Le agevolazioni del regime fiscale di vantaggio IRPEF

 Il regime fiscale di vantaggio IRPEF per giovani imprenditori, disoccupati e lavoratori in mobilità che iniziano una nuova attività  produttiva

In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto in che cosa consiste il regime fiscale di vantaggio IRPEF, una particolare forma di agevolazione fiscale concessa dall’ Agenzia delle Entrate ai giovani imprenditori, ai disoccupati e ai lavoratori in mobilità che iniziano una nuova attività produttiva

I requisti del regime fiscale di vantaggio IRPEF

 Il regime fiscale di vantaggio IRPEF per giovani imprenditori, disoccupati e lavoratori in mobilità

In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto in che cosa consiste il regime fiscale di vantaggio IRPEF, una particolare forma di agevolazione fiscale concessa dall’ Agenzia delle Entrate ai giovani imprenditori, ai disoccupati e ai lavoratori in mobilità che iniziano una nuova attività

Che cosa è il regime fiscale di vantaggio IRPEF

 Che cosa è il regime fiscale di vantaggio IRPEF per giovani imprenditori, disoccupati e lavoratori in mobilità

Il regime fiscale di vantaggio IRPEF per giovani imprenditori, disoccupati e lavoratori in mobilità è una particolare agevolazione fiscale che l’ Agenzia delle Entrate concede ad una precisa categoria di persone in possesso dei requisiti necessari.

A partire dal 1 gennaio 2012, infatti, tutti i giovani imprenditori, i disoccupati e i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità possono beneficare di un regime di vantaggio qualora intraprendano una nuova attività, ovvero comincino una nuova attività produttiva e qualora dispongano dei requisiti previsti dalla relativa normativa.

IRPEF – Richiesta di adesione al regime fiscale di vantaggio

Il regime fiscale di vantaggio prevede per queste categorie di persone il pagamento di una imposta sostitutiva dell’ IRPEF e delle relative addizionali – regionali, comunali, etc. – uguale al 5%. 

Che cosa si intende e che cosa non si intende per inizio di una attività produttiva 

Anche l’ Agenzia delle Entrate ha tenuto a precisare, però, che cosa si intende per inizio dell’ attività, in modo da definire meglio la platea dei contribuenti a cui il beneficio viene rivolto.

> IRPEF – Richiesta di adesione al regime fiscale di vantaggio – Istruzioni per la compilazione

Per inizio o esercizio dell’ attività, nella presente normativa si intende, l’ effettivo svolgimento di una attività produttiva e non la semplice apertura di una partita IVA.

Di conseguenza, quindi, possono beneficiare della presente agevolazione anche coloro che hanno intrapreso una attività dopo il 31 dicembre 2007, secondo quanto previsto dall’ articolo 27 del decreto legge n. 98 del 2011.

 

Come non pagare le tasse sugli immobili non abitabili – Quali sono gli immobili collabenti

Gli immobili non soggetti al pagamento delle tasse per inabitabilità

Non su tutte le tipologie di immobili è sempre necessario pagare le tasse. Gli immobili che non possiedono la caratteristica dell’ abitabilità perché si trovano in condizioni di fatiscenza o si trovano allo stato di ruderi, magari sprovvisti di tetto, non sono tenuti al pagamento delle tasse, né da parte dell’ Agenzia delle Entrate, né da parte dei Comuni. 

La Tobin Tax cambia ancora

 La Tobin Tax è un’imposta che riguarda le rendite finanziarie. Peccato che da quando è stata introdotta, anche a livello teorico, ci sono state tante modifiche e adesso si sa che chi ha una rendita finanziaria deve pagare qualcosa all’Erario ma non è ancora chiaro su quale valore sarà calcolata l’imposta. Di certo c’è che la Tobin Tax sarà effettiva dal 16 ottobre 2013.

Commerzbank e il prelievo forzoso in Italia

Insomma, dalla metà di ottobre, gli operatori finanziari non hanno più scampo. La prima scadenza era stata fissata per il 16 luglio, poi c’è stato lo slittamento di tre mesi, ma non sembra ci sia modo di procrastinare ancora l’imposta. Dal primo marzo scorso sono conteggiate le tasse relative ai trasferimenti azionari, mentre dal primo settembre comincerà il conteggi per i contratti derivati.

Tobin tax sulle azioni al via

L’imposta deve essere utile ad arginare le speculazioni e per questo è applicata alle operazioni ad alta frequenza che riguardano sia le azioni, sia i derivati. La novità, che nella pratica deve ancora trovar applicazione, è stata pensata dal governo Monti o meglio, il vecchio esecutivo ha pensato di anticipare di un anno l’entrata in vigore della direttiva europea che comunque avrebbe imposto anche al nostro paese un prelievo sulle rendite finanziaria a partire dal primo gennaio 2014.