Assunzioni Coca Cola

 Coca Cola HBC Italia numerose assunzioni in arrivo nonché offerte di stage semestrali principalmente a Milano e provincia (Buccinasco).

Stage Procurement Assistant
I candidati richiesti sono laureati in Economia, con ottima conoscenza della lingua inglese.

Stage Credit Control Assistant
Si cercano candidati con laurea in Economia, conoscenza avanzata di Excel (pivot, vlookup, macro) e, possibilmente, di SAP.

Stage Category Management Assistant
Stage National Account Manager Assistant
Stage  Trade Marketing Assistant
Si cercano candidati con i seguenti requisiti  richiesti: ottimo Inglese, conoscenza dei principali applicativi informatici, soprattutto Excel e Power Point.

Stage Brand Manager Assistant
Si cercano candidati aventi un inglese fluente, in possesso di formazione o esperienza pregressa in ambito marketing, brand management, vendite o finanza.

Stage Sales Officer Assistant

Si cercano laureati con conoscenza della lingua inglese, e utilizzo di SAP, Lotus Notes e del pacchetto Office.

Come Candidarsi alle offerte

Per tutti coloro che desiderano saperne di più sulle assunzioni Coca Cola Italia e alle offerte di lavoro e stage attive possono visitare la pagina finalizzata alle posizioni aperte “lavora con noi” del gruppo, selezionare l’annuncio di proprio interesse e quindi inviare il curriculum vitae compilando l’apposito modulo online.

Coca Cola HBC Italia è una delle principali società nel settore delle bevande analcoliche in Italia nonché il maggior imbottigliatore di prodotti della The Coca-Cola Company sul territorio nazionale. Coca Cola HBC Italia (la cui denominazione dal 1995 al 2005 è stata Coca-Cola Bevande Italia) opera con 7 impianti di imbottigliamento e distribuisce i prodotti attraverso 3 magazzini e un centro di assistenza tecnica. La società fa parte del Gruppo Coca-Cola Hellenic, che opera in 28 paesi e serve oltre 560 milioni di persone. La società, il cui quartier generale si trova ad Atene, è quotata alle borse di Atene, New York e Londra.

Rapporto Wef: l’Italia tratta male i lavoratori

 Il World Economic Forum (Wef) è il rapporto sul trattamento dei proprio lavoratori. Secondo il Wef, organizzazione creata da Klaus Schwab, l’Italia si trova la 37esimo posto della classifica in questione. Una classifica che riporta la qualità di vita dei lavoratori. Un 37esimo posto che mette in luce quelli che sono i disagi dei lavoratori italiani. Il primo posto della classifica è occupato dalla Confederazione elvetica mentre l’ultimo se lo aggiudica lo Yemen. L’Italia, invece, occupa la 37° posizione, posizione che mette la penisola dietro il Cile, al 36° posto, e prima della Lettonia (38° posto).

Dati Istat: disoccupazione al 12% e quella giovanile al 40%

 I dati rivelati dall’Istat sottolineano la difficile situazione economica che il paese sta vivendo. Nonostante che la fiducia delle imprese italiane è risalita, i dati sull’occupazione non promettono bene. Gli ultimi dati rilevati dall’Istat parlano di un problema che da anni continua ad affliggere l’economia del paese: la disoccupazione.

Assunzioni Signorvino

 Signorvino, catena di enoteche creata dal patron del Gruppo Calzedonia Sandro Veronesi, è in cerca di store manager, sommelier e cuochi da assumere presso i propri punti vendita dislocati in Lombardia e Veneto.

Signorvino è una catena di enoteche che si occupa principalmente della vendita di vino italiano al 100% e di qualità, ma nei locali della catena c’è molto altro: è infatti possibile anche mangiare, magari degustando un aperitivo accompagnato da un calice di ottimo vino. Le prime enoteche Signorvino sono state aperte a Milano, nella splendida Piazza Duomo, e a Vallese di Oppeano, presso Verona.

Il brand è al momento alla ricerca di personale da assumere sia per la sede di Milano che per la sede di Verona. Gli interessati alle assunzioni Signorvino possono considerare dunque le opportunità di lavoro attive in questo periodo.

Addetto vendite e Sommelier a Vallese di Oppeano

La ricerca è finalizzata a candidati che abbiano una forte passione per l’enologia, il mondo dei vini e la gastronomia, che abbiano una predisposizione al contatto con i clienti e, preferibilmente, un diploma di sommelier e/o degustatore AIS, ONAV.

Store Manager a Verona

I candidati ideali devono essere capaci di dimostrare un’ottima conoscenza del settore vinicolo e di una significativa esperienza nel settore enoteche, bar e ristorazione. E’ inoltre importantissimo aver conseguito il diploma di sommelier e/o degustatore AIS, ONAV.

Cuochi a Milano e Vallese di Oppeano

Signorvino è inoltre in cerca di candidati aventi esperienze nel settore gastronomia, i quali si occuperanno di attività di supporto al cuoco e di organizzazione della cucina.

Come candidarsi alle offerte

Coloro i quali sono interessati alle future assunzioni Signorvino e alle offerte di lavoro nelle enoteche del marschio possono candidarsi consultando la pagina dedicata alle posizioni aperte del Gruppo Calzedonia, e registrare il curriculum vitae in risposta agli annunci di interesse.

Assunzioni Barilla

 Barilla, brand storico che rappresenta in tutto il globo lo stile Made in Italy e che non ha necessità di ulteriori presentazioni, ha avviato le selezioni per lavorare nel comparto alimentare presso le sedi dell’azienda dislocate in tutto il mondo. Sono molteplici le offerte di lavoro attive in questo momento e la multinazionale dà loro visibilità mediante una sezione apposita nel proprio portale.

Offerte di lavoro Barilla in Italia

Attualmente l’azienda è in cerca di personale al fine di effettuare future assunzioni e stage a Parma. Quali sono le ricerche in corso?

Distribution planning specialist

La ricerca è finalizzata all’assunzione di laureati in Ingegneria, aventi un’ottima conoscenza della lingua inglese e, preferibilmente, conoscenza anche della lingua francese, e buona conoscenza di Excel.

Stage quality & Technology area

Barilla cerca laureandi in Scienze e Tecnologie Alimentari, aventi conoscenza base di statistica e buona conoscenza del Pacchetto Office.

Tirocinio trade marketing

L’offerta è destinata a candidati con master o titolo equivalente in ambito Economia, Marketing, Management e Trade Marketing, dotati di ottima conoscenza della lingua inglese e competenze informatiche, in particolare per l’uso di Excel e Power Point.

Managerial and financial planning specialist

Il requisito principale è la laurea in Economia, Finanza, ingegneria Gestionale o simile, conoscenza della lingua inglese, nonché un’esperienza di 1/3 anni e ottima conoscenza di Excel e SAP.

Technical development specialist

Tra i requisiti è richiesta la laurea in Ingegneria Meccanica o equivalente, 1/2 anni di esperienza nel ruolo e Inglese fluente.

Offerte di lavoro Barilla all’estero

Coloro i quali stanno in cerca di un impiego a livello internazionale possono vagliare le opportunità di lavoro negli USA, in Turchia, Germania, Francia, Belgio e Canada. Barilla è infatti alla ricerca di specialisti, manager, professionisti, assistenti e tirocinanti in ambito Finanza, Amministrazione, Vendite, Logistica, Marketing, Risorse Umane, Qualità e Sicurezza, Ricerca e Sviluppo, e nel settore tecnico. Generalmente per queste offerte è graditissima ovviamente la conoscenza della lingua del Paese di destinazione e competenze specifiche relative alla mansione e area professionale di inserimento.

Come candidarsi alle offerte

Tutti coloro i quali sono interessati a lavorare in Barilla possono candidarsi visitando la pagina dedicata alle offerte di lavoro del gruppo (lavora con noi) e registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

Professionisti e autonomi, le categorie più colpite dal crollo delle retribuzioni

 Fino a qualche anno fa quando un figlio voleva iniziare una carriera universitaria, i genitori hanno sempre cercato di indirizzare i ragazzi verso delle professioni particolari – notaio, avvocato, ingegnere e simili – considerati i più redditizi. Ora, come evidenzia una ricerca dell’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati), le professioni da sempre considerate fonti di guadagni sostanziosi hanno perso questa prerogativa a causa della crisi e del crollo delle retribuzioni.

Secondo la ricerca dell’Adepp, al primo posto tra le categorie più colpite spiccano i notai, professione sulla quale ha inciso in modo determinante il crollo del mercato immobiliare e, negli ultimi 6 anni, i compensi medi annui dei notai si sono praticamente dimezzati, passando da 129.400 euro a 66.800 euro.

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Al secondo posto della classifica ci sono ingegneri e architetti si posizionano al secondo posto, i cui redditi negli ultimi sei anni sono scesi rispettivamente da 33.037 a 28.444 euro e da 27.139 a 22.400 euro l’anno.

Non va meglio neanche per gli psicologi, che cercano di sopravvivere con stipendi medi di 600 euro all’anno e la disoccupazione che colpisce la metà dei professionisti iscritti al relativo albo.

Causa dell’abbassamento degli stipendi anche il surplus dell’offerta di alcune tipologie di professionisti. Oltre agli psicologi, i Italia c’è un surplus di avvocati, la cui quantità è quadruplicata dal 1990 ad oggi. Uniche categorie professionali in controtendenza sono i commercialisti (la cui retribuzione nel periodo considerato è aumentata passando da 57.177 a 63.391 euro l’anno), i ragionieri (dai 42.833 euro del 2004 ai 52.358 del 2012) e i consulenti del lavoro.

Assistenti sociali, come sono regolati i compensi

 Con la pubblicazione del decreto n. 106/2013 sulla Gazzetta Ufficiale in data 23 settembre 2013 sono stati fissati i parametri per la determinazione delle competenze e del relativo compenso per notai, assistenti sociali ed attuari.

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Per quanto riguarda più nello specifico gli assistenti sociali – i circa 6.000/7.000 assistenti che esercitano la libera professione in Italia, su un totale di 40.000 iscritti all’albo – questo provvedimento dà finalmente una codificazione chiara e univoca delle attività previste dalla professione istituita nel 1993 e permette ai professionisti per dirimere le questioni giuridiche.

Per quanto riguarda le competenze, il decreto definisce 5 specifiche aree di intervento per la professione di assistente sociale:

Area Relazionale;
Area Gruppi e Comunità;
Area Didattico-Formativa;
Area Studio e Ricerca;
Area Progettuale-Programmatoria e di amministrazione dei servizi.

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Per quanto riguarda i compensi previsti per chi esercita la libera professione di assistente sociale, il decreto ha definito i livelli del costo delle prestazioni in base all’importo medio di riferimento dell’intervento (quantificazione monetaria della prestazione professionale), che può però variare (sia aumentando che diminuendo) in base a:

– importanza delle questioni trattate, tenuto conto degli interessi sostanziali sui quali incide la prestazione professionale;
– rilevanza patrimoniale dei progetti o dei programmi indicati nella tabella A;
– complessità della prestazione tenuto conto dell’impegno profuso anche in termini di tempo dedicato, della presenza di questioni – – – – tecniche di particolare difficoltà o tenuità, della necessità di operare in situazioni ambientali disagiate;
– urgenza della prestazione;
– natura di ente pubblico o privato, per categorie omogenee di soggetti, del cliente.

 

Iscritti all’Avis, possibile decurtazione della pensione

 Secondo una norma prevista nella riforma Fornero, i donatori di sangue che si sono assentati dal lavoro per donare dovranno recuperare tutti i giorni di permesso accumulati per questo scopo per poter accedere a pieno titolo all’assegno pensionistico, altrimenti verrà applicata una decurtazione del 2%.

Pensioni dipendenti pubblici: le ultime novità di settembre 2013

Un provvedimento che è in aperto contrasto con quanto previsto dalla disciplina sulla donazione del sangue in Italia come da legge n. 219/05, articolo 8, comma 1, nel quale si stabilisce che i donatori di sangue e di emocomponenti che hanno un rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, che sarà normalmente retribuita e sulla quale verranno versati interramenti i contributi previdenziali.

Con la riforma voluta dal precedente governo, invece, come spiega Ferruccio Giovetti, presidente dell’Avis Cremona, tutti coloro che andranno in pensione entro il 2017 senza aver raggiunto i 62 anni di età dovranno recuperare in sede di conteggio oppure il pensionato subirà una penalizzazione del 2% sull’assegno vitalizio.

Questo vuol dire che il donatore che avesse effettuato 100 donazione nell’arco della sua carriera lavorativa dovrà recuperare tutti i 100 giorni di permesso.

Pensioni Quota 96: cosa sono e le implicazioni di una nuova riforma

Al di là della questione etica che la legge non tiene in considerazione, a fare scalpore è anche la retroattività del provvedimento che, se fosse stato introdotto a partire da ora avrebbe permesso al donatore di regolarsi di conseguenza, ma avendo valenza anche sugli anni passati ricade anche su chi ha donato senza la consapevolezza dell’esistenza di una simile normativa.

In Giappone la tassa sui consumi sale all’8%

 Il premier giapponese Shinzo Abe ha scelto di rialzare la tassa sui consumi all’8% a partire da aprile 2014. Si tratta dunque di un innalzamento di tre punti rispetto al 5% odierno. Innalzamento che segue le scadenze statuite dalla legge approvata nel 2012 sul primo riequilibrio dei conti pubblici, che prevede poi l’aliquota al 10% a ottobre 2015.
Ad annunciare il provvedimento è stato lo stesso Abe nel corso di una riunione del Partito liberaldemocratico.
Il premier del Paese del Sol Levante ha dichiarato che ha deciso di aumentare l’imposta suiconsumo all’8%, dal 5%, a partire dal 1 aprile per completare una prassi di analisi di indicatori e dati economici che di fatto è terminata il 1 ottobre con la diffusione del Tankan, il rapporto trimestrale della Bank of Japan che fotografa stato dell’economia e fiducia delle grandi imprese.

Una soluzione necessaria per mantenere la sostenibilità del sistema di sicurezza sociale alle generazioni future e la fiducia nelle finanze pubbliche giapponesi su scala internazionale, dal momento che il debito pubblico schizzato ben oltre il 200% del Prodotto interno lordo, al livello più alto tra i Paesi industrializzati.

Il premier, che nel pomeriggio ha deciso di tenere una conferenza stampa, ha anche ricordato la messa a punto di un pacchetto di stimoli economici che ha lo scopo di limitare l’impatto degli effetti della manovra sull’economia, tornata verso la crescita in virtù della cosiddetta Abenomics, la ricetta promossa da Abe perportare il Paese fuori da quasi 20 anni di deflazione.

La dimensione delle misure di stimolo, così come progettato dal governo, dovrebbe essere di 6 mila miliardi di yen (circa 45 miliardi di euro), di cui 1.000 miliardi destinati a tagli fiscali per aiutare gli investimenti aziendali.

Stipendi italiani e europei a confronto

 L’Italia non brilla certo per l’ammontare degli stipendi che si possono guadagnare in qualunque tipo di professione, che sia specializzata o meno. Anche questo è uno dei motivi per i quali molti dei cervelli italiani migliori migrano verso altri paesi.

Il livello retributivo italiano è uno dei più bassi di tutta Europa e l’Osservatorio Page Personnel ha fatto un confronto tra le remunerazioni alle quali si può aspirare in Italia e nei diversi paesi europei per molte delle professioni più comuni. Riportiamo qui di seguito tre degli esempi più esplicativi.

Ingegneri

Dopo tre anni di lavoro un ingegnere meccanico in Italia arriva a guadagnare circa 35.000 euro annui lordi, mentre in Inghilterra può arrivare fino ai 52.000. Anche per gli altri tipi di specializzazione il discorso non cambia: un ingegnere ambientale in Italia arriva a guadagnare al terzo anno di attività 50.000 euro, 8.000 in meno rispetto alla media europea.

Manager

Le differenze più vistose di remunerazione sono sempre con l’Inghilterra. Un executive assistant junior nel Regno Unito guadagna circa 5.000 euro in più all’anno rispetto al suo corrispondente italiano e la differenza cresce al crescere del livello raggiunto.

Se una manager italiano arriva ad uno stipendio annuo di 33.000 e i 40.000 al terzo anno di attività, chi svolge la stessa professione allo stesso livello in Francia guadagna tra i 37.000 e i 45.000 e nel Regno Unito tra i 40.000 e i 55.000.

Impiegati

Scendendo di livello di specializzazione, però, iniziano a livellarsi anche le differenze di remunerazione tra l’Italia e gli altri paesi europei: un impiegato di medio livello guadagna dai 27.000 ai 32.000 euro all’ano, in Inghilterra la remunerazione media è di 31.000 – 37.000 inglesi.