Si va verso la sospensione dell’IMU

 Enrico Letta, il neopremier, ha giurato davanti al Presidente della Repubblica con la sua squadra di governo e non ha avuto alcuna difficoltà ad incassare la fiducia della Camera e del Senato. Nel discorso con cui ha chiesto la fiducia ai deputati, ha esposto la sua strategia economica che si rifà ad alcune promesse e ad alcuni principi del centrodestra.

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Parliamo ad esempio dell’IMU. Letta aveva almeno tre possibilità da giocarsi: poteva tenere l’IMU così com’è, incassare quei 4 miliardi di euro circa dell’imposta e usare i soldi per finanziare alcuni progetti. Oppure, in linea con le idee del suo partito, poteva ridurre il peso dell’imposta per le famiglie, salvaguardando le fasce deboli della popolazione. La terza opzione era nell’abolizione dell’IMU che è una promessa fatta soprattutto dal centro destra ai suoi elettori.

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Adesso, dunque si parla soprattutto di abolizione dell’IMU o comunque di sospensione dell’anticipo di giugno dell’imposta, che scade il 17 del mese prossimo. I sistema di tassazione della casa, messo in piedi dal governo Monti nel 2012, rischia di deragliare. L’acconto è sospeso, almeno in linea teorica.

La politica si prende qualche settimana di tempo, poi, per capire cosa fare della tassa. Ci si chiede dunque se mantenere il beneficio offerto alle famiglie, pari a circa 255 euro oppure se aumentare gli sconti.

Tre consigli per la compilazione del Modello 730

 Il 30 aprile scade il termine ultimo per coloro che hanno deciso di consegnare il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e per i pensionati riferiti al 2012 al sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico di riferimento).

Per coloro che, invece, hanno scelto di consegnare il Modello 730 al Caf o ad un professionista abilitato il termine ultimo per la consegna sarà il 31 maggio.

► Quando e a chi consegnare il Modello 730

In entrambi i casi il contribuente può scegliere se farsi aiutare nella compilazione del Modello o se farlo in autonomia. In quest’ultimo caso le linee guida per la compilazione autonoma sono contenute nel relativo documento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Oltre a seguire le linee guida dell’Agenzia delle Entrate è necessario anche fare attenzione ad alcuni particolari che vi permetteranno di compilare il Modello senza errori.

Tre consigli per la compilazione del Modello 730

Come dichiarare correttamente tutti i redditi percepiti

I redditi che devono essere dichiarati nel Modello 730 sono solo quelli derivanti da lavoro dipendente o da pensione, nel caso, quindi, il contribuente percepisca anche altri redditi, come partecipazioni in redditi d’impresa, redditi da lavoro autonomo etc, devono presentare il relativo modello per la dichiarazione (Modello Unico con scadenza 30 settembre).

In secondo luogo, dal momento che è necessario dichiarare tutti i redditi da lavoro dipendente, è meglio compilare il Modello 730 avendo a disposizione i Cud relativi sia al 2012 che al 2013, in quanto è necessario dichiarare tutti i proventi derivati dal lavoro dipendente ed eventuali indennità come disoccupazione o cassa integrazione.

► Presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta: come fare?

Come dichiarare le spese effettuate

La dichiarazione delle spese effettuate è necessaria per poter accedere a detrazioni e deduzioni. Dichiarando le proprie spese c’è la possibilità di accedere a bonus fiscali che faranno diminuire l’importo netto dei redditi sui quali verranno applicate le aliquote per la tassazione.

A avere maggior peso sono le spese mediche, per le quali si applica una detrazione (se di importo pari o superiore ai 129,11 euro annui) del 19%. In questa voce sono possono essere elencate le spese fatte per prestazioni del medico generico, visite specialistiche, visite per l’assicurazione o per la patente, le visite per l’acquisto o il noleggio di attrezzature sanitarie e per analisi e prestazioni diagnostiche.

Per detrarre la spesa sostenuta per l’acquisto di medicinali è necessario allegare lo scontrino parlante, ossia lo scontrino che riporta il codice fiscale del contribuente, l’indicazione della natura o della tipologia di medicinale e il codice e la quantità del prodotto.

In generale, comunque, nella compilazione del Modello 730 è importante che ogni spesa che si elenca al fine di accedere alle detrazioni deve essere documentata con fatture, ricevute, scontrini e quietanze.

Indicazioni per le detrazioni sulle spese di ristrutturazione

Le spese di ristrutturazione dell’abitazione possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi con il Modello 730. Per farlo, però, è necessario avere ricevuta di effettuato pagamento tramite bonifico bancario, in quanto si ha accesso al bonus solo se si può provare l’avvenuto pagamento.

Per ottenere la detrazione massima, pari al 50% dell’importo speso per la ristrutturazione, inoltre, è necessario che il bonifico sia stato effettuato dopo il 26 giugno 2012 e che l’importo pagato non sia superiore ai 96mila euro annui.

► Presentazione del Modello 730 al Caf o professionista: come fare

Cosa accade se ci sono errori nella compilazione del Modello 730?

Queste sono le indicazioni di massima per avere la certezza di aver presentato il Modello 730 correttamente compilato. Nel caso in cui però, come può accadere se il Modello viene compilato da un non professionista, può accadere che una volta consegnato ci si renda conto di eventuali mancanze o errori.

In una situazione del genere c’è la possibilità, per tutti i contribuenti, indipendentemente dalla modalità di consegna del Modello, di presentare il Modello 730 integrativo che, però, potrà essere consegnato solo es esclusivamente al Caf o al professionista abilitato entro e non oltre il 25 ottobre 2013.

 

 

 

Presentazione del Modello 730 al Caf o professionista: come fare

 Avete deciso di presentare il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2012 al Caf o ad un professionista abilitato. Oltre a ricordarvi che la scadenza per tale presentazione, diversamente da quanto accade per la presentazione del 730 al sostituto d’imposta, è fissata per il 31 maggio, vediamo quel è la documentazione necessaria da allegare al Modello per essere in regola.

► Presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta: come fare?

In primo luogo ricordiamo che per la presentazione al Caf o al professionista abilitato, in caso di consegna di Modello 730 già compilato, non si è tenuti a versare alcun compenso per l’intermediazione.

Oltre al Modello 730 compilato, il contribuente deve presentare al Caf o al professionista la seguente documentazione:

1. Modello 730-1 in busta chiusa per la dichiarazione di destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’Irpef (anche nel caso non fosse stata effettuata alcune scelta);

2. CUD 2013 o il CUD 2012 per la documentazione delle eventuali ritenute;

3. scontrini, ricevute, fatture e quietanze a riprova delle spese sostenute;

4. documentazione per le detrazioni spettanti in caso di spese sostenute per la ristrutturazione edilizia (bonifici bancari o postali, fatture e ricevute fiscali, quietanze di pagamento, etc.);

5. attestati di versamento d’imposta eseguiti direttamente dal contribuente con modello F24;

6. dichiarazioni Mod. UNICO in caso di crediti per i quali il contribuente ha fatto richiesta di riporto nella successiva dichiarazione dei redditi.

► Quando e a chi consegnare il Modello 730

Una volta che il contribuente ha consegnato al Caf o al professionista abilitato il Modello compilato e la relativa documentazione, è compito del ricevente verificare che quanto dichiarato nel Modello sia conforme alla documentazione esibita.

Presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta: come fare?

 Una delle due possibilità per la presentazione del Modello 730, il modello che serve per la dichiarazione dei redditi del 2012 che deve essere consegnato da pensionati e lavoratori dipendenti, è quella di farlo pervenire al cosiddetto sostituto d’imposta.

► Quando e a chi consegnare il Modello 730

Il sostituto d’imposta è il datore di lavoro o l’ente pensionistico al quale si è iscritti. Questi enti fanno da intermediari, ma perché il processo abbia luogo è necessario presentare la seguente documentazione.

1. Modello 730 debitamente compilato. Con la presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta il contribuente non ha l’obbligo di esibire la documentazione relativa alla dichiarazione dei redditi.

2. Modello 730-1 in busta chiusa. Questo modello serve per dichiarare la destinazione dell’8 per mille e il 5 per mille dell’Irpef.

Chiarimenti sulla presentazione del Modello 730-1

Il Modello 730-1 che contiene le specifiche per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’Irpef, può essere consegnata, insieme al Modello 730 compilato, in busta chiusa – anche normale busta da lettera – con riportato la dicitura: Scelta per la destinazione dell’otto e del cinque per mille dell’Irpef e i dati anagrafici, comprensivi di codice fiscale, del contribuente.

► Le spese mediche detraibili dal 730

Il contribuente può anche scegliere di non esprime nessuna scelta, ma deve comunque presentare il relativo modello.

Nel caso di dichiarazione congiunta le dichiarazioni d destinazione devono essere inserite nella stessa busta.

L’aumento IVA ci sarà o no?

 Nel suo discorso di apertura del nuovo esecutivo, Enrico Letta, ha parlato di alcune questioni fiscali molto importanti. Ha dichiarato che ci sarà una sospensione dell’IMU da giugno ed ha anche detto che è programmato lo stop dell’aumento dell’IVA.

IVA, IMU e Accise le tasse più remunerative

Secondo le precedenti indicazioni, dal primo luglio l’IVA doveva aumentare dal 21 al 22 per cento con un grave problema per le tasche dei consumatori. Secondo un reportage della CGIA di Mestre, il costo complessivo di questa manovra, da ripartire tra i consumatori, è di 2,1 miliardi di euro che salirebbero a 4,2 miliardi a partire dal 2014.

In termini di euro, l’aumento medio per le famiglie, in relazione ai consumi, sarebbe di 103 euro. La stima della CGIA di Mestre, chiaramente, parte dall’assunto che non ci sarà un aumento dei consumi. Una prospettiva che il neoministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, ha già mandato in cantina, visto che il suo intento è quello di coinvolgere banche, imprese e consumatori per la ripartenza della società.

Meno tasse e più crescita per Saccomanni

L’aumento dell’IVA per il secondo semestre dell’anno, qualora non fosse stoppato, potrebbe essere di 44 euro per una famiglia composta da 3 persone e di 51,5 euro per una famiglia composta da 4 persone.

 

Soluzioni IMU per il governo Letta

 L’IMU, oltre ad essere la tassa più odiata dagli italiani, insieme alla TARES che da dicembre subirà un aumento, è anche il punto caldo di tutte le campagne elettorali. Per le elezioni politiche del 2013 se ne sono sentite di tutti i colori ed ora la patata bollente passa nelle mani del governo Letta. Secondo gli analisti la questione IMU potrà essere affrontata in 3 modi. Vediamo insieme quali.

L’IMU resta nonostante le promesse

La prima soluzione, quella probabilmente più facile, consiste nel lasciare invariata la tassa. Il Governo Letta, infatti, prima di occuparsi dell’imposta municipale sugli immobili, deve affrontare argomenti più urgenti nell’agenda politica ed economica del paese: l’occupazione, i soldi per finanziare la CIG in deroga, gli esodati e l’aumento dell’IVA che a luglio passa al 22 per cento.

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La seconda soluzione è quella dell’abolizione dell’imposta sulla prima casa che è un po’ il cavallo di battaglia del centrodestra. L’abolizione dell’IMU è stata sostenuta a gran voce da Berlusconi ma poi resta difficilmente sostenibile a livello economico visto che occorrerebbe trovare gli 8 miliardi “persi” con l’IMU in altre imposte, magari sugli alcolici e i giochi.

La terza soluzione che invece è propria del PD è la riduzione dell’imposta che costringerebbe il governo a cercare altrove una copertura di 2,5 miliardi di euro.

I compensi esosi dell’amministratore

 L’Amministrazione finanziaria, in alcuni casi, può mettere in discussione le scelte fatte dagli amministratori delle società che magari decidono di pagare in modo troppo generoso le prestazioni dell’amministratore unico. L’ordinanza cui facciamo riferimento è la numero 9036 del 15 aprile 2013.

Quando l’IVA è indetraibile

In questa ordinanza la Corte di Cassazione ha spiegato che dal reddito d’impresa sono indeducibili i compensi versati all’amministratore unico che nelle indagini risultano sproporzionati e soprattutto privi di ragioni economiche giustificative.

Le buste paga gonfiate sono fraudolente

E’ come se l’amministrazione tributaria avesse deciso un tariffario limite per gli amministratori unici, un tetto massimo oltre il quale la spesa è da considerarsi sproporzionata. Il fatto cui fa riferimento il pronunciamento è il seguente: la commissione tributaria ha rigettato il ricordo di una società a responsabilità limitata che si era opposta ad un avviso di accertamento IRPEG/IRAP.

L’ente impositore, infatti, aveva intenzione di recuperare una parte, quella eccedente il famoso “tariffario”, versata all’amministratore unico. Il giudizio della Corte d’Appello è stato avverso alla società perché non erano state fornite prove dell’esistenza di valide ragioni economiche della deduzione dei componenti negativi del reddito, contestati.

La normativa fiscale sulle società di capitali e sulle società di persone, spiega che possono essere considerati elementi negativi i compensi all’amministratore unico e in capo alle società sono deducibili nell’esercizio in cui sono pagati e in capo agli amministratori sono tassabili nell’esercizio in cui sono incassati.

Il reato della doppia vendita

 Per evadere le tasse, un imprenditore, ha usato fatture relative ad operazioni inesistenti, ma il reato collegato alla doppia vendita di uno stesso bene, è stato scovato dall’Agenzia delle Entrate. Adesso esiste anche una sentenza della Corte di Cassazione a riguardo.

Si tratta della sentenza numero 16764 del 12 aprile 2013 in cui è stato accusato ufficialmente l’imprenditore in questione per dichiarazione fraudolenta. Il reato si è configurato nel momento in cui il contribuente ha venduto i beni “lavati”, cioè ha ceduto a delle società intermediarie di comodo dei beni senza l’addebito dell’IVA per poi rivendere gli stessi beni ai clienti effettivi con prezzi più bassi di quelli in vigore nel mercato di riferimento.

Smascherata la frode che coinvolgeva la colf

Come per ogni sentenza, anche in questo caso c’è un fatto alla base del pronunciamento. La Corte d’Appello aveva condannato il rappresentante legate di una società che si occupava di commercio di prodotti di telefonia mobile, dichiarandola colpevole di dichiarazione fraudolenta.

Le buste paga gonfiate sono fraudolente

L’imprenditore condannato aveva fatto ricorso in cassazione spiegando che per il reato contestato non aveva alcuna responsabilità. I porporati, invece, hanno dichiarato infondato il ricorso e hanno condannato l’imprenditore alla pena minima prevista dalla normativa.

Nel pronunciamento è evidente che c’è un’implicita condanna alle società cartiere, alle società di comodo interposte nelle normali attività commerciali.

 

Tutto sul modello 770

 Il modello 770 ha trovato ampio spazio nei nostri articoli anche se non è di diretto interesse per i contribuenti comuni ma deve essere usato dai sostituti d’imposta, dalle amministrazioni dello stato e dagli altri enti e amministrazioni simili.

I sostituti d’imposta, come abbiamo avuto modo di specificare nella scheda informativadevono infatti comunicare all’Agenzia delle Entrate  tutti i dati relativi alle ritenute effettuate nel periodo d’imposta della dichiarazione. In pratica devono effettuare una dichiarazione annuale riguardo i versamenti eseguiti, i crediti, le compensazioni e i dati relativi a contributi e assicurazioni.

Chi deve presentare il 770 ordinario? La risposta è molto semplice: i sostituti d’imposta che hanno corrisposto somme soggette a ritenuta alla fonte sui redditi di capitale, compensi per avviamento commerciale, contributi ad enti pubblici e privati, riscatti da contratti di assicurazione vita, premi legati a proventi finanziai, utili collegati a partecipazioni in società di capitali e redditi diversi.

E’ importante poi capire Come quando presentare il 770 ordinario. Fatto salvo che tutte le scadenze possono subire delle modifiche e che quindi è sempre meglio controllare il sito dell’Erario, in linea di massima il modello in qustione deve essere trasmesso telematicamente entro il 31 luglio in modo diretto, oppure attraverso un intermediario abilitato, sia esso un professionista, un CAF oppure un’associazione di categoria.