Sanzioni sull’acconto

 L’acconto da pagare entro la fine di novembre, precisamente entro il 30 novembre, va determinato in base all’Unico 2012 ma non sempre è necessario provvedere al pagamento. Ci sono delle eccezioni legate proprio all’importo da corrispondere.

Chi non deve pagare più di 52 euro, oppure chi produce redditi nel 2012 per la prima volta, non deve pagare alcun acconto.

Questo poi si calcola con il metodo storico e nel caso in cui il contribuente abbia un reddito più o meno stabile, tutto fila liscio. Ci sono invece alcuni piccoli problemi per chi si aspetta da un anno all’altro un risultato economico variabile. In questo caso fa comodo usare il calcolo presuntivo.

Parliamo ad esempio di chi ha optato per la cedolare secca o per chi ha dovuto fare i conti con i nuovi regimi fiscali. Ma se anche capitasse di avere un acconto sottostimato, c’è sempre la possibilità di usare il ravvedimento operoso.

Se il ravvedimento arriva entro 14 giorni dalla scadenza dell’imposta si paga una sanzione pari allo 0,2 per cento per ogni giorno di ritardo. Se il ravvedimento arriva entro 30 giorni dalla scadenza, la sanzione è parti al 3 per cento dell’imposta e se il ravvedimento, infine, è presentato con la dichiarazione relativa ai redditi dell’anno in cui è commessa, allora si paga il 3,75%.

3 domande sull’IMU

 Il pagamento del saldo IMU è in dirittura d’arrivo e sono molte le domande che affollano la mente dei contribuenti riguardo questa imposta comunale sugli immobili, mal digerita dal momento della reintroduzione. Gli esperti del Sole 24 Ore hanno provato ad enucleare le cinque domande più frequenti. Ne abbiamo scelte tre.

Quando si parla di pagamento dell’IMU si sente parlare anche della dichiarazione connessa all’imposta, ma non è chiaro se debba essere presentata per la prima casa. Il chiarimento deve considerare alcune eccezione, il che vuol dire che la risposta è: soltanto in alcuni casi, per esempio quando i coniugi hanno la residenza in case diverse dello stesso Comune.

L’IMU va versata in parte allo Stato e in parte al Comune, come si distinguono queste due quote? Il problema riguarda soprattutto gli immobili diversi dall’abitazione principale e vale la regola secondo cui allo Stato deve essere versata la quota fissa dello 0,38% su base annua. Il resto va indirizzato al Comune.

La casella rateazione del modello F24 deve essere compilata anche questa volta ma in che modo? Anche se c’erano stati problemi per i contribuenti che avevano scelto di pagare in due rate, si ricorda che per il saldo il codice da inserire è sempre 0101 nella casella apposita.

Qualche appuntamento fiscale per il 16 novembre

 Il 16 novembre, molte categorie di contribuenti, sono chiamate a regolarizzare la propria posizione con il fisco. Ecco qualche appuntamento che è bene non dimenticare.

Il versamento dell’acconto mensile Irap dovuto sulle retribuzioni, sui redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e sui compensi corrisposti nel mese precedente è in scadenza il 16 novembre per tutti gli enti e gli organismi pubblici e per le Amministrazioni centrali dello stato tenute al versamento di quell’imposta.

Il pagamento deve essere espletato tramite il Modello F24 EP con modalità telematica.

Sempre entro il 16 novembre i contribuenti Iva trimestrali sono tenuti al versamento della rata relativa alle spese fatte nel terzo trimestre dell’anno. Il versamento va effettuato con il modello F24 in modalità telematica. Il codice tributo da usare è il 6033.

Numerosi gli appuntamenti per i sostituti d’imposta che entro il 16 novembre prossimo devono versare le ritenute alla fonte su cessione di titoli e valute corrisposti o maturati il mese precedente, devono versare le ritenute alla fonte su redditi di capitale diversi corrisposti o maturati sempre nel mese precedente, oppure le ritenute alla fonte sulle rendite AVS corrisposte il mese precedente.

I sostituti d’imposta con il codice tributo 3802 devono versare anche la rata dell’addizionale regionale dell’Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sulle competenze del mese precedente a seguito del calcolo del conguaglio di fine anno.

Il bollettino delle entrate tributarie

 A dicembre, tutti gli italiani che possiedono una o più case, sono chiamati a pagare l’imposta municipale per il possesso dell’immobile, l’IMU. Al di là della scadenza di pagamento, apprendiamo che proprio grazie all’Imu le entrate tributarie del nostro paese hanno subito un incremento.

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è stato pubblicato il bollettino sulle entrate tributarie nel periodo tra gennaio e settembre 2012 e si è notata una crescita complessiva degli introiti pari al 3,8 per cento che equivalgono ad entrate pari a 292.526 milioni di euro.

Questo incremento delle entrate tributarie può essere portato fino al +4,2 per cento se si considera anche l’imposta sostitutiva sul leasing di aprile 2012. Il gettito fiscale, infatti è cresciuto soprattutto dopo le misure correttive varate dal governo nella seconda metà del 2011.

All’incremento degli introiti vanno aggiunti anche il contributo dell’acconto Imu e dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi ed altri redditi di capitale, sull’imposta di bollo e sul quella di fabbricazione sugli oli minerali.

Nel dettaglio, sul fronte delle imposte dirette si assiste ad un saldo negativo dell’Ire che si ferma al -0,4 per cento e sembra legato alle minori ritenute dei lavoratori autonomi. In aumento del 3,2 per cento le imposte indirette, mentre ha un saldo negativo dell’1,4 per cento l’Iva. Perdono quota anche i giochi.

Scadenziario: il 15 novembre

 Il mese di novembre è un mese molto importante per il fisco italiano perché concentra e riassume numerose scadenze importanti per tante tipologie di contribuenti. Abbiamo visto insieme quali sono le scadenze più vicine: il 9, il 10 e il 12 novembre.

Oggi consideriamo le scadenze definite dall’Erario, in programma per il 15 novembre.

Al primo posto ci sono gli enti e gli organismi pubblici e le Amministrazioni centrali dello Stato – individuate da due D.M. del 2007 e del 2008 – tenuti al versamento unitario di imposte e contributi. Questi soggetti sono chiamati a regolarizzare i versamenti delle imposte e delle ritenute non ancora effettuati, sfruttando il modello D24 EP. I tributi sottoposti a ravvedimento sono Irpef, Irpeg, Ires, Irap, Iva e Ritenute fiscali.

I soggetti Ires hanno tempo fino al 15 novembre per comunicare le minusvalenze superiori ai 50 mila euro, in carta libera, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla Direzione regionale competente in relazione al domicilio fiscale.

I soggetti Iva, invece, entro la stessa data dei precedenti devono emettere e registrare le fatture differite relative a beni consegnati e spediti il mese precedente risultati dal documento di trasporto. Sempre sul fronte Iva, i soggetti dediti all’attività di commercio al minuto e assimilati devono registrare le operazioni per le quali è stato rilasciato scontrino o ricevuta.

Le prossime scadenze fiscali

 Lo scandenziario fiscale di novembre è nutrito di appuntamenti per ogni genere di contribuente. Per i professionisti occorre memorizzare il 16 e il 30 novembre, giorni in cui si pagano rispettivamente la quota Iva trimestrale e l’acconto dei contributi previdenziali.

Come abbiamo detto in apertura, però, novembre è un mese ricco di appuntamenti con l’Erario per tanti contribuenti. Vediamo insieme le scadenze più prossime.

Il 9 novembre: banche ed istituti di credito autorizzati ad emettere assegni circolari devono versare l’imposta di bollo relativa agli assegni circolari in circolazione alla fine del terzo trimestre del 2012. Il versamento va fatto tramite un modello F23 disponibile presso banche, concessionari e agenzie postali. Il codice tributo è il 456T che identifica l’imposta di bollo, o anche la tassa sui contratti di borsa.

Il 10 novembre: i CAF e i professionisti abilitati devono consegnare a dipendenti e pensionati il modello 730 integrativo e il prospetto di liquidazione del modello 730/3 integrativo. Non c’è un codice tributo perché il servizio rientra nelle dichiarazioni Irpef.

Il 12 novembre: sono chiamati in causa ancora una volta i CAF e gli intermediari abilitati. La data indicata è il termine ultimo per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati che sono stati inseriti nelle dichiarazioni integrative 730/2012 con i relativi modelli.

Dichiarazioni Imu e scadenze

La dichiarazione Imu, dice la normativa, va presentata soltanto in alcuni casi speciali, eppure non è del tutto vero quello che si legge. A spiegare la questione ci ha pensato il quotidiano dell’Agenzia delle Entrate FiscoOggi.