Rimborsi fiscali su conto corrente, modelli e comunicazione IBAN

 Con un comunicato stampa diramato in data 21 marzo 2014 l’Agenzia delle Entrate ha riferito che le imprese e i cittadini potranno ricevere i rimborsi fiscali in modo più facile e veloce, e senza alcun aggravio di spesa, attraverso accredito postale o bancario.

Per ricevere i rimborsi sul conto corrente è necessario, però, comunicare all’Agenzia il proprio codice Iban e compilare un apposito modello. Di seguito tutte le informazioni necessarie.

Equitalia, novità in vista per rottamazione e rateizzazione delle cartelle

 Sono in arrivo delle interessanti novità per chi ha dei conti aperti con Equitalia: da un lato c’è la possibilità di una ulteriore proroga per richiedere la rottamazione delle cartelle che dovrebbe scadere al 31 maggio, dall’altra c’è la possibilità di ripristinare la rateizzazione per coloro che l’hanno persa dopo il mancato pagamento di due rate.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Redditometro 2014, come difendersi in caso di accertamento

 Saranno circa 20 mila gli italiani che nei prossimi giorni si vedranno recapitare una lettera dell’Agenzia delle Entrate con la quale l’Istituto chiederà loro di presentarsi presso uno dei suoi uffici per la verifica delle spese effettuate.

Non solo Chiesa, la lista degli esenti dalla Tasi

 Lo scorso anno si chiamava Imu, quest’anno si chiama Tasi e, anche se diversa nei suoi principi e nelle modalità di applicazione, sempre di una tassa sugli immobili si tratta. E, come per tutte le tasse e i tributi, c’è chi dovrà pagarla e chi, invece, è esente.

Su questo ultimo aspetto della Tasi ha fatto molto discutere l’esenzione degli immobili della Chiesa non destinati ad attività commerciali, ma non è solo il Vaticano a poter beneficiare dell’esenzione.

Caos Tasi tra aumento dell’aliquota e detrazioni

 Nel decreto legge Omnibus è stato deciso che i sindaci possono  intervenire per aumentare l’aliquota per la Tasi dello 0,8 per mille. Queste entrate extra saranno utilizzate per  finanziare le detrazioni che non sono previste con l’aliquota base. Ora la decisione del governo dovrà quindi  trasferirsi alle realtà locali e ai comuni e qui c’è il rischio che molte pratichino l’aumento vista la condizione economica in cui si trovano. I conti non sono messi bene e quindi è possibile che i comuni decidano di aumentare  l’aliquota della Tasi.

Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Del Rio ha affermato che  l’obiettivo dell’aumento dello 0,8 per mille è quello di modulare e rendere più equa e più flessibile la tassa. La  questione sembra complicarsi proprio nei comuni. Le domande più importanti sembrano essere: i comuni aumenteranno l’aliquota? Quali sono i tempi per i pagamenti? Chi avrà diritto alla detrazione?

 

Per Squinzi lavoro priorità e la Tasi e una “botta”

 

Per la Tasi forse è necessario un vademecum vista anche la grande possibilità di agire in maniera indipendente che hanno i sindaci dei comuni. La Tasi è la tassa sui servi indivisibili, come l’illuminazione pubblica, la pulizia delle strade, i giardini ecc. In un certo senso, questa tassa è simile all’Imu perché si calcola sulla stessa base catastale.

Sulla prima casa nel 2014 si paga solo la Tasi, mentre sulle seconde case si pagano l’Imu e la Tasi.
Il decreto dovrebbe andare domani in Gazzetta Ufficiale e le domande a cui i sindaci stanno provando a dare una risposta rimangono. La detrazione potrebbe essere legata al reddito del proprietario della casa, ma il punto è proprio come calcolare chi ha diritto alla detrazione. Sarà per tutti? Sarà per le fasce sociali meno abbienti?

L’Imu prevedeva un aliquota del 6 per mille mentre la Tasi del 3,3 per mille, ma l’Imu comprendeva le detrazioni, come quelle per i figli. Ora la Tasi può essere aumentata dello 0,8 per mille proprio per finanziare le detrazioni.
La palla passa ai sindaci ed è abbastanza complicato il loro lavoro in questo caso. I comuni saranno indennizzati perché il passaggio dall’Imu sulla prima casa alla Tasi porterà a meno introiti e c’è bisogno dei fondi per chiudere i bilanci.

Regolarizzazione dei capitali all’estero, le critiche al decreto

 In una intervista all’Ansa di questa mattina, Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera, ha annunciato che il provvedimento relativo alla voluntary disclosure, ovvero la regolarizzazione spontanea dei capitali detenuti all’estero non in regola con il Fisco italiano, potrebbe subire un processo di riscrittura totale.

Il provvedimento, infatti, così com’è sembra essere poco efficace nel convincere chi ha capitali al di fuori dei confini italiani a dichiararli. Vediamo perché.

Approvato il Ddl ‘Delega fiscale’

 L’Aula della Camera ha approvato in via del tutto definitiva il decreto di legge delega fiscale, prendendo spunto dalla iniziativa parlamentare, con 309 sì e nessun voto contrario. Tra le opposizioni sì anche da Lega Nord e Fdi. La delega fiscale, approvata dopo otto mesi di lavoro, autorizza in pratica il governo a riscrivere il sistema fiscale per renderlo «più equo, trasparenze e orientato alla crescita» e senza nuovi oneri per lo Stato.

Nuove misure contro l’evasione fiscale

 Il Governo ha detto sin dall’inizio che l’obiettivo (tra gli altri) è quello di far tornare i capitali trasferiti all’estero in maniera illegale approfittando di leggerezze che intaccano etica e rigore fiscale. Per questo, Matteo Renzi necessita di strumenti (anche normativi) per combattere gli evasori.

La categoria energetica influenza il prezzo dell’immobile

 Le novità contenute nella circolare 2/2014 dell’Agenzia delle Entrate che si esprime sulle regole di acquisto alla luce delle norme che hanno riformato l’imposta di registro. Sono previste agevolazioni sulla prima casa sull’imposta di registro anche per gli appartamenti di grande metratura, oltre i 240 metri quadri.