Piazza Affari ha dimenticato il Cavaliere

 L’andamento di Piazza Affari, in seguito alla condanna di Berlusconi per frode fiscale, all’interno del processo Mediaset, è stato molto diverso dal previsto. Gli analisti, infatti, pensavano che il titolo del Biscione crollasse e che anche lo spread subisse uno scossone legato alle vicende dell’ex premier.

Il report legato all’andamento di piazza Affari, invece, ha dimostrato un trend completamente diverso. Vediamo come sono andate le cose. All’ora di cena è arrivata la notizia che la Cassazione aveva confermato, all’interno del processo Mediaset, la condanna per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere dovrà scontare un anno dei 4 di condanna agli arresti domiciliari o tramite i servizi sociali.

Mediaset cresce e pensa alla paytv

Per quanto riguarda l’interdizione dai pubblici uffici, la Cassazione ha deciso di rimandare tutto alle decisioni della Corte d’Appello di Milano. Il titolo Mediaset, in tutto il periodo che ha preceduto la sentenza della Cassazione, è stato dato in crescita. Poi, in linea con l’andamento del Ftse Mib che è sceso dello 0,98 per cento, si è iniziato a muovere in terreno negativo. Certo è che non si può parlare di tracollo.

Anche Mediaset corre in borsa

Lo spread, poi, ha registrato un movimento al ribasso e si è cristallizzato sui 265 punti percentuali, dimostrando tutto il disinteresse della finanza per quel che accade all’ex premier e alla sua azienda. In ribasso anche il rendimento dei titoli italiani, per esempio di Btp a 2 anni hanno toccato il minimo dall’inizio dell’estate.

Anche Siemens non sta bene

 Il settore delle imprese tecnologiche torna a soffrire e si prende nota di un’altra situazione che potremmo definire “a rischio”, quella della Siemens che tra l’altro è un’azienda tedesca e come sappiamo, alla Germania, è stata rinnovata di recente la tripla A.

Confermata la tripla A per la Germania

La seconda azienda più grande della Germania deve far fronte a problemi di natura industriale ma anche di natura economica. Il Direttore Generale che aveva previsto una tenuta dell’azienda, è stato mandato a casa alla fine di luglio anche se gli analisti maliziosi sostengono che ci sia qualcosa di più grave sotto.

La Siemens è la seconda azienda tedesca e la sua posizione privilegiata dipende sia dal fatturato, sia dal numero di dipendenti. L’azienda si occupa di infrastrutture ma anche di energia e di sanità ed è quotata alla Borsa di Francoforte e alla Borsa di New York.

Come si evita la recessione in Germania

Il fatturato calcolato nel 2011 è stato di 77,327 miliardi di euro, poi però il 2012 è stato un anno penoso. Il tracollo è legato, dicono gli analisti, alla rivalità interna tra alcuni dirigenti dell’azienda. Si pensi soltanto che a parte il fatturato, l’anno scorso ci sono stati problemi legati ai ritardi nelle consegne.

Basta pensare che alla fine il settore che si occupava delle attività termiche, in perdita per un miliardo di euro, è stato definitivamente chiuso.

Microsoft e la zavorra di Surface

 Il mercato dei tablet è sicuramente interessante e in espansione ma le aziende che sanno approfittare di questo trend di mercato non sono molte. Nell’ultimo periodo, stando ai risultati in gioco, non sembra fa parte del club nemmeno Microsoft che proprio per il fatto di essere zavorrata da Surface, potrebbe perdere il suo smalto.

Microsoft assume in Italia

Surface è il tablet targato Windows, presentato al mercato, per la prima volta, soltanto l’anno scorso. Le vendite, che si preannunciavano importanti, sono rimaste invece ad un livello molto basso. Il prodotto in questione, infatti, non sembra rispondere alle esigenze manifestate dai fan delle nuove tecnologie.

I ricchi stagisti di Google, Amazone Microsoft

L’amministratore delegato di Microsoft, quindi, Steve Ballmer, aveva spiegato che Surface sarebbe stato una vera rivoluzione per il mondo della tecnologia. Invece, a distanza di 12 mesi, bisogna constatare che i tablet Windows venduti sono proprio pochi. Qualcuno pensa sia colpa della scarsa promozione del prodotto che è stato pubblicizzato insieme a Windows 8.

I soldi spesi per la promozione sono stati maggiori dei ricavi ottenuti da questo prodotto. I risultati di Windows sono stati resi noti di recente dall’azienda, attraverso il consueto documento inviato alla Securities and Exchange Commission.

Nelle mani della SEC, adesso, il rapporto annuale sulle operazioni della società che da Surface, dall’ottobre del 2012 ad oggi, avrebbe ricavato soltanto 853 milioni di dollari.

Ultime notizie da Finmeccanica

 Gli scandali societari che hanno coinvolto Finmeccanica sono ancora usati dai giornali e dagli investitori come strumenti per danneggiare il titolo dell’azienda che, da parte sua, non sta certo mettendo in campo le strategia di sopravvivenza migliori.

Il settore auto è in ripresa

L’ad dell’azienda ha manifestato chiaramente l’intenzione di vendere al più presto le aziende che fanno parte dei settori Trasporti ed Energia. Non è una questione di rating, a Finmeccanica, quello che pensano le agenzie di rating non interessa molto. Si tratta invece di una misura ritenuta necessaria al fine di ottenere entro la fine dell’anno un piccolissimo utile per la società.

Assunzioni Finmeccanica

Finmeccanica, coinvolta negli scandali societari per via della dirigenza, in questi giorni ha provveduto a definire nuovi manager ai vertici. Questo non vuol dire che siano cambiati gli obiettivi che erano e restano la riduzione del debito, la vendita di alcuni settori e la concentrazione su linee di business ritenute più remunerative quali la Difesa e l’Aerospazio.

Se in qualche modo volessimo riassumere la strategia di Finmeccanica dovremmo dire che la società ha deciso d’investire più sul business civile che su quello militare. I prossimi passi, quindi, dovrebbero essere nella vendita di Ansaldo Sts e Ansaldo Energia e nella creazione di una nuova bad company per risanare Ansaldo Breda.

L’utile ENI in forte calo

 Il mercato energetico non è l’ancora di salvataggio per il nostro paese, soprattutto se si considerano le notizie recenti relative all’Eni che deve fare i conti con un calo dell’utile del 46 per cento.  Secondo Paolo Scaroni, l’ad dell’Eni, questi risultati non sono preoccupanti ma devono essere letti nel contesto della situazione europea.

Le parole esatte di Paolo Scaroni, riportate da molti giornali, sono le seguenti: “I risultati hanno risentito del contesto economico difficile in Italia e in Europa, di interruzioni di produzione in Libia e Nigeria e della caduta dei risultati di Saipem. Siamo soddisfatti dei progressi operativi ottenuti nel semestre”.

Migliorano di molto i profitti di Generali

I primi sei mesi del 2013, l’Eni ha chiuso i conti con un utile netto di 1,82 miliardi di euro che sono il 51 per cento in meno rispetto al periodo precedente. L’utile netto adjusted è stato di 1,96 miliardi di euro, in calo del 46 per cento. La perdita di Saipem è inclusa in questi dati anche se verrà contabilizzata a partire dal secondo semestre dell’anno.

677 milioni di euro per ENI

Il CdA dell’azienda, in relazione alla situazione attuale, ha proposto agli azionisti un acconto del dividendo pari a 0,55 euro per azione, che non è poco. Se la situazione economica italiana prima ed europea dopo fosse stata maggiormente soddisfacente, in questo momento l’azienda energetica non dovrebbe fare i conti con tali performance.

Adesso conviene puntare su Facebook

 Man mano che si avvicina il periodo finanziario più volatile dell’anno, gli investitori si protendono alla ricerca dei titoli più remunerativi del momento. Adesso sembra siano tornate di moda le azioni di Facebook. Il titolo del social network blu, infatti, ha attraversato inaspettatamente un trend positivo.

FB spinta dalla pubblicità mobile

Sembra quasi un caso ma dopo la dichiarazione di Zuckerberg circa il fallimento dell’attività finanziaria dell’azienda, il titolo ha recuperato vigore e si parla addirittura di rinascita. In termini economici, il titolo era stato venduto più di un anno fa, il primo giorno di debutto sul Nasdaq, al prezzo di 38 dollari per azione. Poi era iniziata immediatamente la discesa.

La speculazione al ribasso doveva essere in qualche modo tamponata ma gli investitori si aspettavano un nuovo piano di sviluppo ed una concentrazione maggiore sul versante mobile. Il titolo, intanto, perdeva quota arrivando a 17,55 dollari per azione.

Facebook lancia Graph Search

Di recente, nella settimana in corso, il titolo ha guadagnato il 6,21 per cento arrivando ad un prezzo di 37,63 euro per azione. Il picco della giornata è stato però di 37,96 dollari. In pratica si è tornati indietro di un anno fino quasi al prezzo di collocamento.

I broker entusiasti hanno iniziato a vantare le possibilità intrinseche del titolo del social network blu. Chissà che queste buone sensazioni non siano confermate da un andamento interessante a Wall Street.

Borse UE spinte dalla FED e dalla Cina

 Le borse europee si stanno preparando nel migliore dei modi alla volatilità che contraddistingue il periodo estivo. Subiscono infatti l’influenza positiva delle decisioni della FED e delle notizie che arrivano dalla Cina. Da Pechino, infatti, sono arrivati i dati sull’industria manifatturiera che raccontano di una nuova crescita del paese.

Pechino ridona fiducia alle borse europee

Per quanto riguarda il resto del mondo e l’America in particolare, bisogna dire che il FOMC ha confermato un costo del denaro ai minimi storici, mentre cresce l’attesa riguardo le scelte di politica monetaria della BCE e le notizie sul mercato del lavoro che potrebbero arrivare dagli Stati Uniti.

L’industria cinese, nonostante il generale rallentamento dell’economia, in questo momento è data in crescita e per questo riesce a spingere verso l’alto anche gli indici delle maggiori borse europee.  Molti paesi del Vecchio Continente, infatti,alle prese con la stagnazione, sono costretti a scampare al calo della domanda interna con un arricchimento del volume delle esportazioni. In tal senso la Cina resta un partner cruciale per il business europeo.

BCE e BoE sono protagoniste del mercato e potrebbero moltiplicare gli effetti positivi per i listini UE attraverso qualche annuncio riguardo la politica monetaria condivisa. Anche se molti non si aspettano grossi cambiamenti all’orizzonte, potrebbe essere scelto da Draghi di tagliare ancora i tassi d’interesse.

In rosso Air France-Klm

 Si è parlato talmente tanto di Air France come potenziale acquirente di Alitalia che si è persa di vista la condizione di forma della compagnia di bandiera francese. I conti sono stati messi in chiaro in questi giorni. Adesso è evidente che Air France-Klm sono in rosso nonostante una riduzione delle perdite fino a 793 milioni di euro.

Alitalia di nuovo pronta per la vendita

Alitalia non ha certo migliorato le finanze della cordata franco-olandese, anzi, ha avuto un impatto negativo sui risultati del primo semestre della compagnia, quantificabile in 65 milioni di euro. In più il consiglio di amministrazione di Alitalia, sui conti del secondo trimestre, si riunirà soltanto ad agosto. C’è ancora un po’ da aspettare per conoscere qualche misura complementare.

Air France-Klm, quindi ha dovuto prendere atto delle perdite e rivedere anche l’utile operativo stimato per il secondo trimestre. Ad un anno dalla ristrutturazione, la situazione di crisi del Vecchio Continente, ha inciso negativamente sui conti dell’azienda.

Scopri perché si parla tanto di Alitalia e AirFrance

Ci saranno però delle modifiche al fine di cambiare i risultati economici nel breve periodo: s’interverrà sui voli e medio raggio e sul cargo.

La perdita rilevata dalla compagnia Air France-Klm è di 793 milioni di euro. Alla chiusura del primo semestre del 2012, la perdita era di 1,26 miliardi a fronte di una crescita dell’1,3 per cento del fatturato.