Imu prima casa, quanto si deve versare a gennaio?

 Il termine ultimo di pagamento della seconda rata Imu, tolto per prime case e terreni agricoli scade il prossimo 16 dicembre. Se si pensa che si è chiusa una discussione che negli ultimi mesi ha tenuto alti gli interessi, in realtà non è così, dal momento che i Comuni che hanno aumentato l’aliquota oltre il massimo consentito dovranno far ricorso ai propri cittadini per coprire la metà del mancato gettito, mentre l’altro 50% verrà garantito dallo Stato.

È la classe media a versare più tasse in proporzione

 “I tartassati” è un film di Totò molto famoso e abbastanza datato, ma molto attuale se si pensa alla situazione di oggi. Il riferimento è alla classe media alle prese, come Totò in quel film, con le tasse e la possibilità di resistere. Che sia la classe media ad essere particolarmente presa di mira dalle tasse si intuiva, e ora arriva anche la conferma dalle analisi statistiche sulle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2012.

L’imposta italiana principale, l’Irpef, incide sugli italiani per 166,6 miliardi considerando anche le addizionali regionali e comunali. Nel nostro Paese si parla di togliere l’Imu per alleggerire il peso delle tasse sui cittadini, ma la tassa sulla casa che costa agli italiani 4 miliardi e mezzo, quindi molto meno.

Legge di Stabilità 2014 e reddito minimo, come funziona?

I contribuenti che pagano l’Irpef sono 41,3 milioni mentre quelli esentati sono 9,8 milioni. Tra quelli che non sono soggetti all’Irpef ci sono quelli della no tax area e quelli che azzerano il calcolo con le detrazioni. L’Irpef a livello nazionale equivale a versamenti per 152,2 miliardi e i contribuenti sono 31 milioni e mezzo. La categoria di lavoratori che maggiormente paga l’Irpef sono i dipendenti e i pensionati con l’81,5%. Un dato conosciuto. I dati mostrano anche qualche aspetto interessante. Il fatto che il 5% di contribuenti più ricchi paga solo il 38,4% dell’Irpef è un dato che fa riflettere sull’organizzazione. Gli italiani che guadagnano più di 2 mila 600 euro l’anno sono solo 2 milioni.

Scadenze fiscali dicembre 2013

I più tartassati sono quelli che guadagnano un netto mensile di 2 mila euro che sono la categoria che guadagna al loro più di 35 mila 601 euro. Questi sono 4,1 milioni che equivalgono al 10%. Questa categoria ha versato il 51,7% dell’Irpef che sono 78,7 miliardi. Questi 4 milioni di lavoratori hanno pagato quindi più della metà dell’Irpef.

La classe media è quindi quella che paga più tasse in proporzione e l’Irpef così offre una immagine abbastanza falsata dei redditi.

Per Confcommercio il governo ha annullato i benefici del cuneo fiscale con l’anticipo degli acconti

 Per Confcommercio, il saldo degli acconti tra Ires e Irap nel 2013 e i benefici del cuneo fiscale è praticamente uguale a zero. Questo significa che il taglio al cuneo fiscale non porta a niente di buono per le aziende. In effetti, gli acconti di importa Ires e Irap utili a coprire la soppressione dell’Imu valgono 1,147 miliardi mentre il taglio del cuneo fiscale previsto dalla Legge di Stabilità vale 1 miliardo. Per Confcommercio il beneficio del cuneo fiscale è quindi azzerato dalla crescita di 1,5 punti dell’Ires per gli anni 2013 e 2014.

Mini Imu di gennaio 2014, quanto si pagherà?

Confcommercio spiega che la Legge di Stabilità prevede nel 2014 la riduzione del cuneo fiscale attraverso l’abbassamento dei premi Inail. Il governo ha previsto che la riduzione è di 1 miliardo. Per l’Associazione dei commercianti, questa è una misura esigua che è per di più annullata dall’aumento degli acconti sui versamenti decisi dal governo. Il beneficio fiscale per le aziende partirà dal prossimo anno e oggi lo Stato chiede loro di anticipare, in un certo senso, questo beneficio. Questi sono i risultati delle scelte del governo secondo Confcommercio che ha collaborato nello studio con il Cer.

Ripresa difficile se non si concede credito alle Pmi

L’organizzazione dei commercianti, nella sua analisi, afferma: “Alcune delle coperture previste per l’abolizione della prima rata dell’Imu non sono state conseguite. Si tratta, in particolare, dei 600 milioni di gettito atteso dalla cosiddetta ‘sanatoria giochi’ e di parte dei maggiori introiti Iva associati allo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione pari a 925 milioni. Sono, queste ultime, due forme di prelievo aggiuntive, ma allo stesso tempo a impatto nullo per il sistema economico: la prima perché confinata a una sola categoria di operatori, a cui viene, peraltro, offerto un forte sconto per la chiusura di precedenti pendenze fiscali; la seconda perché compensata da pagamenti di ammontare molto maggiore e da lungo tempo attesi dalle imprese”.

Come compilare il Modello F23 online e offline

 A cosa serve il Modello F23

Per il pagamento di alcuni tipi di tasse, imposte e sanzioni l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di tutti i contribuenti il Modello F23, utilizzabile ad esempio per il versamento di imposte ipotecarie e catastali, sanzioni e contravvenzioni e tasse erariali e demaniali. 

Le tasse da pagare con il Modello F23

 Che cos’è il modello F23

Il Modello F23 è il modulo che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizioni di tutti i contribuenti per il pagamento di alcuni tipi di imposte, tasse e sanzioni. 

Ripresa difficile se non si concede credito alle Pmi

 Ogni giorno in Italia, sono moltissimi gli imprenditori che sono spinti a rinunciare ad andare avanti di fronte alla mancanza di liquidità ed al poco efficace aiuto da parte della istituto di credito nel quale si ha il conto corrente, che rifiuta l’aiuto.

Legge di Stabilità 2014 e reddito minimo, come funziona?

 Una delle battaglie portata avanti dal Movimento a Cinque Stelle ha dato i suoi frutti e, con l’approvazione della Legge di Stabilità 2014, alcuni cittadini italiani potranno beneficiare, al momento solo in alcune aree metropolitane e in via sperimentale, del reddito minimo.

La sperimentazione sul reddito minimo, chiamato Sostegno di Inclusione Sociale (SIA), durerà tre anni.

► Il reddito minimo garantito, chi lo può richiedere

A chi è destinato il reddito minimo?

Il Sostegno di Inclusione Sociale (SIA) nei prossimi tre anni andrà a vantaggio delle famiglie povere o con difficoltà economiche legate alla crisi attualmente in corso.

Secondo le prime informazioni il reddito minimo sarà garantito, nelle zone comprese nella sperimentazione, alle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà, la cui stima viene fatta annualmente dall’Istat per un importo massimo di 400 euro al mese per famiglia (molto probabilmente la definizione dell’importo per ogni famiglia sarà decisa in base all’ISEE).

► Gli stipendi dei top manager continuano a non subire la crisi

I destinatari del Sostegno di Inclusione Sociale (SIA), però, sono chiamati a dare il loro contributo con la partecipazione a programmi di inclusione sociale per il reinserimento nel mondo del lavoro o dell’istruzione dei componenti della famiglia, pena la perdita del sostegno stesso.

► La sperimentazione italiana sul reddito minimo

Ancora in via di definizione gli ultimi dettagli: è quasi certo che il reddito minimo verrà erogato dall’Inps, ma si è ancora incerti sul finanziamento. Al momento, infatti, sembra che la copertura dell’operazione possa arrivare dal contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro, anche se questa prassi è stata dichiarata incostituzionale.

Mini Imu di gennaio 2014, quanto si pagherà?

 L’Imu è stata definitivamente cancellata, ma non senza un piccolo strascico. Il Governo, infatti, per riuscire a far quadrare i conti delle sue casse e delle casse delle istituzioni locali, ha deciso di far fare ai cittadini un ultimo sforzo per pagare quello che rimane fuori: a gennaio 2014 gli italiani proprietari di un immobile saranno chiamati a pagare la Mini Imu.

► Meno agevolazioni per chi ha un’assicurazione sulla vita o sugli infortuni per sopperire all’abolizione dell’Imu

L’Imposta Comunale sugli Immobili è stata cancellata definitivamente su tutte le prime abitazioni, i fabbricati rurali e i terreni agricoli coltivati. Ma, dato che l’aliquota Imu poteva essere maggiorata dalle istituzioni locali per colmare eventuali vuoti nelle proprie casse (entro i limiti stabiliti dal Governo), questo scarto sarà comunque pagato dai cittadini.

► Aumento costi conti correnti per copertura Imu

In sostanza chi è proprietario di un immobile in uno dei comuni che hanno aumentato l’aliquota rispetto a quanto deciso dal Governo pagheranno la metà della differenza tra l’aliquota standard Imu (4 per mille) e l’aumento deliberato dai comuni (dal 4 fino al 6 per mille). I comuni interessati sono circa 600, tra i quali figurano anche le principali città italiane, come Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo..

La scadenza per il pagamento è fissata al 16 gennaio 2014.

► Aumenta la benzina per coprire l’Imu

Ma quanto si pagherà di Imu?

Le varie associazioni hanno fatto diverse stime: secondo le proiezioni della Uil la Mini Imu di gennaio sarà di circa 42 euro, mentre per la Cgia di Mestre gli importi da pagare a carico dei cittadini saranno compresi tra 71 e 104 euro.

Scadenze fiscali dicembre 2013

 Siamo quasi arrivati alla fine della compilazione del calendario delle scadenze fiscali previste per il mese di dicembre 2013. Dopo aver visto gli adempimenti fiscali previsti per il 10, il 12 e il 15, e il 16 dicembre 2013, procediamo con la disamina delle date da tenere sotto controllo nella seconda metà del mese.

Scadenze fiscali 18 dicembre 2013

Scadenza per il ravvedimento tardivo sul versamento dell’Iva e delle ritenute non effettuato entro il 18 novembre 2013. L’importo sarà maggiorato con la sanzione pari al 3% e gli interessi legali del 2,5% sulla somma dovuta.

Scadenze fiscali 27 dicembre 2013

Enpals

Scadenza per la presentazione telematica della denuncia contributiva unificata di novembre 2013.

Iva

  1. Intrastat – Scambi intracomunitari: scadenza della presentazione in via telematica degli elenchi relativi al mese di novembre 2013.
  2. Scadenza versamento acconto Iva per il 2013 sia per i contribuenti mensili che per quelli trimestrali.

Scadenze fiscali 31 dicembre 2013

Dichiarazione al committente – Intermediari commerciali

Scadenza per la presentazione della dichiarazione ai committenti, preponenti o mandanti per l’applicazione della ritenuta sul 20% delle provvigioni

Bollo

Scadenza per il versamento della sesta rata bimestrale INPS per i soggetti autorizzati al pagamento in modo virtuale.

Inps – Denuncia Uniemens individuale

Comunicazione dei contributi previdenziali di: lavoratori dipendenti, co.co.co. e lavoratori autonomi occasionali con reddito annuo oltre 5.000 euro.

Ires

Scadenza del termine per la trasmissione della comunicazione di opzione di adesione alla trasparenza per le società di capitali valido per il triennio 2013 – 2015.

Iva

  1. Enti non commerciali e agricoltori esonerati : scadenza per dichiarazione e versamento dell’imposta sugli acquisti intracomunitari registrati nel secondo mese precedente.
  2. Autotrasportatori iscritti all’Albo: scadenza per l’annotazione delle fatture emesse nel trimestre solare precedente.

Scadenze fiscali del 16 dicembre 2013

 Dicembre è un mese particolarmente ricco di scadenze fiscali. Quasi ogni giorno c’è da fare attenzione a cosa si deve comunicare o a quanto si deve pagare per evitare che arrivino cartelle esattoriali mai gradite.

Dopo aver visto le scadenze fiscali che aspettano i contribuenti il 10 dicembre, il 12 e il 15, passiamo ad esaminare gli adempimenti fiscali in scadenza il 16 dicembre e chi sarà interessato.

Scadenze fiscali del 16 dicembre 2013

IMU

Versamento saldo dell’Imposta Municipale sugli Immobili da parte dei proprietari o degli aventi diritto di godimento di un immobile.

Imposta sostitutiva Premi di Produttività 

Versamento dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività versati ai dipendenti nel mese di novembre 2013.

INPS

  1. Scadenza versamento contributi lavoratori dipendenti relative alle retribuzioni del mese di novembre 2013
  2. Scadenza versamento contributi previdenziali ed assistenziali dei lavoratori agricoli sui compensi relativi a novembre 2013.

IRAP per Enti Pubblici

Scadenza per il versamento dell’acconto mensile attraverso Mod. F24 EP in relazioni ai compensi di novembre 2013.

IVA

  1. Iva a debito – Codice tributo 6011: scadenza versamento Iva a debito per novembre 2013.
  2. Scadenza per l’invio in forma telematica delle dichiarazioni di intenti ricevute dai fornitori e dagli esportatori abituali.

IRPEF – Eredi di persone fisiche decedute

Scadenza per il pagamento del saldo dei tributi dovuti dalle persone fisiche decedute in data posteriore al 16 febbraio 2013 in base al Mod. Unico 2013.

Ritenute

  1. Scadenza addizionali regionali e comunali: versamento delle trattenute IRPEF relative a novembre 2013.
  2. Lavoratori autonomi: scadenza versamento ritenute d’acconto per i compensi riferiti a novembre 2013.
  3. Lavoratori dipendenti: scadenza versamento ritenute d’acconto sui redditi di novembre 2013.

Rivalutazione Trattamento di Fine Rapporto (codice tributo 1712)

Scadenza per il versamento dell’acconto dell’11% sulle rivalutazioni annuali del TFR.

Tobin Tax

Scadenza pagamento della tassa sulle operazioni effettuate nel mese di novembre 2013 da banche, intermediari non residenti, società fiduciarie e imprese di investimento abilitate.