In un post pubblicato in precedenza abbiamo presentato uno dei modi con cui le piccole e medie imprese, italiane ed europee, possono trovare delle forme di risparmio anche in tempi di crisi.
Impresa
Guida al risparmio per le PMI – la politica italiana e lo Small business act
A partire dal 2008 l’ Unione Europea ha fornito a tutti gli stati membri, attraverso la pubblicazione dello Small Business Act, una serie di linee guida da seguire nella formulazione delle politiche nazionali al fine di incentivare lo sviluppo di una mentalità imprenditoriale e la crescita di numero e in valore delle piccole e medie imprese europee.
Guida al risparmio per le PMI – le soluzioni per l’ accesso al credito
Come abbiamo puntualizzato in un post pubblicato in precedenza, uno dei grandi problemi che affligge il mondo imprenditoriale italiano è rappresentato da quello del credit crunch, ossia dalla possibilità per le PMI del Paese di accedere facilmente alla liquidità di cui hanno bisogno, attraverso la concessione di finanziamenti e prestiti.
Guida al risparmio per le PMI – il peso della pressione fiscale
Le Piccole e Medie Imprese – PMI – svolgono un ruolo centrale nell’ economia italiana ed europea, che solo in minima parte è costituita dalle grande aziende multinazionali. Sebbene la loro salute e vitalità sia di fondamentale importanza per il mondo economico globale, queste ultime svolgono spesso la loro attività all’ ombra delle più grandi realtà imprenditoriali e, a causa della congiuntura negativa, stanno subendo i rovesci peggiori della crisi economica.
Le regole della Consob per il crowfunding: come si investe e quali sono le garanzie
Grazie al crowfunding voluto dal governo Mondi per le start up innovative e appena regolamentato dalla Consob, i privati cittadini potranno decidere di investire i loro soldi a favore di imprenditori alle prese con la creazione di una nuova azienda.
► Il crowfunding cerca una disciplina
La regolamentazione della Consob prevede dei precisi requisiti ai gestori dei portali per il crowfunding che mirano alla tutela delle imprese e, soprattutto, dell’investitore.
Infatti, a chiunque decida di investire in una start up attraverso un portale di crowfunding, i gestori hanno l’obbligo di:
– sottoporre l’investitore privato ad un questionario per testare la consapevolezza dei rischi e dei benefici dell’operazione che sta per effettuare, in caso di versamenti fino a 500 euro;
– per investimenti superiori ai 500 euro, il gestore, con l’aiuto di una banca o di una sim, deve fare un profilo cliente e valutare se l’investimento è adatto o meno. Solo a questo punto l’investitore potrà decidere cosa fare.
► Le regole della Consob per il crowfunding: cosa è e le regole di condotta
Inoltre, la regolamentazione per il crowfunding delle start up innovative prevede un stretto controllo della Consob dei portali di investimento e dei loro gestori che, in caso di violazioni delle norme, potranno essere passibili di:
– sospensione delle attività per 90 giorni
– ulteriore sospensione da uno a quattro mesi;
– radiazione dal registro (nei casi previsti);
– sanzioni pecuniarie .