Credito agevolato per le PMI nel Decreto del Fare

 Nei giorni scorsi ha trovato la sua approvazione da parte della Camera il Decreto del Fare, un decreto che comprende una serie di misure di diverso genere, molte delle quali con importanti risvolti economici. Il Governo, infatti, ha da sempre inteso il provvedimento come il primo passo verso la possibile ripresa economica del Paese. Ora si attende la sua conversione in legge. 

Prorogati i finanziamenti dell’ABI per le PMI

 Fino al 30 giugno 2014 tutte le piccole e medie imprese italiane potranno accedere a ulteriori possibilità di ottenere un finanziamento. L’ ABI, l’ Associazione Bancaria Italiana ha infatti prorogato fino a giugno prossimo i termini di scadenza per richiedere i finanziamenti relativi al progetto “Progetti Investimenti Italia” dedicato appunto alle PMI, per le quali è stato già accantonato un plafond da 10 miliardi di euro.

Nuove proposte sull’IMU da Saccomanni

 L’Imposta Municipale sugli Immobili è sicuramente una delle tasse più odiate dagli italiani e il governo, quasi a voler aumentare il potere d’acquisto delle famiglie nella stagione estiva, aveva pensato di rimandare il pagamento della rata dell’IMU di giugno.

Uno slittamento fiscale che non poteva non essere accompagnato da una revisione relativa all’imposta. Proprio prima di Ferragosto, quindi, è arrivato il ragionamento del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni che ha detto di essere perplesso sull’abolizione della tassa sulla prima casa, ma ha spiegato di avere in serbo almeno nove ipotesi.

Il discorso sull’IMU degli immobili della Chiesa

L’abolizione dell’IMU sulla prima casa, secondo le stime del governo, vale circa 4 miliardi per lo Stato e non averli in cassa, questi soldi, potrebbe voler dire una condanna alla regressione economica. Tra l’altro dell’abolizione dell’IMU trarrebbero vantaggio soprattutto i più ricchi, quelli che hanno più di una proprietà.

Si discute ancora di modifica dell’IMU

Un’altra ipotesi, molto gettonata, è l’abolizione della rata di giugno dell’IMU, che toglierebbe dalle casse dello Stato circa 2,4 miliardi di euro. Un gettito importante che però non scoraggia i sostenitori della seconda ipotesi. Sul sito del ministero è possibile prendere visione di tutte le proposte.

Saccomanni, per esempio, valuta l’opportunità di rendere deducibile la tassa per le imprese. In questo modo infatti si perderebbero “soltanto” 1,2 miliardi di euro.

Attenti ai questionari di GdF

 La Guardia di Finanza ha molti strumenti per combattere gli illeciti ed ha deciso di essere più severa con i cittadini che non collaborano con le Fiamme Gialle. In pratica saranno inviati dei questionari ai cittadini tramite posta raccomandata e saranno applicate delle multe, fino a 2065 euro a cui non restituirà i documenti compilati.

Nuove notizie sull’evasione fiscale italiana

Le lettere della Guardia di Finanza, per quanto possano generare ansia nei contribuenti, forse anche più di quelle di Equitalia, che per via delle modifiche introdotte all’istituto dalla legge è diventata più soft, non devono essere buttate. Uniti ai documenti da compilare e restituire alle Fiamme Gialle, infatti, c’è lo spauracchio delle multe.

Professionisti controllati anche in base ai clienti

Le sanzioni sono di tipo pecuniario e variano dai 258 ai 2065 euro. Non si tratta di multe registrate a carico di chi rende dichiarazioni falsa, ma anche di multe per coloro che non restituiscono la documentazione. L’anno scorso, infatti, tramite i questionari, sono stati individuati moltissimi studenti che pur abitavano in case affittate senza contratto e sono stati individuati professionisti e imprenditori che avevano reso dichiarazioni false al fisco.

I questionari nuovi sembra che servano invece a tracciare i redditi in nero quindi la Guardia di Finanza li userà per decidere se archiviare i singoli casi, oppure approfondire il discorso attraverso un’indagine.

 

Lo statuto delle Srls può essere adattato

 Uno dei requisiti inizialmente previsti per la costituzione delle cosiddette Società a responsabilità limitata semplificate, Srls, consisteva nell’ obbligatorietà di utilizzare, in fase di costituzione, un modello di statuto standard fornito dal Ministero. 

Il Decreto lavoro apporta modifiche alle norme per le start-up

 Il Decreto Lavoro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 giugno 2013, ha apportato delle modifiche alla normativa relativa alla costituzione delle cosiddette Srls, le Società a responsabilità limitata semplificate, ma anche a quella relativa alla costituzione delle start – up innovative. 

Le modifiche del Decreto Lavoro al testo del dl sulle Srls

 Il Decreto sulle liberalizzazioni emanato nel gennaio del 2012 dal Governo Monti, ha introdotto, attraverso l’ inserimento di un nuovo articolo all’ interno del Codice Civile – l’ articolo 2463-bis – una nuova forma di Srl, chiamata Srls, ovvero Società a responsabilità limitata semplificata, che possiede, fra le sue caratteristiche peculiari, la possibilità di essere costituita anche attraverso il versamento di un capitale sociale di solo 1 euro.

Nuovo Redditometro – I contribuenti nel mirino del Fisco

 Con una circolare pubblicata negli ultimi giorni del mese di luglio, l’ Agenzia delle Entrate ha ufficialmente dato il via all’ entrata in vigore del Nuovo Redditometro, lo strumento che d’ ora in avanti analizzerà i redditi dichiarati dai contribuenti italiani a caccia di eventuali incongruenze tra le dichiarazioni inoltrate e le spese effettivamente sostenute. 

Le agevolazioni per l’ apertura di una Srls

 Le Società a responsabilità limitata semplificate o Srls, introdotte per la prima volta dal Governo Monti, nel gennaio del 2012, e la cui normativa è stata recentemente in parte modificata dalla pubblicazione del Decreto Lavoro, a giugno del 2013, sono un tipo di società che, per loro natura, presentano una veste “semplificata” anche dal punto di vista degli adempimenti necessari in fase di apertura.