Interviene Monti, cresce Gemina in borsa

 Monti aveva promesso di dimettersi, e così è stato, subito dopo l’approvazione della legge di Stabilità. In realtà l’esecutivo uscente ha avuto il tempo di varare anche un altro provvedimento che ha influenzato direttamente le quotazioni del titolo Gemina in borsa.

Il governo Monti, infatti, ha approvato un provvedimento, già in cantiere da diverso tempo, per sbloccare le nuove tariffe all’aeroporto di Fiumicino. Gemina a questo punto ha deciso di disporre investimenti per un totale di 2,5 miliardi di euro spalmati nei prossimi dieci anni.

Con questo capitale si procederà ad ampliare l’aeroporto di Roma e ad ammodernarlo. Gemina, definito l’investimento, ha anche deciso di accelerare la definizione dell’accordo con Atlantia. E’ bastata la dichiarazione d’intenti a far volare il titolo Gemina in borsa. Questo titolo è cresciuto, soltanto nella giornata ieri, del 32 per cento portando le azioni fino a 1,05 euro.

Le nuove tariffe legate all’aeroporto di Fiumicino non resteranno in cantiere per molto, visto che saranno attive già a partire dal 2013. In pratica ogni passeggero dovrà pagare circa 8,5 euro in più, arrivando a quota 26 euro a persona. Il che vuol dire che gli introiti annui aumenteranno fino a sfiorare i 315 milioni di euro all’anno.

Sembra molto ma le tariffe di Fiumicino restano tra le più basse d’Europa.

2012: com’è andato l’anno della sterlina

 Chi investe in opzioni binarie e soprattutto nel mercato ForEX sa che approfondire i trend passati dà un’indicazione precisa sui trend futuri. Se il mercato valutario è il vostro pallino, allora questa ricognizione sull’andamento della sterlina nel 2012, può esservi utile.

La sterlina, nell’anno che sta per concludersi, soprattutto in relaziona al cambio con il dollaro americano, è stata influenzata da tre eventi: le olimpiadi di Londra, la recessione economica che ha toccato l’Europa e anche la Gran Bretagna, la decisione della Bank of England di avviare il Quantitative Easing.

Le olimpiadi. Questo grande evento sportivo ha illuminato il palcoscenico inglese così come aveva fatto qualche mese prima il matrimonio reale. Tantissime persone hanno assistito all’evento e si stima che il business “sportivo” sia stato di circa 20 miliardi di dollari. Una cifra enorme in sé ma insufficiente a mettere riparo alla falla aperta nell’economia inglese.

La recessione. Il Regno Unito, dal secondo trimestre in poi, è entrato in una fase di recessione tecnica, anche se si è trattato di un intervallo negativo molto breve visto che la crescita economica è tornata ad essere positiva, anche se lieve, già dal terzo trimestre.

Il QE. Anche la banca centrale inglese, come la FED, ha affilato le armi dando inizio al quantitative easing, mettendo sul piatto della bilancia ben 50 miliardi di sterline, che hanno elevato fino a quota 325 miliardi di sterline l’intervento della BoE.

Euro-Franco Svizzero: le previsioni

 Il rapporto tra euro e franco svizzero potrebbe evolversi in modo repentino a partire dall’anno prossimo. Il franco svizzero è stato considerato nel 2012 alla stregua dell’oro, un ottimo bene rifugio. Peccato che poi le autorità elvetiche siano dovute correre ai ripari, combattendo contro l’apprezzamento della moneta locale che aveva depresso gli investimenti esterni.

Nel mercato ForEX il franco svizzero è considerato singolarmente molto interessante ma viene “valutato” anche in relazione ai rapporti che intrattiene con le altre monete, ad esempio quella più vicina in termini territoriali e di business, vale a dire l’euro.

Il tasso di cambio tra l’euro e il franco svizzero, in questo momento, è fermo sotto la quota 1,21 ma è molto vicino al tetto che è stato imposto dalla Swiss National Bank. La banca nazionale elvetica, a settembre dell’anno scorso, aveva definito il peg dell’1,20.

Osservando le quotazioni dell’ultimo periodo, si scopre che il cambio tra euro e franco svizzero oscilla tra i 1,2060 e i 1,2050, un terreno d’acquisto che sta attraendo tantissimi large traders. I prezzi, al momento, si sono fermati ma gli analisti prevedono qualche movimento già a partire dalla fine dell’anno.

Si considera che il cambio tra euro e franco svizzero sia influenzato dall’esplosione di volatilità con un movimento rialzista duraturo, soprattutto se le condizioni dell’Europa dovrebbero migliorare.

USA in recessione. Uno scenario possibile?

 L’America è sull’orlo del precipizio fiscale che potrebbe far crollare gli States nel burrone della recessione. Il 31 dicembre, se non sarà trovato un accordo con il Congresso, si potrà dire addio alla ripresa economica, visto che scatteranno dei tagli automatici alla spesa e sarà segnata la fine di moltissime agevolazioni.

Tanto per avere un’idea dell’impatto del mancato accordo sul fiscal cliff, possiamo annunciare che sulle famiglie la perdita delle agevolazioni peserà per circa 2000 euro all’anno. Questo fa pensare che l’America ha davvero pochissime ore per decidere che fare della propria economia.

Entro il 31 dicembre, tra l’altro si raggiungerà il tetto massimo del debito fissato nel 2011 che equivale a 16400 miliardi di dollari. Queste cifre sono molto importanti per chi investe in opzioni binarie ed ha bisogno di indicazioni plausibili.

Il problema del fiscal cliff è che da un lato prevede l’impennata delle aliquote salariali del 2 per cento circa, ma dall’altro deprime il Prodotto interno lordo nazionale facendo entrare l’America nel recinto della recessione.

Una contrazione del reddito degli americani, unito alla minore disponibilità di spesa degli States e alla contrazione del PIL, fa intravedere nitidamente il rischio default. Le agenzie di rating, per il momento, non sembrano essere influenzate da quanto sta accadendo in America ma di certo è soltanto un modo di manifestare fiducia all’indirizzo del presidente.

Elezioni 2013: l’ipotesi Monti

 Il Presidente del Consiglio dimissionario, Mario Monti, è ancora indeciso sulla sua candidatura o meglio sta creando un po’ di mistero in relazione alla scelta di scendere in campo o meno, anche perché non è molto chiara la sua compagine politica di riferimento.

Lo spread non sembra essere molto influenzato da questa indecisione in materia politica, ma tenere d’occhio le scelte di Mario Monti potrebbe essere importante per determinare una serie di direttrici evolutive della politica economica del nostro paese. Chi investe in opzioni binarie, quindi, non può trascurare questi “particolari elettorali”.

Monti, inizialmente, non aveva intenzione di proseguire con l’esperienza politica e dopo una conferenza stampa in cui ha rigettato l’ipotesi della candidatura, è intervenuto su Twitter ribadendo la necessità di “salire in campo”, di rinnovare anche il modo di fare politica.

E con chi si schiera Mario Monti? Per il momento ha intenzione di essere extra partes ma è chiaro che il suo orientamento è centrista tanto che la lista “Verso la Terza Repubblica” potrebbe presto trasformarsi in “Lista Monti”. Insieme a lui Monti potrebbe vedere candidati anche Luca Cordero di Montezemolo e lo stesso Casini che non si è mai allontanato dal centro moderato.

Il PD di Bersani apre a Monti ribadendo però che nel programma dei democratici ci sono più equità, più lavoro e più diritti. Il PdL si è messo in una posizione diametralmente opposta contrastando Monti su tutti i fronti e muovendo le critiche più acerbe alle tasse finora introdotte.

2013: niente ripresa e tanti rincari

 Il 2013 non sarà l’anno che segna l’uscita dell’Italia dalla crisi economica, anzi sarà caratterizzato da un percorso molto complesso fatto di rincari per i cittadini. A dirlo è l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori che prevede, per l’anno prossimo, una spesa di 1490 euro in più per ogni famiglia.

Partiamo da una considerazione semplice: l’aumento dell’IVA. L’incremento di un punto percentuale dell’imposta sul valore aggiunto, determina un aumento dei prezzi dei prodotti, anche dei beni di prima necessità, quelli di cui gli italiani, difficilmente, possono fare a meno.

L’aumento dell’IVA scatta a luglio ma ci sono delle tasse che incideranno anche nella prima parte dell’anno. Possiamo citarne due a titolo esemplificativo: il canone RAI che cresce di 1,5 euro e la nuova tariffa dei rifiuti che dovrà assorbire anche le spese per il territorio.

Parlando di rincari è chiaro che non si possono escludere tutti gli aumenti legati al mondo dei mutui e a quello delle assicurazioni. I tassi, mediamente, sono al 4,88 per cento e rispetto alla media europea sono maggiorati di 139 punti percentuali. Il costo dei finanziamenti è dunque superiore per gli italiani rispetto ai colleghi dell’UE. I nostri connazionali pagano circa 72 euro in più al mese che si traducono in un rincaro di 864 euro annui.

Un discorso analogo può essere fatto per l’assicurazione auto che incide molto sui bilanci famigliari, assorbendo il 5 per cento del reddito totale di 30 mila euro.

Yen e dollaro americano: come si muovono oggi

 Il mercato ForEX è uno dei più indicati per chi vuole avviarsi sulla strada del trading online. Basta saper riconoscere gli elementi che possono incidere sull’andamento delle valute e verificare con attenzione il rispetto delle previsioni o gli eventuali elementi di rottura.

Nel mercato ForEX di oggi sono sicuramente rilevanti gli andamenti dello yen e del dollaro americano che potrebbero essere influenzati da una serie di pubblicazioni. Iniziamo dalla moneta giapponese.

Sullo yen, nella giornata di oggi, incideranno sicuramente la pubblicazione dei prezzi al consumo nella versione core, la pubblicazione dell’indice della produzione industriale preliminare e i dati sulle vendite al dettaglio. Nel primo caso, se il dato pubblicato sarà superiore alle aspettative, ci potrebbe essere un effetto rialzista sullo yen. In genere il dato sui prezzi al consumo nella versione core anticipa bene l’indice dei prezzi al consumo nazionale.

Sulla produzione industriale gli analisti sono più cauti e parlano di una contrazione dello 0,5 per cento ma una lettura superiore alle aspettative potrebbe sempre avere un effetto positivo sullo yen. Infine le vendite al dettaglio: anche qui una lettura superiore alle aspettative degli analisti potrebbe avere un effetto rialzista sulla valuta.

Riguardo il dollaro americano, il dato in grado d’incidere sul valore della moneta è quello sulle vendite pendenti del settore immobiliare che misura il tempo necessario per concludere una compravendita. Se il tempo si è accorciato si può dire che il mercato stia per ripartire e se questo dato è superiore alle attese, allora l’effetto rialzista sul dollaro è assicurato.

Gangnam Style: ci vogliono fare una vodka

 Gangnam Style è un motivo sudcoreano che un po’ di tempo fa, caricato su Youtube, ha ottenuto in pochissimo tempo un record di visualizzazioni: più un miliardo di volte. Il mercato è stato coinvolto e galvanizzato dal rapper Psy che oggi risulta l’unico a poter decidere dei diritti del marchio.

Gangnam Style è diventato così famoso che in Russia voglio usare questo marchio per una nuova linea di prodotti, a partire dalla Vodka che dovrebbe chiamarsi appunto “Oppah, Gangnam Style”. L’azienda che ha chiesto di registrare il marchio, in realtà, sta già pensando ad una linea di bevande che comprende anche cocktail e succhi di frutta.

I diritti spettano al rapper che deve però fare i conti anche con altre richieste che arrivano da altre compagnie, per esempio dalla sudcoreana YG Entertanment INC che vorrebbe registrare il marchio per l’America e legarlo ad una serie di prodotti da distribuire nel mercato a Stelle e Strisce.

Lo stesso marchio è nel mirino della Woobo International che ha chiesto di usarlo per le bibite sempre distribuite in america.

Anche l’agenzia di marchi russa Rospatent ha ricevuto delle richieste per la registrazione del marchio dalla City, un’azienda che si occupa della distribuzione.

In base alla soluzione che sarà scelta si potranno osservare distribuzioni diverse dei carichi anche nel mercato azionario.

L’EDF francese ha problemi con i cinesi

 La EDF, il colosso francese dell’energia, chiuderà con diverse difficoltà quest’anno visti i problemi rilevati ultimamente e legati alla figura di Henri Proglio. Quest’ultimo, molto amico di Nicolas Sarkozy deve fare i conti con un cambio ai vertici dell’Eliseo.

Non è certo la poca affinità politica con Hollande ad averlo messo in crisi, quanto piuttosto dei rapporti poco chiari con le autorità cinesi. La faccenda è stata illustrata molto bene da Le Canard Enchainé. La rivista in questione accusa Proglio di aver passato una serie di segreti tecnologici al partner cinese. 

L’indiscrezione sarà approfondita da un’inchiesta da parte del Ministero delle Finanze francese.

L’EDF, in effetti, non attraverso un buon periodo. Le sue relazioni con l’Italia sono poche nel senso che una decina d’anni fa, il colosso francese dell’energia si è affacciato sul mercato tricolore rilevando la maggioranza di Edison dalla FIAT, ma le redini dell’azienda sono state recuperate soltanto recentemente dopo l’uscita di scena dell’A2A.

In generale EDF soffre della crisi del settore nucleare e sembra che avesse trovato la luce soltanto dopo l’accordo con la China Guandong Nuclear Power Company per la costruzione di un reattore di ultima generazione. Peccato che Proglio abbia valicato in modo spudorato i recinti del suo mandato. 

Obama dopo le ferie: non si parla solo di fiscal cliff

 Le vacanze del Presidente degli Stati Uniti sono state brevi e tormentate visto che con un volo notturno, già il 26 dicembre, Barack Obama ha pensato di tornare a Whasington. Per Obama si annuncia una settimana molto difficile in cui dovranno essere approfonditi i colloqui con i repubblicani del Congresso.

Il problema dell’America, infatti, il più sentito dalla maggioranza della popolazione, è il fiscal cliff nel quale potrebbe sprofondare l’America dopo l’abolizione delle agevolazioni volute dal predecessore di Obama. Gli analisti sono però concorsi sul fatto che non sono stati fatti passi avanti nella trattativa.

I repubblicani, in teoria, restano aperti alle proposte di Obama ma vogliono affrontare non solo gli aspetti fiscali della riforma che potrebbe incrementare il peso delle imposte sui cittadini, ma anche quelli legati alla spesa pubblica americana.

Peccato che il sentimento prevalente in questo momento in America, sia lo scetticismo in relazione al raggiungimento di un accordo. Alla fine dei giochi soltanto un americano su due ritiene che sarà siglata un’intesa. Fino a qualche giorno fa, la percentuale dei fiduciosi era di 7 punti percentuali più elevata.

Obama, per superare l’impasse ha provato con la proposta di una mini intesa sugli argomenti più scottanti, in modo da evitare il salasso alle famiglie. I repubblicani hanno subito ribadito di essere contrari ad un accordo per step.