Guida al risparmio per le PMI – le energie rinnovabili

 Anche se da diversi anni a questa parte l’ intero mondo produttivo e imprenditoriale italiano attraversa una fase di recessione economica, complice la particolare congiuntura negativa che si vive anche a livello europeo e mondiale, come abbiamo cercato di dimostrare nei post pubblicati in precedenza sullo stesso argomento, le piccole e medie imprese italiane ed europee hanno comunque delle possibilità di risparmiare

Guida al risparmio per le PMI – le soluzioni per l’ efficienza energetica

 Una importante possibilità di risparmio che hanno le piccole e medie imprese d’ Italia e d’ Europa è quella ridurre i costi dovuti ai consumi di energia. La strada da percorrere, in questo caso, è quella di migliorare l’ efficienza energetica delle strutture produttive, mettendo in atto una serie di possibili soluzioni.

Esenzioni previste per la Tobin Tax

 La Tobin Tax è la tassa sulle transazioni finanziarie introdotta dalla Legge di Stabilità. È una tassa che mira a regolamentare le procedure dei mercati finanziari e a ridurre le possibilità di speculazione. Infatti, questa tassa, con differenze per ogni strumento finanziario, viene applicata al numero delle transazioni effettuate ogni giorno.

Fermo restando che la Tobin Tax – il cui pagamento per l’anno 2013 scade il 16 ottobre 2013 – deve essere pagata da tutti coloro che effettuano operazioni sui mercati italiani, sia che si tratti di investitori privati o di intermediari, che risiedano in Italia o meno, sono previste delle esenzioni.

L’Agenzia delle Entrate ha previsto esenzioni che, pur rimanendo ferma la responsabilità degli intermediari, possono essere applicate alla Tobin Tax:

1. in base alla natura tecnica delle operazioni (esempio: operazioni di “pronti contro termine”);

2. in base ad informazioni pubblicamente disponibili (esempio: società con capitalizzazione media inferiore ad euro 500 milioni);

3. nei casi in cui detti soggetti dispongono in adempimento degli obblighi contro il riciclaggio ed il finanziamento del terrorismo (esempio: la qualifica soggettiva del cliente).

Per saperne di più sulla Tobin Tax

Scadenza e aliquote della Tobin Tax

Chi deve pagare la Tobin Tax?

Come si paga la Tobin Tax?

Esenzioni previste per la Tobin Tax

Chi deve pagare la Tobin Tax?

 Il pagamento della prima rata della Tobin Tax è previsto per il 16 ottobre 2013 e riguarderà tutte le transazioni finanziarie avvenute a partire dal 1 marzo 2013.

La tassa sulle speculazioni finanziarie deve essere pagata da chi effettua le operazioni finanziarie: il pagamento spetterà, quindi, al contribuente stesso che fa operazioni finanziarie senza l’intervento di un intermediario o all’intermediario.

Nel secondo caso si tratta di banche e imprese di investimento sia residenti che non, se autorizzati dallo Stato d’origine ad operazioni come negoziazione per conto proprio, esecuzione di ordini per conto dei clienti, ricezione e trasmissione di ordini.

Oltre al pagamento dell’imposta, i soggetti passibili di Tobin Tax hanno anche l’obbligo di registrazione delle singole operazioni in un apposito registro informatico per il quale dovranno essere rispettati, come indicato dall’Agenzia delle Entrate, l’ordine cronologico giornaliero delle operazioni, l’inalterabilità e la conservazione dei dati registrati.

La dichiarazione dell’avvenuto pagamento della Tobin Tax dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate per via telematica entro il 31 marzo di ogni anno. I soggetti residenti all’estero che non hanno rappresentante fiscale in Italia dovranno provvedere all’invio della dichiarazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per saperne di più sulla Tobin Tax

Scadenza e aliquote della Tobin Tax

Chi deve pagare la Tobin Tax?

Come si paga la Tobin Tax?

Esenzioni previste per la Tobin Tax

Le nuove tariffe delle multe con l’entrata in vigore dello sconto del 30%

 Le multe per violazione del Codice della Strada sono state oggetto di una interessante novità voluta dal Governo con il Decreto del Fare. Nell’ottica della semplificazione e di un rapporto più umano tra il fisco e i contribuenti, infatti, il Governo ha deciso che alle multe stradali potrà essere applicato uno sconto del 30%. Gli obiettivi di questa novità sono principalmente due: favorire il contribuente permettendogli di pagare meno e dare la possibilità alle amministrazioni locali di incassare subito, anche se di meno.

► Come contestare una multa

Lo sconto del 30% sulle multe per violazione del Codice della Strada potrà essere applicato solo se l’automobilista multato decide di pagare entro 5 giorni dalla notifica del verbale e solo se non abbia subito una decurtazione dei punti della patente nei precedenti due anni.

Unico caso in cui lo sconto del 30% non verrà applicato, anche in presenza di entrambi i requisiti necessari, è se la multa prevede la confisca del veicolo e la sospensione della patente.

L’Ansa ha calcolato il valore di alcune delle multe più frequenti una volta applicato lo sconto del 30%.

► Le nuove società di riscossione dei Comuni italiani

Le nuove tariffe delle multe

Divieto di sosta: da 41 a 29 euro

Guida senza cinture di sicurezza: da 80 a 56 euro

Guida con telefonino senza auricolare: da 160 a 112 euro

Passaggio con semaforo rosso: da 162 a 113

Omessa revisione: da 168 a 118 euro

Mancanza di assicurazione: da 841 euro a 589 euro

Eccesso di velocità:

fino a 10 km/h in più: da 41 a 29 euro

tra 10 e 40 km/h in più: da 168 a 118 euro

tra 40 e 60 km/h in più: da 527 a 369 euro

oltre i 60 km/h in più: da 821 a 565 euro

 

Inoltre, il Decreto prevede che le multe relative ad infrazioni del Codice Stradale potranno essere pagate al momento della contestazione se l’agente è in possesso del Pos per il pagamento con carta di credito e la notifica dei verbali anche tramite PEC (in questo caso non saranno incluse le spese di notifica).