Via agli aumenti Irpef nel 2014. Aumenti che, in prospettiva, valgono all’incirca 500 milioni. Altri cinquecento milioni saranno previsti in sede di rincaro. Sono infatti in programma nuove decisioni per il 2015. Una situazione, questa, che si trascina dal 2011, dall’introduzione della norma (entrata in vigore a scoppio ritardato) da parte del Governo Monti all’interno del ‘Decreto Salva – Italia’. Alcune regioni, pertanto, hanno già raggiunto i nuovi tetti massimi che le aliquote annuali hanno concesso.
Fisco
Guida agli aumenti Irpef nelle Regioni
Ripartono gli aumenti Irpef nelle Regioni. Nel 2014 Lazio, Piemonte e Molise raggiungono i nuovi tetti massimi concessi alle aliquote. Successivamente a quanto accadde nel 2011, periodo in cui il Governo Monti aumentò l’addizionale Irpef regionale al fine di mettere una ‘toppa’ sui tagli aggiuntivi assestati ai bilanci del territorio (operazione contemplata nel ‘Decreto Salva Italia’), i Governatori hanno nuovamente ‘da fare’ per ciò che concerne la Finanza Locale.
Nuove regole contro l’evasione fiscale
Informazioni dati contro evasione fiscale: i movimenti nel mirino e cosa verrà esaminato. Come fare per non risultare fuori regola. Per controllare l’evasione fiscale sono stati messi a punto controlli capillari che verranno effettuati su ogni forma di pagamento, dall’utilizzo di carte di credito, ai movimenti sui conti correnti, ad assegni, e altro.
L’evasione fiscale in Italia
Il fenomeno dell’evasione fiscale rappresenta un problema che incide pesantemente e mina l’economia italiana: lo confermano i dati dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza nel corso del 2013.
I reati fiscali scoperti sono stati 12 mila, scovati più di ottomila evasori totali, individuati 27 mila lavoratori in nero, sequestrati 4,6 miliardi di euro.
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Più in particolare nel 2013 per frodi e reati fiscali sono state denunciate 12.276 persone (di cui 202 arrestate) responsabili di aver utilizzato o emesso fatture false (5.776 violazioni), di non aver versato l’Iva (534 casi), di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi (2.903 violazioni), di aver celato o distrutto la contabilità aziendale (1.967 casi).
I redditi emersi relativamente agli 8.315 evasori totali hanno raggiunto la cifra di 16,1 miliardi di euro.
Sul fronte internazionale, sono stati individuati ricavi non dichiarati e costi non deducibili per un ammontare di 15,1 miliardi, derivanti in massima parte da fittizi trasferimenti di sedi aziendali o residenze personali nei paradisi fiscali.
20,7 miliardi di euro sono invece i ricavi non contabilizzati ed i costi non deducibili derivanti da altre forme di evasione, tra cui l’irregolare rendicontazione dell’Iva che ha raggiunto la cifra complessiva di 4,9 miliardi di euro, ivi inclusi i 2 miliardi attribuibili a false transazioni commerciali con l’estero, le cosiddette “frodi carosello”.
L’ effettivo recupero dei tributi evasi, con adesione dei contribuenti ai verbali di constatazione, ammonta a circa 4,2 miliardi di euro, con provvedimenti già eseguiti per 1,4 miliardi, ai quali vanno aggiunti 4,6 miliardi ricavati dal sequestro di beni mobili ed immobili,valuta e conti correnti.