Corruzione crescente in Italia

 La corruzione è una delle piaghe del nostro paese ma è un problema di portata mondiale. Il nostro paese, in questo momento, è sulla cresta dell’onda e secondo molti opinionisti non fa che accumulare brutte figure. L’ultima in ordine cronologico è legata alla pubblicazione dei dati sulla corruzione.

La crisi della Bulgaria fa discutere

Il grado di corruzione in Italia supera la media nazione e la situazione del Belpaese è peggiore di quella riscontrata in Turchia e in Polonia.

I dati sono stati raccolti ed elaborati da una ricerca della Ernst & Young riferita in particolare alla corruzione dei manager. Si è cercato di capire quanto i manager siano disponibili ad accettare tangenti, bustarelle e altri regali di varia natura, anche economici.

Quanto spenderanno gli italiani in tasse

La media mondiale è ferma al 57 per cento ma l’Italia va oltre fino al 60 per cento. Vuol dire che 6 manager su 10 sono facilmente corruttibili nel nostro paese. La Turchia e la Polonia che abbiamo citato prima come metro di paragone, hanno l’indice di corruttibilità fermo rispettivamente al 55 e al 59 per cento.

Sicuramente dove la crisi si sente di più, la corruzione dilaga mentre nei paesi economicamente più stabili il problema è attutito. Il paese più corrotto, ad ogni modo, è la Slovenia.

La sperimentazione italiana sul reddito minimo

 Il reddito minimo garantito è attivo anche in Italia grazie ad una sperimentazione della Provincia autonoma di Trento che, rispetto alle altre province e regioni d’Italia, ha un margine operativo più ampio. In effetti a livello regionale e provinciale, esistono diverse sperimentazioni. Per quanto riguarda il reddito minimo, c’è stata già la sperimentazione della Regione Lazio con la legge n. 4/2009.

La questione del reddito di cittadinanza

Sempre nel 2009 la Provincia autonoma di Trento ha introdotto il reddito minimo di garanzia. Si tratta di un contributo monetario cui si può accedere nel rispetto dei parametri stabiliti dalla legge e il cui importo è determinato dal rapporto tra la condizione economica del nucleo famigliare e la soglia di povertà relativa.

Questi due parametri che servono per determinare l’importo del reddito minimo sono in relazione alle caratteristiche del nucleo famigliare.

 Pressione fiscale in aumento nei paesi dell’Ocse

La condizione economica di una famiglia è considerata sulla base del reddito al netto delle imposte, delle rate del mutuo, del prezzo dell’affitto e delle spese mediche; del patrimonio e degli indicatori di consumo, che sono ad esempio l’automobile, l’affitto e la superficie dell’abitazione.

Il reddito di garanzia dura 4 anni ed è prorogabile dopo lo svolgimento degli accertamenti sui parametri ma non può essere prolungato più di tre volte in due anni.

 

Equitalia concede la rateizzazione dei debiti fino a 50 mila euro

 Sono in arrivo alcune utili novità sul fronte della normativa fiscale e delle modalità di riscossione dei debiti contratti con Equitalia Spa.

L’ azienda ha infatti recentemente concesso la possibilità di rateizzazione delle cartelle esattoriali con un importo non superiore a 50 mila euro che potranno così venire dilazionate fino ad un massimo di 72 rate.

> Equitalia annuncia novità nelle procedure

Si tratta di un provvedimento attuato per venire incontro alle esigenze dei contribuenti in difficoltà, che a causa della particolare congiuntura economica hanno riscontrato problemi nel pagamento dei debiti. Tra il 2012 ed oggi, dunque, la soglia dei debiti rateizzabili è stata dall’ azienda innalzata per ben due volte, da 5 mila a 20 euro e infine da 20 mila  50 mila.

Meno riscossioni per Equitalia, colpa della crisi

L’ altra novità riguarda poi la procedura stessa, che sarà possibile avviare anche senza la presentazione della documentazione, ma attraverso una semplice richiesta motivata. La rateizzazione dei debiti fino a 50 mila euro potrà quindi durare fino ad un massimo di 6 anni, con un importo minimo per rata pari a 100 euro. Ma è anche possibile optare per un piano di dilazione che preveda rate variabili e crescenti.

Una volta ottenuta la rateizzazione sarà anche possibile fare richiesta per il Durc, il  Documento unico di regolarità contributiva, per continuare a partecipare a concessioni e gare di appalto.

Chiarimenti sulla Tares del Dipartimento delle Finanze

 La stessa circolare del Dipartimento delle Finanze che ha chiarito alcuni nodi cruciali circa le possibilità di ravvedimento per eventuali errori commessi nel versamento dell’Imu per il 2012, contiene anche delle interessanti nozioni sulla Tares, la nuova tassa sui rifiuti che andrà a sostituire le precedenti.

► Quanta Tares si pagherà in più

Il Dipartimento delle Finanze chiarisce che per il pagamento delle prime due rate della Tares i comuni hanno la facoltà di inviare ai contribuenti i modelli di pagamento già predisposti e precompilati per il versamento della vecchia Tarsu o Tia 1 e Tia 2 o potranno ricorrere alle altre modalità di pagamento già previste per il 2012.

Gli importi che i contribuenti verseranno con queste due prime rate andranno comunque a confluire nel conteggio dell’ammontare della terza e ultima rata. Quest’ultima rata sarà determinata sulla base dei nuovi importi della Tares e prevede anche la presenza della maggiorazione standard dovuta per i cosiddetti servizi indivisibili.

La maggiorazione è di 0,30 centesimi al mq.

Per il pagamento dell’addizionale Tares di dicembre si potrà ricorre al modello F24 o ai nuovi strumenti che saranno messi a disposizione dal dipartimento previa comunicazione.

► Il Governo Letta ridisegna le tasse

La circolare, infine, prevede che le esenzioni siano operative solo su aree coperte pertinenziali o accessorie di locali adibiti a civili abitazione, le aree scoperte o accessorie a locali tassabili diversi dalle abitazioni, le aree adibite a verde e le aree comuni condominiali .

 

Ravvedimento Imu: entro il 30 giugno è con lo sconto sulle sanzioni

 La situazione delle tasse si fa sempre più confusa e a lasciare le maggiori perplessità è sicuramente l’Imu che, proprio in questi giorni, è oggetto di grandi discussioni per il pagamento della prima rata 2013 prevista per giugno.

 

► Quanto dobbiamo lavorare per pagare le tasse?

Ancora non si sa se e come si pagherà, ma nel frattempo il Dipartimento delle Finanze con la circolare n. 1/DF ha pubblicato alcuni chiarimenti in merito al ravvedimento per quanto pagato nel 2012.

In sostanza la circolare n. 1/DF chiarisce che c’è la possibilità, per tutti i contribuenti che hanno commesso errori nel versamento delle rate Imu o non hanno indicato dati che influiscono sulla determinazione della quota da versare, di ravvedersi entro il 30 giugno o entro il 30 settembre.

Correggendo gli errori commessi entro il 30 giugno (termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione) sarà possibile accedere ad uno sconto sanzioni previste pari ad un ottavo del minimo della sanzione.

► L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Se il ravvedimento non avvenisse entro questa prima data c’è una seconda occasione: è quella di presentare l’istanza entro il 30 settembre 2013, ma in questo caso si accede ad uno sconto sulla sanzione pari ad un decimo del minimo sanzionatorio previsto.

 

 

Il nuovo modello d’imposta sulle assicurazioni

 E’ stato effettuato un restyling del modello di denuncia relativo alle assicurazioni. Questa operazione è stata resa necessaria in seguito alla riorganizzazione delle competenze degli uffici fiscali sul territorio. Tutto adesso, nella scelta del modello, dipende dall’attività da svolgere ma anche dalle competenze del contribuente.

I contribuenti obbligati all’UNICO

L’Erario rende noto che online è possibile scaricare il nuovo stampato per la dichiarazione dell’imposta sulle assicurazioni, quella che è dovuta sulla base dei premi e degli accessori incassati nell’anno precedente a quello della dichiarazione. Per il 2013 si fa dunque riferimento ai premi ottenuti nel 2012.

Tutto sul modello 730

Il modello in questione, lo stampato, è stato approvato unitamente alle istruzioni per la compilazione attraverso un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Le novità principali evidenziate servono a recepire le modifiche sulla competenza degli uffici postali.

Il documento serve al contribuente per indicare tutti i dati da comunicare, in relazione agli importi che sono stati versati alle province, con la differenza fatta in base alla destinazione. Il modello deve necessariamente essere trasferito in modalità telematica. Le indicazioni da inviare riguardano nello specifico: il numero della polizza, il codice fiscale del proprietario del veicolo, l’indicazione dei casi particolari scelti dall’assicurato, la targa del veicolo e la sigla della provincia. Devono inoltre essere indicati l’ammontare del premio, l’aliquota d’imposta, l’ammontare dell’imposta e il totale premio per ciascuna provincia.

Proroga al 16 aprile per la consegna del Modello 730

 La scadenza per la presentazione del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi da pensione o da lavoro dipendente per coloro che hanno optato per la consegna al sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico di riferimento) era stata fissata ad oggi, 30 aprile.

► Presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta: come fare?

Ma in queste ore è giunta la comunicazione ufficiale del Consiglio dei Ministri che proroga la suddetta scadenza al 16 maggio.

La comunicazione è arrivata tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato il 26 aprile 2013 che sarà pubblicato nelle prossime ore anche sulla Gazzetta Ufficiale.

Il decreto aggiorna anche le scadenze per i sostituti di imposta che hanno deciso di prestare assistenza fiscale ai contribuenti: per loro il termine ultimo per la consegna della dichiarazione dei redditi elaborata al contribuente è stata spostata dal 31 maggio al 14 giugno 2013.

► Tre consigli per la compilazione del Modello 730

Per i contribuenti che hanno invece optato per la consegna del Modello 730 valido per la dichiarazione dei redditi riferiti al 2012 al Caf o ad un professionista abilitato il termine di scadenza rimane al 31 maggio come precedentemente fissato

Si va verso la sospensione dell’IMU

 Enrico Letta, il neopremier, ha giurato davanti al Presidente della Repubblica con la sua squadra di governo e non ha avuto alcuna difficoltà ad incassare la fiducia della Camera e del Senato. Nel discorso con cui ha chiesto la fiducia ai deputati, ha esposto la sua strategia economica che si rifà ad alcune promesse e ad alcuni principi del centrodestra.

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Parliamo ad esempio dell’IMU. Letta aveva almeno tre possibilità da giocarsi: poteva tenere l’IMU così com’è, incassare quei 4 miliardi di euro circa dell’imposta e usare i soldi per finanziare alcuni progetti. Oppure, in linea con le idee del suo partito, poteva ridurre il peso dell’imposta per le famiglie, salvaguardando le fasce deboli della popolazione. La terza opzione era nell’abolizione dell’IMU che è una promessa fatta soprattutto dal centro destra ai suoi elettori.

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Adesso, dunque si parla soprattutto di abolizione dell’IMU o comunque di sospensione dell’anticipo di giugno dell’imposta, che scade il 17 del mese prossimo. I sistema di tassazione della casa, messo in piedi dal governo Monti nel 2012, rischia di deragliare. L’acconto è sospeso, almeno in linea teorica.

La politica si prende qualche settimana di tempo, poi, per capire cosa fare della tassa. Ci si chiede dunque se mantenere il beneficio offerto alle famiglie, pari a circa 255 euro oppure se aumentare gli sconti.

Tre consigli per la compilazione del Modello 730

 Il 30 aprile scade il termine ultimo per coloro che hanno deciso di consegnare il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e per i pensionati riferiti al 2012 al sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico di riferimento).

Per coloro che, invece, hanno scelto di consegnare il Modello 730 al Caf o ad un professionista abilitato il termine ultimo per la consegna sarà il 31 maggio.

► Quando e a chi consegnare il Modello 730

In entrambi i casi il contribuente può scegliere se farsi aiutare nella compilazione del Modello o se farlo in autonomia. In quest’ultimo caso le linee guida per la compilazione autonoma sono contenute nel relativo documento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Oltre a seguire le linee guida dell’Agenzia delle Entrate è necessario anche fare attenzione ad alcuni particolari che vi permetteranno di compilare il Modello senza errori.

Tre consigli per la compilazione del Modello 730

Come dichiarare correttamente tutti i redditi percepiti

I redditi che devono essere dichiarati nel Modello 730 sono solo quelli derivanti da lavoro dipendente o da pensione, nel caso, quindi, il contribuente percepisca anche altri redditi, come partecipazioni in redditi d’impresa, redditi da lavoro autonomo etc, devono presentare il relativo modello per la dichiarazione (Modello Unico con scadenza 30 settembre).

In secondo luogo, dal momento che è necessario dichiarare tutti i redditi da lavoro dipendente, è meglio compilare il Modello 730 avendo a disposizione i Cud relativi sia al 2012 che al 2013, in quanto è necessario dichiarare tutti i proventi derivati dal lavoro dipendente ed eventuali indennità come disoccupazione o cassa integrazione.

► Presentazione del Modello 730 al sostituto d’imposta: come fare?

Come dichiarare le spese effettuate

La dichiarazione delle spese effettuate è necessaria per poter accedere a detrazioni e deduzioni. Dichiarando le proprie spese c’è la possibilità di accedere a bonus fiscali che faranno diminuire l’importo netto dei redditi sui quali verranno applicate le aliquote per la tassazione.

A avere maggior peso sono le spese mediche, per le quali si applica una detrazione (se di importo pari o superiore ai 129,11 euro annui) del 19%. In questa voce sono possono essere elencate le spese fatte per prestazioni del medico generico, visite specialistiche, visite per l’assicurazione o per la patente, le visite per l’acquisto o il noleggio di attrezzature sanitarie e per analisi e prestazioni diagnostiche.

Per detrarre la spesa sostenuta per l’acquisto di medicinali è necessario allegare lo scontrino parlante, ossia lo scontrino che riporta il codice fiscale del contribuente, l’indicazione della natura o della tipologia di medicinale e il codice e la quantità del prodotto.

In generale, comunque, nella compilazione del Modello 730 è importante che ogni spesa che si elenca al fine di accedere alle detrazioni deve essere documentata con fatture, ricevute, scontrini e quietanze.

Indicazioni per le detrazioni sulle spese di ristrutturazione

Le spese di ristrutturazione dell’abitazione possono essere detratte dalla dichiarazione dei redditi con il Modello 730. Per farlo, però, è necessario avere ricevuta di effettuato pagamento tramite bonifico bancario, in quanto si ha accesso al bonus solo se si può provare l’avvenuto pagamento.

Per ottenere la detrazione massima, pari al 50% dell’importo speso per la ristrutturazione, inoltre, è necessario che il bonifico sia stato effettuato dopo il 26 giugno 2012 e che l’importo pagato non sia superiore ai 96mila euro annui.

► Presentazione del Modello 730 al Caf o professionista: come fare

Cosa accade se ci sono errori nella compilazione del Modello 730?

Queste sono le indicazioni di massima per avere la certezza di aver presentato il Modello 730 correttamente compilato. Nel caso in cui però, come può accadere se il Modello viene compilato da un non professionista, può accadere che una volta consegnato ci si renda conto di eventuali mancanze o errori.

In una situazione del genere c’è la possibilità, per tutti i contribuenti, indipendentemente dalla modalità di consegna del Modello, di presentare il Modello 730 integrativo che, però, potrà essere consegnato solo es esclusivamente al Caf o al professionista abilitato entro e non oltre il 25 ottobre 2013.