i committenti in difficoltà con i lavori del 110% vi sono diversi Condomini. Fino a quando le banche non riprenderanno a concedere crediti di imposta agli intermediari il settore rimane in crisi con l’aggiunta che possono aprirsi contenziosi legali.
Abbiamo sentito il punto di vista dell’avvocato Paolo Borrelli, dell’omonimo studio legale, con sedi a Milano e Pescara, che segue sin dalla sua origine gli sviluppi della normativa del Superbonus 110%, affiancando Imprese e Condomini:“stiamo riscontrando problemi tra General Contractor e subappaltatori sull’esecuzione degli stessi; problemi tra Condomini e General Contractor per il blocco della cessione dei crediti intervenuto a seguito delle recenti modifiche normative e conseguente sospensione dei lavori, infine i committenti – prosegue – non sono soddisfatti dei lavori svolti e intentano cause ai fini dell’accertamento dei vizi e riconoscimento del danno”.
Tutto questo genera a catena l’insorgere di contenziosi. Molte imprese si sono avventurate in questo settore con la speranza di facili guadagni ma senza organizzazione e strutture adeguate è facile incontrare difficoltà, anche alla luce delle continue modifiche normative.
Prima di arrivare ad un contenzioso il consiglio dell’avvocato Borrelli è di rivolgersi ad uno studio legale nella fase preparatoria, così da ridurre fortemente il rischio.
In ogni caso laddove sono sorte delle difficoltà è importante intervenire subito per cercare di risolvere le problematiche negli stretti termini a disposizione per completare i lavori.
“È fondamentale per imprese, contribuenti e professionisti – conclude l’avv. Paolo Borrelli – farsi assistere durante tutto il percorso legato alla fruizione dell’agevolazione fiscale”.
Bonus 200 euro a stagionali e tempo determinato: chiarimenti da INPS
Dobbiamo necessariamente tornare a parlare di bonus 200 euro, con una parentesi dedicata anche al tema delicato e sempre caldo del cosiddetto assegno unico, visto che ci sono molti dubbi anche tra coloro che a conti fatti sono ancora lavoratori a stagionali e tempo determinato. Proviamo a fare il punto della situazione, andando ad individuare alcuni importanti chiarimenti da INPS nello scorcio iniziale di luglio.
Analizziamo le novità per P. IVA forfettarie e fatturazione elettronica da luglio
Cambiano un po’ di cose per le P.IVA forfettarie e la fatturazione elettronica da questo mese. A partire dal 1 luglio 2022, ci sono state alcune modifiche obbligatorie fondamentali al regime italiano di fatturazione elettronica con IVA. I principali cambiamenti includono fatturazione elettronica obbligatoria tra Italia e San Marino, estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica SDI alle piccole imprese e segnalazione transfrontaliera Esternoetro sostituita da segnalazione elettronica SDI.
Tutte le novità per le P. IVA e fatturazione elettronica
Dal 2019 le imprese italiane devono segnalare trimestralmente all’Agenzia delle Entrate le fatture di vendita e acquisto da o verso le imprese estere attraverso il rapporto Esterometro. Ciò include acquisizioni, importazioni ed esportazioni intracomunitarie. L’obbligo di comunicazione di Estermetro è stato concepito per coprire le fatture che non rientravano nell’ambito del mandato di fatturazione elettronica SDI. Tuttavia, dal 1° luglio 2022, i dati relativi alle operazioni transfrontaliere dovranno invece essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate attraverso la piattaforma nazionale di fatturazione elettronica Sistema di Interscambio (SDI) in formato XML obbligatorio (FatturaPA versione 1.6.1 attualmente utilizzato per la fatturazione elettronica in Italia). Le scadenze di segnalazione per questo nuovo requisito sono:
Fatture di vendita entro 12 giorni dalla fornitura
Acquisto fatture entro il 15 del mese successivo a quello della fornitura.
Mentre la fatturazione elettronica obbligatoria continuerà ad applicarsi solo alla fatturazione nazionale e non sarà richiesto di emettere o ricevere fisicamente fatture elettroniche a o da clienti e fornitori non residenti, sarà invece richiesto di segnalare i dati relativi alla fattura in formato elettronico tramite la piattaforma di fatturazione elettronica SDI.
Dal 1 luglio 2022 l’obbligo di emettere fatture elettroniche tramite SDI sarà esteso a tutte le imprese, eliminando l’attuale esenzione per le piccole imprese. Ciò avverrà con un approccio a due fasi: 1 luglio 2022 per piccola impresa con fatturato annuo superiore a € 25.000, mentre dal 1 gennaio 2024 per tutte le piccole imprese (anche al di sotto della soglia di 25.000 €)
Ci sarà un periodo iniziale di soft-landing senza sanzioni applicate nel terzo trimestre del 2022 (luglio-settembre 2022) in cui le fatture elettroniche verranno emesse entro il mese successivo alla transazione. San Marino è trattata come all’interno del territorio dell’Italia ai fini delle dogane e delle accise ma al di fuori dell’ambito dell’Italia ai fini dell’IVA . Dal 1 luglio 2022 la fatturazione elettronica tramite SDI è diventata obbligatoria per le forniture di beni da e per San Marino (facoltativa dal 1 ottobre 2021 al 30 giugno 2022)
Tanti dubbi sul reddito di cittadinanza: i chiarimenti di INPS
Tra piani scaduti e domande che in questo momento creano solo incertezza per diversi utenti, non possiamo certo tralasciare la questione del reddito di cittadinanza. Viviamo un momento storico nel quale debbano essere sciolti diversi nodi, al punto che i quesiti aumentano con il passare del tempo. Vediamo come stanno le cose, prendendo in esame i dubbi più frequenti e le relative risposte di INPS per i cittadini incerti.
Proviamo a sciogliere i dubbi sul reddito di cittadinanza: recenti precisazioni di INPS
Ad esempio, un utente riporta la seguente situazione a proposito del reddito di cittadinanza: “A me il rdc è terminato ad aprile. Ho fatto domanda di rinnovo a maggio e finora risulta solo acquisita. Nei mesi di marzo e aprile non mi hanno accreditato l’AU. Da pochi gg ho compilato la domanda di AU allegata alla domanda di rinnovo del rdc. Chiedo gentilmente se devo fare anche domanda all’Inps per l’accredito sull’iban del mese di maggio e se devo anche compilare un’altra domanda di AU da allegare al rdc terminato per recuperare i mesi marzo e aprile?”.
A tal proposito, INPS suggerisce quanto segue: “Le consigliamo di compilare il modulo rdc com/au sia per la domanda rdc decaduta sia per quella nuova. per il mese di stop rdc deve attendere che la sua domanda venga accolta”. .
C’è anche la questione dell’assegno unico che continua a tenere banco, con alcune segnalazioni di utenti che vedono la propria domanda ancora non accolta: “Non ho ancora ricevuto l’assegno unico con domanda presentata il 22 febbraio. Questa situazione non mi permette di pagare l’affitto potrei quindi essere prossimo allo sfratto, se questo succedesse come devo comportarmi verso INPS?”. In questo caso, INPS sui social passa la palla ai colleghi: “Buongiorno deve contattare la sua sede territoriale, probabilmente vi sono dei problemi sulla domanda, ad esempio moduli mancanti o sbagliati”.
Questione ancora più complessa sul riesame della domanda per persone che non percepiscono più il rdc nel proprio nucleo famigliare: “Buongiorno, purtroppo non esistono tempistiche, perchè essendo una nuova prestazione non vi è una tempistica precisa. Essendo però suya madre percettrice di rdc i mesi precedenti fino a maggio devono essere corrisposti su rdc. Deve compilare sua madre il modulo rdc com/au“. Insomma, tiene banco non solo il reddito di cittadinanza con INPS in questa fase. Staremo a vedere come andranno le cose nelle prossime settimane e se alcune situazioni finalmente riusciranno a sbloccarsi in Italia.
Anomalie varie con il 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Ci sono ancora diverse anomalie che dobbiamo prendere in esame in queste ore, per quanto concerne il 730 precompilato sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Già, perché se da un lato tutta la procedura doveva essere disponibile da ieri, allo stesso tempo bisogna analizzare con grande attenzione in quale direzione stiano andando i riscontri degli utenti. Solo in questo modo capiremo come stiano evolvendo effettivamente le cose qui nel nostro Paese. Sperando che tutto possa rientrare nel più breve tempo possibile.
Fatturazione elettronica: 5 cose che forse non sai sulla e-fattura
Dal primo gennaio 2019 è obbligatorio per tutte le partita IVA (o quasi), l’emissione della fattura in formato elettronico. Un mezzo introdotto per contrastare l’evasione fiscale, ma anche per facilitare il lavoro delle piccole e grandi aziende. Ma tu sei sicuro di sapere veramente tutto sulla fatturazione elettronica?
Prezzi noleggio lungo termine: quanto sono convenienti?
Il noleggio a lungo termine, o Full Rent, è una valida alternativa all’acquisto o al leasing di un veicolo privato o aziendale. La formula consente di cambiare la vettura con una certa frequenza (di norma ogni 36 oppure 48 mesi) e di sfruttarne le prestazioni semplicemente versando un canone mensile fisso che include anche le spese accessorie.
Il contratto si compone di costi certi (il puro noleggio, l’assicurazione RCA, il bollo auto, la manutenzione ordinaria, la tassa di proprietà) e di quelli imprevisti come danni meccanici fuori garanzia e incidenti stradali. La formula del noleggio a lungo termine è molto vantaggiosa sia per privati che per aziende. Per queste ultime consente di detrarre l’IVA e i costi di noleggio in base all’utilizzo. Ciò significa che, tutte le spese dei veicoli destinati ad uso strumentale possono essere deducibili del 100%.
Prezzi noleggio lungo termine per privati
Ogni Concessionaria propone la propria tariffa. Se sei un privato, i prezzi del noleggio auto a lungo termine partono solitamente da 150,00 euro mensili, soggetti però a variabilità nel tempo. Pertanto, se desideri noleggiare un veicolo per 36-48 mesi, controlla periodicamente i vari siti specializzati per avere sempre sotto controllo i costi e mantenerti aggiornato. Una volta noleggiata l’auto, però, la tariffa mensile sarà fissa.
Prima di sottoscrivere qualsiasi tipologia di contratto tieni conto di tre fattori principali:
– i chilometri che percorri annualmente;
– le aspettative sulla vettura;
– la possibilità di detrazione delle spese.
Riguardo a quest’ultimo aspetto, sarà possibile detrarre il 10% delle spese nella dichiarazione dei redditi per tutte le vetture a benzina o diesel, mentre per quelle elettriche il 50%.
Prezzi noleggio lungo termine per aziende
Ideale per la gestione delle flotte aziendali, l’opzione del noleggio auto a lungo termine garantisce numerosi vantaggi fiscali alle piccole, medie e grandi imprese, rispetto all’acquisto e al leasing. I veicoli commerciali sono sicuri e in grado di fornire grandi performance. I costi delle auto commerciali ibride ed elettriche sono detraibili fino al 100%, anche per contratti di 36 mesi.
I prezzi per il noleggio auto lungo termine variano in base al tipo di auto scelta. Anche in questo caso, i costi sono suscettibili alle offerte delle diverse Concessionarie, per cui è bene valutare attentamente le tante proposte, scegliendo quelle più adatte alla esigenze dell’impresa. Questa opzione ad oggi rappresenta la soluzione più richiesta dalle aziende e da ormai qualche decennio anche dai privati. I vantaggi sono tanti, a cominciare proprio dai prezzi del noleggio auto lungo termine, che potete confrontare sui portali web specializzati.