Il ciclo economico nel settore della moda del lusso

 Nel mondo della moda del lusso il tradizionale ciclo economico valido praticamente per qualsiasi attività industriale e produttiva sembra non potersi applicare completamente. Il ciclo di vita di un’azienda, la sua nascita, la sua crescita e la sua fine hanno un senso diverso quanto si parla di moda. Vediamo due aspetti specifici di questo mondo.

 

Vola il lusso in Borsa

 

– Per prima cosa, l’aspetto che differenzia il mondo della moda del lusso è che un’azienda può essere in perdita per diversi anni, anche dieci, e non fallire.

– Il secondo aspetto è che nel ciclo economico le aziende che hanno la capacità di rilanciarsi possono allungare lo stesso ciclo più volte.

Vediamo di capire meglio questi due aspetti.

Nel mondo della moda un’azienda in perdita non è un’azienda fallita. I casi che dimostrano questa affermazione sono tanti. Molti marchi di moda hanno delle fasi più o meno lunghe di oblio, ma poi possono tornare alla ribalta. Si pensi a Puma che dopo i successi del passato per molti anni è stata in perdita. Con un nuovo manager il marchio è poi tornato ad avere vendite più alte e a crescere,

Sul ciclo economico delle aziende si può dire che il rilancio non sempre avviene con successo, ma quanto riesce permette all’azienda di avere una nuova vita. Si pensi a Gucci, famosa negli anni di Cinecittà e poi caduta quasi in oblio. L’operazione del rilancio ha dato una nuova vita all’azienda e oggi è un marchio molto importante in tutto il mondo. Il suo centro e Hollywood e le città più importanti del mondo.

La localizzazione del negozio di moda

 Il settore della moda e del lusso ha un aspetto che è fondamentale, l’immagine. Certo, questo elemento riguarda probabilmente ogni prodotto, ma nel caso della moda ha un peso più importante in quanto determina i risultati e le vendite.

L’immagine di un negozio di moda e di un brand si costruisce negli anni e riguarda molti aspetti come lo stile, la pubblicità, la comunicazione, la localizzazione ecc.

 

Moda: il Made in Italy si regge sugli acquisti dei top consumer

 

L’importanza della localizzazione è conosciuta da tutti i marchi di moda. Se, ad esempio, un turista americano non trova un certo marchio di moda nella shopping street di una certa città, accanto a quelli più importanti, penserà che quel marchio sia un gradino più in basso degli altri. E questo è un aspetto che influisce sulle vendite e rende conto dell’importanza della localizzazione.

I brand di moda del lusso investono molto sull’aspetto della localizzazione consapevoli che questo riguarda l’immagine e la pubblicità. Nel centro delle città più importanti ci sono spesso i “flagship store” dei marchi più importanti, cioè i negozi principali che rappresentano l’azienda. Questi store sono probabilmente in perdita, visto che sonno spesso grandi e considerando i costi degli affitti nel centro delle città, ma sono mantenuto perché riguardano l’immagine del brand e quindi sono un investimento.

Per i marchi meno grandi, ma in un certo senso anche per le multinazionali del made in Italy, nella scelta della localizzazione del negozio si fa riferimento a diversi fattori che riguardano appunto l’immagine ma anche aspetti sociali ed economici. I dati considerati sono, ad esempio, il tipo di persone che risiedono nella zona, la tipologia di clienti che passano per quella via, il reddito medio delle persone che transitano nell’area del negozio ecc.

Una storia di successo in tempo di crisi: il gruppo Calzedonia di Sandro Veronesi

In questi anni di crisi in cui l’iniziativa imprenditoriale personale sembra scoraggiata da aspetti macroeconomici e dalla pressione fiscale alta, quella di Sandro Veronesi e del gruppo Calzedonia emerge come una storia romantica e romanzesca. Scoprire che oggi tra i venti di pessimismo e di fallimenti ci sia ancora un uomo “che si è fatto da solo” sembra un miraggio. Eppure è realtà e lo dimostrano i dati di un gruppo italiano in crescita e di caratura internazionale.

 Il gruppo Calzedonia comprende anche Intimissimi, Falconeri e Tezenis. Ora si punta a La Perla per ampliare l’offerta in ambito intimi a diverse fasce di clienti e di prezzi.

Le intuizioni di Sandro Veronesi si sono rivelate vincenti sin da quando, giovanissimo, lavorava per Golden Lady. Poi l’idea dei negozi monoprodotto di intimo, fino ad allora venduti da mercerie e supermercati. E quindi la cosiddetta moda democratica con prodotti a prezzi bassi anche sacrificando maggiori utili.

 

Assunzioni Calzedonia

 

Calzedonia è stato lanciato nel 1986. Oggi i negozi in Italia sono 650 e nel mondo 1.600 per un fatturato di 487 milioni di euro. A questi si aggiunge Intimissimi con 481 milioni di euro e Tezenis con 401 milioni di euro. Il gruppo ha l’obiettivo di arriare a 3.700 e si propone in Paesi come Russia, Germania, Francia, Hong Kong e Asia.

Nel 2009 Sandro Veronesi ha acquisito di Falconeri. Il brand ha una importante tradizione nella produzione di maglieria e cashmere per l’uomo e la donna. Anche in questo caso la politica della moda democratica non cambia con l’obiettivo di offrire un prodotto di qualità a un prezzo accessibile. Filati prestigiosi quindi che anno ad ampliare l’offerta del gruppo e la storia di successo di un imprenditore capace di superare lo sconforto della crisi e di non farsi contagiare dall’aria di passività che si respira mostrando un misto di capacità creativa italiana e competenza economia e gestionale.

Mercati emergenti, la situazione economica

 Dallo studio delle nuove valutazioni di “eccesso di credito”  scaturito negli anni 2000 sembra molto complicato comprendere capire quanto ancora il sistema debba perseverare nel processo di ‘deleveraging’ e quali siano i livelli accettabili senza che questo processo si rifletta negativamente sulla crescita economica del paese.

Andamenti contrastanti nei mercati finanziari

 Un argomento  che spesso si riaffaccia in maniera velata o meno, ma verosimilmente indicativa per il futuro, sui mercati finanziari,  è quello delle correlazioni ovvero sia quelle logiche che contemplano il legame tra i movimenti, e quindi di flussi liquidità che si spostano, tra diverse classi di asset (valutario e azionario ad esempio) o all’interno della medesima classe di asset (tra cambi valutari).

La volatilità regna sovrana nel forex

  Rimangono molto elevate le tensioni sui mercati finanziari mondiale ed il forex non fa particolare eccezione, visti gli andamenti altalenaanti che si sono verificati nella seduta odierna nei cross principali.

Stm, potrebbe crescere a Piazza Affari

 A quanto pare le azioni della società presente nel listino di Piazza Affari Stm, nel settore della tecnologia, forniscono indicazioni di ripresa anche se la seduta di oggi è stata contraddistinta dal flusso di notizie di carattere geopolitico.