Confcommercio, fare le riforme per salvare il nostro Paese

 L’Ufficio studi di Confcommercio parla di oltre 12.000 imprese in meno nei primi tre mesi del 2014. L’80% di queste riguardano l’abbigliamento. «L’Italia è ancora gravemente malata di bassa crescita; non è affatto fuori pericolo».

Quante tasse paga una società LTD in Inghilterra?

 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che le società e le imprese che abbiano la propria sede fiscale nel Regno Unito sono soggette ad un regime impositivo molto diverso da quello italiano, sia dal punto di vista del numero degli adempimenti richiesti, sia dal punto di vista dell’onere complessivo delle imposte.  

Quante tasse pagano le società e le imprese in Inghilterra?

 L’Inghilterra, cioè il Regno Unito, possiede da tempo un sistema fiscale molto più incentivante rispetto a quello italiano per lo sviluppo delle attività societarie e di impresa. In questa nazione, infatti, non sono solo in genere più basse le aliquote che si pagano sulle attività produttive rispetto all’Italia, ma anche il numero di adempimenti fiscali che vengono richiesti ai titolari di impresa nel corso dell’anno. 

Pos obbligatorio entro 30 giugno per i professionisti. La sentenza del Tar

 Il Tar ha respinto il ricorso degli architetti: “Il costo sostenuto non è irreparabile”. Resta il limite dei 30 euro, ma la norma sarà valida per tutti a prescindere dal reddito dichiarato: dal 29 luglio calano le commissioni sui pagamenti. La protesta: “I bonifici costano meno e permettono di tracciare i movimenti”

Confindustria, leggera ripresa del fatturato

 In aprile si è vista una ripresa per l’industria italiana dopo il calo dello 0,5% registrato a marzo: stando alla stima del Centro Studi di Confindustria la produzione nel mese scorso è aumentata dello 0,2% sui trenta giorni precedenti. Gli esperti di Confindustria dicono che ad aprile l’indice destagionalizzato sia maggiore dello 0,3% rispetto al livello dell’aprile dello scorso anno.

Italia, i danni provocati dalla troppa burocrazia

 Le aziende italiane continuano a portar dietro da troppi anni un peso eccessivo : “La burocrazia frena la crescita dell’Italia”, è l’allarme dell’ultimo dossier Ue sui Paesi europei nel periodo della crisi. L’Italia viene bocciata anche in produttività. Secondo l’Ue, ci sono “pochi investimenti per l’hi-tech” e lo Stato non solo non aiuta ma frena lo sviluppo.

In Italia crolla l’artigianato, settore in cui negli ultimi 5 anni si sono perse 75.500 imprese

 Lo dice la Cgia che afferma come di queste, poco meno di 12.000 svolgevano il loro lavoro nel Triveneto.I numeri, dice la Cgia, ”fotografano una situazione pesantissima e ci consentono di dire che l’artigianato è stato il comparto più colpito dalla recessione che si è abbattuta in questi anni nel nostro Paese. Le costruzioni, i trasporti e il manifatturiero (metalmeccanica, tessile, abbigliamento e calzature) sono stati i settori che hanno segnato le performance più negative”.

Electrolux, ancora tensioni tra sindacati e azienda

 Il contrasto tra i sindacati fa sì che l’azienda  Electrolux ne approfitta per interrompere le trattative. Sulla proposta avanzata dalla Fiom Cgil di modificare il salario per tenere le pause nel lavoro hanno contestato la Fim Cisl e la Uilm Uil, per cui la trattativa è stata prima sospesa e poi interrotta dall’azienda, vista la mancata intesa all’interno della delegazione sindacale. Intanto nelle fabbriche del gruppo sono cominciati scioperi ed assemblee.

Confindustria, in ripresa la fiducia

 Se riparte la fiducia,non si può dire lo stesso per i consumi: a marzo fanno segnare altro sego meno. L’indicatore di Confcommercio, infatti, è disceso del 2,1% in termini tendenziali e dello 0,1% rispetto a febbraio.