Per Saccomanni combattere l’evasione fiscale non deve essere di ostacolo alla crescita economica

 Lottare contro l’evasione fiscale in quanto anti-democratica, questo il senso delle parole del direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera. L’evasione fiscale non è compatibile con l’economia di un Paese democratico e questo va detto con forza secondo Befera. In più, c’è da considerare il peso per l’economia dell’evasione fiscale che Befera, riferendosi alla Corte dei Conti, stabilisce in 130 miliardi. Una cifra importante che fa capire come in Italia si potrebbe stare meglio se tutti pagassero le tasse.
Il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate ha aggiunto: “Visto l’ordine di grandezza il rafforzamento della lotta contro la frode fiscale e l’evasione fiscale è non solo una questione di entrate, ma anche di equità sociale”. Inoltre, Befera ha rilevato come l’evasione fiscale inquina la concorrenza del libero mercato influenzandone il corretto funzionamento. Sembra chiaro che un’azienda che non paga le tasse possa essere favorita negli investimenti e che a pagarne le spese possa essere quell’azienda che invece le tasse le paga.
Nel convegno “La legalità fiscale italiana” che si è svolto nella sede dell’Agenzia delle Entrate, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni appoggia le parole di Befera affermando: “L’evasione fiscale ha effetti distorsivi sulla locazione delle risorse e interferisce con il corretto funzionamento della concorrenza nel mercato”. Saccomanni ha però sottolineato anche l’importanza di non trasformare il fisco in un ostacolo alla crescita dell’economia.
Come gestire la lotta all’evasione fiscale? Saccomanni parla della tracciabilità dei pagamenti e dell’aumento dei pagamenti elettronici. Il ministro ha ricordato che c’è un disegno di legge delega in materia fiscale all’esame del Senato dopo che è già stato approvato dalla Camera. L’obiettivo, ha detto Saccomanni, è quello di “potenziare i sistemi di tracciabilità dei pagamenti favorendo una corrispondente riduzione dei relativi oneri bancari; incentivare l’utilizzo della moneta elettronica rispetto al contante; favorire il crescente utilizzo della fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi mediante una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili”.

Si avvicina la scadenza della seconda rata dell’Imu, quando e come

 Il 16 dicembre arriva la scadenza per il pagamento della seconda rata dell’Imu. Sull’Imu si è discusso molto in questi giorni per quanto riguarda i proprietari di prima casa e il pagamento delle aliquote aumentate da alcuni comuni. Ora siamo arrivati al punto, ma vediamo chi deve pagare e come.
I proprietari di abitazioni di lusso, della categoria A/1, A/8 e A/9, chi possiede terreni agricoli, gli anziani che possiedono un immobile anche se sono residenti in una casa di cura, i proprietari di uffici, i proprietari di negozi, i proprietari di aree fabbricabili e di seconde case sono chiamati tutti a versare la seconda rata dellìImu.
L’aliquota e l’importo di questa seconda rata si possono conoscere chiedendo direttamente al comune di appartenenza, sia attraverso il sito internet sia attraverso il telefono. I cittadini che fanno parte di quei comuni che non hanno cambiato l’aliquota dovranno replicare il pagamento della prima rata dell’Imu. Con l’Imu alcuni comuni possono decidere su determinate esenzioni, come quella per le case concesse in comodato d’uso a genitori e figli, ed è quindi importante informarsi.
Il pagamento si fa con il modello F24 ordinario o semplificato o con il bollettino postale.
Per le abitazioni di lusso, il codice tributo per il  pagamento dell’Imu è 3912, per i fabbricati è 3918 e per i terreni 3914.
Nel modello F24 ordinario bisogna considerare la dicitura “sezione Imu e altri tributi locali”. Inoltre, le informazioni da considerare sono il codice catastale del comune, il numero degli immobili, l’anno e l’importo. Nel modello F24 semplificato oltre a queste informazioni bisogna considerare il codice “EL” che riguarda Ente Locale nella “sezione”.

Beffa Imu, a gennaio potrebbe raddoppiare

 L’eliminazione della seconda rata Imu rischia di diventare l’ennesima beffa del governo Letta. A dicembre si paga il conguaglio Imu inerente al primo semestre 2013, a gennaio si paga il 40% della differenza fra l’aliquota minima e quella imposta dal Comune di appartenenza quindi gran parte degli italiani invece di non pagare quest’anno la tassa sulla casa, rischiano di doverla pagare due volte, il 16 dicembre e il 16 gennaio.

Ancora in salita la pressione fiscale in Italia

 La pressione fiscale è giunta al 44% del Pil nazionale, in aumento rispetto al 42,5% del 2012. Questo porta l’Italia al quarto posto in Eurolandia, cioè nella classifica che raggruppa i Paesi che hanno adottato l’euro.

Il gettito IVA diminuisce nel 2013 ma le entrate sono stabili

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha recentemente rilasciato i dati relativi alle entrate tributarie incassate dallo Stato nel corso del 2013. Secondo le ultime statistiche, aggiornate alla situazione del mese di ottobre 2013, non ci sarebbero da rilevare sostanziali differenze con la situazione che si era venuta a delineare nel corso del 2012. 

In aumento la pressione tributaria italiana nel 2013

 Mancano ormai pochi giorni al termine del 2013 ed è quindi opportuno anche fare dei bilanci. A tirare le somme delle entrate tributarie italiane ci ha pensato, come sempre, la Banca d’Italia, che ha calcolato l’ammontare della pressione fiscale italiana per il 2013. 

Isee, tutte le ultime novità

 Il nuovo indicatore sul reddito “consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno”. I dati fiscali più importanti come il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione. Il premier, Letta ha detto che il Consiglio dei ministri ha “completato e firmato il percorso per il nuovo Isee. Si tratta di una notizia importante e per il cambiamento che interviene in modo significativo in favore delle famiglie e dei disabili”.

Tares, scadenza 16 dicembre. Le cose importanti da sapere

  Nelle ultime sedute  del Governo, sono state discusse le nuove imposte. Ma c’è troppa confusione sulle tasse che i contribuenti italiani dovranno pagare per le tasse sugli immobili. A dicembre va pagata la Tares sui rifiuti. Il Ministero dell’Economia ha ricordato ai Comuni, attraverso una risoluzione, che la scadenza del versamento della rata di conguaglio Tares non può andare oltre il termine del 16 dicembre 2013 .

Tasse casa, come funzionerà la nuova Iuc

 Iuc è la nuova imposta unica comunale, nuovo tributo sulla casa, divisa in tre parti: Imu, Tari sulla raccolta dei rifiuti, e Tasi sui servizi indivisibili. Restano fuori per quel che riguarda l’Imu, le prime case, ad esclusione di quelle di lusso. Il pagamento della Iuc dovrà essere effettuato in tre rate entro il 16 dei mesi di aprile, agosto e dicembre.