Tariffe locali in crescita e gli italiani cambiano le abitudini di spesa

 Aumento importante delle tariffe locali. Per Unioncamere, i dati di ottobre 2013 mostrano un aumento annuo del 4,1%, mentre quelle nazionali sono aumentate del 3,8%. L’analisi di Unioncamere mette in mostra la crescita delle tariffe di acqua potabile, al +7,6%, e dei rifiuti urbani, al +7%. Un aumento che tra tariffe locali e nazionali è del 3% e quindi più del doppio dell’inflazione.
Il rapporto Club Consumo di Prometeia mette in evidenza l’aumento delle spese cosiddette obbligate. In cinque anni, quelli contraddistinti dalla crisi, affitti e e bollette sono aumentate di 650 euro. La spesa delle famiglie è cambiata influenzata dalla priorità di queste spese in crescita a cui si aggiungono altre spese improcrastinabili che si riferiscono a sanità, finanziarie e protezione sociale. Le spese per il cibo e per la mobilità sono invece scese visto che le famiglie hanno, in un certo senso, dovuto fare di necessità virtù e privilegiato le spese obbligatorie.
Per Prometeia, in assoluto sono state penalizzate le spese per la mobilità che si sono ridotte in cinque anni di circa 800 euro a famiglia. Anche le spese per l’alimentazione hanno visto una riduzione di circa 200 euro a famiglia.
In aumento le spese per la pulizia della casa e in abbassamento quelle per i mobili e gli elettrodomestici, a testimoniare una sorte di diseguaglianza nei redditi e nella ricchezza.
Le spese per il tempo libero sono  state intaccate meno dalla crisi sia per le agevolazioni in certi settori, come il turismo, sia per la preferenza degli italiani accordata a smartphone e tablet.
Per presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello “Per rilanciare i consumi e accompagnare i segnali di ripresa dell’economia è indispensabile rallentare la corsa di tasse e tariffe, a cominciare da quelle locali. I tanti, piccoli mercati protetti che ancora resistono riducono il potere d’acquisto di famiglie e imprese e sono un freno alla ripresa. Serve più trasparenza della pubblica amministrazione per capire i meccanismi di formazione dei prezzi a livello locale e far sì che questi possano incentivare i comportamenti più virtuosi e penalizzare quelli più nocivi. L’uso intelligente delle tariffe di certi servizi può rivelarsi una leva importante per uno sviluppo locale più equo e sostenibile. A condizione di far crescere le capacità di monitoraggio e di gestione da parte dei comuni”.

Cancellare la Mini Imu? La storia continua e regna la confusione

 Si apre il 2014 e per il mondo delle tasse sulla casa c’è subito la grana mini Imu. L’anno scorso si è discusso per molto tempo dell’abolizione dell’Imu e si è arrivati alla mini Imu ,che dovranno pagare quei cittadini che fanno parte dei comuni che hanno aumentato l’aliquota.
La Legge di Stabilità non ha specificato alcuni aspetti sulla tassazione della casa ed ha inserito la Iuc che prevede anche la Tasi. Probabile che in questo inizio di gennaio, e prima della scadenza per il pagamento della mini Imu fissato per il 24, arrivino altre sorprese. Nel governo c’è chi vuole sostituire la tassa con un’altra sul gioco d’azzardo, ma non è un’idea condivisa. In effetti, c’è un’altra parte del governo che pensa a un’ulteriore revisione della Tasi. Quella delle tasse sulla casa sembra quindi una storia infinita.
I sindaci dell’Emilia Romagna hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Enrico Letta e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiedendo di rivedere la mini Imu. A rispondere è stato il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio. Il ministro ha espresso la sua posizione favorevole al sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e affermato che si potrebbe far fronte aumentando il carico fiscale sul gioco d’azzardo. Le possibilità che questa manovra riesca non sono però molte. C’è l’opposizione del ministero dell’Economia e Delrio ha detto di avere spiegato al sindaco di Ravenna le difficoltà di riuscita di questa operazione.
Per mercoledì è prevista la votazione in Senato della conversione del decreto Imu e in quella occasione dovrebbero arrivare degli emendamenti.

Prorogata la scadenza della mini IMU al 24 gennaio 2014

 Per il mese di gennaio 2014 era stata prevista, sin dai tempi di redazione della Legge di Stabilità, la scadenza della mini IMU, quella parte di tassazione sulla prima casa che è rimasta a carico dei contribuenti in seguito all’innalzamento delle aliquote da parte di molti comuni italiani. 

Guida al Modello F24 dell’Agenzia delle Entrate

 Guida al Modello F24 dell’Agenzia delle Entrate

In questo post abbiamo raccolto tutti i link ai post che compongono la Guida al Modello F24 dell’Agenzia delle Entrate, all’interno della quale potrete trovare tutte le informazioni necessarie relative all’utilizzo di uno dei più usati modelli di versamento messi a disposizione dall’autorità fiscale italiana. 

Come pagare il Modello F24 – Contribuenti titolari di partita IVA

 In questo post ci occuperemo di capire come devono essere effettuati i versamenti con il Modello F24, uno dei principali modelli di versamento messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per il pagamento di tributi, contributi e premi.

Il Modello F24 può essere utilizzato sia dai possessori di Partita Iva, sia da coloro che non la possiedono e per questo motivo i pagamenti con tale modello devono essere effettuati in diverso modo a seconda che il contribuente che li effettua sia titolare o meno di Partita Iva.

Come pagare il Modello F24 – Contribuenti non titolari di partita IVA

 Come abbiamo avuto modo di vedere in un post pubblicato prima di questo, il Modello F24 è uno dei modelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per il versamento di tributi, contributi e premi. Può essere utilizzato sia dai possessori di Partita Iva, sia da coloro che non la possiedono. 

Quali tasse si possono pagare con il Modello F24

 Che cos’è e a cosa serve il Modello F24

Il Modello F24 è uno dei modelli messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per il versamento di tributi, contributi e premi. Può essere utilizzato sia dai possessori di Partita Iva, sia da coloro che non la possiedono.