Cosa influisce sulla sterlina

 Il mercato ForEX è uno dei più interessanti a livello d’investimenti ma va tenuto sotto stretta osservazione per via del fatto che i cambiamenti dei rapporti tra le valute e le oscillazioni delle quotazioni delle singole monete, sono molto sensili alla politica e alla società.

L’avvio del 2013 è stato caratterizzato da numerose pubblicazioni, soprattutto legate agli indici della produzione industriale. Il PMI americano per esempio, ha contribuito con il fiscal cliff, a far volare Wall Street. Prima di considerare il mercato del dollaro, diamo uno sguardo ai dati che possono influire oggi sull’andamento della sterlina.

La sterlina, che nel mercato ForEX è identificata con l’acronimo GBP sarà influenzata dalla pubblicazione dell’House Price Index che misura il cambiamento dei prezzi degli immobili messi in vendita sul mercato. In genere un aumento dei prezzi fa da stimolo al settore immobiliare e ne certifica in qualche modo la buona salute. Se il valore diffuso nella giornata di oggi sarà superiore alle attese ci potrebbe essere un apprezzamento della sterlina.

Il secondo dato che potrebbe influire su questa moneta è l’indice PMI costruzioni che registra l’andamento del settore delle costruzioni nel Regno Unito. Gli analisti si aspettano un miglioramento dell’indice nonostante la Gran Bretagna resti nel recinto della “contrazione”.

Il terzo elemento da tenere in considerazione oggi è il report trimestrale della Bank of England che fotografa le condizioni economiche del Regno Unito e le condizioni di accesso al credito per le imprese.

Il crollo della sterlina egiziana

 Il mercato ForEX è spesso concentrato sulle coppie “storiche”, quelle in evidenza, il cui andamento è tutto sommato prevedibile, per esempio la coppia EUR/USD oppure la relazione che il dollaro americano intrattiene con le altre monete nel mondo.

Poco frequentemente si prende in esame ciò che accade nei paesi cosiddetti limitrofi, per esempio in Egitto dove il valore della sterlina locale continua a crollare. Il governo, adesso, sta cercando dei rimedi.

Il presidente egiziano, in questi giorni, deve rendere conto ai mercati del deprezzamento della moneta e quindi ha provato a tranquillizzare gli investitori sul fatto che le finanze pubbliche egiziane sono a posto e le riserve di valuta estera sono ai livelli massimi rispetto a quanto sanno far veder gli altri colossi della zona araba.

Il crollo della sterlina egiziana, quindi, deve far riflettere ed investire, ma non preoccupare il Governo che è sicuro che tutto si normalizzerà nel giro di pochi giorni.

Nel frattempo, prima di scoprire se quanto il Governo dice, è realmente possibile, è stata condotta una seconda asta per gli istituti di credito al fine di portare a termine la compravendita di 75 milioni di dollari. A quel punto la sterlina egiziana, rispetto al dollaro americano, è scesa al livello minimo storico di 6,3050.

ForEX: le previsioni shockanti di Saxo Bank

 Saxo Bank ha pubblicato le 10 previsioni shockanti per il 2013, anno che tutti considerano di ripresa dell’economia, ma dove potrebbe aver un impatto decisivo sui mercati e sulle scelte di politica economica, il malcontento espresso dalla popolare.

Fino a questo momento i governi si sono dimostrati noncuranti rispetto alle modifiche introdotte nella società, ma c’è da considerare che non è tutto oro quel che luccica. Vediamo le due previsioni di Saxo Bank riguardo il mercato ForEX, la cui volatilità, in quest’anno appena archiviato, ha lasciato un po’ a desiderare.

Cambio dollaro americano/yen giapponese. Nel mercato ForEX questa coppia di valute è conosciuta come USD/JPY e secondo le previsioni shockanti di Saxo Bank, dovrebbe arrivare a 60.00 nel 2013. Per quale motivo? Perché attualmente il partito liberaldemocratico giapponese vorrebbe rafforzare lo yen e combatte con la visione opposta della Bank of Japan. I mercati si sono posizionati sul versante “debolezza dello yen” ma la moneta giapponese, dopo la perdita di entusiasmo verso il QE americano, sembra volersi affermare come moneta forte. Il prossimo traguardo della coppia USD/JPY sarà 60.00.

Cambio euro/franco svizzero. L’euro è tenuto sotto scatto dalla risoluzione di questioni politiche importanti tra cui le elezioni italiane e la situazione della Grecia. Sembra quindi che la Svizzera voglia togliere il vincolo a 1,20 per il cambio EUR/CHF, con il conseguente raggiungimento dei minimi storici a 0,95.

Lo scalping nel mercato ForEX

 Per investire nel mercato valutario ci sono tantissime opportunità e tante tecniche. Conoscerne qualcuna aiuta a far fruttare i risparmi con il minimo investimento. La tecnica che presentiamo oggi si chiama scalping.

Le strategie di “forex scalping” consistono nell’investire tutti i risparmi puntando su “opportunità” dell’ultimo minuto, opzioni con scadenze brevissime che consentono di ridurre al minimo le perdite nel momento in cui s’individua il trend direzionale.

Il senso del forex scalping è tutto nell’apertura e nella chiusura delle posizioni nel breve o brevissimo periodo, spesso si tratta di pochissimi secondi entro i quali ci deve essere comunque un aumento di almeno 10 pips. Per poter individuare il trend è necessario affidarsi ai grafici ad un minuto ma quali sono le operazioni da compiere? Proviamo ad elencarle tenendo conto di un trend rialzista.

Prima di tutto è necessario che sia stata evidenziata una tendenza al rialzo in qualche modo significativa. A quel punto è bene trovare una coppia di valute che si muove seguendo la linea di tendenza evidenziata e che in genere non chiude mai al di sotto del punto di partenza.

Il terzo passo da fare è controllare che si sia in una posizione di cosiddetto ipervenduto e quindi bisogna sbirciare l’indice stocastico. A quel punto, definito il cosiddetto stop loss di 1 pips sotto la linea di tendenza si può iniziare lo scalping avendo ben chiaro in mente che l’obiettivo finale è l’incremento del prezzo di 20 pips.

Yuan cinese e dollaro australiano “movimentati” anche oggi

 Non c’è da stupirsi se nonostante i preparativi per i vari cenoni di fine anno, gli investitori non si prendono nemmeno un minuto di pausa ed aspettano con eccitazione gli ultimi dati dell’anno 2012 e i primi del 2013. La giornata di oggi e quella di domani, infatti, presentano diversi market mover, destinati ad influire sulle valutazioni del dollaro australiano e dello yuan cinese.

Attenti al fuso orario! Questo è l’unico monito rivolto a chi intende sfruttare le scommesse sul filo del rasoio.

Il primo documento da valutare, che inciderà sulle quotazioni del dollaro australiano, è quello della Reserve Bank of Australia che il 31 dicembre spiegherà al mondo la capacità di spesa dei suoi cittadini, attraverso la lettura dei dati sul credito erogato ai privati in Australia.

Sembra che ci sarà un leggero aumento dell’indice dallo 0,1 del mese scorso allo 0,3% dell’ultimo mese dell’anno. Contestualmente a questi dati, in Cina sarà diffuso l’indice PMI manifatturiero HSBC che non dovrebbe scostarsi dai livelli del mese precedente confermandosi a quota 50,9. Se il dato dovesse superare le attese si profila un leggero apprezzamento della valuta cinese.

Il primo gennaio, invece, in calendario c’è la pubblicazione dell’indice PMI manifatturiero cinese, generale. In questo caso si prevede un miglioramento con il passaggio dal livello 50.6 al livello 51.

2012: com’è andato l’anno della sterlina

 Chi investe in opzioni binarie e soprattutto nel mercato ForEX sa che approfondire i trend passati dà un’indicazione precisa sui trend futuri. Se il mercato valutario è il vostro pallino, allora questa ricognizione sull’andamento della sterlina nel 2012, può esservi utile.

La sterlina, nell’anno che sta per concludersi, soprattutto in relaziona al cambio con il dollaro americano, è stata influenzata da tre eventi: le olimpiadi di Londra, la recessione economica che ha toccato l’Europa e anche la Gran Bretagna, la decisione della Bank of England di avviare il Quantitative Easing.

Le olimpiadi. Questo grande evento sportivo ha illuminato il palcoscenico inglese così come aveva fatto qualche mese prima il matrimonio reale. Tantissime persone hanno assistito all’evento e si stima che il business “sportivo” sia stato di circa 20 miliardi di dollari. Una cifra enorme in sé ma insufficiente a mettere riparo alla falla aperta nell’economia inglese.

La recessione. Il Regno Unito, dal secondo trimestre in poi, è entrato in una fase di recessione tecnica, anche se si è trattato di un intervallo negativo molto breve visto che la crescita economica è tornata ad essere positiva, anche se lieve, già dal terzo trimestre.

Il QE. Anche la banca centrale inglese, come la FED, ha affilato le armi dando inizio al quantitative easing, mettendo sul piatto della bilancia ben 50 miliardi di sterline, che hanno elevato fino a quota 325 miliardi di sterline l’intervento della BoE.

Euro-Franco Svizzero: le previsioni

 Il rapporto tra euro e franco svizzero potrebbe evolversi in modo repentino a partire dall’anno prossimo. Il franco svizzero è stato considerato nel 2012 alla stregua dell’oro, un ottimo bene rifugio. Peccato che poi le autorità elvetiche siano dovute correre ai ripari, combattendo contro l’apprezzamento della moneta locale che aveva depresso gli investimenti esterni.

Nel mercato ForEX il franco svizzero è considerato singolarmente molto interessante ma viene “valutato” anche in relazione ai rapporti che intrattiene con le altre monete, ad esempio quella più vicina in termini territoriali e di business, vale a dire l’euro.

Il tasso di cambio tra l’euro e il franco svizzero, in questo momento, è fermo sotto la quota 1,21 ma è molto vicino al tetto che è stato imposto dalla Swiss National Bank. La banca nazionale elvetica, a settembre dell’anno scorso, aveva definito il peg dell’1,20.

Osservando le quotazioni dell’ultimo periodo, si scopre che il cambio tra euro e franco svizzero oscilla tra i 1,2060 e i 1,2050, un terreno d’acquisto che sta attraendo tantissimi large traders. I prezzi, al momento, si sono fermati ma gli analisti prevedono qualche movimento già a partire dalla fine dell’anno.

Si considera che il cambio tra euro e franco svizzero sia influenzato dall’esplosione di volatilità con un movimento rialzista duraturo, soprattutto se le condizioni dell’Europa dovrebbero migliorare.

Yen e dollaro americano: come si muovono oggi

 Il mercato ForEX è uno dei più indicati per chi vuole avviarsi sulla strada del trading online. Basta saper riconoscere gli elementi che possono incidere sull’andamento delle valute e verificare con attenzione il rispetto delle previsioni o gli eventuali elementi di rottura.

Nel mercato ForEX di oggi sono sicuramente rilevanti gli andamenti dello yen e del dollaro americano che potrebbero essere influenzati da una serie di pubblicazioni. Iniziamo dalla moneta giapponese.

Sullo yen, nella giornata di oggi, incideranno sicuramente la pubblicazione dei prezzi al consumo nella versione core, la pubblicazione dell’indice della produzione industriale preliminare e i dati sulle vendite al dettaglio. Nel primo caso, se il dato pubblicato sarà superiore alle aspettative, ci potrebbe essere un effetto rialzista sullo yen. In genere il dato sui prezzi al consumo nella versione core anticipa bene l’indice dei prezzi al consumo nazionale.

Sulla produzione industriale gli analisti sono più cauti e parlano di una contrazione dello 0,5 per cento ma una lettura superiore alle aspettative potrebbe sempre avere un effetto positivo sullo yen. Infine le vendite al dettaglio: anche qui una lettura superiore alle aspettative degli analisti potrebbe avere un effetto rialzista sulla valuta.

Riguardo il dollaro americano, il dato in grado d’incidere sul valore della moneta è quello sulle vendite pendenti del settore immobiliare che misura il tempo necessario per concludere una compravendita. Se il tempo si è accorciato si può dire che il mercato stia per ripartire e se questo dato è superiore alle attese, allora l’effetto rialzista sul dollaro è assicurato.

ForEX: cambiamenti per EUR, JPY, AUD, USD

 Il mercato ForEX, alla fine dell’anno, ha sempre riservato un buon numero di sorprese, di cui hanno saputo approfittare soltanto gli investitori più scaltri ed attenti. Nelle “puntate” precedenti abbiamo visto come cambia il rapporto tra euro e dollaro e quali sono i market mover del 27 dicembre per sterlina e dollaro.

Adesso passiamo in rassegna altre coppie valutarie, cercando di prevedere come muterà il cambio.

USD/JPY. Gli analisti parlano della possibilità di sfruttare il cosiddetto trading intraday spostandosi su time frame più bassi per la coppia valutaria in questione. Attualmente il livello tenuto d’occhio dagli investitori è quello cristallizzato a 84,25. Al di sotto di questo libello ci sono ordini tali che potrebbero spingere la coppia verso gli 83,90. Lo scenario attuale è comunque rialzista anche se le oscillazioni non dovrebbero superare i 25 punti.

EUR/JPY. In questa coppia che mette in relazione l’euro con lo yen giapponese, sembra che i livelli da seguire siano il 110,60 e il 111,45. Nel momento in cui questi livelli saranno superati potrebbe esserci una rivalutazione dei punti enunciati. Attualmente si prevedono dei trend decrescenti ma non è da escludere il cosiddetto andamento laterale.

AUD/USD. Rispetto al dollaro americano, infine, tenta la risalita anche il dollaro australiano per il quale potrebbero esserci a breve delle opportunità di vendita di aussie, tenuto conto del superamento delle resistenze.

Il cambio Euro/Dollaro nel 2013: una previsione

 Il tasso di cambio tra euro e dollaro è uno dei più discussi e osservati dagli analisti che, prendendo spunto dalla crisi del debito e dalle conseguenze del fiscal cliff, provano ad immaginare come evolveranno i rapporti della coppia EUR/USD in questo scorcio finale del 2012 e nel 2013.

In virtù del fatto che il mercato ForEX è uno dei più semplici da interpretare, abbiamo già dato qualche indicazione agli investitori, spiegando i market mover di giornata in relazione a dollaro e sterlina. Adesso passiamo ad analizzare il rapporto tra euro e dollaro.

Il tasso di cambio euro/dollaro si chiuderà nel 2012 sopra quella che è considerata una soglia psicologica: l’1,30. Entro la fine dell’anno, infatti, ci dovrebbe essere una quotazione del cambio prossima ai 1,3180. La variazione registrata in questa coppia di valute, dall’inizio dell’anno, è stata dell’1,85%.

L’oscillazione non è stata però costante durante l’anno visto che, per esempio, dal 13 novembre 2012, c’è stata una variazione del 4,1 per cento a partire dalla quotazione dell’1,2661. Nel 2012 la quotazione più bassa è stata raggiunta il 24 luglio. Dopodiché il cambio tra euro e dollaro ha subito un’oscillazione del 10,5 per cento variando in un range compreso tra 1,3486 e 1,2042.

Il trend rialzista dell’ultimo periodo dovrebbe essere confermato anche nel 2013, quando, dall’inizio dell’anno, la quotazione della coppia potrebbe arrivare fino a 1,35.